Bhagavad Gita 6.42 e 43

Il Dhyana Yoga

Bhagavad Gita 6.42 e 43

Bhagavad Gita 6.42 in sanscrito

atha va yoginam eva
kule bhavati dhimatam
etad dhi durlabhataram
loke janma yad idrisam

Bhagavad Gita 6.42 Audio Mantra in sanscrito

atha va: o; yoginam: di spiritualisti eruditi; eva: certamente; kule: nella famiglia; bhavati: prende nascita; dhi-matam: di coloro che sono dotati di grande saggezza; etat: questo; hi: certamente; durlabha-taram: molto raro; loke: in questo mondo; janma: nascita; yat: ciò che; idrisam: come questo.

TRADUZIONE

Egli può anche rinascere in una famiglia di saggi spiritualisti. In realtà, è raro in questo mondo ottenere una simile nascita.

SPIEGAZIONE

In questo verso il Signore loda il beneficio di nascere in una famiglia di yogi o di spiritualisti, di persone molto sagge, perché è l’occasione, soprattutto nelle famiglie di acarya o di gosvami, per essere incoraggiati alla vita spirituale fin dalla tenera età. Per tradizione e per educazione, i componenti di queste famiglie sono persone erudite, devote a Dio e capaci di diventare maestri spirituali quando ne è il momento. In India sono molte le famiglie di acarya, ma il progressivo decadimento dell’educazione spirituale ha provocato la loro lenta degradazione. Per la grazia del Signore resta ancora qualcuna di queste famiglie, che di generazione in generazione produce spiritualisti elevati. nascere in queste famiglie è la più grande benedizione, e il Signore l’accordò al nostro maestro spirituale, Om Visnupada Srimad Bhaktisiddhanta Sarasvati Gosvami Maharja, e anche alla nostra umile persona; così fu possibile a entrambi praticare il servizio di devozione fin dalla più tenera infanzia. E in seguito, per ordine supremo le nostre strade si sono incontrate.

Bhagavad Gita 6.43 in sanscrito

tatra tam buddhi-samyogam
labhate paurva-dehikam
yatate ca tato bhuyah
samsiddhau kuru-nandana

Bhagavad Gita 6.43 Audio Mantra in sanscrito

tatra: allora; tam: quello; buddhi-samyogam: risveglio di coscienza; labhate: ottiene; paurvadehikam: dal corpo precedente; yatate: si sforza; ca: anche; tatah: in seguito; bhuyah: di nuovo; samsiddhau: per la perfezione; kuru-nandana: o figlio di Kuru.

TRADUZIONE

Con questa nascita, egli ritrova la coscienza divina raggiunta nella vita precedente e cerca di fare ulteriori progressi per ottenere il completo successo, o figlio di Kuru.

SPIEGAZIONE

L’esempio del re Bharata mostra come colui che ha fallito nello yoga può rinascere in una famiglia virtuosa, favorevole alla continuazione del progresso spirituale interrotto. Bharata era l’imperatore del mondo, e dal suo regno gli esseri celesti diedero alla Terra il nome di Bharatavarsa, mentre fin allora era chiamata Ilavrita-varsa. Ancora giovane l’imperatore abdicò per consacrarsi alla ricerca della perfezione spirituale, senza però raggiungerla. Nacque una seconda volta, poi una terza volta, in una famiglia di brahmana virtuosi. Poiché visse sempre in solitudine e non parlò con nessuno fu chiamato Jada Bharata. E venne il giorno in cui il re Rahugana scoprì in lui il più grande degli spiritualisti. La sua vita è la prova che qualunque sforzo verso la coscienza spirituale, o la pratica dello yoga, non va mai perduto. Per la grazia del Signore lo spiritualista ottiene ripetute occasioni per raggiungere la perfezione completa nella coscienza di Krishna.

Bhagavad Gita 6.42 e 43

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