Bhagavad Gita Capitolo 2

Sintesi del contenuto della Bhagavad Gita

Bhagavad Gita Capitolo 2

Bhagavad Gita Capitolo 2 Audio Cantata in Italiano

Sintesi del contenuto della Bhagavad Gita

Questo capitolo in sintesi, facciamo un viaggio introduttivo a questo capitolo. Questo capitolo narra ancora, nei primi versi, della confusione di Arjuna, del lamento di Arjuna, della sentenza che Krishna dà di questo lamento, di questa confusione, gli dice che, è poco serio da parte sua, lamentarsi per dei corpi transitori, mutevoli e gli spiega, spiega ad Arjuna che c’è una differenza tra corpo e anima.

Quando Krishna sentenzia la immaturità di Arjuna, Arjuna immediatamente si arrende al Signore, dice: “si, ho capito, io sono confuso, non riesco a trovare la via d’uscita, per favore aiutami!”. In quel momento Krishna comincia a spiegare la differenza tra corpo ed anima, cioè che l’anima è differente dal corpo in cui vive, e dai sensi, che poi alla fine sono il corpo. Corpo significa sensi.

Dopo che Krishna ha spiegato questo, continua a spiegare ad Arjuna che lui è uno ksatriya, un difensore delle leggi e dei principi morali e della vita spirituale della società e perciò come tale, deve combattere.

Bhagavad Gita Capitolo 2

Dopo aver spiegato questo ad Arjuna, sto dando un breve riassunto del secondo capitolo, dopo aver spiegato questo ad Arjuna, Krishna comincia a spiegare la differenza che esiste tra l’agire per egoismo, per ottenere dei frutti personali e invece cosa significa agire per soddisfare Dio, cioè agire consapevoli della propria identità spirituale; cioè qual è la differenza tra un’azione che viene chiamata karmica, tesa a ottenere un frutto che uno gode per sé, personalmente e invece, l’azione che non è considerata karmica ma è servizio devozionale.

L’azione che tende alla soddisfazione di Dio e alla purificazione dell’anima, la chiama Buddhi-yoga, il Signore, cioè agire con una intelligenza fissa o stabilita nella propria identità originale.

Dopo di questo Arjuna chiede: “Allora come posso distinguere una persona che agisce per il proprio egoismo, per la propria soddisfazione personale e una persona che invece agisce già situata nella propria identità spirituale?“.

Krishna spiega, gli dice, gli narra quali sono i sintomi di una persona che si è posizionata nella propria identità spirituale, cioè che ha capito di non essere questo corpo e di essere eternamente legata a Lui, eternamente legata a Dio, quali sono, come parla, cosa fa, come agisce, Krishna glielo spiega.

Bhagavad Gita Capitolo 2

Poi gli spiega anche che, poiché queste persone hanno trovato un gusto superiore, cioè il gusto dell’agire per Krishna in servizio devozionale è un gusto superiore all’agire egoisticamente. Poiché queste persone provano questo gusto superiore, non si staccano mai dal servizio devozionale, cioè non rischiano di cadere nella coscienza materiale.

Questo è il secondo capitolo della Bhagavad Gita a grandi linee. I due temi trattati in questo capitolo sono: La distinzione tra l’anima e il corpo, che viene definita “Sankhya“, l’anima e il corpo; e l’azione svolta senza attaccamento ai risultati, ma con il desiderio di soddisfare il Signore, Dio con un’intelligenza pura, con un intelligenza devozionale.

Questi sono i due temi principali in questo capitolo. Adesso leggeremo i versi di questo capitolo della Bhagavad Gita e ci soffermeremo sui versi più importanti, tutti i versi sono importanti nella Bhagavad Gita ma alcuni contengono in modo sintetico verità essenziali.

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