Bhagavad Gita Capitolo 3 Verso 6
Il Karma Yoga

Bhagavad Gita Capitolo 3 Verso 6 in sanscrito
karmendriyani samyamya
ya aste manasa smaran
indriyarthan vimudhatma
mithyacarah sa ucyate
Bhagavad Gita Capitolo 3 Verso 6 Audio Mantra in sanscrito
rimane; manasa: con la mente; smaran: pensando; indriya-arthan: oggetti dei sensi; vimudha: stolto; atma: anime; mithya-acarah: simulatore; sah: egli; ucyate: è chiamato.
TRADUZIONE
Colui che controlla i sensi, ma ha la mente ancora legata agli oggetti dei sensi, certamente s’illude ed è un simulatore.
SPIEGAZIONE
Molti fingono di meditare mentre in realtà pensano solo al piacere dei sensi. Tali simulatori rifiutano naturalmente d’impegnarsi nella coscienza di Krishna e possono anche cullarsi in aride speculazioni filosofiche per impressionare le menti contorte, ma secondo questo verso sono i peggiori imbroglioni. Se si desidera soltanto godere dei sensi, si può assumere il ruolo che ci piace all’interno dell’ordine sociale e agire di testa propria; ma se si vuole una graduale purificazione occorre seguire i princìpi regolatori del gruppo sociale a cui si appartiene.
Chiunque finga di essere uno yogi, quando in realtà cerca solo il piacere dei sensi, dev’essere giudicato il peggiore imbroglione anche se riesce a parlare in termini filosofici. La sua conoscenza è inutile perché i frutti della conoscenza di un uomo così peccaminoso sono immediatamente portati via dall’energia illusoria del Signore. I pensieri di tale simulatore sono sempre impuri perciò la sua cosiddetta meditazione yoga non ha alcun valore..
Lezione Sulla Bhagavad Gita Terzo Capitolo Verso 6
Tenuta da SG Tridandi DAS a Terni
Lezioni di Srila Prabhupada in italiano sulla Bhagavad Gita Tetrzo Capitolo Verso 6
Lezione di SDG Srila Prabhupada sulla Bhagavad Gita così com’è
Tradotta da SG Tridandi Das. direttamente dal libro in inglese.