Brahma Samhita

Sri Brahma Samita
Brahma Samita
Di SUA DIVINA GRAZIA
SRILA BHAKTISIDDHANTA SARASVATI GOSVAMI THAKURA
PREFAZIONE
La condotta materialistica non può estendersi fino a raggiungere l’Autocrate trascendentale, che da sempre invita le anime cadute e condizionate ad associarsi con Lui attraverso la devozione, ossia l’eterno spirito di servizio. Le attrazioni fenomeniche spesso inducono gli esseri senzienti a godere di una situazione variegata che è proprio l’opposto del monismo indifferenziato.
Le persone sono così abituate a indulgere in speculazioni transitorie che lo fanno anche quando devono educare se stesse ad andare oltre l’ambito empirico o l’area sperimentale. Spesso l’aspetto esoterico le sprona a individuare l’immanenza nella loro ricerca esterna delle cose mutevoli e transitorie.
Questo impulso le porta a fissare la posizione dell’immanente in un’entità impersonale e indeterminata, della quale non è possibile trovare traccia neanche smuovendo cielo e terra con i sensi organici. I versi di quest’opuscolo aiuteranno certamente tali anime confuse nel loro cammino verso la personalità dell’immanente che si trova al di là del loro potere d’investigazione sensoriale. La prima stanza di questa pubblicazione rivoluzionerà le loro idee preconcette, quando la denominazione dell’Assoluto sara presentata come “Krsna”.
Probabilmente la loro mente speculativa mostrerà la tendenza a proporre una denominazione attributiva diversa per designare l’oggetto sconosciuto. Preferiranno etichettarLo secondo la loro esperienza come ‘il creatore dell’universo”, “l’entità oltre il fenomenico” – ben lontano dall’assomigliare a un qualunque oggetto presente in natura e privo di qualsivoglia trasformazione. Insisteranno sul fatto che la sorgente di ogni cosa non ha alcuna designazione concepibile, tranne che mostrare l’indicazione di un oggetto invisibile, inudibile e intoccabile, impercettibile e inodore.
Brahma Samhita
Tuttavia non desisteranno dall’esaminare quell’oggetto con la loro scarsa esperienza. Il ricercatore interessato si troverà ad anelare alle testimonianze lasciate da dotti eruditi su visioni allucinatorie di natura barbara. Mettendo a confronto i differenti nomi proposti dalle diverse correnti di pensiero, un particolare giudice deciderà in favore di un appellativo che si adatti meglio di tutti gli altri alle sue specifiche e limitate fantasie.
La mentalità schiava di un individuo lo indurrà a lanciare invettive contro coloro che gli chiederanno di rivelare i motivi della sua decisione. Per porre rimedio a questo male gli Inni del progenitore riconosciuto dei fenomeni sarebbero di grande aiuto nella questione della terminologia, perché possiedono il potere necessario a dissipare ogni sorta d’immaginazione scaturita da una sperimentazione dei fenomeni basata sui tentativi di sfruttamento degli stessi.
II primo Inno stabilirà la supremazia della Verità Assoluta, se il substratum di quest’ultima non sarà colpito dai proiettili del tempo limitato, dell’ignoranza, del senso di malessere nonché dal riconoscere nella Stessa l’effetto piuttosto che la causa prima.
Ci si compiacerà allora di osservare che l’oggetto della definizione comune è l’eccellente Signore Supremo Sri Krsna, che Si è incarnato eternamente nella Sua onnipresenza, nella conoscenza perfetta, onnipervadente e piena di felicità, come la sorgente stessa di tutte le cause prime del tempo infinito e senza inizio, Colui che provvede alle necessità di tutti gli esseri, sia mondani che trascendentali.
Le linee che seguono definiranno i diversi aspetti dell’Assoluto, nient’altro che emanazioni della sorgente suprema, Krsna, l’Entità attraente per eccellenza. Inoltre, la proclamazione derivativa della terminologia indicherà il piano della felicità trascendentale illimitata e ininterrotta, e la terminologia stessa è la fonte delle due componenti che vanno sotto i nomi di causa efficiente e causa materiale.
Brahma Samhita
Il nome trascendentale “Krsna” è conosciuto come la personificazione di tutti gli eterni rasa trascendentali e anche come l’origine di tutte le concezioni eclissate di rasa interrotti, presenti nella mentalità degli esseri animati, concezioni che vengono rappresentate con successo dai letterati e dai rétori per la nostra speculazione mondana.
I versi della Brahma-samhita sono una delucidazione completa sull’origine delle concezioni fenomeniche e noumeniche. Gli Inni della prima potenza incarnata hanno affrontato in pieno le speculazioni immaginative delle diverse scuole di pensiero occupate a fornire un’apparenza esterna a un’elucubrazione esoterica che non ha alcuna attinenza con il vero aspetto eterno della manifestazione dell’immanente trascendentale, immutabile e immortale.
Gli Inni trattano inoltre dei differenti aspetti parziali della Personalità dell’Assoluto, il Quale è alquanto lontano dalla concezione di coloro che godono di questo mondo fenomenico. Un’attenzione accurata e uno studio comparato delle preminenti concezioni e scuole di pensiero darà sollievo e illuminazione a tutti – sia che si tratti di materialisti, di atei convinti, di agnostici, di scettici, di naturalisti o di panteisti – occupati coi loro sforzi speculativi nella conoscenza di sole tre dimensioni.
Brahma Samhita
Quest’opuscolo è soltanto il quinto capitolo degli Inni di Brahma, riportati in cento capitoli. Il Signore Supremo, Sri Caitanya, ha preso questo capitolo dal tempio di Adi Kesava, a Tiruvattar, un villaggio dipendente dal governo di Travancore, per il conforto di tutti coloro che amano Dio, e in special modo per coloro che amano Krsna in questa giurisdizione condizionata. La Brahma-samhita può essere facilmente paragonata a un altro libro che va sotto il nome di Srimad Bhagavatam.
Sebbene gli sia stato dato un posto nel pantheon dei Purana, il Bhagavatam avvalora la stessa idea di questo Pancaratra. I devoti dovrebbero considerare che questi due libri si riferiscono all’identico Krsna, la sorgente di tutte le entità trascendentali e mondane, che possiede la potenza di manifestazione della varietà totale. Le aspersioni di calunnia sono confinate al mondo limitato, mentre la trascendenza non può dare accesso a simili angolosità, perché è un angolo di centottanta gradi, ossia privo di discrepanze angolari.
Brahma Samhita
L’editore è trascinato nella dimensione della gratitudine quando si esaminano i magazzini della sua pubblicazione. Thakura Bhaktivinoda ha dato un commento chiarificatore in lingua bengali sul concetto della più sublime sorgente di tutte le entità, e uno dei suoi fedeli seguaci l’ha reso in inglese allo scopo di diffonderlo.
Le traduzioni e le spiegazioni si rifanno ai precedenti scritti di Srila Jiva Gosvami, un seguace contemporaneo del Signore Supremo, Sri Krsna Caitanya. Le aspirazioni emotive di chiunque sia interessato a conseguimenti teologici puri troverà onesta quando leggerà attentamente i testi di quest’opuscolo.
L’indagine materialista spesso continua affermando che la concezione provinciale di teismo ha reso la rappresentazione dell’unità trascendentale con una faccia diversificata, alquanto opposta alla considerazione etica della regione limitata. Ma noi ci dissociamo da tali considerazioni erronee quando otteniamo una prospettiva della trascendenza manifestata allontanando ogni storicità o iniziativa allegorica di sorta.
Tutto il nostro spirito di godimento dovrebbe prendere una direzione diversa quando teniamo conto dell’Entità trascendentale che ha esasperato le fragilità e le limitazioni della natura. Sollecitiamo dunque lo spirito più gioioso dei lettori attenti a concentrarsi in modo particolare sull’importanza della trascendenza manifesta in Krsna.
Brahma Samhita
Si è creduto necessario pubblicare questo libretto per coloro che conoscono l’inglese e sono interessati all’apice delle verità trascendentali nelle loro fasi manifeste. Il tema delineato nei testi di questo libro è del tutto diverso dalla montagna di letteratura poetica mondana, in quanto quest’ultima è confinata nell’ambito della nostra limitata aspirazione sensoriale. Il libro fu trovato nel Sud circa quattro secoli fa ed è nuovamente portato alla luce nello stesso Paese dopo un lungo lasso di tempo, proprio come l’adorazione della dea Ganga Devi si compie offrendole la sua stessa acqua.