Brahma Samita Versi 24 a 26 in italiano

Brahma Samita Versi 24 a 26
Brahma Samita Verso 24
uvaca puratas tasmai
tasya divya sarasvati
kama-krsnaya govinda
he gopi jana ity api
vallabhaya priya vahner
mantram te dasyati priyam
uvaca: disse; puratah: di fronte; tasmai: a lui; tasya: di Lui (il Signore Supremo); divya: divina; sarasvati: la dea del sapere; kama: il kama-bija (klim); krsnaya: a Krsna; govinda: govindaya, a Govinda; he: O; gopi jana: delle gopi; iti: così; api: anche; vallabhaya: a colui che è caro; priya vahneh: la moglie di Agni, Svaha (la parola svaha viene pronunciata durante l’offerta di oblazioni); mantram: mantra; te: a te; dasyati: dara; priyam: il desiderio del cuore.
TRADUZIONE
Allora la dea del sapere, Sarasvati, divina consorte del Signore Supremo, parlò a Brahma che non vedeva altro che oscurita in tutte le direzioni: “O Brahma, questo mantra, klim krsnaya govindaya gopi jana-vallabhaya svaha, esaudirà sicuramente il desiderio del tuo cuore.
SPIEGAZIONE
Il mantra che consiste di diciotto divine lettere precedute dal kamabija è il più elevato di tutti i mantra ed ha un duplice aspetto. Il primo è che tende a far sì che l’anima pura rincorra Sri Krsna dal fascino infinito, il Signore di Gokula, con le Sue mungitrici divine. Questo è l’apice della tendenza spirituale delle jiva. Quando il devoto è libero da ogni sorta di desideri mondani e vuole servire il Signore, raggiunge la realizzazione del suo desiderio più ambìto, l’amore per Krsna. Ma anche nel caso in cui il devoto abbia ancora un’attitudine mista, questo eccellente mantra esaudirà comunque il suo desiderio. Il trascendentale kama-bija appartiene al logos divino situato a Goloka; lo stesso kamabija riflesso in modo distorto sul piano delle vicende mondane soddisfa ogni sorta di desideri attinenti a questo mondo materiale.
Brahma Samita Verso 25
tapas tvam tapa etena
tava siddhir bhavisyati
tapah: austerita spirituale; tvam: tu; tapa: pratica; etena: con questa; tava: tu e; siddhih: realizzazioni; bhavisyati: saranno.
TRADUZIONE
O Brahma, pratica il contatto spirituale mediante questo mantra, e ogni tuo desiderio sara esaudito.
SPIEGAZIONE
Il significato del verso è chiaro.
Brahma Samita Verso 26
atha tepe sa suciram
prinam govindam avyayam
svetadvipa-patim krsnam
goloka-stham parat param
prakrtya guna-rúpinya
rúpinya paryupasitam
sahasra-dala-sampanne
koti-kinjalka-brmhite
bhúmis cintamanis tatra
karnikare mahasane
samasinam cid-anandam
jyoti-rúpam sanatanam
sabda-brahma-mayam venum
vadayantam mukhambuje
vilasini-gana-vrtam
svaih svair amsair abhistutam
atha: allora; tepe: praticò austerita; sah: egli (Brahma); suciram: per lungo tempo; prinam: soddisfacendo; govindam: Govinda; avyayam: imperituro; svetadvipa patim: il Signore di Svetadvipa; krsnam: Krsna; golokastham: situato a Goloka; parat param: il più grande di tutti; prakrtya: per mezzo dell’energia esterna; guna-rupinya: che incarna tutte le qualità materiali; rupinya: che possiede una forma; paryupasitam: adorato dall’esterno; sahasradala-sampanne: su un fiore di loto dai mille petali; kotikinjalka: da milioni di filamenti; brmhite: accresciuto; bhúmih: la terra; cintamanih: magica pietra filosofale; tatra: lì; karnikare: sulla parte centrale; maha-asane: su un grande trono; samasinam: seduto; cit-anandam: la forma della beatitudine
trascendentale; jyotih-rúpam: la forma di luce radiosa; sanatanam: eterna; sabda-brahma: suono divino; mayam: che include; venum: il flauto; vadayantam: che suona; mukha ambhuje: alla Sua bocca di loto; vilasini-gana: dalle gopi; vrtam: circondato; svaih svaih: le proprie rispettive; amsaih: dalle porzioni soggettive; abhistutam: adorato.
TRADUZIONE
Brahma, desideroso di soddisfare Govinda, praticò a lungo gli atti di cultura tesi a Krsna in Goloka, Signore di Svetadvipa. La sua meditazione era come segue: “Nella terra trascendentale di Goloka esiste un divino fiore di loto dai mille petali, accresciuto da milioni di filamenti. Posato sul suo centro c’è un grande trono divino sul quale è seduto Sri Krsna, la forma dell’eterno sfolgorio della beatitudine trascendentale. Con la Sua bocca di loto Egli suona il Suo divino flauto, da cui emana una vibrazione sublime, ed è adorato dalle Sue amorevoli mungitrici assieme alle loro rispettive porzioni ed estensioni soggettive, e anche dalla Sua energia esterna [che resta fuori], personificazione di tutte le qualità materiali”.
SPIEGAZIONE
Sebbene l’oggetto di meditazione sia completamente trascendentale, con la sua natura permeata dalla qualità propria del desiderio materiale attivo, Maya, la potenza non spirituale di Krsna, che incarna in sé i principi misti di sattva, rajas e tamas, nella forma di Durga e di altre potenze non spirituali, meditò sul Supremo Sri Krsna come oggetto della sua adorazione. Finché nel proprio cuore permane una qualsivoglia traccia di desiderio mondano è necessario adorare l’oggetto di adorazione di Mayadevi (Durga), anche se la realizzazione del proprio desiderio non deriva dall’adorazione di Mayadevi in sé, bensì da quella diretta all’oggetto della sua adorazione. Questo concorda con lo sloka: akamah sarva-kamo va, moksa-kama udaradhih, tivrena bhakti-yogena, yajeta purusam param. [S.B. 2.3.10] Il significato di questo sloka del Bhagavatam è il seguente: sebbene altri dèi, manifestazioni distinte del Signore Supremo, concedano svariati doni, una persona sensibile dovrebbe adorare con devozione pura il Signore Supremo e onnipotente, l’elargitore di ogni bene, ed evitare di adorare quelle divinità che accordano doni materiali. Secondo questo principio Brahma meditò su Krsna a Goloka, ossia sull’oggetto che Mayadevi adora da lontano. Vera devozione è pura attivita devozionale libera da tutti i desideri materiali. La devozione di Brahma non è ancora del tutto pura, tuttavia, anche nella devozione esiste un livello di predilezione pura in cui si può realizzare un desiderio egoistico. Tutto ciò è stato descritto appieno nei cinque sloka conclusivi di quest’opera. Si tratta del metodo più facile di servizio divino per le anime cadute e precede il conseguimento dell’auto-realizzazione.