Brahma Samita Versi 27 a 30 in italiano

Brahma Samita Versi 27 a 30

Brahma Samita Verso 27

atha venu-ninadasya
trayi-múrti-mayi gatih
sphuranti pravivesasu
mukhabjani svayambhuvah


gayatrim gayatas tasmad
adhigatya sarojajah
samskrtas cadi-guruna
dvijatam agamat tatah


atha: allora; venu-ninadasya: del suono del flauto; trayi-múrti-mayi: la madre dei tre Veda; gatih: il mezzo (il mantra Gayatri); sphuranti: resa manifesta; pravivesa: entrò; asu: velocemente; mukha-abjani: i visi di loto; svayambhuvah: di Brahma; gayatrim: la Gayatri; gayatah: che risuona; tasmat: da Lui (Sri Krsna); adhigatya: avendo ricevuto; saroja jah: colui che è nato dal fiore di loto (Brahma); samskrtah: iniziato; ca: e; adi-guruna: del precettore originario; dvijatam: lo status di nato-duevolte; agamat: ottenne; tatah: dopodiché.

TRADUZIONE

Allora Gayatri, madre dei Veda, resa manifesta o rivelata dal divino suono del flauto di Sri Krsna, entrò nella bocca di loto di Brahma, nato da sé, attraverso i fori dei suoi otto orecchi. Dopo aver ricevuto la Gayatri scaturita dalla melodia del flauto di Sri Krsna, il Brahma nato dal fiore di loto conseguì lo status di natodue- volte, essendo stato iniziato dal precettore originario supremo, Dio in persona.

SPIEGAZIONE

Il suono del flauto di Krsna è la gioiosa vibrazione sonora trascendentale, perciò in esso è presente l’archetipo di tutti i Veda. La Gayatri è ritmo vedico; essa contiene una breve meditazione e una preghiera. La kama-gayatri è la più elevata di tutte le Gayatri, perché la meditazione e la preghiera contenute in essa sono sature dei divertimenti trascendentali perfetti che non si trovano in nessun’altra Gayatri. La Gayatri che si ottiene come risultato del mantra di diciotto lettere è la kama-gayatri, che recita così: klim kama-devaya vidmahe puspa-banaya dhimahi tan no ‘nangah pracodayat. In questa Gayatri sono indicate sia la realizzazione dei passatempi trascendentali di Sri Gopijana-vallabha dopo una meditazione perfetta, sia la preghiera per il raggiungimento del trascendentale dio dell’amore. Nel mondo spirituale non c’è modo migliorenel tentativo di assicurarsi il supremo amore intriso di rasa. Non appena quella Gayatri entrò negli orecchi di Brahma, questi divenne nato-due-volte e cominciò a cantare la Gayatri. Chiunque abbia effettivamente ricevuto questa stessa Gayatri ha ottenuto la sua rinascita spirituale. Lo status di nati-due-volte conseguito secondo la natura materiale ed ereditaria delle anime incatenate in questo mondo è di gran lunga inferiore a quello di colui che, nato-due-volte, ottiene di essere ammesso nel mondo trascendentale. Infatti l’iniziazione o l’acquisizione della nascita trascendentale come risultato dell’iniziazione spirituale è la gloria più elevata, in quanto la jiva è in questo modo messa nella posizione di raggiungere il regno trascendentale.

Brahma Samita Verso 28

trayya prabuddho ‘tha vidhir
vijnata-tattva-sagarah
tustava veda-sarena
stotrenanena kesavam

trayya: dalla personificazione dei tre Veda; prabuddhah: illuminato; atha: poi; vidhih: Brahma; vijnata: a conoscenza di; tattva-sagarah: l’oceano della verità; tustava: adorò; veda-sarena: l’essenza di tutti i Veda; stotrena: con l’inno; anena: questo; kesavam: Sri Krsna.

TRADUZIONE

Illuminato dal ricordo di quella Gayatri, personificazione dei tre Veda, Brahma venne a conoscenza della distesa oceanica della verità. Adorò quindi Sri Krsna, l’essenza di tutti i Veda, con questo inno.

SPIEGAZIONE

Dentro di sé Brahma pensava: “Richiamando alla memoria la kamagayatri mi sembra di essere l’eterna servitrice di Krsna.” Sebbene gli altri misteri riguardanti la condizione di servitrice di Krsna non gli fossero rivelati, Brahma, grazie al suo sforzo di ricerca del sé, divenne ben consapevole dell’oceano della verità. Tutte le verità dei Veda gli furono svelate e con l’aiuto di quelle verità essenziali egli offrì quest’inno al Signore Supremo, Sri Krsna. Sriman Mahaprabhu ha insegnato quest’inno ai Suoi discepoli preferiti, perché esso contiene tutte le verità trascendentali relative alla filosofia Vaisnava. Si richiede ai lettori di studiare l’inno di Brahma con grande cura e attenzione, cercando di penetrarne lo spirito, come regolare funzione quotidiana.

Brahma Samita Verso 29

cintamani-prakara-sadmasu kalpa-vrksa
laksavrtesu surabhir abhipalayantam
laksmi-sahasra-sata-sambhrama-sevyamanam
govindam adi-purusam tam aham bhajami

cintamani: pietra filosofale; prakara: gruppi composti da; sadmasu: in dimore; kalpa-vrksa: di alberi dei desideri; laksa: da milioni; avrtesu: circondate; surabhih: mucche Surabhi; abhipalayantam: che bada a ; laksmi: di dee della fortuna; sahasra: di migliaia; sata: da centinaia; sambhrama: con grande rispetto; sevyamanam: è servito; govindam: Govinda; adi-purusam: la persona originale; tam: Lui; aham: io; bhajami: adoro.

TRADUZIONE

Adoro Govinda, il Signore primordiale, il primo progenitore. Egli porta al pascolo le mucche, accondiscende a tutti i desideri, e in dimore costruite con gemme spirituali, circondate da milioni di alberi dei desideri, è sempre servito con grande reverenza e affetto da centinaia di migliaia di laksmi o gopi.

Lezione di SDG Srila Prabhupada sulla Brahma Samita Verso 29 – Tenuta a Los Angeles il 05/11/1968

SPIEGAZIONE

Con la parola cintamani s’intende la ‘gemma trascendentale’. Proprio come Maya costruisce questo universo materiale con i cinque elementi grossolani, così la potenza spirituale (cit) ha costruito il mondo spirituale con le gemme trascendentali. La cintamani che serve per costruire la dimora del Supremo Signore di Goloka è un’entità di gran lunga più rara e attraente della pietra filosofale. L’albero dei desideri concede solo i frutti della religiosita, della ricchezza, del godimento e della liberazione, ma gli alberi dei desideri che crescono nella dimora di Krsna elargiscono innumerevoli frutti nella forma di variegato amore divino. Le kama-dhenu (mucche che concedono la realizzazione del desiderio) danno latte quando vengono munte, ma le kama-dhenu di Goloka fanno scorrere oceani di latte nella forma di fontane d’amore che versano una felicita trascendentale capace di estinguere la fame e la sete di tutti i puri devoti. Le parole laksa e sahasra-sata indicano numeri infiniti. Il termine sambhrama o sadara significa “essere saturi d’amore”. Qui laksmi significa gopi. Adi-purusa indica “il Signore primordiale”.

Brahma Samita Verso 30

venum kvanantam aravinda-dalayataksam
barhavatamsam asitambuda-sundarangam
kandarpa-koti-kamaniya-visesa-sobham
govindam adi purusam tam aham bhajami

venum: il flauto; kvanantam: che suona; aravindadala: (come) petali di loto; ayata: in fiore; aksam: i cui occhi; barha: una piuma di pavone; avatamsam: il cui ornamento sulla testa; asita-ambuda: (sfumata con il colore delle) nuvole blu; sundara: bello; angam: la cui figura; kandarpa: di Cupidi; koti: milioni; kamaniya: che incanta; visesa: unica; sobham: la cui avvenenza; govindam: Govinda; adipurusam: la persona originale; tam: Lui; aham: io; bhajami: adoro.

TRADUZIONE

Adoro Govinda, il Signore primordiale, intento a suonare il flauto; i Suoi occhi sbocciano come petali di loto e il suo capo è ornato da una piuma di pavone. La Sua forma di bellezza ha il colore delle nuvole blu e la Sua avvenenza unica incanta milioni di Cupìdi.

SPIEGAZIONE

La bellezza impareggiabile di Krsna, il Supremo Signore di Goloka, è qui descritta. Krsna, la cognizione onnipervadente, ha una Sua propria forma spirituale. La forma di Krsna non è una creazione fantasiosa dell’immaginazione, scaturita dalla visualizzazione delle belle cose di questo mondo. Quello che Brahma vide nel suo rapimento estatico di pura devozione è qui oggetto di descrizione. Krsna è intento a suonare il flauto; con la sua incantevole vibrazione sonora quel flauto attrae il cuore di tutti gli esseri viventi. Proprio come un petalo di loto è piacevole alla vista, così i due bellissimi occhi di Krsna che causano la manifestazione della nostra visione, spirituale, mostrano l’illimitato splendore e fascino del Suo viso di luna. La leggiadria che orna il Suo capo con composizioni di piume di pavone è l’aspetto che corrisponde alla bellezza spirituale di Krsna. Come un insieme di nuvole blu offre una visione piacevole e riposante, così è anche per la carnagione di Krsna, che è di un colore spirituale blu scuro. La bellezza e la grazia di Krsna sono assai più incantevoli di quelle di Cupìdo moltiplicate per un milione di volte.

Brahma Samita Versi 27 a 30

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