Brahma Samita Versi 34 a 36 in italiano

Brahma Samita Versi 34 a 36

Brahma Samita Versi 34 a 36 in italiano

Brahma Samita Verso 34

panthas tu koti-sata-vatsara-sampragamyo
vayor athapi manaso muni-pungavanam
so ‘py asti yat-prapada-simny avicintya-tattve
govindam adi-purusam tam aham bhajami

panthah: il sentiero; tu: tuttavia; koti-sata: migliaia di milioni; vatsara: di anni; sampragamyah: che si protrae per; vayoh: del vento; atha api: o; manasah: della mente; muni-pungavanam: dei più grandi jnani; sah: quel (sentiero); api: soltanto; asti: è; yat: del quale; prapada: dell’alluce; simni: alla punta; avicintya-tattve: al di la della concezione materiale; govindam: Govinda; adi-purusam: la persona originale; tam: Lui; aham: io; bhajami: adoro.

TRADUZIONE

Adoro Govinda, il Signore primordiale, dei Cui piedi di loto soltanto la punta dell’alluce viene avvicinata dagli yogi, che aspirano alla trascendenza e intraprendono la pratica del pranayama esercitando la respirazione, o dai jnani che cercano di trovare il Brahman non-differenziato mediante l’esclusione di tutto ciò che è mondano, pratica che si protrae per migliaia e milioni di anni.

SPIEGAZIONE

Il raggiungimento dei piedi di loto di Govinda consiste nella realizzazione della devozione pura. Il kaivalya (stato realizzato nonalternativo) raggiunto dagli astanga-yogi con la pratica della meditazione per migliaia di milioni di anni, e lo stato d’immersione nell’aspetto impersonale nondifferenziato di Dio, al di la della sfera del limitato, ottenuto dai monisti dopo un analogo lasso di tempo trascorso a distinguere tra lo spirituale e il non-spirituale eliminando tutto ciò che appartiene alla sfera limitata, una cosa dopo l’altra, con la formula del ‘non questo, non quello’, sono soltanto la periferia dei piedi di loto di Krsna e non i piedi di loto in sé. In sintesi, il kaivalya, ossia l’immersione nel Brahman, costituisce la linea di demarcazione tra il mondo dei limiti e il mondo trascendentale. Se non scavalchiamo quella linea non potremo provare alcun gusto per la varietà della sfera trascendentale. Il kaivalya è solo una condizione di assenza di quelle miserie che nascono dall’affinita con la materia, ma non è vera gioia o felicita. Se l’assenza di miseria può significare un po’ di piacere, quel poco è di dimensioni minime e del tutto irrilevante. Non è sufficiente distruggere la condizione di materialita, perché la vera conquista della jiva è la sua esistenza eterna allo stato di auto-realizzazione. Quest’ultima è raggiungibile solo per la grazia della devozione pura, che è essenzialmente cit, ovvero di natura trascendentale. A questo fine la speculazione mentale astratta e noiosa non è di alcuna utilita.

Brahma Samita Verso 35

eko ‘py asau racayitum jagad-anda-kotim
yac-chaktir asti jagad-anda-caya yad-antah
andantara-stha-paramanu-cayantara-sthamgovindam
adi-purusam tam aham bhajami

ekah: uno; api: sebbene; asau: Egli; racayitum: per creare; jagatanda: di universi; kotim: milioni; yat: la cui; saktih: potenza; asti: c’è; jagat-anda-cayah: tutti gli universi; yat-antah: all’interno del quale; anda-antarastha: sparpagliati in tutto l’universo; parama-anu-caya: gli atomi; antara-stham: situato all’interno; govindam: Govinda; adipurusam: la persona originale; tam: Lui; aham: io; bhajami: adoro.

TRADUZIONE

Egli è un’entità non differenziata in quanto non c’è distinzione tra la potenza e chi la possiede. Nella sua opera di creazione di milioni di mondi, la Sua potenza resta inseparabile. Tutti gli universi esistono in Lui ed Egli è simultaneamente presente nella Sua pienezza in ogni singolo atomo dell’universo. Questo è il Signore primordiale che io adoro.

SPIEGAZIONE

Krsna è l’essere più elevato. In Lui esiste un’entità detta cit (spirituale), distinta dal principio della limitazione. Grazie alla Sua potenza inconcepibile Egli può creare innumerevoli universi con un atto di volonta. Tutti gli universi materiali devono la loro origine alla trasformazione della Sua potenza esterna. La Sua dimora si trova tuttavia al di la della concezione umana, perché tutti i mondi, limitati e spirituali (cit), esistono in Lui ed Egli risiede simultaneamente nella Sua pienezza e interezza in tutti gli atomi di tutti i mondi. L’onnipresenza è solo un aspetto localizzato della maestosità di Krsna, il Signore di tutto. Sebbene Egli sia onnipresente, la Sua Signoria spirituale va oltre ogni umana concezione a causa della Sua esistenza onnipervadente in una forma di media grandezza. Questo punto sostiene la dottrina dell’inconcepibile e simultanea distinzione e non distinzione, e abbatte l’inquinante filosofia Mayavada e tutte le altre dottrine ad essa collegate.

Lezione di SDG Srila Prabhupada sulla Brahma Samita Verso 35 – Tenuta a New York il 31/07/1971

Brahma Samita Verso 36

yad-bhava-bhavita-dhiyo manujas tathaiva
samprapya rúpa-mahimasana-yana-bhúsah
súktair yam eva nigama-prathitaih stuvanti
govindam adi purusam tam aham bhajami

yat: per il quale; bhava: con devozione; bhavita: sono impregnati; dhiyah: i cui cuori; manujah: uomini; tatha eva: similmente; samprapya: avendo conquistato; rapa: bellezza; mahima: grandezza; asana: troni; yana: mezzi di trasporto; bhúsah: e ornamenti; súktaih: con inni vedici; yam: al quale; eva: certamente; nigama: dai Veda; prathitaih: narrati; stuvanti: offrono lode; govindam: Govinda; adipurusam: la persona originale; tam: Lui; aham: io; bhajami: adoro.

TRADUZIONE

Adoro Govinda, il Signore primordiale, lo stesso a cui le persone sature di devozione offrono lodi cantando i mantra-súkta enunciati dai Veda, mentre conquistano la loro legittima bellezza, la loro grandezza, i loro troni, veicoli e ornamenti.

SPIEGAZIONE

Nella dissertazione sul rasa incontriamo cinque tipi di devozione o servizio: santa, il distacco, dasya, il servizio volontario in un sentimento reverenziale, sakhya, l’amicizia, vatsalya, l’amore dei genitori per i figli, e srngara, l’amore giovanile. I devoti immersi nell’idea del loro rispettivo servizio servono Krsna eternamente e alla fine ottengono il frutto dei loro rispettivi ideali. Essi conseguono la vera natura del loro sé nell’ambito dei rispettivi rasa, ottengono le loro glorie, facilitazioni e situazioni adatte ai loro sacri servizi e inoltre qualità trascendentali, che come ornamenti esaltano la bellezza della loro vera natura. Coloro che si riconoscono nel santarasa raggiungono la regione del Brahma-Paramatma, il sito della pace eterna. Coloro che appoggiano il dasya-rasa vanno a Vaikuntha, la maestosa residenza spirituale di Sri Narayana. Coloro che sono in sakhya, vatsalya e madhurya-rasa (amore giovanile) raggiungono Goloka-dhama, la dimora di Krsna, al di sopra di Vaikuntha. In quelle regioni essi adorano Krsna seguendo i súkta descritti nei Veda, con gli ingredienti e gli oggetti adatti ai rispettivi rasa. Sotto l’influsso della potenza spirituale, i Veda parlano in alcuni passaggi dei passatempi del Signore Supremo. Le anime liberate cantano il nome, le qualità e i passatempi del Signore Supremo sotto la guida della stessa potenza spirituale.

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