Incontro Con Il Maestro Spirituale

Diventare Puri

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Bob: Grazie per avermi permesso di fare tutte queste domande.

Srila Prabhupada: Questa è la mia missione, far comprendere a tutti la scienza di Dio. Se non agiamo in armonia col Signore Supremo la nostra vita è sprecata. Ho fatto molte volte l’esempio di un bullone che quando cade dalla macchina a cui apparteneva non ha più alcun valore; ma lo stesso bullone, quando torna a far parte della macchina, riacquista il suo valore. Similmente, noi siamo parti di Dio, perciò senza di Lui che valore abbiamo? Nessun valore! Solo se torniamo nella nostra posizione accanto a Dio riacquisteremo valore.

Bob: Oggi pomeriggio è venuto un tipo che avevo incontrato ieri. Potrà sembrare comico, ma è venuto perché gli avevano detto che a Màyàpur c’erano gli hippies.

Srila Prabhupada: Come?

Bob: Aveva sentito che a Màyàpur c’erano gli hippies. Mentre parlavamo ha fatto alcune osservazioni alle quali non ho saputo rispondere. Mi ha detto anche che sarebbe venuto l’indomani per parlare con i devoti. Vorrei raccontarti ciò che mi ha detto, è una storia interessante. Quando era giovane …

Srila Prabhupada: E un indiano?

Bob: Sì, indiano. Abita qui vicino e parla abbastanza bene l’inglese. Da ragazzo adorava ogni giorno la dea KàlI (questo tipo di adorazione è molto popolare in India) e lo faceva con grande impegno, poi vennero le alluvioni, la gente passò momenti difficili e lui abbandonò la sua religione. Ora dice di non avere più alcuna religione e di trovare la felicità nel cercare di fare del bene alla gente. Io non sapevo cosa dirgli per avvicinarlo a Dio e alla religione.

Diceva inoltre che alla sua morte forse sarebbe diventato una parte di Dio o forse no, ma per il momento questo non lo preoccupava. Aveva già fatto molte esperienze religiose, ma tutte lo avevano deluso. Ti sto narrando questa storia perché quando tornerò in America incontrerò molte persone nella stessa situazione. Tutte le forme di religione che hanno sperimentato le hanno lasciate insoddisfatte. Come posso convincerle che vale la pena provare ancora?

Srila Prabhupada: Per ora non cercare di convincere gli altri, prima cerca di convincere te stesso.

Bob: Sì, infatti gli ho detto di andare a parlare con qualche devoto, ma lui ha risposto che sarebbe tornato in seguito perché doveva partire d’urgenza.

Srila Prabhupada: Prima di tutto devi essere convinto tu per convincere gli altri. Caitanya Mahàprabhu disse che si possono aiutare gli altri solo se si è raggiunto il successo nella propria vita.

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bhàrata-bhumite baila manusya-janma yàra janma sàrthaka kari’ kara para-upakàra

Prima di tutto rendi perfetta la tua vita, poi insegna agli altri come fare.

Bob: I devoti mi hanno detto che senza essere sempre coscienti di Krishna non si può essere felici. Anch’io, però, gualche volta sono felice.

Srila Prabhupada: Qualche volta, non sempre. Ma se diventi cosciente di Krishna sarai sempre felice.

Bob: Da quello che dicevano i devoti mi sembrava di aver capito che senza essere coscienti di Krishna non si può essere felici affatto.

Srila Prabhupada: E vero. Per esempio, se un animale che vive sulla terra viene gettato in acqua, non potrà mai essere felice, ma se viene portato di nuovo sulla terraferma tornerà a essere felice. Similmente, noi siamo parti di Krishna e non possiamo essere felici se non agiamo come tali.

Vale l’esempio di prima: il pezzo di una macchina, senza la macchina, non ha valore, ma quando torna a far parte della macchina riacquista il suo valore. Noi siamo parti di Krishna, perciò dobbiamo riunirci a Lui. E unirsi a Krishna è facile, si può farlo attraverso la coscienza pensando: “Io appartengo a Krishna, Krishna è mio.”

Bob: Come hai detto? Krishna è…

Srila Prabhupada: Krishna è mio.

Bob: Mio?

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Srila Prabhupada: Sì, mio. Il mio Krishna. Krishna è mio. E io appartengo a Krishna. Questa è la nostra vera posizione.

Bob: Noi siamo parti di Krishna.

Srila Prabhupada: Sì, tutto è parte di Krishna perché tutto nasce dall’energia di Krishna e tutto è energia di Krishna.

Un ospite indiano: Srila Prabhupada, avrei una domanda. Cos’è il servizio senza la devozione?

Srila Prabhupada: Non è servizio, è commercio. [Tutti ridono] Per esempio, qui a Màyàpur abbiamo assunto un imprenditore edile che lavora per noi, ma il suo non è un servizio, è un commercio. Non è così? Talvolta nei negozi si vede un cartello che dice: “I clienti sono i nostri padroni.” Nonostante queste belle parole si tratta pur sempre di commercio, perché i clienti sono solo quelli che pagano. Invece, il servizio è ben diverso.

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Caitanya Mahàprabhu prega Krishna e dice:

yathà tathà va vidadhàtu lampato mat-prdna-ndthas tu sa eva naparah

“Puoi fare di me ciò che vuoi, ma rimarrai per sempre l’oggetto della mia adorazione.” Questo è servizio, non chiedere niente in cambio; altrimenti diventa commercio.

Bob: Vorrei che tu mi dessi qualche consiglio su come sentirmi più vicino a Dio. Presto dovrò partire e io…

Srila Prabhupada: Devi purificare la tua esistenza.

Bob: A volte vado a fare una visita al tempio, poi torno a casa; non so quanto progresso faccio.

Siila Prabhupada: Non occorre molto tempo; in sei mesi potrai già vedere il tuo progresso. Ma devi seguire i princìpi regolatori.* Se t’impegni a farlo, tutto andrà bene. Non è difficile, questi ragazzi e ragazze lo stanno facendo. Non sono più interessati ad andare al cinema o a ballare. No. Hanno abbandonato tutti gli anartha, tutte le cose superflue.

* Le Scritture raccomandano a coloro che desiderano seguire il sentiero della realizzazione spirituale di osservare alcuni princìpi regolatori, tra cui quattro sono d’importanza fondamentale:

1) non mangiare né carne né uova né pesce;

2) non fare uso di alcun prodotto intossicante (inclusi droga, alcol, tè, caffè e sigarette.

3) non avere alcun rapporto sessuale illecito (fuori del matrimonio o per semplice ricerca del piacere senza il desiderio di avere figli);

4) non abbandonarsi ai giochi d’azzardo o alla speculazione intellettuale o monetaria.

Bob: Sento che quando tornerò in America…

Srila Prabhupada: La vita umana dev’essere vissuta per la purificazione.

Bob: Sono d’accordo.

Srila Prabhupada:

tapo divyam putrakà yena sattvam suddhyed yasmad brahma-saukhyam tv anantam

Sattva significa esistenza. Se non purifichi la tua esistenza, dovrai prendere un altro corpo al momento della morte; dovrai trasmigrare da questo corpo a un altro, che potrebbe essere più evoluto, ma potrebbe anche essere meno evoluto. Per esempio, se non curi una malattia puoi avere conseguenze gravi.

Così, se non purifichi la tua esistenza dovrai trasmigrare da un corpo all’altro secondo le complesse leggi della natura materiale. E non c’è garanzia che il tuo prossimo corpo sarà simile a quello che hai adesso. E essenziale dunque che l’essere umano purifichi la propria esistenza, altrimenti non sempre riuscirà ad essere felice come vorrebbe.

Bob: Quando tornerò al mio lavoro, a New York, spero di diventare puro, ma sono sicuro che non diventerò mai puro come i devoti che sono qui. Io… non mi ci vedo nelle vesti di un devoto.

Srila Prabhupada: Anche tu puoi fare ciò che fanno loro. All’inizio non erano puri neanche loro, ma ora lo sono diventati. Puoi diventarlo anche tu. Nella tua infanzia, per esempio, non eri istruito, ma ora lo sei.

Bob: Allora, quali sono le cose che dovrei fare dopo che sarò partito?

Srila Prabhupada: Quando partirai?

Bob: Devo tornare a Chaibasa per terminare il mio lavoro, e poi…

Srila Prabhupada: Che cosa fai a Chaibasa?

Bob: Insegno. Abito lì.

Srila Prabhupada: È meglio che non insegni, perché non sai cosa insegnare.

Bob: [Ride] Purtroppo devo andare. Non mi piace molto insegnare. A maggio tornerò in America ma finché sto in India devo farlo: questo è l’impegno che ho accettato per rimanere qui.

Srila Prabhupada: Se sei serio puoi mantenerti puro ovunque ti trovi. Non importa se sei in India o in America, devi imparare a mantenerti puro.

Bob: Vuoi dire che bisogna seguire quei princìpi?

Srila Prabhupada: Sì. Io, per esempio, ho lasciato l’India e sono andato in America, ma anche lì sono rimasto lo stesso uomo, non sono venuto meno ai miei princìpi.

Bob: Da quando ti ho incontrato per la prima volta (un breve incontro a Calcutta nel novembre del i97i) ho cercato in qualche modo di seguire questi princìpi.

Srila Prabhupada: Non basta seguire, devi seguire rigidamente questi princìpi, e con serietà.

Bob: Va bene, proverò… cercherò di farlo. Quello che voglio dire… beh, forse è la cosa più sciocca che ho detto finora, vorrei spiegarti cosa sento…

Srila Prabhupada: No, no, non hai detto niente di sciocco… semmai imperfetto.

Bob: Va bene. [Ride] Imperfetto. Vorrei dirti che ammiro e rispetto i devoti, ma non mi sento uno di loro e neppure sento un grande desiderio di diventare uno di loro. Sento che voglio solo… fare ciò che è giusto, avvicinarmi a Dio, e mi riterrò soddisfatto se la prossima volta avrò una vita migliore.

Srlla Prabhupada: Va bene.

Bob: Penso che questo sia ancora un attaccamento materiale, però…

Srila Prabhupada: Cerca di seguire l’esempio dei devoti e il tuo desiderio sarà soddisfatto. Noi stiamo educando i devoti a diventare puri e felici; questa è la nostra missione. Vogliamo vedere tutti felici. Sarve sukhino bhavantu. La gente non sa come diventare felice, non sta andando nella direzione giusta, sta inventando il proprio modo di essere felice. Questo è il problema. Rsabhadeva disse ai suoi figli: “Miei cari ragazzi, dovreste compiere austerità al fine di raggiungere la realizzazione spirituale.”

Del resto tutti compiono qualche tipo di austerità. Un ragazzo che conosco, per esempio, è dovuto andare all’estero per imparare le scienze commerciali, e ora ha una buona posizione nella società. Tutti devono fare qualche tipo di austerità se vogliono migliorare il loro futuro. Perché allora non accettare qualche austerità per avere una felicità permanente? Devi purificare la tua esistenza e il tuo corpo. Finché avrai un corpo materiale sarai costretto a lasciarlo per prenderne un altro, ma se ottieni un corpo spirituale non ci sono più cambiamenti.

Ognuno di noi ha già un corpo spirituale, ma a causa della contaminazione materiale siamo costretti ad assumere differenti corpi materiali. Se invece ristabiliamo il contatto con l’atmosfera spirituale, ritroveremo il nostro corpo spirituale originale. Spesso ho fatto l’esempio di una sbarra di ferro messa nel fuoco: lasciandola a contatto col fuoco diventerà fuoco. Non è così?

Bob: La sbarra di ferro nel fuoco?

Srila Prabhupada: Sì. Lasciandola nel fuoco diventerà come fuoco, sebbene sia ferro. Similmente, se tu sei sempre impegnato in qualche attività spirituale il tuo corpo agirà in modo spirituale, sebbene sia materiale. Quando la sbarra di ferro è rovente, toccala e ti brucerà perché ha preso le stesse qualità del fuoco. Così, se rimani sempre nella coscienza di Krishna, diventerai spiritualizzato, agirai sempre in modo spirituale, senza più avere desideri materiali.

Bob: Come faccio ad arrivare a questo livello?

Srila Prabhupada: È sufficiente seguire questo metodo. Loro lo stanno seguendo: hai visto quei sei ragazzi che sono stati iniziati oggi? E molto semplice, basta seguire i quattro princìpi regolatori e cantare il mantra Hare Krishna. Molto semplice.

Bob: Ma… il punto è che… quando tornerò nel Bihar e riprenderò la vita di prima, là… se seguissi questi princìpi regolatori… ora alcuni li seguo, ma non tutti…

Srila Prabhupada: Cosa significa “alcuni”? Ci sono solo quattro princìpi regolatori. “Alcuni” significa tre o due?

Bob: Due o tre.

Srila Prabhupada: Perché non segui anche l’altro?

Bob: No, no. Volevo dire che ne seguo uno o due.

Srila Prabhupada: [Ride] Perché gli altri tre no? Qual è la difficoltà? Qual è il principio che stai seguendo?

Bob: Quale seguo? Beh, sono quasi vegetariano, ma mangio le uova.

Srila Prabhupada: Allora non è neppure completo.

Bob: No, non è completo. E da novembre che sono diventato vegetariano, però…

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Srila Prabhupada: Essere vegetariani non è una grande conquista, anche il piccione è vegetariano. Anche la scimmia, uno degli animali più sporchi, è vegetariana. Come vedi non è una grande qualificazione…

Bob: L’ho preso come un segno di progresso, perché all’inizio è stato difficile, solo dopo un po’ è diventato facile.

Srila Prabhupada: Puoi seguire tutti i princìpi regolatori solo se ti unisci alla coscienza di Krishna, altrimenti ti sarà impossibile.

Bob: Sì, questo è vero. Quando tornerò nel Bihar i miei amici potrebbero invitarmi ad andare con loro… Alla sera ci mettiamo a sedere e non abbiamo altro da fare che scacciare zanzare, così mi dicono: “Che ne diresti di fumare un po’ di marijuana?” E io dico: “Beh, visto che non c’è altro da fare… ” E così mi godo la serata. È cominciato così, poi ci siamo lasciati trasportare un po’ ed è finita che la prendevamo tutti i giorni. Poi ci siamo accorti che ci facevamo del male e abbiamo smesso. Però qualche volta…

Srila Prabhupada: Devi restare con noi, così nessuno ti inviterà a fumare un po’ di marijuana. [Bob ride] Continua a stare con i devoti. Noi apriamo centri in tutto il mondo per dare alla gente la possibilità di stare con noi. Perché pensi che abbiamo acquistato tanto terreno a Màyàpur? Chi ha un sincero desiderio verrà a vivere con noi. La cosa che influenza di più una persona è la compagnia che frequenta. Se stai con degli ubriaconi diventerai un ubriacone, ma se stai con i sàdhu diventerai un sàdhu.

Syàmasundara [il segretario di Srila Prabhupada]: Potrebbe venire a stare con noi a Bombay.

Srila Prabhupada: Sì, può venire a stare con noi a Bombay. Il problema è che vuole gli amici con la marijuana.

Bob: Vorrei farti prima un’altra domanda, poi magari torneremo su questo argomento. Mi sono accorto che penso troppo a me stesso e non abbastanza a Dio. Come posso dimenticarmi di me stesso per concentrarmi su cose più importanti?

Srila Prabhupada: Fai come hanno fatto loro [i devoti].

Bob: [Ride] Vorresti dire che… pensi davvero che la giusta strada per purificarmi sia quella di diventare un devoto?

Srila Prabhupada: Perché? Ne dubiti?

Bob: Beh, io…

Srila Prabhupada: È difficile diventare un devoto?

Bob: Sì, per me lo è. Non ne sento un grande desiderio. I devoti mi hanno detto che hanno abbandonato la vita materiale. Seguire i quattro princìpi regolatori — mi hanno spiegato — significa abbandonare la vita materiale.

Srila Prabhupada: Che cosa intendi per vita materiale? [Bob non risponde] Io sono seduto su questo letto; secondo te è materiale o spirituale?

Bob: Materiale.

Srila Prabhupada: Allora noi non abbiamo abbandonato la vita materiale.

Bob: Penso che vita materiale significhi “il desiderio di guadagno personale…”

Srila Prabhupada: Che cosa intendi per materiale?

Bob: Lavorare per avere un guadagno materiale e non abbandonare ciò che è materiale.

Srila Prabhupada: Vita materiale è il desiderio di soddisfare i propri sensi, e vita spirituale, invece, è il desiderio di servire Dio. Questa è la differenza tra la vita materiale e la vita spirituale. Se invece di servire i nostri sensi serviamo Dio, allora la nostra vita è spirituale. Qual è la differenza tra le nostre attività e quelle di chi non è devoto? Noi usiamo tutto — tavoli, sedie, letti, registratori, macchine per scrivere — ma la differenza è che noi usiamo tutto al servizio di Krishna.

Bob: I devoti affermano che il piacere dei sensi che hanno abbandonato è stato sostituito da un piacere spirituale, ma io non ho ancora provato questo piacere.

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Srila Prabhupada: Il piacere spirituale viene quando desideri far piacere a Krishna; questo è il piacere spirituale. Una madre, per esempio, è contenta quando vede suo figlio che mangia; lei non sta mangiando, ma quando vede suo figlio che mangia a sufficienza è contenta.

Bob: Il piacere spirituale, dunque, è far piacere a Dio.

Srila Prabhupada: Sì. Piacere spirituale significa far piacere a Krishna. Piacere materiale, invece, significa far piacere ai sensi. Questa è la differenza. Il piacere spirituale viene quando provi a soddisfare Krishna.

Bob: Pensavo che… cioè, la mia idea di soddisfare Dio era che…

Srila Prabhupada: Non inventarti un modo per soddisfare Dio. Non inventare! Se io ti voglio soddisfare non cercherò di indovinare ciò che ti può far piacere, ma verrò a chiederti: “Che cosa posso fare per te?” Supponiamo che io voglia un bicchiere d’acqua. Se tu pensi: “Swàmji sarà più contento se gli porto un bicchiere di latte caldo”, questo non mi farà contento. Se vuoi veramente farmi piacere verrai a chiedermi: “Che cosa posso fare per te?” E se fai ciò che ti chiedo mi avrai soddisfatto.

Bob: Far piacere a Krishna significa quindi diventare Suoi devoti?

Srila Prabhupada: Devoto è colui che cerca sempre di soddisfare Krishna. Non gli interessa nient’altro. Questa è la definizione di devoto.

Bob: Potresti dirmi qualcosa di più sul canto del mantra Hare Krishna? Lo canto da un po’ di tempo, ma non l’ho mai fatto regolarmente, solo ogni tanto. Giorni fa mi hanno dato un japa-mala (corona su cui si recita il mantra) e a volte mi sento di cantarlo e a volte non mi sento per niente. Forse non canto nel modo giusto, non saprei.

Srila Prabhupada: Ogni cosa ha il suo metodo e tu lo devi seguire.

Bob: I devoti mi parlano della gioia che provano quando cantano Hare Krishna.

Srila Prabhupada: Sì, più ti purifichi e più ti senti felice. E questo canto è ciò che ti purifica.

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