Il servizio di devozione puro si raggiunge raramente

Nettare della devozione Capitolo 1 – Parte 5

Il servizio di devozione puro si raggiunge raramente

I primi passi nella vita spirituale sono accompagnati da austerita’, da diversi sacrifici e da altre pratiche che mirano a favorire la realizzazione spirituale. Tuttavia non e’ sufficiente compiere queste attivita’, pur liberandosi da ogni desiderio materiale, per accedere al servizio di devozione. Inutile sara’ anche cercare di giungervi da soli, senza alcun aiuto; infatti Krishna non accorda facilmente la possibilita’ di servirLo.

Appaghera’ facilmente colui che desidera benefici materiali o la liberazione, ma non accorda altrettanto facilmente la possibilita’ di servirLo con devozione. In realta’, il servizio di devozione si ottiene solo attraverso la misericordia di un puro devoto del Signore.

Il Caitanya Caritamrita (Madhya, 19.151) insegna a questo proposito: “Per la misericordia del maestro spirituale, puro devoto del Signore, e per la misericordia di Krishna stesso, si raggiunge il servizio di devozione. Non c’e’ altro modo.”

Anche il Tantra-sastra conferma la rarita’ del servizio di devozione attraverso questa affermazione di Siva: “Cara Sati, un grande filosofo che analizzi i diversi rami del sapere potra’ liberarsi dalle reti della materia. Col compimento di riti e sacrifici raccomandati dai Veda, un’altra persona potra’ elevarsi al piano della virtu’ e godere al massimo dei piaceri materiali.

Il servizio di devozione puro si raggiunge raramente

Ma nessuno di loro, anche se rinascesse e continuasse questi sforzi per migliaia di vite, otterrebbe la possibilita’ di servire il Signore con devozione.” Anche Prahlada Maharaja conferma, nello Srimad-Bhagavatam, che nessuno puo’ accedere al servizio di devozione puro da solo o con l’aiuto degli insegnamenti di autorita’ superiori. Vi giungera’ solo colui che sara’ benedetto dalla polvere dei piedi di loto di un puro devoto, che e’ sempre libero dalla contaminazione dei desideri materiali.

Lo Srimad-Bhagavatam (5.6.18) contiene le seguenti parole di Sukadeva Gosvami al re Yudhishthira: “Sappi, o re, che Mukunda [Sri Krishna], Dio, la Persona Suprema, protegge eternamente i componenti della dinastia Pandava e Yadu.

Egli rappresenta anche, e sotto tutti gli aspetti, il tuo maestro spirituale e il tuo precettore, l’unico oggetto della tua adorazione, il tuo amico affettuoso e la tua guida in tutte le tue azioni, sul piano individuale come su quello familiare. Talvolta Egli ubbidisce perfino ai tuoi ordini come un semplice messaggero !

Grande e’ la tua fortuna o re, poiche’ tutti questi privilegi di cui ti fa grazia il Signore, chi oserebbe anche solo sognarli ?” In conclusione, il Signore accorda facilmente la liberazione, ma molto raramente offre il servizio di devozione, poiche’ Egli rimane conquistato dalla devozione del Suo devoto.

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