Lezioni di Srila Prabhupada sul
Nettare Della Devozione Introduzione Parte 6
Il Nettare Della Devozione Introduzione Parte 6
Lezioni di Srila Prabhupada
Lezione di Srila Prabhupada sulla Introduzione del Nettare Della Devozione Parte 6
Tenuta a Bombay 08.01.1973 – Parte 2
Audio Lezione di Srila Prabhupada Tradotta da Tridandi DAS direttamente dall’inglese in tempo reale.
Trascrizione dell’audio Lezione di Srila Prabhupada sulla Introduzione del Nettare Della Devozione Parte 6 5trascritta in Italiano.
Il Nettare Della Devozione
Bombay 08.01.1973 – Parte 2
Bhaktin Barbara:
nana-sastra-vicaranaika-nipunau sad-dharma samsthapakau
lokanam hita-karinau tri-bhuvane manyau saranyakarau
radha-krishna-padaravinda-bhajananandena mattalikau
vande-rupa-sanatanau raghu-yugau sri-jiva-gopalakau
Traduzione: Offro il mio rispettoso omaggio ai sei Gosvami di Vrindavana – Sri Rupa Gosvami, Sri Sanatana Gosvami, Sri Raghunatha dasa Gosvami, Sri Raghunatha Bhatta Gosvami, Sri Jiva Gosvami e Sri Gopala Bhatta Gosvamji – che sono molti esperti a studiare attentamente tutte le scritture rivelate, allo scopo di stabilire gli eterni principi della religione a beneficio dell’umanità intera. Essi sono dunque onorati in tutti e trei mondi, e tutti possono prendere rifugio in loro perché essi servono Sri Sri Radha e Krishna assorti nel sentimento d’amore delle gopi.
Tridandi: Leggiamo dal primo volume di questo bellissimo libro che è intitolato una raccolta di lezioni di Sua Divina Grazia Abhay Charanaravinda Bhaktivedanta Swami Srila Prabhupada, Acarya fondatore dell’Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna.
Continuiamo a leggere una lezione di Srila Prabhupada sulla Introduzione del Nettare Della Devozione Parte 6, tenuta aBombay il 08 Gennaio 1973 – Parte 2
Questa vita è fatta per sviluppare la coscienza di Krishna, per diventare devoti di Krishna. Bhagavad-gita è stata lasciata da Krishna per far sì che tutte le persone andassero dietro di Lui per diventare devoti. Man-mana bhava mad-bhakto mad-yaji mam namaskuru (Traduzione verso completo: Pensa sempre a Me, diventa Mio devoto, adorami e offrimi i tuoi omaggi. Così verrai a Me senza alcun dubbio. Te lo prometto perché tu sei un amico che Mi è molto caro.) [Bhagavad Gita 18.65]. L’istruzione c’è, è lì, ma questi mascalzoni la rovinano. Loro mai vi permetteranno di diventare devoti. Questi farabutti sono così pericolosi. Loro vanno contro la volontà di Krishna. Perciò bisogna stare molto attenti per salvarsi dall’effetto velenoso di questi mascalzoni. Perciò Narottama dasa Thakura dice, tandera carana-sevi-bhakta-sane vasa [ Nama-sankirtana 7]: vivi con i devoti della coscienza di Krishna e allora attraverso l’associazione del sangat sanjayate kamah, mentre fai associazione, svilupperai i tuoi desideri, le tue qualità. (Tridandi aggiunge: Perche secondo con chi ti associ, tu sviluppi i tuoi desideri e le tue qualità.) Tadera carana-sevi. Ei chay gosai yara tara mui dasa, qui Caitanya Mahaprabhu …, Narottama dasa Thakura dice: “Voglio diventare il servitore di quella persona che ha accettato questi sei Gosvami come maestri. Perché io devo diventare servitore del servitore.”. Cosi un Gosvami: “Colui che ha accettato questi Gosvami come maestri, io voglio diventare il suo servitore.”. Narottama dasa non dice: “Io voglio diventare servitore dei Gosvami.”. Egli dice: “Io voglio diventare servitore di quella persona che ha accettato questi sei Gosvami come maestri.”. Questa è la prova. “No, che, io posso parlare e posso agire, come per dire, in maniera migliore dei Gosvami.”. No “Io non voglio diventare servitore di un tale falso orgoglioso.” No, chiunque si sottometta:
tadera carana-sevi-bhakta-sane vasa
janame janame hoy ei abhilasa
Traduzione: Questo è ciò che desidero: che nascita dopo nascita io possa vivere insieme a quei devoti che servono i piedi di loto dei sei Gosvami. [Nama-sankirtana 7]
“Potrei non essere liberato nascita dopo nascita, non importa. Ma quello è ciò che desidero. Desidero vivere con i devoti“, bhakta-sane vasa. Janame janame hoy ei abhilasa.
Anche Bhaktivinoda Thakura dice la stessa cosa: janmaobi yadi mane iccha tohara. Egli prega Krishna: “Se tu vuoi che io debba di nuovo rinascere, allora dammi la possibilità di riprendere la mia nascita in un luogo dove si trova il tuo devoto. Questa è la mia unica richiesta. Perché se io vengo posto in una società dove non c’è un devoto, allora la mia vita sarà rovinata. Sì, la mia vita sarà rovinata. Perciò ti prego solo per questo. Non voglio altro da Te.”:
na dhana na janam na sundarim
kavitam va jagad-isa kamaye
mama janmani jamanisvare
bhavatad bhaktir ahaituki tvayi
Traduzione: O Signore dell’universo, non desidero ricchezze materiali, seguaci materialisti, una bella moglie o il frutto delle attività interessate descritte con un linguaggio fiorito. Tutto ciò che desidero, vita dopo vita, è servirti disinteressatamente, con amore e devozione. [Cc. Antya 20.29, Siksastaka 4]
Non importa se non divento liberato. E che è la liberazione? Se io sono nel servizio a Krishna, cos’è la liberazione? La liberazione è già lì.
Nel Krsna-karnamrta troverai:
bhaktis tvayi sthiratara yadi bhagavan syad
daivena [nah] phalati divya-kisora-murtih
muktih [svayam] mukulitanjalih sevate ‘sman …
Mukti, la liberazione, lei sta lì in piedi, starà con le mani giunte dicendo: “Mio caro signore, cosa posso fare per te?” Questa è la posizione del bhakta. Se uno diventa bhakta, allora la mukti diventa la sua servitrice. Perché dovrei chiedere per ottenere la mukti? Mukti non è niente. Kaivalyam narakayate. Cos’è mukti? La mukti è come l’inferno. Mukti significa immergersi nello splendore del Brahman, ma non c’è servizio a Krishna. È semplicemente immergersi, diventare un tutt’uno. Proprio come la luce del sole, se tu vieni esposto alla luce del sole, che beneficio ottieni? Semplicemente avrai un caldo torrido, tutto qui. Che beneficio ottieni? E mukti è cosi. Questa è la luce. Il sole è luce. Allo stesso modo, dall’oscurità passo alla luce, pero li non trovo alcun riparo da nessuna parte, rimango semplicemente sotto quel sole, che beneficio ne ottengo? Quindi per un devoto la mukti è fastidiosa. Pertanto Prabodhananda Sarasvati Prabhupada dice: kaivalyam narakaya. Mukti significa kaivalya. Semplicemente aham brahmasmi, sono spirito, tutto qua. Kaivalya. Questa percezione, percezione del Brahman, brahmananda. Ma per un devoto, egli dice: kaivalyam narakayate tri-dasa-pura akasa-puspayate Traduzione: Per chi ha ottenuto lo sguardo misericordioso di Sri Gaura, la liberazione impersonale è gradevole quanto andare all’inferno, le città celesti dei deva sono reali quanto l’immagine di fiori sospesi nel cielo. [Caitanya-candramrta 5]. Quindi per il devoto, queste cose non sono molto allettanti, mukti, bhukti, siddhi. È così sublime. La coscienza di Krishna è così sublime che altre cose sono veramente insignificanti di fronte alla coscienza di Krishna. Muktih mukulitanjali sevate ‘sman dharmartha-kama-moksa samaya-pratiksah. Traduzione: Per quanto riguarda la liberazione, essa rimane dinanzi al devoto a mani giunte, in attesa di servirlo. La religione, lo sviluppo economico e il piacere dei sensi sono tutti automaticamente raggiunti senza che vi sia bisogno di fare sforzi separati. [Cc. Madhya lila 22.21 spiegazione.]. Le persone cercano tutti dharma-artha-kama-moksa (Traduzione verso completo: Chiunque desideri ottenere i frutti relativi ai quattro principi, che sono la religiosità, lo sviluppo economico, la gratificazione dei sensi e, infine, la liberazione, dovrebbe impegnarsi nel servizio devozionale di Dio, la Persona Suprema; infatti, adorare i Suoi piedi di loto porta all’appagamento di tutti questi desideri.) [Srimad-Bhagavatam 4.8.41, Cc. Adi 1.90], ma questa bhakti è al di sopra di questi quattro tipi di principi. Dharma … Perche di fatto la vita umana inizia quando egli è religioso, dharma. E Artha, quando egli è economicamente sviluppato e può soddisfare i sensi molto bene. E poi diventa mukta, liberato. Ma per un devoto, queste quattro cose non sono molto importanti, bhukti, mukti, siddhi. No. Adesso Siddhi significa mukti. Siddhi significa yogica siddhi. Anche nello Srimad-Bhagavatam, Vyasadeva dice, all’inizio: dharmah projjhita kaitavo ‘tra (Traduzione verso completo: Questo Bhagavata Purana, del tutto contrario a ogni atto religioso motivato da desideri materiali, rivela la verità più alta, accessibile ai devoti dal cuore puro. Questa verità suprema e la pura realtà, distinta dall’illusione per il bene di tutti: essa mette fine alle tre forme di sofferenza. Questo magnifico Bhagavatam, compilato dal grande saggio Vyasadeva nella sua maturità, è sufficiente per la realizzazione di Dio. Che bisogno c’e di altre Scritture? Colui che ascolta il messaggio del Bhagavatam in modo attento e sottomesso si lega fermamente al Signore Supremo.) [Srimad Bhagavatam 1.1.2]. Questo dharma-artha-kama-moksa, sono tutti kaitava. Kaitava significa phala visandi [?].Mi sto avvicinando e sto cercando di diventare una persona religiosa, ma il mio desiderio interiore è come rendere la mia posizione economica più sviluppata. Questa è la mia posizione interiore nel mio intimo. Per questo è definito kaitava, imbrogliare. Perciò è phala visandi. Come dice ridhara Swami che nello Srimad-Bhagavatam parla di: phala visandi paryantam nirasta. Phala è mukti. Anche Mukti è phala visandi. Quindi fino a mukti. Poi al di sopra della mukti c’è la bhakti. È un’idea veramente sbagliata che si debba ottenere la mukti attraverso la bhakti. A volte loro dicono questo, questi pancopasana Mayavadi, loro dicono che “In definitiva, la Verità Assoluta è nirakara. Non ha forma. Ma poiché tu non puoi adorare o meditare sul nirakara, allora semplicemente immagina qualche forma, che sia Visnu, o Lord Shiva o Surya o Devi.”. Pancopasana. È definito pancopasana. Sadhakanam hitarthaya brahmano rupa-kalpanah. Questo è kalpana. Lui immagina. “In definitiva il Brahman non ha forma, ma poiché tu sei abituato a meditare sulle forme, ed è molto difficile per te meditare sull’informe, allora tu immagini una qualche forma. Questo è immaginare, non è realtà.”. Questa è la loro teoria. E Bhagavan dice nella Bhagavad-gita: kleSo ‘dhikataras teasam avyaktasakta-cetasam (Traduzione verso completo: Per coloro la cui mente è attratta dal non manifestato, dall’aspetto impersonale del Supremo, l’avanzamento è pieno di difficoltà. Progredire in questa via è sempre difficile per gli esseri incarnati.) [Bhagavad Gita 12.5]. Questa cosa è semplicemente un disturbo. Dopo tanta fatica e tanto disturbo in quella maniera, quando arrivano alla forma di Vasudeva, vasudevah sarvam iti sa mahatma su-durlabhah (Traduzione verso completo:Dopo molte nascite e morti chi è situato nella vera conoscenza si sottomette a Me sapendo che Io sono la causa di tutte le cause e sono tutto ciò che esiste. Un’anima così grande è molto rara. ) [Bhagavad Gita 7.19]. Quel mahatma è il più grande. Krishna non è immaginazione. Questa è un’altra offesa, pensare a Krishna come a un’immaginazione. “Osservare, questa è immaginazione, kalpana. Semplicemente immagina e costruisciti questa kalpana, immaginazione di Krishna.”. No, Krishna è reale. Krishna, i devoti di Krishna, non vanno dietro all’immaginazione, loro vanno al punto, vanno ai fatti reali. Brahmeti paramatmeti bhagavan iti Sabdyate (Traduzione verso completo: I saggi trascendentalisti che conoscono la Verità Assoluta chiamano questa sostanza unica, al di la di ogni dualità, col nome di Brahman, Paramatma o Bhagavan.) [Srimad Bhagavatam 1.2.11]. Bhagavan, il personale. Krishna dice: brahmano ‘ham pratistha. Avajananti mam muḍha manusim tanum asritam param bhavam ajananto mama bhuta-mahesvaram (Traduzione verso completo: Gli sciocchi Mi deridono quando discendo nella forma umana. Non conoscono la Mia natura trascendentale e la Mia supremazia su tutto ciò che esiste.) [Bhagavad Gita 9.11]. Cosi queste cose saranno tutte realizzate attraverso il processo raccomandato da Narottama dasa Thakura:.
tadera carana-sevi-bhakta-sane vasa
janame janame mora ei abhilasa
Se noi prendiamo quest’opportunità, quella di vivere con i devoti e cerchiamo di servire i sei Gosvami, che volevano stabilire la missione del Signore Caitanya Mahaprabhu, allora la nostra vita avrà successo. Questo è Bhakti-rasamrta-sindhu. Studia il Bhakti-rasamrta-sindhu in maniera molto dettagliata e otterrai questo risultato molto facilmente. Srila Rupa Gosvami ha lasciato Il nettare della devozione.
[a parte:] Leggi il prossimo.
Pradyumna: “Offriamo i nostri rispettosi omaggi a tutti i grandi devoti e acarya, ovvero i grandi santi insegnanti, che sono paragonati agli squali nel grande oceano di nettare e che non si preoccupano dei vari fiumi della liberazione.”.
Prabhupada: Sì. A volte i filosofi Mayavadi, loro danno questo esempio: “Tutti i fiumi scendono nell’oceano e poi il loro compito è finito.”. Ma la nostra filosofia non è così scarsa. Noi non desideriamo mischiarci con l’oceano, noi vogliamo andare in profondità nell’oceano. Loro danno questo esempio, nirakara. Poiché l’oceano non è nirakara, ma nonostante questo loro dicono che è nirakara. L’oceano non è vero che è nirakara, senza forma, l’oceano è akara. Noi vediamo tutto intorno, tutti questi luoghi quando viaggiamo. Ma comunque, la loro filosofia è che tu arrivi all’oceano seguendo percorsi diversi e poi tutto diventa mischiato. Ma loro non capiscono e non lo sanno che anche se tu arrivi all’oceano, immediatamente sarai evaporato. L’acqua dell’oceano evapora. Il sole sempre fa evaporare l’acqua dell’oceano. Ora probabilmente sarai sorpreso, la scienza moderna, crede che l’acqua dell’oceano si trasforma in nuvola, ma in realtà non è cosi. Il fatto è che l’acqua dell’oceano viene presa dal sole. Adesso, anche ora c’è il calore, l’acqua dell’oceano sta sempre evaporando, dov’è la nuvola? Per tre anni l’acqua dell’oceano viene portata via dal sole, ma perché non ci sono né nuvole né pioggia? Perché? Qual è la risposta dello scienziato? In realtà la nuvola si forma quando il sole, il deva del sole espelle nuovamente l’acqua, allora diventa nuvola. La pioggia viene dal sole e il sole prende l’acqua. La conserva e quando ve la meritate ve la dà.
C’è un certo controllo dietro. Cosi soffrono per mancanza di pioggia, ma voi non sapete come ottenere l’acqua. Naturalmente stanno facendo arrangiamenti per nutrire i poveri che soffrono a causa della scarsità di acqua, di cereali e questo va bene, lo state facendo, ma se non piove, per quanto tempo potrete andare avanti con questa opera filantropica? Questa è la nostra domanda. Per quanto tempo ancora? Quante riserve avete nel vostro magazzino che potete andare avanti continuamente? Puoi continuare in questo modo? Qual è la vostra risposta? Dovete avere la pioggia per produrre cereali e grano. Voi avete adesso una certa riserva di grano e la state distribuendo, va bene. Avete i soldi, va bene. Ma quando tutte le scorte saranno finite e ancora non ci sarà la pioggia, che cosa farete? Perché la pioggia non è nelle vostre mani. La pioggia non è nelle vostre mani. Dipende da autorità superiori. Allora che farete? Ma il processo è dato qui, nella Bhagavad-gita: yajnad bhavati parjanyo parjanyad anna-sambhavah (Traduzione verso completo: I corpi di tutti gli esseri viventi trovano il loro sostentamento nei cereali che sono prodotti dalle piogge. Le piogge sono favorite dal compimento di yajna [sacrificio], e lo yajnanasce dai doveri prescritti.) [Bhagavad Gita 3.14]. Yajna. Ma loro non s’impegneranno nello yajna. Loro hanno fatto un voto: “No, noi non faremo alcun yajna.”. Noi chiediamo: “Distribuite e allo stesso tempo fate yajna.”. Yajna, non che dovete spendere così tanti soldi. Semplicemente questo sankirtana-yajna. Yajnaih sankirtana-prayair yajanti hi su-medhasah (Traduzione verso completo: Nell’era di Kali, le persone intelligenti partecipano al canto collettivo per adorare l’incarnazione di Dio che canta costantemente i nomi di Krishna. Sebbene la Sua carnagione non sia scura, Egli è Krishna Stesso ed è accompagnato dai Suoi compagni, servitori, armi e compagni confidenziali.) [Srimad Bhagavatam 11.5.32]. Semplicemente cantando. Voi state distribuendo il cibo e va bene. Perché allora non permettere a loro di cantare il maha mantra Hare Krishna? Che perdita c’è? Ma loro questo non lo accetteranno. Non lo accetteranno. Questa è l’ostinazione del cane contro la coscienza di Krishna. Ma loro non possono rispondere. Semplicemente pensate se la vostra riserva di grano finisce, che farete se non c’è pioggia? Non potete produrre pioggia nella vostra fabbrica. Nella vostra fattoria o fabbrica non potete produrre pioggia, cereali, grano o altro. Non è possibile. Quindi le persone sono diventate così decadute che non possono capire le istruzioni della Bhagavad-gita, nonostante loro siano molto molto orgogliose di leggere la Bhagavad-gita tutti i giorni. Che avete capito? Allora non possono dire niente. “Noi abbiamo capito che Krishna significa questa macchia nera.”. Questo farabutto non ha capito la Bhagavad-gita per niente e comunque sta predicando la Bhagavad-gita, la va predicando anche se non ha capito niente. Osservate l’errore. Questo è quello che succede. Allora in questo nostro movimento per la coscienza di Krishna abbiamo dichiarato guerra contro tutti questi farabutti. Abbiamo molti nemici, ma non ci importa niente di loro. Comunque noi andremo avanti. Johnny Walker sta ancora andando forte. [risate fragorose]
Hare Krsna. Grazie.
Devoti: Haribol. Tutte le glorie a Srila Prabhupada. [fine]
Inizio del commento di SG Tridandi Das sulla Introduzione del Nettare Della Devozione Parte 6
Tridandi: Capito? Noi abbiamo dichiarato guerra contro questi farabutti. Mayavadi, impersonalisti, atei. Non è un mettiamoci d’accordo e conviviamo tranquillamente in pace. Non è un cerchiamo una convivenza pacifica. Vai bene tu, vado bene io, pacca sule spalle. Capito?
Questo nostro movimento per la coscienza di Krishna è una guerra dichiarata contro tutti questi farabutti. Abbiamo tanti nemici, ma a noi di loro non importa niente. Uno può anche non essere d’accordo, pero lo deve dire e non deve dire faccio parte come rappresentante del movimento di Srila Prabhupada, pero non sono d’accordo su questo. Deve dire non sono d’accordo e quindi non lo rappresento. Sarebbe cosi semplice no?! Tutti coloro che non sono d’accordo con questo. Allora non è tanto l’uniformità della predica, quanto la conformità, e non è tanto l’armonizzazione dove ognuno fa quello che ritiene più giusto e opportuno senza pestare i piedi dell’altro. In modo che ognuno abbia il suo spazio, senza andare a disturbare lo spazio altrui. Quindi armonizzare e fare in modo che non ci siano contrasti, non ci siano stonature e tutto vada avanti. Perche due suoni, quando non sono in una frequenza che in qualche modo è multiplo o sottomultiplo dell’altra, quando li metti insieme si crea una terza sonorità che è cacofonia. Praticamente è un disturbo. Allora armonizzati, significa aspetta, li aggiustiamo in modo che non ci sia sovrapposizione sbagliata. Non è tanto quello e neanche tanto quello di uniformarsi, nel senso di appiattire tutto, quanto quello di essere conformi. Uno deve conformarsi a Srila Prabhupada. Cosi come lui predica. Cosi come lui presenta le cose. Qual è la sua visione? come lui vede tutte le parti messe insieme nel formare questo movimento per la coscienza di Krishna? Dove appoggia l’enfasi? Dove mette i punti di forza? Tutto preciso, come Prabhupada ha stabilito e uno deve conformarsi a quello. Deve essere conforme. Quando noi predichiamo, il modello della predica deve essere un modello conforme.
Non un modello che ognuno se lo genera come va bene a lui … Quindi dice: no, io non penso che sia giusto fare questo tipo di approccio dove c’è uno scontro con la parte che si oppone alla coscienza di Krishna. Perche se ci scontriamo poi dopo, non abbiamo la vita facile praticamente. Quindi invece, dobbiamo cercare di trovare i punti in comune e un certo tipo di politica … Ma Prabhupada non l’ha mai usata quella politica li. Questo tipo di approccio non l’ha mai usato nella predica. Non ha detto ci adattiamo per fare in modo di essere accettati. Non ha detto che noi dobbiamo adattarci per fare in modo che loro ci accettino. No, ha detto il contrario. Noi non stiamo qui per fare in modo che loro siano soddisfatti. Noi siamo qui per soddisfare Krishna. Se Krishna è soddisfatto, non ha importanza se non diventiamo apprezzati e non otteniamo tutti quei benefici … cioè, non è che per far si che veniamo riconosciuti e che quindi il movimento si espande in tutto il mondo, dobbiamo trasformarlo in un’altra cosa. Me lo fate vedere dove lo dice?! Me lo fate vedere dove lo dice con coerenza, costantemente … dice sempre il contrario. L’esempio facile è quello dei vettori. I vettori di forza, che ognuno va in una direzione, con una certa intensità, tu fai la sommatoria e vedi esattamente qual è la direzione, qual è la forza di quel vettore e qual è la direzione. Fai la sommatoria. Non è che prendi uno che va dalla parte di la e dici, ecco questa è la direzione. Un altro dice, no prendiamo quest’altro che va di qua … cosi vanno in tutte le direzioni. Vi ricordate i disegnini no? La linea con la freccetta … tu mettevi tutte linee con le freccette, poi dopo uno dopo l’altro li sommavi e veniva fuori la risultante. Quella era l’intensità e la direzione. Allora vediamo dov’è che puntano tutte queste istruzioni. Tutte queste istruzioni dove puntano?! Non una cosa generica. Perche se diventa generica, un Krishna generico, diventa un Krishna impersonale.
Hai visto l’esempio con l’oceano? Ha detto: non è vero che non ha forma l’oceano. Ha la forma. È pieno di cose. Dentro l’oceano, introno all’oceano, lo vediamo che è pieno. Non è senza forma. Cosi, questo Krishna generico … anche il fatto di cantare il nome di Krishna come impersonale … quello significa che uno fa distinzione fra Krishna e il nome. Uno dice cantiamo Hare Krishna, ok, ma quel nome non è soltanto un suono che indica Krishna. Uno capisce che, ok, io dico Krishna, però il nome è il nome e Krishna è Krishna. No, no, no, il nome è proprio Krishna in persona. Tu puoi parlare con il nome di Krishna e il nome di Krishna ti risponde. Puoi relazionare con il nome di Krishna. Perche è proprio la persona Krishna in quel suono. Quindi uno, quest’idea generica di dire: basta che cantiamo Hare Krishna … si, va bene, per lo meno canta Hare Krishna, però poi puoi cantare Hare Krishna per miliardi di anni se non diventi il servitore del puro devoto … Miliardi e miliardi di vite puoi cantare Hare Krishna se non diventi il servitore del puro devoto di Krishna. Lo abbiamo letto, proprio in questi giorni.
Devoto: Poi tutte queste classi che abbiamo letto … Non è che ne abbiamo letta una. Le abbiamo lette costantemente e costantemente mantiene questa linea.
Tridandi: Eh. Ma l’impersonalismo è subdolo eh. Vedi come è subdolo l’impersonalismo?! Siccome tu non sei in grado di meditare su l’assoluto nirakara, senza forma e non sei in grado di meditare sulla non forma, allora immagina. Questa è tutta immaginazione. Immagina. Quindi qualcuno dice: vedi anche loro adorano Visnu o altri deva … NO, sono Mayavadi! Anche loro adorano Visnu, ma sono coloro che ti allontanano da Krishna e non quelli che ti ci avvicinano. Adorando Visnu in quel modo vi allontanano da Visnu. Ti portano dalla parte opposta. Come i serpenti velenosi. È pieno, pieno, pieno. Ce né una quantità industriale di adoratori di Visnu, cosi detti Vaisnava, ma sono impersonalisti. Perche pensano che Visnu sia una manifestazione del Brahman.
Devoto: Nella Bhagavad Gita c’è scritto che la meditazione va bene, ma oltre la meditazione c’è la rinuncia al frutto dell’azione, Karma Yoga.
Tridandi: Eh lo abbiamo letto oggi. Mukti. Per loro mukti è phala. Significa che tu lo fai comunque per avere un risultato. Non è vero che mukti significa che non vuoi niente. Quella mukti che vuoi, quella è il frutto che tu vuoi per te e in particolare ha citato anche il fatto che nella categoria degli Yogi … cioè gli Yogi, che cercano le siddhi e la liberazione è comunque un altro tipo di desiderio materiale, quello di ottenere la liberazione. Non è vero che quello è senza desiderio. Questo è il punto. Senza desideri, per ottenere la liberazione. Non è vero, anche quello è un desiderio. Desideri quella liberazione e non è un desiderio spirituale. Perche non c’è il piacere di Krishna. La meditazione … fa ridere questa parola, prende la meditazione è ok, ma la meditazione su che? Cioè, il primo che ti dice meditazione in maniera cosi enfatica, devi dirgli, mediti su che? Dimmi, cosa intendi per meditare? Meditare su che cosa? La parola meditare che significa? Meditare significa concentrare il proprio pensiero fisso su Krishna. Devi fissare l’attenzione e non inteso come fa la telecamera o il robot, l’attenzione significa il pensiero su Krishna.
Cosi subito puoi capire, tanto gli impersonalisti intendono meditare sul nulla o su cose immaginarie. Loro dicono che puoi immaginare come vuoi. Immagina quella forma di Krishna, quella di Shiva, quella di Visnu, questo immaginare è impersonalismo e offensivo. Quando c’è stato un incontro di un cosi detto Guru che si chiamava Cimmoi, negli anni 70/80, un devoto andò ad un suo incontro fra il pubblico e li c’erano molti discepoli che erano presenti. Stavano seduti su un materasso e ogni tanto saltavano per aria facendo, Cimmoi, Cimmoi … secondo loro quello era il metodo per imparare a levitare e rimanere sospesi in aria senza ritornare giu. Lui sul palco spiegava, spiegava, spiegava … allora a meta programma, un devoto, dopo che il presunto Guru Cimmoi aveva detto se cerano domande, il devoto che stava li domando: scusi eh, ma quelli che sono li sono suoi discepoli? Lui disse, si! Il devoto: e cosa stanno facendo? Cimmoi: stanno meditando! Il devoto: Ah! E su che cosa stanno meditando? Cimmoi: Non ha importanza su che cosa. L?importante è meditare. Possono meditare su quello che vogliono. Non è importante su che cosa. Il devoto: A si? Allora tu a che servi? Tu a che cosa servi, che dici ai tuoi discepoli di meditare su quello che gli pare? Questo lo fanno già tutti. Tutto il mondo pensa a quello che gli pare. Non c’è bisogno che vieni tu a digli pensa a quello che vuoi. Già lo fanno. Per farla breve, il farabutto Guru Cimmoi, non torno per fare la seconda parte del programma. Disse che si sentiva poco bene e quindi hanno interrotto la seconda parte del programma. Invece i testimoni hanno detto che guardava da dietro la tenda se il devoto era ancora li o era andato via. Terrorizzato. Questo è un esempio pratico, realmente accaduto.
Che significa che io sono il Guru e ti dico medita? Su che cosa? Guru maharaja su cosa devo meditare? Il Guru risponde, su quello che ti pare. Allora non gli fai la guerra a questi qua che portano via queste persone? Certo che quelle persone non devo essere tanto intelligenti visto che gli vanno dietro … Eppure questi personaggi hanno un grande successo. Centinai di migliaia di seguaci. Un grande successo. Anche Sai Baba ha avuto un grande successo, milioni di seguaci. Cantano Hare Krishna. Cantano il Maha Mantra. Un grande successo. Prabhupada ha detto: si, lui va all’inferno e se li porta tutti dietro! Questo ha detto!
Devoto: Il punto che volevo fare prima, parlando della meditazione è, una volta dicevi anche tu, se tu riesci a meditare costantemente su Krishna, vai, medita, ma ci riesci????!!! COSTANTEMENTE! Allora va bene, altrimenti impegnati al servizio del puro devoto.
Tridandi: Si. È vero, ma non perche il giorno in cui arriverai a pensare sempre a Krishna allora l’impegno è una cosa inferiore. No. Il giorno in cui arriverai a pensare sempre a Krishna ti impegnerai costantemente nel servizio devozionale. Non è come dire, sai, siccome tu non ce la fai a pensare sempre a Krishna, allora impegnati nel servizio devozionale. NO. Perche il servizio devozionale inizia quando uno pensa solamente a Krishna. Questo serve per capire che tu non puoi pensare di fare da te. Fai da te non esiste nella coscienza di Krishna. Non è che puoi prendere un maestro spirituale come l’appartenenza a un club. Non è che accetti il maestro spirituale e poi dici: io faccio come mi pare. Lui dice abbandona tutto, fai questo e fai quest’altro e tu rispondi: eh no guru maharaja, questo non me lo puoi chiedere eh. Che cosa hai accettato??!! E perche lui ti ha accettato come discepolo??!! Non avrebbe neanche dovuto accettarti come discepolo se tu non sei disposto a fare qualunque cosa lui ti dica di fare, senza minimamente, ma neanche pensare di controbattere. Se tu ancora sei cosi non sei pronto per prendere l’iniziazione. Capito? Capito come funziona?
A quel punto la tua attività è servizio devozionale. Perche è lui che ti usa per servire Krishna e siccome tu vieni usato per servire Krishna a quel punto diventi strumento spirituale e sempre a quel punto fai avanzamento spirituale. Altrimenti, se tu pensi: Decido io come servire Krishna. Servo Krishna come dico io. A modo mio. Quello non è servizio devozionale. Lo abbiamo letto, anche questo. Quello è materiale. È soltanto servizio materiale. Quindi la figura del maestro spirituale non è una figura simbolica. Oppure, tanto per ufficializzare la mia posizione, perche altrimenti non vengo considerato. L’iniziazione è quello. È l’accettazione totale e quando vedi che non viene seguita questa cosa, quando tu vedi che ognuno prende l’iniziazione tanto per avere un senso di appartenenza a qualcosa, pero in maniera molto marginale … e allora uno, dieci, cento, centomila devoti, ma cosi non puoi essere entusiasta. Quando vedi che son devoti fin tanto che possono fare come gli pare, seno: se Prabhupada mi chiede questo non lo posso fare. Allora quando predico che faccio? Predico e cerco di modificare quello che Prabhupada dice perche a me non sta bene, quindi lo adatto alla mia visione. Esempio: non è vero che il sesso fa male, fa male non fare sesso. Se tu non fai sesso tutti gli psicologi dicono che … se non fai sesso diventi psicologicamente deviato, frustrato e tutte cose assurde che dicono i materialisti che non hanno senso. Pero tu quando predichi dici questo, altrimenti pensi che la gente, come te, non accetta questa cosa qua. Quindi non puoi essere entusiasta quando vedi tanti che predicano cosi o che addirittura gli viene offerta la possibilità di predicare in questa maniera. Allora, questi erano i punti. Allora cerchiamo la conformità.Cerchiamo di essere conformi al modello di predica che Srila Prabhupada ha stabilito per far parte di questo movimento.
Altrimenti succede questo, succede checi chiedono informazioni su un nostro confratello e non lo sappiamo. Perche non possiamo dire che non abbiamo più una relazione che ci premette di dire qualcosa. Non abbiamo più uno scambio con quel confratello. Perche ce il problema del: io penso cosi, io penso cola, io non te lo dico perche se ti dico la mia idea poi a voi non vi sta bene … questo perche ognuno ha la sua … Prabhupada non ha detto, continuate a fare servizio con Krishna al centro. Ha detto continuate a fare servizio con l’acarya al centro. L’acarya è lui. Non Krishna al centro. L’acarya al centro. Perche per essere Krishna al centro dovremmo tutti avere chiare le idee e conoscerlo bene, in maniera intima. Allora il servizio, diventa servizio devozionale quando uno segue le istruzioni del puro devoto. Il puro devoto t’istruisce a fare che? A fare ciò che soddisfa Krishna. Lui è soddisfatto quando tu segui le sue istruzioni che mirano a soddisfare Krishna. È molto semplice eh. Semplice e lineare, pero dobbiamo ricordarcelo costantemente e chi dovrebbe occuparsi di far si che questo avvenga lo dovrebbe fare. Altrimenti, come abbiamo detto prima, sarà un futuro pieno di successo, ma un successo effimero e di breve durata.
Lilananda das: più che un successo, un insuccesso.
Tridandi: Infatti già ci dicono adesso: che fine avete fatto? Che è successo? Cosi dicono qui. E noi dobbiamo dire che è diverso da prima per giustificare. Ci dicono che non ci si vede più e ci domandano che fine abbiamo fatto … Non dobbiamo arrivare al punto in cui si rischia che vadano a cercare altro. Per accontentare i materialisti, arriviamo al punto che ci considerano materialisti e vanno a cercare la pura coscienza di Krishna da un’altra parte. Non dobbiamo correre questo rischio. Allora, quando c’è da predicare dicendo le cose cosi come sono … ma quest’idea del bridge-preaching è sbagliata. È sbagliata, percheè come se fosse una novità, un innovazione. Non è vero. Tutti i devoti fanno bridge-preaching, tutti. Quando un devoto inizia a parlare con le persone è chiaro che non comincia subito dicendo: Ahhh, tu devi seguire gli ordini … NO. È chiaro che in base alla condizione in cui la persona si trova, uno predica, cosi gradualmente, gradualmente lo porta alla coscienza di Krishna. È sempre bridge. Il devoto è sempre il ponte fra la coscienza di Krishna e la persona. Quindi non è che c’è bisogno di organizzare programmi specifici come se fosse un nuovo metodo. Non è vero, perche il devoto, normalmente, quando predica già fa questo. L’ha sempre fatto, dall’inizio. Fai parlare la persona, gli fai domande, cioè, cosi facendo tu devi capire a quale livello di coscienza lui si trova. Una volta che tu hai capito qual è il suo livello di coscienza, parli in modo tale che gradualmente puoi portarlo verso la coscienza di Krishna pura. Predichi in modo che lui sia in grado di capire quello che dici e gradualmente lo porti sulla giusta via. Quello è il sistema. Da sempre. Non c’è bisogno di istituire una nuova cosa, un uovo sistema, dargli un nome come se fosse un innovazione.
Prabhupada non gradiva questo innovare. Non l’ha mai gradito. Diceva che era una pecca. Diceva: è un vostro difetto, che volete sempre cambiare. È un difetto, perche quella è una caratteristica di Maya. Questa idea che non possiamo presentare la coscienza di Krishna cosi com’è. “Dobbiamo portare le persone gradualmente, attraverso passaggi intermedi e cominciare, anche con lo Yoga, anche con qualunque cosa …” Questa idea è un problema e non dovrebbe esserci. Il punto è che non c’è bisogno di creare un particolare sistema strutturato. NO, perche ogni devoto che predica, sa già che deve imparare a parlare con le persone e se non lo sa deve imparare a fare questo, ascoltando chi è capace. Presentare la coscienza di Krishna come la presenta Srila Prabhupada. Parlare nella maniera appropriata in base alla persona che hai di fronte. Ma è già cosi. Non è che dobbiamo inventarci qualcosa o dare un vestito diverso. Cioè, ricoprire Krishna con Maya, perche le persone sono attratte da Maya e non da Krishna. Non è quello. Il mondo materiale è già cosi. Maya già ti copre la capacità di vedere Krishna cosi com’è. È il contrario invece e Srila Prabhupada ha squarciato il velo. Ha fatto vedere veramente com’è la coscienza di Krishna. Se no a chi stai servendo, fammi capire? Sei il servitore di chi? Cioè, aiuti Maya a coprire Krishna? Il punto è che se Prabhupada predica cosi, noi ci conformiamo e predichiamo cosi. Punto e basta. Questa è la sintesi e questo risolve tutto. Questo mette tutti d’accordo e se non sei d’accordo, vieni, frequenta, ma non è che prendi posizione … una posizione all’interno come rappresentante.
Va bene, ci fermiamo qui. Hare Krishna.
Fine commento di SG Tridandi Das.
Nettare Della Devozione Ki-Jay – Srila Prabhupada Ki-Jay – Srila Rupa Gosvami Ki-Jay