Lezioni di Srila Prabhupada sul

Nettare Della Devozione Prefazione Parte 12

Il Nettare Della Devozione Prefazione Parte 12

Lezioni di Srila Prabhupada

Lezione di Srila Prabhupada sul Nettare Della Devozione Prefazione Parte 12

Tenuta a Vrindavana 27 Dicembre 1972

Audio Lezione di Srila Prabhupada Tradotta da Tridandi DAS direttamente dall’inglese in tempo reale.

Trascrizione dell’audio Lezione di Srila Prabhupada sul Nettare Della Devozione Prefazione Parte 12

Il Nettare Della Devozione

Bombay 27.12.1972 – Parte 2

Bhaktin Barbara:

nana-sastra-vicaranaika-nipunau sad-dharma samsthapakau
lokanam hita-karinau tri-bhuvane manyau saranyakarau
radha-krishna-padaravinda-bhajananandena mattalikau
vande-rupa-sanatanau raghu-yugau sri-jiva-gopalakau

Traduzione: Offro il mio rispettoso omaggio ai sei Gosvami di Vrindavana – Sri Rupa Gosvami, Sri Sanatana Gosvami, Sri Raghunatha dasa Gosvami, Sri Raghunatha Bhatta Gosvami, Sri Jiva Gosvami e Sri Gopala Bhatta Gosvamji – che sono molti esperti a studiare attentamente tutte le scritture rivelate, allo scopo di stabilire gli eterni principi della religione a beneficio dell’umanità intera. Essi sono dunque onorati in tutti e trei mondi, e tutti possono prendere rifugio in loro perché essi servono Sri Sri Radha e Krishna assorti nel sentimento d’amore delle gopi.

Tridandi: Leggiamo dal primo volume di questo bellissimo libro che è intitolato una raccolta di lezioni di Sua Divina Grazia Abhay Charanaravinda Bhaktivedanta Swami Srila Prabhupada, Acarya fondatore dell’Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna.

Continuiamo a leggere una lezione di Srila Prabhupada sul Nettare Della Devozione, sulla prefazione, tenuta a Bombay il 27 Dicembre 1972 Parte 2

Pradyumna: “In qualsiasi campo di attività, politico, sociale, nazionale o internazionale. I risultati delle nostre azioni saranno terminati con la fine della vita. Questo è certo. Bhakti-rasa, comunque, questo sapore dolce gustato nel servizio amorevole trascendentale del Signore, non finisce con la fine della vita.”.

Prabhupada: Sì, questo è molto importante. Qualunque cosa stiamo facendo in questa vita, tutto sarà finito con la fine del corpo. La mia posizione, la mia ricchezza, la mia famiglia, il mio questo o quello. Tutto sarà finito, perché dovrò accettare un altro corpo. Krishnarmana daiva netrena jantor deha upapattaye [SB 3.31.1]. Questo corpo grossolano sarà finito. Dovrò accettare un altro corpo grossolano.

Ma se inizi la coscienza di Krishna, non sarà finita, perché quella è la vera attività dell’anima. L’occupazione eterna dell’anima. Coscienza di Krishna significa coscienza originale, “Io sono di Krishna. Sono di DIO, parte integrante di DIO“, questa coscienza. Al momento attuale, essendo illusi dalla diversa designazione materiale, stiamo pensando in modo diverso, “Sono americano”, “Sono indiano”, “Sono brahmana, “Io sono sudra, “Io sono questo”, ” Io sono quello. ” Queste sono tutte designazioni. E coscienza di Krishna significa “Io sono di Krishna“. Aham brahmasmi. Io sono della stessa natura di Krishna.Sono buono tanto quanto Krishna” o “Io sono di Krishna. Sono eterno servitore di Krishna“. Questa coscienza è quella che va evocata. Questo è l’obiettivo principale della vita umana. Ora siamo in una coscienza diversa. Quindi bhakti significa sarvopadhi-vinirmuktam tat-paratvena nirmalam Traduzione verso completo: La bhakti, il servizio devozionale, consiste nell’impegnare tutti i nostri sensi nel servizio del Signore, Dio, la Persona Suprema, il maestro di tutti i sensi. Quando l’anima spirituale offre il suo servizio al Supremo, si producono due effetti collaterali: si libera da ogni designazione materiale e grazie all’impegno nel servizio del Signore i sensi si purificano.  [Cc. Madhya 19.170]. Bisogna liberarsi da tutte queste designazioni,”Io sono questo”, “Io sono quello”, questo concetto corporeo di vita. Yasyatma-buddhih kunape tri-dhatuke [SB 10.84.13].

Io identifico me stesso con questo corpo. Negli sastraviene considerata una cosa dannata, sa eva go-kharah. Uno che si identifica con questo corpo, non è migliore delle mucche e degli asini. Sa eva go-kharah. Quindi la coscienza di Krishna significa che una persona non si identifica più con questo corpo materiale. Si identifica nella sua posizione costituzionale originale, aham brahmasmi.

brahma-bhutah prasannatma
na socati na kanksati
samah sarvesu bhutesu
mad-bhaktim labhate param

Traduzione: Colui che ha così raggiunto la Trascendenza realizza subito il Brahman Supremo e diventa felice. Non si lamenta, non ha desideri di possesso ed è equanime verso tutti gli esseri viventi. In questa condizione può servirmi con una devozione pura. [Bhagavad Gita. 18.54]

Mad-bhaktim labhate param. Dopo essere stati liberati da tutte queste designazioni, si inizia il servizio devozionale, la vita devozionale. E Krishna dice: “Se uno vuole conoscermi, deve accettare”. Bhaktya mam abhijanati yavan yas casmi tattvatah Traduzione verso completo: Soltanto col servizio devozionale è possibile conoscere Me, il Signore Supremo, così come sono. E quando si diventa pienamente coscienti di Me grazie a questa devozione si può entrare nel regno di Dio. [Bhagavad Gita. 18.55]. Tattvatah. Se uno vuole conoscere Krishna, DIO, così com’è, allora deve accettare il processo del servizio devozionale. Bhaktya mam abhijanati. Evam prasanna-manaso bhakti-yogena Traduzione verso completo:Situato cosi nella virtù e con la niente ravvivata dalla pratica del servizio di devozione, l’uomo ottiene la liberazione, spezza ogni legame con la materia e accede alla scienza del Signore Supremo. [Srimad Bhagavatam 1.2.20].  C’è un altro verso nello Srīmad-Bhagavatam, evam prasanna-manaso bhagavad-bhakti-yogatah. Praticando il bhagavad-bhakti-yoga,ilbhagavad-bhakti-yoga prasanna manaso, uno deve diventare prima di tutto gioioso identificandosi con lo spirito. Brahma bhutah prasannatma na socati na kanksati [Bhagavad Gita. 18.54 Già tradotto.]. Allora dopo che diventa gioioso, capisce che “Non sono questo corpo materiale; sono anima spirituale. Non sono americano, non sono indiano, non sono brahmana, non sono questo, questo, questo, così tante cose. No, io sono un’anima spirituale. Sono parte integrante di Krishna. ” Questo è definito brahma-bhutah. Evam prasanna-manaso. Quando uno diventa brahma-bhutah, realizzato nel se, in quel momento diventa prasanna-manaso, gioioso. Na socati na kanksati: non ha più lamenti o bramosia materiale. Evam prasanna. In questo stato di vita, prasanna-manaso, evam prasanna-manasobhagavad-bhakti-yogatah [Srimad Bhagavatam 1.2.20 Gia tradotto.], praticando bhagavad-bhakti yoga, bhagavat-tattva-vijnanam mukta-sangasya jayate.

A quel tempo, si può capire qual è la scienza di DIO, bhagavat-tattva. Non è un sentimento; è una vijnana, è scienza. Bhagavad-tattva-vijnana. Allora chi può capire questa bhagavad-tattva-vijnana, la scienza? Mukta-sanga. Colui che è liberato da questa contaminazione materiale, può capire.

Pertanto i devoti che sono costantemente impegnati nel servizio amorevole del Signore, sono liberati. Mam ca avyabhicarini bhakti-yogena yah sevate [Bhagavad Gita. 14.26]. Chiunque sia impegnato nel servizio devozionale senza adulterazione, senza alcun motivo, incontaminato:

anyabhilasita-sunyam
jnana-karmady-anavrtam
anukulyena krsnanu-
sīlanam bhaktir uttama

Traduzione: Quando una persona non e ispirata da desideri materiali e non e contaminata dal metodo dell’attivita interessata o dalla speculazione empirica, ma e completamente impegnata in un servizio favorevole verso il Signore, compie un servizio che e definito bhagavad-dharma, cioè servizio devozionale. [Brs. 1.1.11]

È liberato. Queste attività della coscienza di Krishna, sembrano essere attività ordinarie, ma questa è un’attività liberata. Coloro che non possono comprendere le attività nella liberazione, nirvisesavadi, pensano che nello stato di vita condizionato, ci siano attività e quando uno diventa liberato, non ha più attività. Cosi diventa un ottuso. No. Le vere attività iniziano nello stato liberato.

Proprio come un uomo, un individuo malato, sdraiato sul letto, anche lui sta mangiando. Anche lui dorme. Anche lui passale feci, l’urina. Ma questa non è una vera attività. Quando viene guarito dalla malattia, torna alla sua vita sana e di nuovo cammina, mangia, dorme, quella è un’altra posizione di mangiare, dormire. Ma chi non riesce a capire le attività liberate, è rabbrividito. Non appena pensano alle attività, pensano, “Oh, le attività, loro sono, questi sono malati.” Lo stesso paziente che sta soffrendo dalla nascita, non può capire che ci sono attività dopo essere stato curato da questa malattia. Non riesce a capire. Pensa che l’attività significhi, sdraiarsi sul letto e bere tutta la medicina amara e passare le feci e l’urina usando, come si chiama, quello ?

Devoti: Padella da letto. Padella da letto.

Prabhupada: Padella da letto. [ridacchia] Lui pensan così. Non ha idea che ci sono attività migliori, dormire meglio, mangiare meglio. Lui questo non può comprenderlo. Perciò, sunyavadi. Vogliono far diventare tutto zero. “Queste attività mi stanno dando così tanti problemi. Azzeriamole.” Proprio come a volte certe persone non possono tollerare i dolori di una condizione malata. A volte loro commettono suicidio e fermano queste attività della malattia. Quindi i sunyavadi sono proprio così, commettono suicidio. Fermano queste attività. Ma loro non sanno che ci sono attività. Ci sono. Dopo essere stati curati da questa malattia materiale, quando si è in salute. Quelle attività salutari sono le attività devozionali. Quindi Krishna dice, mam ca avyabhicarini yogena yah sevate. Sevate, significa che ci sono attività. Non c’è l’interruzione delle attività. Sevate. Sevate significa offrire servizio. Offrire servizio non significa fermare le attività. Ma questo è un diverso tipo di attività, attività salutari.

Perciò Krishna dice:

mam ca avyabhicarini
bhakti-yogena yah sevate
sa gunan samatītyaitan
brahma-bhuyaya kalpate

Traduzione: Chi s’impegna completamente nel servizio devozionale, senza deviare in nessuna circostanza, trascende subito le tre influenze della natura materiale e raggiunge il livello del Brahman. [Bhagavad Gita. 14.26]

È brahma-bhutah. Si è realizzato nel SE. Autorealizzato in se stesso. Questo è mukti. Muktir hitva anyatha rupam svarupena vyavasthitih Traduzion e verso completo: Cosi stabiliti, bisogna servire l’Anima Suprema, situata nel cuore di ogni essere grazie alla Sua onnipotenza. AdorandoLa si elimina la causa stessa del condizionamento dell’essere vivente, poiché Essa è Dio, onnipotente, eterno e senza limiti, e rappresenta perciò lo scopo dell’esistenza. [Srimad Bhagavatam 2.10.6]. Mukti non significa interrompere le attività. Questo non è mukti. Questo è un suicidio. Sei un’entità vivente. Come puoi fermarti? Non è possibile. Loro dicono cosi, filosofi Mayavadī, dicono che bisogna diventare senza desideri. Ma non puoi essere senza desideri, perché sei un’entità vivente. Come puoi fermare i tuoi desideri? Ma devi rettificare. Devi purificare i tuoi desideri.

Ora desideriamo semplicemente la gratificazione dei sensi, per dominare la natura materiale. Questo è il tuo desiderio. E quando questo desiderio sarà purificato, allora desidererai che tutto debba essere impegnato nel servizio di DIO. Ora sto cercando di diventare DIO, di controllare la natura materiale. Ma quando i miei desideri saranno purificati, allora capirò che tutto appartiene a DIO, quindi tutto dovrebbe essere destinato al servizio di DIO. Questa è la liberazione. Muktir hitva anyatha rupam svarupena Questo è svarupa.

Pertanto sunyavadi, o nirvisesavadi, non sono liberati. Sono ancora in maya. Vimukta-maninah. Nella Bhagavad Gita si dice che loro stanno inventando, di essere stati liberati. In realtà non sono liberati. Ye ‘nye’ ravindaksa vimukta-maninah. Maninah.

Diciamo che qualcuno pensa che “io sono il proprietario di tutte le banche”. Lascialo pensare così. Ma questo non significa che sia diventato il proprietario delle banche. Questa è una cosa diversa. Allo stesso modo, si può pensare che “io sono diventato liberato”, ma in realtà non è liberato. Liberato è colui che è impegnato nel servizio del Signore. Lui È liberato. Nessuno è liberato. Ye ‘nye’ ravindaksa vimukta-maninas tvayy asta-bhavad avisuddha-buddhayah Traduzione verso completo:O Signore dagli occhi di loto, sebbene i non-devoti che si dedicano a rigide austerità e penitenze per raggiungere la posizione piu elevata possono credersi liberati, non hanno ancora un’intelligenza pura. Cadono quindi dalla loro presunta posizione di superiorità perche non hanno considerazione per i Tuoi piedi di loto. [Srimad Bhagavatam 10.2.32]. Proprio come loro stanno andando sul pianeta luna. Hanno degli sputnik ad altissima velocità. Il semplice fatto di cavalcare, salire a bordo di uno sputnik ad alta velocità, non significa che siano andati sul pianeta lunare. In realtà devi andarci e riuscire a vivere li. Allora sarebbe un successo. Ma cosa stanno facendo? Stanno andando e tornando. Stanno andando e tornando. Allo stesso modo, aruhya krcchrena param padam tatah patanti adhah [Srimad Bhagavatam 10.2.32 Già tradotto.]. Se non puoi restare nello stato di vita più elevato, brahma anubhuti, allora dovrai tornare indietro di nuovo. Aruhya krcchrena. Krcchrena significa che praticando severe austerità, penitenze, ci si può elevare allo splendore del Brahman, param padam. Questo si chiama param padam. Ma poiché non è un posto dove stare. Proprio come nel cielo, potresti andare ad alta velocità, ma se non puoi rimanere su qualche pianeta, dovrai tornare di nuovo indietro. Allo stesso modo,

aruhya kncchrena param padam tatah
patanti adhah anadrta-yusmad-anghrayah
[SB 10.2.32 Già tradotto.]

Poiché non possono trovare riparo sotto i piedi di loto di Krishna, devono ridiscendere di nuovo giù a queste attività materiali. Lo abbiamo visto praticamente, così tanti grandi, grandi sannyasi, rinunciano a questo mondo materiale, prendono il sannyasa per capire il Brahman, ma poiché non potevano capire il Brahman, vengono di nuovo ad aprire ospedali e scuole. Questo è quello che fanno. Aruhya krcchrena param padam tatah patanti adhah [Srimad Bhagavatam 10.2.32 Già tradotto.].

Ma chi è impegnato nel servizio devozionale del Signore, non torna più a queste attività materiali. Questa è un evidenza, un evidenza di fatto. Proprio come questi ragazzi, questi ragazzi europei, americani. Chi potrebbe godersi la vita materiale meglio di loro? Si stavano divertendo tutti.

Ma hanno rinunciato a tutto. Non tornano più a quello stato di vita. Param drstva nivartate Traduzione verso completo:L’anima incarnata può astenersi dal godimento dei sensi, sebbene il gusto per gli oggetti dei sensi rimanga. Ma se perde questo gusto, sperimentando un piacere superiore, resterà fissa nella coscienza spirituale. [Bhagavad Gita. 2.59]. Hanno trovato qualcosa di meglio. Quindi non ripeteranno quella vita di mangiar carne, sesso illecito, intossicazione, fumo e alcol. No. Non ci vanno più. E anche se voi gli offrite e cercate di corromperli, “Vieni di nuovo a quello stadio.” Vieni?

Devoti: No. No.

Prabhupada: No. Non ci torneranno. Questa si chiama liberazione. Questa è definita liberazione. Semplicemente pensando: “Sono diventato liberato” e sono ostacolato da così tante cattive abitudini, questa non è liberazione. Questa è semplicemente una speculazione mentale. La vera liberazione è il bhaktiyoga.

Grazie mille. È tutto. [fine lezione]

Inizio del commento di SG Tridandi Das sul Nettare Della Devozione Prefazione Parte 12

Tridandi: Se qualcuno avesse ancora qualche perplessità. Fosse ancora dubbioso e dice “Mah, l’ha detto quella volta, ma mica dice sempre cosi. Se lo estrapoli dal contesto”. È il contrario. Comunque non sono liberati neanche i liberazionisti. Fra l’altro, loro dicono che raggiungono la liberazione. Di solito si dice che hanno raggiunto la liberazione, perche si sono liberati dalla contaminazione materiale. Si sono liberati di tutti gli attaccamenti, e sono entrati nella condizione di Brahman. Prabhupada dice, NO, non sono liberati. Perche come uno vola con l’aereo in cielo e gira, gira e gira, ma poi devi atterrare di nuovo qui se non trovi un altro posto. E loro la stessa cosa. Prima o poi ritornano qui. E che fanno quando tornano? Aprono scuole e ospedali. [tutti ridono]. Sono proprio dei Sannyasi, che cercano di capire il Brahman. Ma siccome non lo capiscono, tornano alle attività materiali. Perche, come detto, l’essere vivente non può stare senza fare attività. Perche l’anima è viva. Non può stare senza attività. Loro vogliono ridurre tutto a zero. Ad esempio una persona è malata dalla nascita e pensa che quella sia la vita. Quanto è brutta la vita pensa, e si suicida. Stessa cosa. Non lo sa, che se fosse sano, ci sarebbero attività da persona sana e attività sane. Capito? Quindi, questa idea che si possa trovare comunque un qualche altro tipo di rifugio nell’attività pia, è un’idea sbagliata. Non è altro che un ritornare a mangiare il vomito di colui che ha abbandonato tutto. Questo è l’esempio. Uno vomita, quindi si libera, visto che è intossicato e pieno di cose cattive, per un po’ finge di stare bene, ma poi non avendo altre attività, che fa ? Torna di nuovo a mangiare quel vomito. Questo è il paragone degli sastra. Non è così idilliaca e paradisiaca la cosa. È paragonata a mangiare di nuovo il vomito. Uno ha rigettato e poi lo riprende. Questi sono i sunyavadi o altri imbroglioni moderni, gente illusa, che illude anche gli altri.  Capito? Non ci sono dubbi su questo. Non ci sono delle diverse interpretazioni. Nulla da fare. È sempre molto diretto e preciso Srila Prabhupada nel far comprendere questo.

Ci fermiamo qua, Hare Krishna

Fine commento di SG Tridandi Das

Nettare Della Devozione Ki Jay. Srila Prabhupada Ki Jay.

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