Lezioni di Srila Prabhupada sul
Nettare Della Devozione Prefazione Parte 13
Il Nettare Della Devozione Prefazione Parte 13
Lezioni di Srila Prabhupada
Lezione di Srila Prabhupada sul Nettare Della Devozione Prefazione Parte 13
Tenuta a Vrindavana 20 Ottobre 1972
Audio Lezione di Srila Prabhupada Tradotta da Tridandi DAS direttamente dall’inglese in tempo reale.
Trascrizione dell’audio Lezione di Srila Prabhupada sul Nettare Della Devozione Prefazione Parte 13 trascritta in Italiano.
Il Nettare Della Devozione
Vrindavana 20.10.1972
Bhaktin Barbara:
nana-sastra-vicaranaika-nipunau sad-dharma samsthapakau
lokanam hita-karinau tri-bhuvane manyau saranyakarau
radha-krishna-padaravinda-bhajananandena mattalikau
vande-rupa-sanatanau raghu-yugau sri-jiva-gopalakau
Traduzione: Offro il mio rispettoso omaggio ai sei Gosvami di Vrindavana – Sri Rupa Gosvami, Sri Sanatana Gosvami, Sri Raghunatha dasa Gosvami, Sri Raghunatha Bhatta Gosvami, Sri Jiva Gosvami e Sri Gopala Bhatta Gosvamji – che sono molti esperti a studiare attentamente tutte le scritture rivelate, allo scopo di stabilire gli eterni principi della religione a beneficio dell’umanità intera. Essi sono dunque onorati in tutti e trei mondi, e tutti possono prendere rifugio in loro perché essi servono Sri Sri Radha e Krishna assorti nel sentimento d’amore delle gopi.
Tridandi: Leggiamo dal primo volume di questo bellissimo libro che è intitolato una raccolta di lezioni di Sua Divina Grazia Abhay Charanaravinda Bhaktivedanta Swami Srila Prabhupada, Acarya fondatore dell’Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna.
Leggiamo una lezione di Srila Prabhupada sul Nettare Della Devozione prefazione parte 13, tenuta a Vrindavana il 20 Ottobre 1972
Pradyumna: [lettura già iniziata] “… particolare tipo di corpo come risultato della sua azione nel corpo presente. Queste attività sono prese in considerazione dall’autorità superiore nota come daiva, o l’autorità di DIO. Questo daiva è spiegato nel Bhagavatam come la causa prima di ogni cosa. Nello Srimad-Bhagavatam si afferma che un uomo prende il suo corpo successivo da daiva-netrena, che significa, sotto la supervisione dell’autorità, della Suprema autorità. In un senso ordinario, daiva è spiegato come destino. Daiva è una supervisione. La supervisione di Daiva ci fornisce un corpo selezionato tra 8.400.000 forme. Questa nuova forma non dipende dalla nostra scelta, ma ci viene assegnata secondo il nostro destino. “.
Prabhupada: Hmm. Cosi questi rasa materiali. Questo viene sperimentato in diversi tipi di corpo. Proprio come se qualcuno vuole assaporare sangue fresco, carne e sangue. Allora nella prossima vita gli viene dato un corpo come quello di una tigre, o di un altro animale carnivoro. Ed egli gusta e può ottenere quel sapore di sangue e carne. La natura offre tutte le facilitazioni.
prakrteh kriyamanani
gunaih karmani sarvasah
ahankara-vimudhatma
kartaham iti manyate
Traduzione: L’anima confusa dal falso ego, crede di essere l’autrice di azioni che in realtà sono compiute dalle tre influenze della natura materiale. [Bhagavad Gita. 3.27]
Prakrti, la natura, sta già facendo tutto. Io desidero qualcosa. Questo significa che sto contattando. Ho contattato un certo tipo di influenza della natura materiale. Anche questo è spiegato nella Bhagavad-gita, karanam guna-sangah asya sad-asad-janma-yonisu Traduzione verso completyo:A contatto con la natura materiale l’essere conosce diverse condizioni di vita e gode dei tre guna incontrando il bene e il male nelle varie specie. [Bhagavad Gita. 13.22]. Sad-asad-janma-yoni. Yoni significa la fonte della nascita. La madre si chiama yoni e il padre si chiama bija. Yatha yoni yatha bijam. In accordo a bijam e in accordo a yoni, otteniamo il corpo. Allora come mai stai ricevendo questi diversi tipi di corpi? Karanam guna-sangah asya. Perché ognuno ha contattato un particolare tipo di influenza della natura materiale. Ci sono tre influenze della natura materiale: sattva-guna, rajo-guna, tamo-guna. Cosi se mi associo a sattva-guna, nella prossima vita avrò un corpo sattva–guna . Urdhvam gacchanti sattva-stha. Traduzione verso comp’leto: Chi è situato nella virtù si eleva gradualmente ai pianeti superiori, chi è dominato dalla passione vive sui pianeti intermedi, e chi è coperto dall’abominevole ignoranza scivola nei mondi infernali. [Bhagavad Gita. 14.18] Il corpo Sattva–guna significa, uno standard di vita più elevato. Allo stesso modo, se mi associo alle influenze della passione, allora nella prossima vita avrò un corpo passionale, pieno di passione. Se mi associo all’ignoranza, tamo-guna, Jaghanya-guna-vrtti-stha adho gacchanti tamasah. Tamasah. Tama-vrtti. La jaghanya è l’influenza più bassa. Ci sono così tante varietà di vita. Allora coloro che si associano al tamo-guna, bevono, mangiano carne, fumano, fanno sesso illecito, gioco d’azzardo. Queste sono tutte associazioni del tamo–guna. Yatra papas catur-vidha [Srimad Bhagavatam 1.17.38], Dove ci sono i quattro tipi di attività peccaminose. L’intossicazione è un’attività peccaminosa. Questo è tamo-guna, l’associazione con il tamo-guna. Quindi jaghanya-guna-vrtti-stha adho gacchanti tamasah [Bhagavad Gita. 14.18].
Coloro che si associano a tamo-guna, hanno delle vrti, hanno delle abitudini che sono molto abominevoli. Jaghanya. Cosii, adho gacchanti: loro vanno giù, verso il basso e sprofondano sempre di più. In questo modo tutti stanno cercando di godere di un particolare tipo di rasa. Rasa materiale si intende. Cosi, la natura gli offre un particolare tipo di corpo adatto. Deha-yogena dehinam [Srimad Bhagavatam 7.6.3]. Possiamo godere di un particolare tipo di rasa. Proprio come i maiali. Loro gustano molto piacevolmente il rasa delle feci. Dai loro del buon cibo e loro non lo prenderanno. Preferiranno assaggiare le feci. Perché? Perché gli è stato offerto un particolare tipo di corpo. E questo particolare tipo di corpo gli è stato offerto, karanam guna-sangah asya [Bhagavad Gita. 13.22]. Si è associato a jaghanya, tamo-guna, l’abominevole tamo-guna, quindi ha sviluppato un corpo di maiale e assapora il succo di escrementi.
Cosi funziona la via della trasmigrazione dell’anima. In realtà, è l’anima spirituale vivente che trasmigra da un corpo all’altro.
Che sia un maiale, o cane, o un brahmana, o un candala, o una mucca. Questo è semplicemente un rivestimento corporeo di energia materiale. Proprio come noi veniamo coperti nei sogni. Questo è un rivestimento sottile. Allo stesso modo, anche questo copre. Nei Veda si dice asango hy ayam purusah [ Brhad-aranyaka Upaniad 4.3.16]. In realtà, l’essere vivente, l’anima spirituale, non è né maiale, né cane, né brahmana, né questo, né quello. Questi corpi sono semplicemente una copertura. Ma questa copertura si è sviluppata dalla nostra associazione con il particolare tipo di influenza della natura (Guna). Karanam guna-sangah asya sad-asad-janma-yonisu [Bhagavad Gita. 13.22 Già Tradotto.]. Ma in questa vita, se sviluppiamo la coscienza di Krishna associandoci con i devoti, come ha cantato Narottama dasa Ṭhakura, tandera carana-sevi-bhakta-sane vasa [ Nama-sankirtana 7].
Lo scopo della vita dovrebbe essere quello di servire gli acarya. Acarya upasanam. Quindi il nostro acharya nella Gaudiya Vaiava Sampradaya, lo sri-rupa sanatana bhatta-raghunatha, sri-jiva gopala-bhatta dasa-raghunatha, i sei Gosvami, e se ci associamo con loro, attraverso questo libro, ilnettare della devozione. Bhakti–rasamrta-sindhu, se lo leggete regolarmente, cercando di capirlo, significa che ti stai associando direttamente a Srila Rupa Gosvami. E se agisci di conseguenza, allora stai servendo i loro piedi di loto. Tandera carana-sevi-bhakta-sane vasa. A meno che tu non sia associato con i devoti, non sarai in grado di comprendere l’importanza degli scritti di Srila Rupa Gosvami.
Il segretario di Caitanya Mahaprabhu, Sri Svarupa Damodara, ha raccomandato un brahmana, bhagavata para giya bhagavata sthane. Bhagavata… Lui è venuto da Caitanya Mahaprabhu per leggere alcune poesie che aveva scritto, ma cera il sistema che a meno che non fosse scritto qualcosa di accettabile non sarebbe stato possibile andare da Caitanya Mahaprabhu. C’erano molti devoti. Caitanya Mahaprabhu viveva a Puri, Jagannatha Puri. Quindi molti devoti di altre province venivano a trovarci. Alcuni di loro hanno scritto delle poesie. Ma tutti loro, prima di tutto, dovevano essere esaminati da Svarupa Damodara. E solo dopo gli sarà dato il permesso di andare davanti a Caitanya Mahaprabhu e leggergli la poesia. Quello era il sistema. Perché le persone non conoscono il siddhanta. Sono persone comuni. Coloro che sono devoti avanzati, conoscono il siddhanta, la conclusione ultima. Nella Caitanya-caritamrta, quindi, è stato consigliato,
siddhanta baliya citte na kara alasa
iha haite krsne lage sudrdha manasa
Traduzione: Uno studente sincero non dovrebbe trascurare di discutere tali conclusioni considerandole semplici controversie, perché queste discussioni rafforzano la mente. In questo modo la mente sarà attratta da Sri Krishna. [Cc. Adi 2.117]
Se trascuri il siddhanta, conclusione, data dagli acarya, allora comprenderete male Krishna. Perciò Narottama dasa Ṭhakura dice: queste sono le evidenze
rupa-raghunatha-pade haibe akuti
kabe hama bhujhaba se yugala-piriti [Lalasamayi]
Narottama dasa Ṭhakura, un acarya così elevato, ci sta insegnando e lui dice: “Non cercare di capire yugala-piriti, le relazioni amorose tra Radha e Krishna attraverso la speculazione mentale, inventando con la vostra stessa mente”. No. Dovete prima di tutto cercare di servire i sei Gosvami, rupa-raghunatha-pade haibe akuti, seguendo le loro direttive.
Proprio come questo Bhakti-rasamrta-sindhu. Srila Rupa Gosvami all’inizio non insegna gli scambi d’amore tra Radha e Krishna. No. Prima di tutto addestra il lettore, il devoto, a diventare un puro devoto.
anyabhilasita-sunyam
jnana-karmady-anavrtam
anukulyena krsnanu-
silanam bhaktir uttama
Traduzione: Quando una persona non e ispirata da desideri materiali e non e contaminata dal metodo dell’attività interessata o dalla speculazione empirica, ma e completamente impegnata in un servizio favorevole verso il Signore, compie un servizio che e definito bhagavad-dharma, cioè servizio devozionale. [Brs. 1.1.11]
Prima di tutto, sta cercando di portare il devoto allo standard di servizio devozionale. Vidhi-marga. Poi gradualmente, quando si eleverà e diventa esperto, allora raga-marg sarà rivelato. Raga-marga non è una cosa artificiale. Diventa, svayam eva sphuraty adhah.Sevonmukhe hi jihvadau sva [Brs. 1.2.234]. La relazione devozionale con Krishna non la puoi stabilire artificialmente. Ognuno ha una sua relazione particolare con Krishna nella sua posizione costituzionale originale. E questo sarà rivelato gradualmente man mano che avanzerai nel servizio devozionale. Seguendo le regole e i regolamenti prescritti che ci sono dettati negli sastra e dal maestro spirituale. Allora, quando sei addestrato correttamente, arrivi alla piattaforma di raga-marga, quindi alla relazione. Questa è definita svarupa-siddhi.. Cosi la svarupa-siddhiè presente in tutti, ma si ottiene solo a un certo stadio.
Proprio come la svarupa-siddhi. Il desiderio di vita sessuale è presente in ogni umano, ma quando il ragazzo e la ragazza arrivano allo stadio maturo, allora diventa manifesto. Non è che uno deve imparare artificialmente o viene appreso artificialmente. Allo stesso modo, il raga-marga, svarupa-siddhi, diventerà rivelato o manifesto quando sarai maturo. Sravanadi-suddha-citte karaye udaya Traduzione verso completo: Il puro amore per Krishna è stabilito eternamente nel cuore degli esseri individuali. Non è qualcosa che si deve ottenere da una fonte esterna. Quando il cuore si purifica con l’ascolto e col canto, l’essere individuale si risveglia naturalmente. [Cc. Madhya 22.107]. Udaya. Proprio questa parola specifica viene usata, udaya. Proprio come il sole. Il sole diventa visibile automaticamente quando sorge. Non puoi costringere il sole a sorgere nel cuore della notte. Non è possibile. Il sole sorgerà. Devi solo aspettare e avere pazienza. Quando sarà il momento giusto, la mattina, alle sei, troverai il sole.
Allo stesso modo, il servizio devozionale lo dobbiamo eseguire con pazienza e con entusiasmo. Utsahat dhairyat niscayat tat-tat-karma-pravartanat [NoI verso 3]. Dobbiamo essere entusiasti, pensando: “Ohh, io mi impegnerò molto bene nel movimento per la coscienza di Krishna.” Questa è la prima qualificazione, entusiasmo. L’ottusità non ti aiuterà. Devi essere molto entusiasta. Il mio Guru Maharaja era solito dire, prana ache yara sei hetu pracara. Una persona può diventare un predicatore se ha la vita. Un uomo morto non può diventare un predicatore.
Quindi devi essere pieno di entusiasmo del fatto che: “predicherò le glorie del Signore al mio meglio”. Non è necessario diventare studiosi molto eruditi per diventare un predicatore. Semplicemente richiede entusiasmo. “Il mio Signore è così grande, così gentile, così bello, così meraviglioso. Quindi devo dire qualcosa a riguardo del mio Signore.”. Questa è la prima qualifica, l’entusiasmo. Potresti anche non conoscere Krishna perfettamente. In realtà non è possibile conoscere Krishna in modo perfetto. Krishna è illimitato. Non possiamo conoscere Krishna al cento per cento. Questo non è possibile. Ma Krishna rivela per quanto più possibile tu possa comprendere. Quindi, se siamo sinceri servitori di Krishna, utsaha, e se serviamo con pazienza, allora Krishna si rivelerà.
Inizio del commento di SG Tridandi Das sul Nettare Della Devozione Prefazione Parte 13
Tridandi: Vedi come ribadisce in maniera chiara che non è una via quella dove uno pensa che ci sono due vie. Ha capito male quando pensa che ci siano due vie e può scegliere una delle due. Quella del servizio devozionale, seguendo i principi regolatori nella pratica specifica. E quella con spontaneo amore per Krishna. Della serie, faccio quello che mi sento di fare per Krishna, spontaneamente a modo mio e come voglio io. Quindi uno pensa che può scegliere, una o l’altra via. E questa via dove uno sta seguendo i principi regolatori, ti porta a Vaikunta (pianeti spirituali.). Mentre l’altra ti porta a Krishnaloka. No, è chiaro, ma proprio chiaro che non hai capito. Non è che lo puoi fare artificialmente. Uno dice, adesso non sono cosi, pero artificialmente, a modo mio, mi ci dedico e ci divento. No. Non è possibile. È come se uno vuole far sorgere il sole durante la notte. Bisogna avere pazienza. Aspetti, segui i principi regolatori, il servizio devozionale, con tutte le regole che seguiamo nel movimento per la coscienza di Krishna e quando è ora il sole sorgerà. Quando è ora, quell’azione conclusa si rivela. Krishna si rivela. Allora a quel punto uno si ritrova sulla piattaforma del servizio devozionale spontaneo.
Ma non può essere artificiale. Artificiale, significa che non lo puoi fare come un esercizio. Quello significa. Se mi esercito a fare il pavone, divento un pavone? Ovviamente no. Non è un percorso che tu vedi come una pratica. Quello è il risultato della pratica. Entusiasmo nel nettare della devozione è definito sforzo con pazienza. Uno si sforza con pazienza e quello è entusiasmo vero, che continua nel tempo. Quel entusiasmo troppo euforico è un fuoco di paglia che subito finisce. Perché non ci sono i presupposti e tutte chiacchiere .. bla bla bla.. tutte scuse mentali. Entusiasmo è uno paziente che si sforza perché è convinto che il risultato arriverà. Krishna porterà il risultato. E se non c’è l’entusiasmo, uno non può portare avanti il servizio. Con intelligenza, perché è l’intelligenza che ti fa vedere il futuro. Ti fa vedere dove arrivi se tu continui. Altrimenti uno non vede più. Pensa, “mi sembrava tanto bello.. ma oggi non vedo futuro … vedo buio … non ci sono facilitazioni e non è facile come sembrava.”. Capito?
Questo entusiasmo si sviluppa in associazione con i devoti. Significa, servendo i devoti. Pero gli acarya. Quelli sono i devoti. I puri devoti, Il maestro spirituale. Mica tutti i devoti indiscriminatamente. Quando si dice servire i devoti, non significa che gli porti acqua per lavare le orecchie o cose simili. Per esempio, un’anima realizzata, puro devoto, Bhagavata come lo servi? Lo servi seguendo i suoi ordini. Lui ti ordina e tu obbedisci. Quello è servire. E un devoto che è al tuo livello come lo servi? Lo servi mettendoti a disposizione per aiutarlo a fare servizio. Lo aiuti nel suo servizio. Lo incoraggi. Tipo, deve portare il peso e non ci riesce. Tu vai li e in due riuscite a portare quel peso. Un devoto che invece è in una condizione di avanzamento spirituale inferiore, che non è arrivato nemmeno al livello di comprensione. Come lo servi? Lo servi dandogli istruzioni. Il servizio che fa un devoto neofita cosi (siamo tutti neofiti volendo, neofita significa che è meno esperto.) Tu puoi aiutarlo spiegandogli le domande, spiegandogli la filosofia, spiegando e ripetendo tutto quello che hai ascoltato e ricordi. Quello è servizio. Altrimenti è una cosa impersonale. È come se qui uno dicesse, “Sono il più caduto di tutti e finge una certa umiltà.” Prabhupada ad uno così gli ha risposto, “sei il più insignificante, non il più caduto.”. Questi sono quelli che fingono umiltà per sembrare un puro devoto e invece alla fine è un Sahaja che significa simulatore. Devi distinguere i differenti devoti in base alla loro posizione di elevazione spirituale. Questa è associazione. Pero associazione per noi significa associarsi con tandera carana-sevi-bhakta-sane vasa [ Nama-sankirtana 7].
E chi sono questi devoti? Vande rupa-sanatana ragu-yugau sri-jiva-gopalakau. Sono gli acarya. E come ti associ con loro? Prabhupada ha detto, leggi Il Nettare Della Devozione e ti stai associando direttamente con Srila Rupa Gosvami e servilo. In che modo? Seguendo quello che ti dice di fare nel Nettare Della Devozione. Semplicemente seguendo le loro istruzioni possiamo servirli. Questaè una cosa elementare, non è difficile. Pero se uno non si associa con devoti cosi. in poche parole se non ascolti Srila Prabhupada non le puoi capire queste cose. Non le capisci. Comincia a speculare mentalmente e non capisce le cose così come sono. A quel punto nascono tutti questi movimenti pseudo spirituali, magari anche paralleli al movimento per la coscienza di \Krishna. Oppure una specie di frange. Dove tutto è lasciato alla propria speculazione e quello è malissimo. Prabhupada dice, NO. Non capirai. Non è con la tua speculazione mentale che puoi capire. Ma questo è semplice, elementare e visibile per chi si è arreso al puro devoto di Krishna. Chi non si è arreso, che vuole mantenere la sua indipendenza di azione e la sua maniera di servire la coscienza di \Krishna questa cosa non la capisce.
È elementare, ma lui non la vede e non la capisce. È convinto che si trova nel giusto e noi sbagliamo. Il punto vero è che non si tratta dell’ignorante che poi di fronte a queste due cose ti dice, “Bhe, chi lo sa, magari ha ragione uno o magari ha ragione l’altro.”. Non è un ignorante che ha la capacita di vedere una cosa del genere. È chi si è arreso al maestro spirituale autentico, puro devoto di Krishna. In questo contesto, chi si è arreso a Srila Prabhupada e accetta Prabhupada al cento per cento. Lui può vedere chiaramente e semplicemente questo. Ed è per questo che per lui diventa elementare capirlo. In maniera chiara, senza zone di ombra, grigie o cose simili. Nero e Bianco. Capito? Ogni cosa è bianca o nera, non c’è via di mezzo. La conoscenza significa distinguere nettamente tra l’illusione e la realtà. Non bisogna vedere il confine nella zona d’ombra. no, no, non è cosi. È netta la distinzione. Ma chi è che non la vede? Non la vede, né chi specula pensando di fare come gli pare il servizio devozionale e né chi sta li come osservatore esterno, che non capisce la differenza fra i due. Basta leggere, vedi quanto è chiaro?!
Non la vedono gli altri e pensano di avere ragione. Mentre chi non specula e accetta l’autorità di Krishna e del puro devoto di Krishna non specula. Lui ha ragione, perche non specula. Non è che ti dice, questo lo pensi tu e io penso come dico io.. Lui ha ragione semplicemente perche si affida alla visione di Krishna e delle anime realizzate. Non può essere messo in discussione quello che dice lui. Quello non è discutibile. Quello è già deciso. È così. È la verità assoluta! Invece, quando uno ha il falso ego dice, No, perche?! Io ho la mia verità e capacita di giudizio. Si, la capacita di giudizio di un essere insignificante. Quindi anche il tuo giudizio è insignificante. Poi uno può battere i piedi quanto gli pare, ma questo non cambia la realtà. Capito?
Devoto: Poi parlava delle influenze della natura materiale. Dei tre Guna, Virtù, passione e ignoranza. Se ti associ con determinate persone contaminati dai guna materiali, acquisisci quelle qualità anche tu. Qualità negative, perché sono materiali, quindi temporanee e illusorie.
Tridandi: C’è virtù, passione e ignoranza. La virtù e quella dove si soffre un po’ di meno. Ma la maggior parte è passione e ignoranza. L’ignoranza è dove ci sono i quattro pilastri delle attività peccaminose. Pero uno deve associarsi con i devoti, non con la virtù. La virtù lascia il tempo che trova. Vai su per un po’ e poi ritorni giù di nuovo. Come uno che guadagna un po’ di soldi e va in vacanza a spenderli, dopo, quando sono finiti, deve tornare indietro a lavorare. Quindi è inutile. Di virtuosi ce ne sono già tantissimi negli innumerevoli universi. Ci sono i deva che sono già associati con la virtù. Non serve a niente alla fine. Perche lega. Anche la virtù lega. (Guna significa corda.
La Virtù è uno dei tre guna. Una corda che lega al mondo materiale e quindi alla nascita, malattia, vecchiaia e morte.) Nonostante dicono che la virtù liberi. La virtù non libera. LEGA! La virtù ti può liberare dalla passione e dall’ignoranza, un pochino, ma poi ti lega lei. Sono tre le corde, non sono due le corde della natura materiale, le corde di MAYA. La vera virtù è pura, trascendentale. L’associazione con i pure devoti può dartela. Altrimenti non è possibile, Non è che uno diventa virtuoso perché è vegetariano, perché fa una vita sana, perché si occupa di ecologia, perché si occupa di qualsiasi speculazione gli sia venuta… quella persona NON può essere paragonata ad un devoto che è immerso nella pura coscienza di Krishna. Non c’è proprio alcun paragone. È come l’oro e una cosa che luccica. Sembra oro ma non lo è. Luccica, ma non è oro. Non tutto quello che luccica è oro! Va bene, chiudiamo qui.
Ci fermiamo qui, Hare Krishna
Fine commento SG Tridandi Das..
Nettare Della Devozione Ki-Jai – Srila Prabhupada Ki-Jay