Lezioni di Srila Prabhupada sul

Nettare Della Devozione Prefazione Parte 14

Il Nettare Della Devozione Prefazione Parte 14

Lezioni di Srila Prabhupada

Lezione di Srila Prabhupada sul Nettare Della Devozione Prefazione Parte 14

Tenuta a Vrindavana 20 Ottobre 1972

Audio Lezione di Srila Prabhupada Tradotta da Tridandi DAS direttamente dall’inglese in tempo reale.

Trascrizione dell’audio Lezione di Srila Prabhupada sul Nettare Della Devozione Prefazione Parte 14 trascritta in Italiano.

Il Nettare Della Devozione

Vrindavana 20.10.1972 – Parte 2

Bhaktin Barbara:

nana-sastra-vicaranaika-nipunau sad-dharma samsthapakau
lokanam hita-karinau tri-bhuvane manyau saranyakarau
radha-krishna-padaravinda-bhajananandena mattalikau
vande-rupa-sanatanau raghu-yugau sri-jiva-gopalakau

Traduzione: Offro il mio rispettoso omaggio ai sei Gosvami di Vrindavana – Sri Rupa Gosvami, Sri Sanatana Gosvami, Sri Raghunatha dasa Gosvami, Sri Raghunatha Bhatta Gosvami, Sri Jiva Gosvami e Sri Gopala Bhatta Gosvamji – che sono molti esperti a studiare attentamente tutte le scritture rivelate, allo scopo di stabilire gli eterni principi della religione a beneficio dell’umanità intera. Essi sono dunque onorati in tutti e trei mondi, e tutti possono prendere rifugio in loro perché essi servono Sri Sri Radha e Krishna assorti nel sentimento d’amore delle gopi.

Tridandi: Leggiamo dal primo volume di questo bellissimo libro che è intitolato una raccolta di lezioni di Sua Divina Grazia Abhay Charanaravinda Bhaktivedanta Swami Srila Prabhupada, Acarya fondatore dell’Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna.

Continuiamo a leggere una lezione di Srila Prabhupada sul Nettare Della Devozione prefazione parte 14, tenuta a Vrindavana il 20 Ottobre 1972 – Parte 2

Prabhupada:…. Quindi, se siamo sinceri servitori di Krishna, utsaha, e se serviamo con pazienza, allora Krishna si rivelerà. L’esempio che viene dato a riguardo. Proprio come una ragazza che si è sposata. In generale, una ragazza vuole un figlio. Se vuole un figlio subito dopo il matrimonio, non è possibile. Deve aspettare. Deve servire bene suo marito. Utsahan dhairyat tat-tat-karma-pravartanat, proprio come una moglie fedele. Verrà il momento in cui rimarrà incinta e avrà un figlio. Quindi niscayat significa: Proprio come la ragazza, deve sapere che una volta sposata, ed ha un marito, può e deve esserci un figlio. Questo è un fatto. Deve aspettare il tempo necessario, ma il figlio arriverà. Allo stesso modo, quando sei entrato nel servizio devozionale, bhakti-yoga, bhakti-marga, il tuo successo è assicurato, a condizione che tu sia entusiasta e paziente. Non è che sei capriccioso: “Immediatamente voglio un bambino.”, “Immediatamente divento pienamente cosciente di Krishna e perfetto.”.

No. Potrebbero esserci così tante imperfezioni. Noi viviamo in un’atmosfera imperfetta. Ma pazientemente, se continui a svolgere i tuoi doveri nel servizio devozionale cosi come è ordinato negli sastra e confermato dal maestro spirituale, allora puoi stare sicuro che il tuo successo è garantito. Questo è il modo. Utsahan dhairyat tat-tat-karma-pravartanat Traduzione verso completo: Si può avere successo nel bhakti-yoga solo se si compie il proprio dovere con entusiasmo, perseveranza e determinazione, in compagnia dei devoti, si agisce soltanto nella virtù. Devi eseguire i tuoi doveri. Proprio come abbiamo chiesto al nostro studente di fare almeno sedici giri di canto. Ma sedici giri non sono niente. A Vrndavana ci sono molti devoti che cantano 128 giri. Sedici giri sono il minimo. Perché io lo so che nei paesi occidentali è difficile finire sessantaquattro o 128 giri. Minimo sedici giri devono essere completati. Tat-tat-karma-pravartanat. Questa è la direttiva. Osservare i principi regolatori e minimo sedici giri completi. In questo modo, dobbiamo attenerci alle direttive del maestro spirituale e degli sastra. Allora stai tranquillo, il successo è garantito.

Continua a leggere.

Pradyumna: “Se il nostro corpo attualmente …”

Prabhupada: [a parte:] Porta la luce. Hmm. Vai avanti.

Pradyumna: “Se il nostro corpo al momento è impegnato nelle attività della coscienza di Krishna, allora è garantito che avremo almeno un corpo umano nella nostra prossima vita.”

Prabhupada: Una cosa è garantita. Se t’impegni nella coscienza di Krishna, e supponi di non diventare perfettamente maturo in questa vita, allora in un modo o nell’altro potresti cadere. Non dovremmo cadere in teoria, perché se abbiamo entusiasmo e pazienza, non cadremo. Ma supponiamo di cadere. Sastra dice, tasya abhadra abhud amusya kim. Non c’è nulla di sprecato, perché qualunque cosa tu abbia fatto sinceramente, quella è registrata nel libro dei devoti. Nel libro di Krishna. Krishna tiene i conti. [risate] Tiene bene i conti delle attività dei Suoi devoti. Questo è un fatto. Proprio come le attività dei non devoti sono segnate per la punizione da Yamaraja, allo stesso modo i resoconti dei devoti sono tenuti personalmente da Krishna. Ye yatha mam prapadyante tams tathaiva bhajamy aham Traduzione verso completo:Tutti seguono la Mia via in un modo o nell’altro, o figlio di Pritha, e nella misura in cui si abbandonano a Me, Io li ricompenso. [Bhagavad Gita. 4.11].

A meno che non tenga questi conti, perche dice: “Rispondo al devoto in proporzione della sua sottomissione?” Ye yatha mam prapadyante. Il nostro vero compito è arrendersi a Krishna. Se noi ci arrendiamo immediatamente, al cento percento, allora anche Krishna ti darà immediatamente il cento percento del risultato.

Krishna dice:

sarva-dharman parityajya
mam ekam saranam vraja
aham tvam sarva-papebhyo
moksaysiyami ma sucah

Traduzione: Lascia ogni forma di occupazione e abbandonati a Me. Io ti libererò da tutte le reazioni del peccato, non temere. [Bhagavad Gita. 18.66]

Se Krishna mi solleva da ogni tipo di attività peccaminosa, allora dove si trova la mia miserabile condizione di vita? La condizione di vita miserabile è per coloro che stanno godendo o soffrendo deelle attività materiali. In realtà non si tratta di godimento, ma a volte viene preso come godimento, l’azione interessata, il risultato di un’azione interessata. Cosi un devoto non gode e non soffre di nulla, perché un devoto fa tutto per Krishna. Quindi, per il suo sé personale, non c’è questione di karma-phala. Ciò è confermato nella Bhagavad-gita, yajnar the karma anyatra karma-bandhanah Traduzione verso completo: L’attività deve essere compiuta come sacrificio a Visnu, altrimenti lega il suo autore al mondo materiale. Per questa ragione, o figlio di Kunti, compi i tuoi doveri per la soddisfazione di Visnu e resterai per sempre libero dai legami della materia. [Bhagavad Gita. 3.9].

Se agisci per Krishna, va bene. Se agisci diversamente, allora è karma-bandhana. Yajnarthe karma anyatra. Anyatra significa, eccetto le attività in coscienza di Krishna, le attività dei karmi, dei jnani e degli yogi, sono tutte karma-bandhana, attività che legano. Supponiamo che i karmi stiano andando sul pianeta celeste o su un sistema planetario superiore per ottenere uno standard di vita più elevato, per nascere in una bella famiglia per diventare ricchi grazie alle attività pie. Questo è bandhana. Questa è condizionamento, incatenamento e legatura. Allo stesso modo, i cosiddetti mukti, jnani, si fondono nell’esistenza, l’esistenza del Brahman, DIO, la Persona Suprema. Nirbheda-brahmanusandhana. Nirbheda, senza alcuna distinzione, si fondono nel Brahman. Ma questo è anche bandhana, schiavitù. Perché? Perché troviamo negli sastra, aruhya krcchrena param padam tatah patanty adhahTraduzione verso completo:O Signore dagli occhi di loto, sebbene i non-devoti che si dedicano a rigide austerità e penitenze per raggiungere la posizione più elevata possono credersi liberati, non hanno ancora un’intelligenza pura. Cadono quindi dalla loro presunta posizione di superiorità perche non hanno considerazione per i Tuoi piedi di loto. [Srimad Bhagavatam 10.2.32]. Aruhya krcchrena param padam. Param padam significa brahma-pada, immergersi nell’effulgenza del brahma-jyotir. Questo si chiama param pada.

In accordo ai Vaisnava, param pada significa andare a Vaikuntha o Goloka Vrndavana ed essere impegnati come servitori, eterno servitore del Signore. Invece, secondo i jnani, il param pada significa fondersi nell’effulgenza del brahma-jyotir. Sastra dice che aruhya krcchrena param padam. Andare in quel tipo di param padam, non è molto facile. Krcchrena. Severe austerità e penitenze devo essere fatte. Quello bisogna fare per fondersi nell’effulgenza del Brahman. Quindi troverai che i Mayavadi e sannyasi, sono molto stretti e rigidi. Devono fare il bagno tre volte al giorno e dormire sotto un albero. La loro rinuncia è molto severa. Ovviamente questo vale solo per quelli che seguono rigorosamente.

Nella nostra Brahma, Vaisnava sannyasa, c’è un pochino di rilassatezza. Poiché i devoti vivono in Krishna, quindi non c’è bisogno di essere molto stretti e seguire in maniera cosi rigida. Anche se è affermato che dovrebbero vivere così, c’è un po’ di rilassatezza. Ma i Mayavada, sono molto rigidi nei loro principi di vita da sannyasa. Questo è definito aruhya krcchrena. Krcchrena, con grande difficoltà, si fondono nell’effulgenza del Brahman. Aruhya krcchrena param padam [Srimad Bhagavatam 10.2.32 Già tradotto.]. Secondo loro, raggiungono quello stadio di perfezione. Ma no. Non è perfetto: param padam, nel regno spirituale. Ma patanty adhah, di nuovo devono cadere giu. Devono cadere di nuovo, perché nello splendore non ci sono varietà. L’esempio è proprio come se avessi un bello sputnik o, come si chiama?

Uomo indiano: Apollo. Apollo.

Prabhupada: No, no. Quello con cui vanno?

Indiani e devoti: Razzo.

Prabhupada: Razzo, razzo. Hai un razzo molto bello, che corre alla velocità di diciottomila miglia o venticinquemila miglia all’ora. Puoi anche andare a quella velocità certo. Ma se non trovi riparo in qualche pianeta, proprio come adesso che stanno andando sul pianeta lunare, non possono trovare riparo e quindi tornano indietro. Allo stesso modo, supponendo che loro trovano riparo, ma quel riparo non è molto sicuro, allora tornano indietro di nuovo. Senza trovare riparo, per quanto tempo puoi volare nel cielo? Il cielo è illimitato. Puoi volare sul tuo sputnik o la capsula, ma se non trovi il riparo in qualche pianeta, sei costretto a tornare di nuovo al tuo posto.

Lo stesso esempio è dato nel Bhagavata, aruhya krcchrena, con un grande metodo tecnologico puoi salire. Ma se non trovi un riparo, torni di nuovo su questo pianeta. Allo stesso modo, i non devoti, gli impersonalisti, si sottopongono indubbiamente a severe penitenze e austerità, e si elevano al brahma-jyotir. Aruhya krcchrena param padam tatah patanty adhah [Srimad Bhagavatam 10.2.32 Già tradotto.]. Da lì, cadono di nuovo giu. Stesso esempio. Perché? Anadhrta-yusmad-anghrayah. Poiché non si sono interessati a prendere rifugio sotto i piedi di loto di Krishna. Quindi, devono tornare di nuovo in questo mondo materiale.

Questa è esperienza pratica. Abbiamo visto molti, molti grandi sannyasi che abbandonano questo mondo e prendono il sannyasa per fondersi nel Brahman, ma in seguito tornano di nuovo alle attività materiali per l’apertura di ospedali, scuole e lavoro filantropico. Perché? Perché loro non sono potuti arrivare fino a li. Nella loro cosiddetta realizzazione del Brahman, non hanno ottenuto alcun piacere. Cosi, scendono di nuovo alle attività materiali. Ma se tu hai lasciato questo mondo materiale come brahma satyam jagan mithya. Allora perché tu torni di nuovo a questo mithya mondo per aprire ospedali e scuole? Il motivo è che non potevano trarre alcun piacere dalla cosiddetta realizzazione del Brahman. Quindi tornano indietro per dare da mangiare ai poveri, per aprire ospedali, scuole o fare opere filantropiche.

Devoto indiano: [sullo sfondo] Haribol! Jaya Gaura haribol!

Prabhupada: Quindi …

Devoto indiano: [Hindi  Jaya Radhe! ]

Prabhupada: Pertanto, se rimanete fissi nella coscienza di Krishna, allora voi godrete di una beatitudine, trascendentale. Cosi non sarete più attratti da questo lavoro umanitario o filantropico. Param drstva nivartate Traduzione verso completo: L’anima incarnata può astenersi dal godimento dei sensi, sebbene il gusto per gli oggetti dei sensi rimanga. Ma se perde questo gusto, sperimentando un piacere superiore, resterà fissa nella coscienza spirituale. [Bhagavad Gita 2.59]. Il servizio superiore. Al servizio del Signore ci sono così tanti piaceri, piaceri trascendentali. Proprio come nella vita di Gosvami troviamo:

tyaktva turnam asesa-mandala-pati-srenim sada tucchavat
Bhutva dina-ganesakau karunaya kaupina kantasritau
gopi-bhava-rasamrtabdhi-LAHARI-kallola-magnau sada
vande rupa-sanatanau raghu-yugau sri-jiva-gopalakau
[Sri SAD-gosvamy-astaka 4 ]

Hanno rinunciato al loro incarico ministeriale. Tyaktva turnam asesa-mandala-pati-srenim sada tucchavat. Sono diventati insignificanti mendicanti. Hanno rinunciato a questo incarico da ministri e sono diventati mendicanti.

tyaktva turnam asesa-mandala-pati-srenim sada tucchavat
bhutva dina-ganesakau karunaya kaupina-kantasritau

Sono diventati molto poveri, volontariamente mendicanti. Questo è molto difficile. Se uno cambia artificialmente soltanto il suo vestito, imitando Rupa Gosvami, non può restare molto in questa posizione. Dovrà accettare il piacere sessuale e l’intossicazione per mantenersi in forma e fare il bhajana. Invece i Gosvami, non hanno preso nessun piacere sessuale o intossicante. Erano fusi nell’oceano dei rapporti delle gopi con Krishna. Gopi-bhava-rasamrtabdhi-lahari. C’è un Lahari. C’è un flusso costante di onde nell’oceano delle relazioni amorose tra Krishna e le gopi. Cosi, loro erano immersi in quello.

Perciò questa rinuncia materiale, non gli dava nessun problema. Altrimenti, se qualcuno rinuncia artificialmente a questo mondo materiale e non trova un vero rifugio ai piedi di loto di Krishna, sicuramente cadrà. Questo è un fatto. Aruhya krcchrena param padam tatah patanty adhah anadrta-yusmad-anghrayah [Srimad Bhagavatam 10.2.32]. Quindi, se vuoi rimanere attaccato ai piedi di loto di Krishna, devi sempre tenerti impegnato nel servizio amorevole trascendentale del Signore.

Grazie mille.

Devoto: … scienziati che stanno andando sulla luna mediante un processo artificiale che, anche se meccanicamente, a livello grossolano, possono raggiungere il pianeta lunare, perché non possono entrare nell’attività effettiva sul pianeta lunare? Tecnicamente, secondo Bhagavata, non sono arrivati ​​lì?

Prabhupada: Sì. Se vai … Supponi che qualcuno arriva su questo pianeta terrestre e va nel deserto arabo, allora cosa troverà? Deve tornare indietro di nuovo.

Devoto: Quindi si può dire che è stato lì grossolanamente, ma in realtà non è stato lì, perché non può partecipare all’attività lì.

Prabhupada: Sì. Loro non sono andati nel posto giusto. Sono andati solo nel deserto arabo. È tutto. [risata]

Inizio del commento di SG Tridandi Das sul Nettare Della Devozione Prefazione Parte 14

Tridandi: Cioè, se uno volesse non capire, farebbe una fatica enorme a non capire. Ma proprio una fatica enorme. Sarebbe un arrampicarsi sugli specchi, ma gli specchi insaponati. Gli specchi che sono immersi proprio nell’olio. Cioè, è impossibile non capire sia quello che dice, sia il sentimento con cui lo dice. È ovvio che queste condizioni virtuose siano viste elevate dalle persone che sono a un livello molto basso. Persone che hanno la coscienza veramente molto bassa, vedono queste attività virtuose come elevate. Capito?

Vedono questo livello di coscienza molto elevato, ma dal punto di vista delle anime realizzate è un livello molto basso.

Dice, cadono, ricadono giu. Nel fare delle attività che invece sono considerate benefiche. Perche? Perche il livello di coscienza di chi vive nel mondo materiale è cosi basso che vede queste attività come molto elevate.

È l’esempio. Cosi come gli scienziati fanno tanti sforzi per volare nello spazio a cercare di andare su questi pianeti, ma anche se ci arrivano su quel pianeta, e quel posto non è sicuro, sono costretti comunque a tornare indietro.  Non hanno trovato un posto sicuro. È lo stesso esempio di questi impersonalisti, che nonostante facciano tanti sforzi, sapendo questo metodo scientifico descritto negli Sastra, provano a distaccarsi da tutto, cosi da poter volare distaccati dai legami materiali che li tengono fermi qui su questo piano grossolano. Elevarsi, elevarsi, addirittura arrivano fino nel mondo spirituale, nel brahma-jyotir, ma siccome non prendono rifugio nel servizio devozionale, non arrivano su un pianeta Vaikunta, perche sui pianeti Vaikunta c’è il servizio devozionale. Li è un rifugio sicuro ai piedi di loto di Krishna. Quindi alla fine devono tornare indietro e ricadere giù, riprendendo quello che avevano abbandonato.

E dice, anche se ci arrivi e lo trovi, se non è un posto sicuro devi tornare per forza indietro. Non hai altra scelta. Quindi, come può essere quella una condizione originale per l’essere vivente?

È proprio sbagliato pensare che dal brahma-jyotir poi si possa entrare nel servizio devozionale. È sbagliato pensarlo, non è possibile. E se c’è un’eccezione, quell’eccezione è la conferma forte che quella è la regola. Se c’è un’eccezione, significa che poiché è un’eccezione, in realtà non è proprio possibile! Quindi non è possibile stare li a osservare Krishna o Maya, no, da li cadi per forza. C’è una caduta obbligatoria. Chi arriva alla condizione Brahman poi ricade qui. Perche? Perche non conosce il servizio devozionale. Quindi, quella del Brahman è già una condizione caduta.

E Prabhupada dice addirittura che è bandhana, è una cosa che ti lega ancora e non sei ancora liberato.Voi la considerate liberazione, ma quella che voi chiamate liberazione non è vera liberazione. Dice che la liberazione vera è quando sei impegnato nel servizio devozionale. Quella è vera liberazione.Anche se è definita liberazione, in maniera tecnica. Di fatto, significa che per coloro che sono anime realizzate, quella non è considerata vera liberazione. È considerata liberazione perche guardano sotto.  Nel mondo materiale vedono le attività virtuose molto elevate. I jnani vedono la realizzazione del Brahaman che sta ancora sopra, ancora più elevata. Ma da sopra, anche quella è bassa. È una condizione caduta. Quindi tutti questi sforzi nel glorificare persone che hanno raggiunto quel tipo di realizzazione come se fossero persone elevate denota un incapacità di capire che quella è una posizione caduta. Significa aver studiato un po’ troppo gli Sastra, ma non hai assimilato e compreso il siddhanta che viene dal puro devoto di Krishna. Non hai compreso quel siddhanta. La conclusione ultima.

Non puoi pensare che quelle siano persone elevate se hai capito tutto il siddhanta. Saranno elevate per le persone materialiste, ma in realtà sono persone cadute per un anima realizzata.

Quindi, considerare quel tipo di realizzazione come una condizione elevata significa automaticamente mettersi nella categoria di quelli bassi. Non nella categoria delle anime realizzate. Si puoi essere elevato, ma solo per i materialisti.

Cominci ad avere un minimo di condizione liberata quando c’è la relazione di shanta rasa.  Grandi saggi hanno questa realizzazione. Li entri nella condizione di relazione e quando glorifichi, allora quella attività di glorificazione è servizio devozionale. Ma è una condizione proprio di frontiera, dove fra gli acarya Vaisnava non tutti sono d’accordo che sia servizio devozionale.  Quella condizione li è un pochino elevata. Ma alla fine sei ancora un anima condizionata. È definita anima liberata, ma liberata solo da un punto di vista grossolano.  Non è liberata veramente.

Devoto: Ecco perche uno dei versi più importanti del Bhagavatam verso 1.7.10 che parla del verso Atmarama, dice che anche le anime realizzate sono praticamente attratte da Sri Krishna, perche spiega proprio quel passaggio li, “(sono attratti dal servizio devozionale, specifica Tridandi. Sono attratti dall’impegno nel servizio a Krishna.)”, che invece prima nella condizione di Brahman non sperimentavano.Quindi mi viene in mente Sukadeva Gosvami che praticamente nasce già anima realizzata. Tanto è vero che non voleva uscire alla nascita per non rimanere coinvolto. Ma poi è uscito per fare servizio devozionale e andare a predicare.

Tridandi: È il servizio devozionale che attrae anche le anime liberate. Cioè il piacere di Krishna. L’impegno nel piacere di Krishna. Non è il gusto superiore perche è più buono.  È un gusto superiore il gusto di Krishna, il PER Krishna. E quindi il gusto per Krishna è superiore a quello che tu puoi provare per te. Quel gusto per Krishna è superiore. È uscito di corsa per andare a fare servizio devozionale. Quel dare piacere a Krishna e i passatempi di Krishna che sono tutto puro servizio devozionale. Attraggono le anime che sono già soddisfatte in se stesse, che non hanno bisogno di ricevere nulla, questo è atmarama.  Non le attraggono perche gli danno più piacere, perche loro il piacere lo hanno già. Quello che da piacere alle anime che non hanno alcun bisogno di piacere esterno è di dare piacere a Krishna.

È tanto grossolano come punto per le anime realizzate e il puro devoto, ma questo dettaglio per noi è ancora lontano, è un dettagli sottile. Noi questa realizzazione non riusciamo mai a tenerla stabile e fissa. La afferiamo pure a volte, ma poi ci scappa continuamente. Non riusciamo a tenerla fissa. È sottile per noi. Mentre per i puri devoti non è sottile. È una cosa grossolana.

Ci fermiamo qui, Hare Krishna

Fine commento SG Tridandi Das.

Nettare Della Devozione Ki-Jay  –  Srila Prabhupada Ki-Jay  –  Srila Rupa Gosvami Ki-Jai.

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