Lezioni di Srila Prabhupada sul
Nettare Della Devozione Prefazione Parte 18
Il Nettare Della Devozione Prefazione Parte 18
Lezioni di Srila Prabhupada
Lezione di Srila Prabhupada sul Nettare Della Devozione Prefazione Parte 16
Tenuta a Bombay 28 Dicembre 1972
Audio Lezione di Srila Prabhupada Tradotta da Tridandi DAS direttamente dall’inglese in tempo reale.
Trascrizione dell’audio Lezione di Srila Prabhupada sul Nettare Della Devozione Prefazione Parte 18 trascritta in Italiano.
Il Nettare Della Devozione
Bombay 28.12.1972 – Parte 4
Bhaktin Barbara:
nana-sastra-vicaranaika-nipunau sad-dharma samsthapakau
lokanam hita-karinau tri-bhuvane manyau saranyakarau
radha-krishna-padaravinda-bhajananandena mattalikau
vande-rupa-sanatanau raghu-yugau sri-jiva-gopalakau
Traduzione: Offro il mio rispettoso omaggio ai sei Gosvami di Vrindavana – Sri Rupa Gosvami, Sri Sanatana Gosvami, Sri Raghunatha dasa Gosvami, Sri Raghunatha Bhatta Gosvami, Sri Jiva Gosvami e Sri Gopala Bhatta Gosvamji – che sono molti esperti a studiare attentamente tutte le scritture rivelate, allo scopo di stabilire gli eterni principi della religione a beneficio dell’umanità intera. Essi sono dunque onorati in tutti e trei mondi, e tutti possono prendere rifugio in loro perché essi servono Sri Sri Radha e Krishna assorti nel sentimento d’amore delle gopi.
Tridandi: Leggiamo dal primo volume di questo bellissimo libro che è intitolato una raccolta di lezioni di Sua Divina Grazia Abhay Charanaravinda Bhaktivedanta Swami Srila Prabhupada, Acarya fondatore dell’Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna.
Continuiamo a leggere una lezione di Srila Prabhupada sul Nettare Della Devozione, sulla prefazione, tenuta a Bombay il 28 Dicembre 1972 – Parte 4
Pradyumna: “Generalmente i devoti neofiti sono ansiosi di vedere Krishna, DIO, ma DIO non può essere visto o conosciuto dai nostri attuali sensi materiali ottusi. Questo processo del servizio devozionale, come è raccomandato nel Nettare della devozione, gradualmente eleverà la persona dalla condizione di vita materiale, allo stato spirituale, dove il devoto viene purificato da tutte le designazioni. I sensi allora possono diventare incontaminati, essendo costantemente in contatto con il bhakti-rasa.
“Quando i sensi purificati sono impiegati al servizio del Signore, ci si trova nella vita del bhakti-rasa, e qualsiasi azione compiuta per la soddisfazione di Krishna in questo stadio di vita trascendentale del bhakti-rasa può essere assaporata perennemente.
“Quando una persona è così impegnata nel servizio devozionale, tutte le varietà di rasa o di dolci sapori nettarini, si trasformano in eternità. All’inizio si è addestrati in accordo ai principi delle regole, sotto la guida dell’acarya, o del maestro spirituale. Poi, gradualmente, quando si è elevati, il servizio devozionale diventa un automatico e intenso desiderio spontaneo di servire Krishna.
“Ci sono dodici tipi di rasa, come sarà …”.
Tridandi Das: Qui Prabhupada lo ferma. Capito? Il servizio devozionale, all’inizio i sensi sono ottusi e contaminati. A contatto col bhakti-rasa, con il servizio devozionale, diventano incontaminati. Quando uno si impegna cosi, nel servizio trascendentale a Krishna, nella vita devozionale, allora quello stadio di vita bhakti-rasa, può essere assaporato e gustato perennemente. Cioè, non ha più un termine nel tempo. Diventa una condizione eterna. Quindi si trasforma proprio in eternità. Questo significa. Significa che quell’attività è un’attività eterna, che non è più collegata a condizione spazio temporali di questo mondo. Attività eterna. In pratica uno neanche se ne accorge. Nel senso che muori e non te ne accorgi. Muori materialmente, il corpo materiale, non esiste più. Esiste solo il corpo spirituale. Non è che è una condizionale che poi ti porta alla condizione eterna. Non è cosi. Non è che fai tutto questo e poi dopo quando muori vai in paradiso, NO. Si trasforma in eternità. Cioè, mentre si è impegnati nel servizio devozionale c’è il trapasso, dalla vita temporanea materiale a quella vita eterna spirituale. Non che quando muori, poi dopo.. Quando lasci il corpo vai a fare servizio. NO, quella condizione diventa eterna. Cioè, significa che mentre qui ti stufi di qualunque cosa, a un certo punto ti stufi di qualsiasi cosa e per fortuna uno muore, cosi la finisce e cambia corpo e situazione. Invece quel gusto trascendentale del servizio devozionale è perpetuo, non si ferma mai. Eternamente. Diventa eterno. La condizione della vita temporanea materiale, raggiunto quello stadio diventa una condizione eterna.
Prabhupada: Sì. Proprio come abbiamo visto, ne abbiamo esperienza. A volte l’auto si blocca. Ma arriva qualcuno e la spinge. È successo no? Ne Abbiamo fatte di queste esperienze. Come si chiama quando si ingolfa? Allora che fate voi? Prendi, scendi e spingi la macchina e [fa rumore:] brut-brut-brut-brut-brut, E la macchina va. Allo stesso modo il bhakti–rasa è li, presente nel cuore di tutti. Nitya-siddha krsna-bhakti. Perché noi siamo parte integrante di Krishna.
Proprio come padre e figlio. Un padre e un figlio possono anche essere separati per molti, molti, molti, molti anni. Ma non appena si incontrano di nuovo, torna lo stesso affetto. Di nuovo, arriva lo stesso affetto. Moglie e marito. Pertanto al sannyasi è severamente vietato vedere sua moglie, perché c’è un affetto radicato. Incontrandosi, di nuovo quell’affetto può venire. Potrebbe cadere. Quindi è severamente vietato. Si possono vedere altri membri della famiglia, ma non la moglie.
Il fatto è che noi abbiamo devozione per Krishna. Questa è la realtà. Ma in un modo o nell’altro, siamo separati e abbiamo dimenticato. Cosi, non appena, adottiamo questi principi regolatori, per ordine del maestro spirituale, e per ingiunzione degli sastra, noi iniziamo il servizio devozionale, la devozione per Krishna si rimanifesta.
Proprio come fanno i nostri studenti qui. Loro stanno offrendo aratrika. Stanno offrendo vestiti, offrono ghirlande. Tutti questi sono gli elementi degli arcani: sentono parlare di Lui, cantano a riguardo di Lui. Questo servizio devozionale è il processo di spinta. Il vero processo di spinta. E non appena l’energia arriva, automaticamente, [fa rumore] brut-brut-brut. Come la macchina. Non c’è più bisogno di spingere. Automaticamente. Pero questo processo di spinta all’inizio è assolutamente necessario.
Cosi, semplicemente per invocare o far ravvivare la coscienza dormiente di Krishna, questo processo di bhakti deve essere seguito. Anche Krishna dice: bhaktya mam abhijanati yavan yas casmi tattvatah [Bhagavad Gita. 18.55]. Perché il processo è semplice: se comprendi Krsna tattvatah, tattvatah, così com’è, in verità, allora la tua vita ha raggiunto il successo. Non appena comprendi Krsna tattvatah, allora tyaktva deham punar janma naiti Traduci verso completo: Colui che conosce la natura trascendentale della Mia apparizione e delle Mie attività, o Arjuna, non dovra più nascere in questo mondo materiale quando avrà lasciato il corpo, ma raggiungerà la Mia eterna dimora. [Bhagavad Gita. 4.9]. Tu non dovrai più prendere nascita di nuovo in questo mondo materiale. Non prenderete più alcun corpo materiale. Torni a casa, torni da Dio. E questo tattvatah, per capire Krsna tattvatah, lo devi prendere dal servizio devozionale. Questo processo jnana o il processo karma o il processo yoga, può spingerti poco poco avanti. Ma… Proprio come se spingessi la macchina un po’ di più, un po’ di più. Ma a meno che l’energia dell’auto non entri in azione, questa macchina non camminerà. La semplice spinta non è sufficiente. L’auto deve tornare automaticamente alla sua energia. Allora andrà. Cosi, questo processo è bhakti. Bhaktya mam abhijanati yavan yas casmi tattvatahTraduzione verso completo: Soltanto col servizio devozionale è possibile conoscere Me, il Signore Supremo, così come sono. E quando si diventa pienamente coscienti di Me grazie a questa devozione si può entrare nel regno di Dio. [Bhagavad Gita. 18.55].
Tutto ok. Discuteremo di questo domani. [Interrotta la registrazione]
Signora devota: … nel pianeta Luna, i loro corpi hanno una natura più sottile così che se noi andassimo lì, non saremmo in grado di vederli?
Prabhupada: Eh? No. Puoi vederli. Hanno un corpo materiale.
Signora devota: Potremmo vederli con i nostri occhi?
Prabhupada: Oh, sì. Perché no? Il corpo… Proprio come nell’acqua, i corpi degli acquatici sono diversi, ma puoi vederli. Perché no? Se non è visibile, come fai a vedere il pianeta Luna? Stai vedendo il pianeta Luna. Quindi è visibile, non invisibile.
Il nostro punto è che queste persone… Prima di tutto, se stanno andando sul pianeta Luna, bisogna vedere se è vero, è dubbioso. Almeno io, sono dubbioso. Perché noi otteniamo informazioni dagli sastra che esiste un pianeta chiamato Rahu. Questo è molto vicino alla Luna. E quel Rahu a volte arriva davanti al pianeta Luna, e questo è chiamato candragrahana, cioè l’eclissi lunare. Cosi quel pianeta Rahu è oscuro. Quindi potrebbero essere andati sul pianeta Rahu, non sul pianeta Luna. Può essere. Perché questo è molto vicino.
Il pianeta Luna è un pianeta celeste. Un pianeta paradisiaco. Là ci sono gli esseri celesti che ci vivono. Noi otteniamo queste informazioni. Oppure, come se qualcuno arrivasse su questo pianeta terrestre e cadesse nel deserto arabo. Potrebbe concludere che questo pianeta è un deserto. Ma c’è l’Europa, l’America e belle città, bei bungalow, ma lui non ha la possibilità di vederli. Quindi, magari queste persone stanno andando ma non hanno l’opportunità. Forse anche gli abitanti lunari li stanno deviando verso la parte deserta della Luna. Perche anche loro sono intelligenti, e dicono “Queste persone vengono dal pianeta terrestre senza essere autorizzati. Facciamoli deviare verso la parte deserta”. Possono esserci cosi tante cose…
Perché se il pianeta Luna è un pianeta celeste, loro sono più intelligenti di voi. Se tu hai qualche macchina per raggiungere quel posto, anche loro hanno qualche macchina per dirottarti. Perché non pensare in questo modo, che loro possono pensare: “Questi mascalzoni stanno arrivando qui senza alcuna licenza di immigrazione. [Risate] Facciamoli deviare verso la parte deserta e rendiamoli delusi, cosi se ne torneranno indietro.”. Ci sono così tante cose. Quindi loro non hanno successo. E mai avranno successo. Prendetelo per garantito. Io potrei anche morire, ma prendetelo per garantito: NON AVRANNO MAI SUCCESSO. Ho già scritto queste cose nel mio libro Easy Journey to Other Planets. Questo è infantile. Non è possibile.
Devoto: C’è la terra nei loro corpi o il loro corpi sono fatti di aria?
Prabhupada: No. Questi corpi sono cinque elementi, terra, aria, acqua, aria, fuoco, etere. Il corpo sottile, la mente, l’intelligenza e l’ego. Quindi in qualche pianeta la porzione terrestre può essere maggiore, la porzione del fuoco può essere maggiore. In qualche pianeta la porzione di etere può essere maggiore. Comunque sono tutti corpi materiali. Sono corpi materiali. Non sono corpi spirituali. Il corpo spirituale è dentro. All’interno dell’universo, ovunque tu vada, ottieni il corpo materiale e, secondo il corpo, la durata della vita è diversa. Proprio come il corpo di un germe, anche quello è un corpo materiale. E un corpo umano, anche quello è un corpo materiale. Ma un germe nasce e muore entro un secondo o un minuto. Invece noi viviamo per cento anni. Entrambi sono corpi materiali. Allo stesso modo, Brahma, anche lui ha anche un corpo materiale. Coloro che vivono sul pianeta Luna, anche loro hanno un corpo materiale. Nel pianeta Sole, hanno un corpo materiale… Ma ci sono diverse varietà. Vivono diecimila anni della loro… Daiva. Dieci mila. Daiva significa che i nostri sei mesi, sono pari a un giorno lì. E loro vivono i loro diecimila anni. Questo è calcolato nella Bhagavad-gita: sahasra-yuga-paryantam ahar yad brahmano viduhTraduzione verso completo: Secondo il calcolo terrestre, mille ere, considerate complessivamente, equivalgono alla durata di un giorno di Brahma, e altrettanto lunga è la sua notte. [Bhagavad Gita. 8.17]. Cosi, queste sono dodici ore. Sahasra-yuga. Questi quattro yuga, Satya, Treta, Dvapara, Kali yuga, sono quarantatre lakh di anni. (4.320.000) E poi moltiplicalo per mille, che diventano le dodici ore di Brahma. (4.320.000.000) Quindi, 4.320.000.000 dei nostri anni, sono 12 ore di Brahma.
Quindi secondo il diverso pianeta, secondo l’orbita, la durata del tempo, ogni cosa è differente. I cento anni di una formica ei miei cento anni non sono gli stessi. È una cosa relativa. Atomica. Secondo il corpo, secondo le dimensioni… Anche il mondo scientifico, accetta il mondo relativo. Tutto è relativo… [Registrazione Interrotta]
Non appena il tuo patrimonio di attività pie è finito, tu ritorni di nuovo indietro. Invece di tornare indietro a casa, torni di nuovo qui, su questa Terra. Punah punas carvita-carvananam Traduzione verso completo: Poiche non riescono a dominare i propri sensi, le persone troppo attaccate all’esistenza materiale avanzano verso condizioni di vita infernale e continuano a masticare ciò che e già stato masticato. La loro attrazione per Krsna non si risveglia mai, ne grazie alle istruzioni di altre persone ne grazie al loro stesso sforzo ne per una combinazione di entrambi. [Srimad Bhagavatam 7.5.30]. Devi tornare indietro. Caitanya Mahaprabhu dice: ei rupe brahmando bhramite kono bhagyavan jiva. In questo modo, stiamo vagando da una vita all’altra, da un pianeta all’altro. Se uno è fortunato, ottiene un accenno del servizio devozionale e rende la sua vita perfetta, tornando indietro a casa, torna a casa da DIO. Yad gatva na nivartante tad dhama paramam mama Traduzione verso completo: Questa Mia suprema dimora non è illuminata né dal sole né dalla luna né dal fuoco o dall’elettricità. Coloro che la raggiungono non tornano mai più in questo mondo. [Bhagavad Gita. 15.6]. “Chi ritorna alla mia dimora, non torna mai più in questo mondo materiale.” Questa è la perfezione.
[Parla con qualcuno a parte:] Dottore, signore, lei è uno scienziato. Allora cosa pensi della nostra spiegazione? Coincide con la tua scienza..?
Ospite [uomo indiano]: La nostra scienza non è arrivata a questo stadio, per spiegare tutte queste cose.
Prabhupada: Sì. La scienza in realtà non ha spiegazioni.
Ospite: Per gli uomini materiali come noi non è possibile accettare i Veda, perché noi non lo sappiamo. Noi non lo vediamo. Potrebbe non essere cosi. Ma tutto quello che noi possiamo dire è che siamo ancora nell’oscurità, ovvero nell’ignoranza a riguardo.
Prabhupada: Ma noi dobbiamo prendere vantaggio da un’autorità superiore. Io sono sempre nella non conoscenza. Questa è la mia posizione. Ma noi prendiamo conoscenza da un’autorità superiore. Quindi stiamo prendendo conoscenza da Krishna, l’autorità più superiore. [registrazione interrotta] … il nostro sistema vedico. È consigliato, tad vijnanartham sa gurum eva abhigacchet Traduzione verso completo: Cerca di conoscere la verità avvicinando un maestro spirituale, ponigli delle domande con sottomissione e servilo. L’anima realizzata può rivelarti la conoscenza perche ha visto la verità. [MU 1.2.12]. Questo è il sistema. Proprio come, tu sei un uomo di medicina. Hai acquisito le tue conoscenze e per poterlo fare sei dovuto andare nel college, dove si studia medicina e hai dovuto accettare i professori. Quindi questo è naturale. Se vogliamo sapere qualcosa che mi è sconosciuto, allora dobbiamo accettare un guru, un uomo superiore. Guru significa uomo superiore. Tad vijnanartham sa gurum eva abhigacchet. Guru significa “pesante” o “superiore”. Questa è la legge. Cosi il nostro processo di conoscenza vedica è che noi otteniamo la conoscenza dalla autorità superiore proprio come Brahma, Il signore Brahma. Lui è la prima creatura originale in questo universo. E ha ricevuto la conoscenza da Dio, Krishna, l’Assoluto. I Veda significa la conoscenza che noi abbiamo ascoltato …
Tene brahma hrda adi-kavaye. Cosi c’è sampradaya. Brahma ha impartito questa conoscenza a Narada. Narada ha impartito questa conoscenza a Vyasadeva. Evam parampara. Questo è il nostro processo di conoscenza. Otteniamo la conoscenza dal superiore. Ognuno riceve la conoscenza dal superiore. Nessuno ottiene la conoscenza automaticamente. Questo non è possibile.
Quindi le cose che sono oltre la percezione dei nostri sensi, come possiamo ottenere quella conoscenza? Secondo la nostra speculazione mentale? Mai sarà perfetta questa conoscenza. A volte diamo questo esempio: Proprio come se voglio sapere chi è mio padre, non è possibile saperlo semplicemente per speculazione mentale. Se ci avviciniamo all’autorità, alla madre, otteniamo immediatamente la conoscenza. Cosi la conoscenza dell’autorità è perfetta. La conoscenza per speculazione mentale è sempre imperfetta. Questa è la nostra conclusione. Se ottieni conoscenza, qualsiasi conoscenza, dal perfetto, quella conoscenza è perfetta. E se ottieni conoscenza dall’imperfetto, quella conoscenza è sempre imperfetta. Questo è il nostro processo. Pertanto i Veda dicono, tad vijnanartham gurum eva abhigacchet. Bisogna avvicinarsi al superiore che è nella conoscenza. Cosi otterrai la conoscenza.
[Registrazione interrotta]
… a volte non siamo d’accordo. Ma il nostro punto è molto forte. Ovvero, che non puoi ottenere una conoscenza perfetta da una persona imperfetta. Non è possibile. Questo è un fatto. Puoi ottenere conoscenza solo dal perfetto. Questa è la vera conoscenza. Questa conoscenza scientifica moderna, prende la perfezione e dice: ecco è cosi, è perfetta! E l’anno dopo cambia di nuovo, “Questa teoria è cambiata.” Cosi dicono che “Questo è avanzamento. Stiamo facendo progresso”. Allora significa che le basi sulle quali voi state portando avanti qualunque conoscenza, quelle basi sono imperfette. Il progresso significa che voi dovete andare alla perfezione. Che dovete andare al perfetto. Ciò significa che la conoscenza che voi possedete era imperfetta.
E di nuovo voi dite: “Quindi da una piattaforma imperfetta stiamo andando verso quella perfetta.”. Ma se noi otteniamo questa conoscenza perfetta, allora potremmo avere la perfetta conoscenza. Ma soltanto se la otteniamo dalla persona perfetta. Persona perfetta significa, che non commette errori, non è illuso, i suoi sensi non sono imperfetti e non imbroglia. Questi sono i quattro punti di perfezione. Questa propensione a imbrogliare è presente. La persona imperfetta, sempre ha una tendenza a imbrogliare. Egli sa questo punto, lo sa bene, “Hmm, le cose non sono molto chiare per me”, ma comunque lui dà una sua idea, questo è imbrogliare.
Tridandi Das: Capito?Ripetetemi se avete capito. Se io vi dico,”Non è vero che imbroglio, io non imbroglio. Ti ho dato la mia opinione, non sto imbrogliando.” Come rispondete voi?
Devoto: L’hai detto tu stesso, hai dato la tua opinione e questo è imbrogliare. Perche commetti errori, hai i sensi imperfetti..
Tridandi Das: No, No. Perche imbroglio volontariamente! Io lo so che quello che dico non può essere perfetto. Lo so che non ho le idee chiare su questo. Ma nonostante tutto do la mia opinione. Stai zitto no? Perche tu dai la tua opinione, pur sapendo che non ti è tutto chiaro di quella cosa. Quindi stai imbrogliando di proposito. Un conto è uno che dice, no è cosi, ho la certezza assoluta che è cosi e quindi lo dico. Un altro conto è che tu lo sai che non è proprio chiara per te. Pero dai opinione. Praticamente insegni, quando invece dovresti essere uno studente. Ti metti sulla cattedra, quando invece dovresti stare sul banco dello studente. Quindi sei un imbroglione. Consapevole. Se uno capisce bene questo, in qualunque incontro puoi zittire l’imbroglione. Di fronte a tutti. Che stiamo qui a perdere tempo? Stiamo qui a sentire te, che è l’opinione tua, e che vale più di quella di chiunque altro al mondo? Perche vale di più? Tu lo sai che non sei sicuro di quello che dici. È una tua speculazione e non è chiara nemmeno a te. Quindi stai imbrogliando. Quella è una sua idea che lui ha derivato da una serie di circostanze e da ipotesi. È una teoria, un ipotesi. Lui lo sa che non è perfetta. Tanto è vero che tempo dopo poi cambia versione. Stiamo andando avanti dice. Se stai andando avanti, significa che dietro eri sbagliato. Non stai andando avanti, stai imbrogliando di nuovo. Quindi il secondo punto dell’imbroglio è che loro dicono che questo è avanzamento. Come fai a dire avanzamento se quello di prima era sbagliato? È una conferma evidente che sei un imbroglione.
Devoto: Per esempio, se uno dice qualcosa che conosce, che è cosi perche l’ha preso dalle scritture e che però lui non l’ha completamente realizzato, è un imbroglio?
Tridandi Das: Se lui dice qualcosa che ha ascoltato dal maestro spirituale autentico e lo ripete, che importa, anche se lui non l’ha compreso, magari chi ascolta comprende più di lui. Pero, cosi non stai imbrogliando, specialmente se dice, io non l’ho ancora capito bene, pero se vai dal mio maestro spirituale lui te lo spiega bene. È sicuro, non ha dubbi.
Questo dice: questo significa che qualunque conoscenza voi abbiate, le basi di quella conoscenza sono imperfette. E di nuovo voi dite: “NO, ma noi dall’imperfetto stiamo andando verso la perfezione.”. Anche questo è un imbroglio. Prefetto significa che non commette errori, non è illuso, i suoi sensi non sono imperfetti e non imbroglia. Questo è perfetto. Invece, lui sa che non è molto chiara la cosa, ma nonostante tutto da alcune idee, la sua opinione. Questo è imbrogliare.
Prabhupada: Ce ne sono così tanti… le teorie di Darwin, altri… sempre, “Forse”, “Può essere”. Cosi. Queste parole sono sempre lì, vengono usate sempre queste. Allora a cosa serve questo “forse”? Ciò significa conoscenza imperfetta. “Può essere. Significa che manca qualcosa.” Allora come possiamo credere a tutta questa conoscenza imperfetta?
Allora noi non prendiamo questa conoscenza, “forse”, “forse”. Invece proprio come negli sastra si dice, jalaja nava-laksani. Ci sono 900.000 forme di vita acquatica, 900.000. Nei Veda è detto. I Veda non dice, uno in più o due in meno. NO: Precisi, Novecentomila. Jalaja nava-laksani sthavara laksa-vimsati krmayo rudra-sankhyaka Traduzione verso completo: Esistono 900.000 specie che vivono nell’acqua, e 2.000.000 di esseri immobili (sthavara), come alberi e piante. Inoltre vi sono 1.100.000 specie di insetti e rettili, e 1.000.000 di specie di uccelli. Per quanto riguarda i mammiferi, le specie viventi sono 3.000.000, e le specie umane 400.000. [Padma Purana], gli esseri viventi. Questo è Veda, questa è la conoscenza vedica. Veda significa conoscenza, conoscenza perfetta. Quindi questo è il nostro processo. La nostra civiltà vedica, tutti i grandi acarya, maestri, accettano la conoscenza dai Veda. Per questo noi lo accettiamo, Veda è perfetto. A volte si dice che i Veda sono scritti da umani. No. Non è scritto dall’umano. È ascoltato.
Tridandi Das: Capito? È ascoltato. Veda significa ascoltato. Non sono scritti, sono ascoltati e ripetuti. Non scritti. Non un’invenzione dell’umano. I veda non sono scritti è ciò che ascoltato e ripetuto attraverso la parampara.
Prabhupada: Pertanto è chiamato sruti. Quindi tene brahma hrda adi-kavaye [SB 1.1.1]. La conoscenza, la conoscenza vedica, fu prima impregnata dal Signore Supremo nel cuore di Brahma. [fine]
Inizio del commento di SG Tridandi Das sul Nettare Della Devozione Prefazione Parte 18
Tridandi Das: Il Signore Krishna, nel cuore di Brahma, ha rivelato, e lui ha ascoltato, nel cuore, perche la mente dell’essere vivente sta nel cuore, non nella testa. Brahma ha ascolta e ha ripetuto, questa è la conoscenza. La conoscenza vedica.
Queste cose vanno ascoltate per bene, ascoltate, assimilate, cosi quando uno parla sa quello che dice. Invece di parlare a vanvera, oppure fare esempi propri. Uno non deve fare esempi propri, Sono imperfetti come noi. Devi fare questi esempi. Quelli che ascolti dal maestro spirituale. Altrimenti, sicuramente dentro l’esempio che fai, che è tuo ci sta, sensi imperfetti, soggetto all’illusione, commetti errori e la tendenza ad imbrogliare. Automaticamente. Quindi bisogna ascoltare per poter parlare, Se uno non ascolta, non può parlare. Quello che dice è inutile. Diventa un fanfarone.
Queste cose vanno ascoltate dal perfetto. Per fortuna ci sono tutti questi devoti che hanno registrato. Krishna nel cuore gli ha detto di registrare. Srila Prabhupada all’inizio si registrava da solo. Ora sono state messe sulla carta queste registrazioni.
Prabhupada dice prendetelo per certo, a me non importa niente di quello che dicono. Io posso anche morire ma ve lo dico adesso. MAI AVRANNO SUCCESSO.
Invece ci sono questi dubbiosi, e perche? Perche danno più importanza a questi cosi detti, scienziati materialisti con i sensi imperfetti che si basano sui loro sensi imperfetti. Vogliono vedere cosa? Ti fanno vedere con i sensi imperfetti una cosa imperfetta. E uno dice, io ho a disposizione degli strumenti di misura e di valutazione perfetti. Tanto alla fine sempre ai sensi imperfetti vanno a finire, anche gli strumenti sono fatti con quelle basi. Quindi è inutile che costruisci cose con i sensi imperfetti che ti portano informazioni imperfette, strumenti imperfetti e tutto imperfetto. Cosa pensi di tirare fuori?
Lilananda Das: Tutto è imperfetto, come fai a pretendere che esca fuori una cosa perfetta?! Che da un certo senso di assoluto, si. Errore assoluto. (ridono).
Tridandi Das: Si ma questa cosa è ovvia, è chiara, non è una questione da portare in discussione. Non è ovvia e non è chiara per chi è ottuso. Perche veramente è ottuso. Gli sembra di essere sveglio, ma è ottuso. La cosa è talmente trasparente e chiara, un evidenza lampante. Per lo meno uno ottuso dovrebbe pensare, ma se è evidente per altri e per me no, forse sono io che non capisco. Almeno quell’onesta li. Invece no. Non devi impuntarti, tu sei di meno, perche lui capisce e tu no. Per lui è ovvio, per te no, quindi significa che qualcosa in te non quadra. Invece no, questi cosi detti scienziati si spacciano per l’autorità ultima. La valutazione che fanno loro fingono che sia la valutazione massima. Non è cosi. Quindi è una tendenza ad imbrogliare forte. Una tendenza ad imbrogliare di quelle radicate profonde. Fai una vita insignificante, sei un essere insignificante, l’universo non si accorge neanche che tu esisti, pero vuoi che quello che tu dici venga preso in considerazione. Capito?
Questo è il mondo materiale. Vuoi essere DIO. Pensa: Io sono lo scienziato. Colui che ha la scienza. E chi gli va dietro è ancora meno di loro. Non è che andandogli dietro dicendo, io valuto e poi faccio le mie valutazioni. Se pensi cosi, non hai capito nulla di quello che abbiamo appena letto, detto e ascoltato.
Bhaktivedanta Institute dovrebbe essere riportato alla sua funzione originale. Che era quella di smascherare e svergognare questi cosi detti scienziati.
Dobbiamo prima aver capito noi, se non capiamo noi è inutile. Altrimenti è come andare in guerra senza niente. Senza armi.
Ci fermiamo qui, Hare Krishna
Fine commento di SG Tridandi Das.
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