Lezioni di Srila Prabhupada sul
Nettare Della Devozione Prefazione Parte 2
Il Nettare Della Devozione Prefazione Parte 2
Lezioni di Srila Prabhupada
Lezione di Srila Prabhupada sul Nettare Della Devozione Prefazione Parte 2
Tenuta a Bombey 26 Dicemvbe 1972
Audio Lezione di Srila Prabhupada Tradotta da Tridandi DAS direttamente dall’inglese in tempo reale.
Trascrizione dell’audio Lezione di Srila Prabhupada sul Nettare Della Devozione Prefazione Parte 2 trascritta in Italiano.
Il Nettare Della Devozione Prefazione Parte 2
Bombay 26.12.1972 – Parte 1
Bhaktin Barbara:
nana-sastra-vicaranaika-nipunau sad-dharma samsthapakau
lokanam hita-karinau tri-bhuvane manyau saranyakarau
radha-krishna-padaravinda-bhajananandena mattalikau
vande-rupa-sanatanau raghu-yugau sri-jiva-gopalakau
Traduzione:
Offro il mio rispettoso omaggio ai sei Gosvami di Vrindavana – Sri Rupa Gosvami, Sri Sanatana Gosvami, Sri Raghunatha dasa Gosvami, Sri Raghunatha Bhatta Gosvami, Sri Jiva Gosvami e Sri Gopala Bhatta Gosvamji – che sono molti esperti a studiare attentamente tutte le scritture rivelate, allo scopo di stabilire gli eterni principi della religione a beneficio dell’umanità intera. Essi sono dunque onorati in tutti e trei mondi, e tutti possono prendere rifugio in loro perché essi servono Sri Sri Radha e Krishna assorti nel sentimento d’amore delle gopi.
Tridandi Das: Leggiamo dal primo volume di questo bellissimo libro che è intitolato una raccolta di lezioni di Sua Divina Grazia Abhay Charanaravinda Bhaktivedanta Swami Srila Prabhupada, Acarya-fondatore dell’Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna.
Leggiamo una lezione di Srila Prabhupada sul Nettare Della Devozione prefazione parte 2, tenuta a Bombay 26 Dicembre 1972
Pradyumna: legge una frase già iniziata prima, la registrazione era già partita
….più tardi divenne Srila Sanatana Gosvami, lui prese vantaggio dai soldi personali di suo fratello, che erano stati depositati nella banca del villaggio e fuggì dalla prigione di Hussein Sha, in questa maniera entrambi i fratelli si unirono al signore Sri Caitanya Mahaprabhu.
Rupa Goswami incontrò per la prima volta il Signore Caitanya a Prayag ad Hallabhad India e in questo ghat, luogo dove si fa il bagno, chiamato Dashasvameda in quella città santa, lì il Signore lo istruì continuamente
Prabhupada: A volte viene sollevata la questione che Sanatana Goswami pagò questi soldi in nero, al mercato nero. Si è vero, di fatto lo fece, quando il Nawab Hussein Sha lo imprigionò, egli era ministro, il sovrintendente della prigione lavorava sotto la sua direttiva, perché lui era ministro. Così Sanatana Gosvami si rivolse a lui e gli disse: “ho fatto tante volte delle cose a tuo beneficio, allora adesso tu fanne una per me. Lasciami andare via anche se il Nawab mi ha imprigionato. Così io diventerò un Pir, un pellegrino della Mecca, (i musulmani rispettano molto i pir)
Così di fatto lui stava diventando un Pir. Lui rinunciava alla vita di famiglia per divenire un rinunciato. Io sto offrendo la mia vita a Dio, per favore aiutami in questo servizio. Inoltre avrai anche un profitto materiale. Io ho da parte una certa cifra. Prima di tutto gli offri 5000 Mudra d’oro, ma quando vide che il carceriere non era molto soddisfatto, allora gliene offrì 10.000 e così in questa maniera si misero d’accordo e il sovraintendente della prigione lo lasciò fuggire via. Egli chiese a Sanatana Gosvami, “…che cosa dirò? come spiegherò questo al Nawab Hussein Sha quando lui mi chiederà una spiegazione di quello che è successo, mi chiederà di giustificare quanto accaduto”.
Sanatana Gosvami sapeva che prima la gente era abituata a passare escrementi nei campi. Lui era imprigionato e disse: ” Voglio andare ad evacuare nei campi” e il carceriere lo accompagnava. In questa maniera costruì una storia …. Mentre stava evacuando è saltato nel fiume e le onde del fiume erano così forti che se lo sono portato via. Non sono riuscito più a trovarlo”. E così Sanatana Gosvami fuggì dopo aver corrotto il carceriere.
Ora la domanda è questa: se questo tipo di mercato nero, di corruzione, se questa cosa si può fare nella vita spirituale? Come fai a corrompere qualcuno se fai vita spirituale? La risposta è, si, è tutto necessario, puoi fare tutto, a patto che puoi soddisfare Krishna.
Tridandi: Lo devo rileggere oppure è chiaro? Nella sua potenza che cosa comporta un simile atto, è chiaro o devo rileggerlo?
È una cosa di poco conto, lascia il tempo che trova….No, la risposta di Prabhupada è Sì. Tutto si può fare, tutto, a patto che tu possa soddisfare Krishna.
Prabhupada: Questo è il principio. In accordo al tempo e alla circostanza, alle trattative. Proprio come Arjuna, nel campo di battaglia c’era la lotta, il combattimento e Krishna consiglia a Yudhistira e dice Vai e di a Dronacarya che tuo figlio Aswattama è morto. Così, Krishna sta dando questo consiglio, menti, di bugie, e Yudhistira esitò. Come faccio a dire una bugia? Non ho mai detto una bugia in tutta la mia vita. Così, l’idea è che il nostro comportamento deve essere di un certo tipo nelle faccende ordinarie, ma quando c’è la lotta, quando c’è un combattimento, quando c’è la guerra, qualunque cosa si può fare, qualunque propaganda, qualunque cosa, lo sapete questo?
Il combattimento, la lotta, lo scopo è come uscire fuori vittoriosi. Anche se ci sono così tante leggi internazionali, a nessuno importa niente di questo. Proprio come i bombardamenti, a volte il nemico mette soldati travestiti, come quelli della Croce Rossa. Perché la Croce Rossa non viene bombardata, in accordo alle regole internazionali. Ma loro lo vengono a scoprire e lo bombardano. Bombardano lo stesso e questa è una pratica comune, proprio come in India nella guerra tra gli Indù e i musulmani.
I musulmani tenevano le armi nascoste dentro le moschee, questo lo sapete? Tutti lo sanno. Così ci sono così tante leggi internazionali per quanto riguarda la guerra, ma quando c’è la necessità tutti se le scordano tutte queste leggi internazionali, non gli danno nessuna attenzione e prendono vantaggio.
Così io l’ho sentito anche da un ufficiale molto credibile il signor Macperson di Hallabad, in quel tempo lì, io gestivo un negozio di farmacia e lui era un mio cliente. Quando veniva al negozio, lui con me parlava di tante storie del passato, durante la guerra. Così una volta mi ha raccontato che lui era uno dei comandanti, nella prima guerra o nella seconda guerra. Comunque era incaricato dei rifugiati dal Belgio, c’erano tanti rifugiati dal Belgio. La maggior parte donne e bambini e arrivarono in Francia. Colui che era incaricato di gestire questa cosa era Marshal Fork. Così questo Macperson, mi ha detto che tutti gli ufficiali lo avevano informato su cosa fare con quei rifugiati. Ma Marshal Fork si arrabbiò molto e cosa successe? Prese tutte queste donne e questi bambini e li mise insieme in gruppo. Quattro fucilieri, intorno, dalle 4 parti, li fucilarono. Capite?
Erano loro alleati, il comandante pensò, come li gestisco sul campo di battaglia
Durante la guerra, tutti questi rifugiati. Fateli fuori.
Tridandi: Lo dice in pubblico, non in una stanza segreta tra i devoti. Sta dicendo questo in una lezione sul nettare della devozione in pubblico. La devozione dove arriva! soddisfa Krishna? Questo esempio significa, qualunque cosa se Krishna è soddisfatto.
Prabhupada: Queste cose durante la guerra accadono, non c’è nessuna legge internazionale, nessuna legge umanitaria che regga. Tutto succede, ogni cosa, per bene o per male quello che sia sia, tutto viene fatto per che cosa? per la soddisfazione dei sensi. Per ottenere qualche beneficio materiale. Similmente, se c’è bisogno, ogni cosa può essere accettata per il servizio a Krishna. Ogni cosa. Tutto può essere accettato. Altrimenti come mai Sanatana Goswami sta corrompendo. Com’è che Krishna chiese a Yudhistira menti. C’è un verso … Man nimitte krtam papam punya eva kalpate.
A volte, sembra che questo sia un’azione peccaminosa, ma se è fatto per Krishna, allora la nostra bhakti è anukuliena krsnanu-silanam [Cc. Madhya 19.167]. Dobbiamo soddisfare Krishna. Krishna mi chiede di mentire? Sì, io mentirò, questa è bhakti. E se io invece considero “Ooh, non ho mai detto bugie nella mia vita, come faccio a dire una bugia. “Quella non è bhakti. Perché è pratikula. È contro il desiderio di Krishna. La gente comune queste cose non può capirle. Loro rabbrividirebbero.
Tridandi: Capito? Chi ha ragione? Che ha detto Prabhupada? Tutto può essere accettato per servire Krishna. Per la Sua soddisfazione. Altrimenti come mai Sanatana Gosvami usa un atto di corruzione? E come mai che Krishna dice a Yudhistira…menti. E se uno dice “Ohh…non ho mai detto una bugia nella mia vita” questa non è bhakti, se Krishna vuole che io menta, io mentirò. Quella è bhakti. Chi ha ragione? Chi è che agisce nel limite della legge?
Prabhupada: La gente comune questa cosa non può capirla. Loro rabbrividirebbero. Direbbero oh Krishna ha fatto mentire Yudhistira un uomo così bravo una persona così religiosa e lui gli insegna a dire bugie… Avajananti mam mu dha manusīm tanum asritam [Bhagavad Gita 9.11]….. Sono asini praticamente, se allora qualcuno pensa così, lui diventa un mudha, significa un asino.
Quando Karna stava riparando la ruota del carro, Krishna dice ad Arjuna uccidilo, uccidilo immediatamente, uccidilo subito. E Karna protestò Arjuna, Ma che stai facendo? adesso io non sto combattendo”. E Krihsna disse:” No, questo è il momento, perché altrimenti potresti anche non essere più in grado di ucciderlo, questo il momento, questa è l’opportunità adatta” Perché Karna era un eroe più grande di Arjuna. Dronacarya, Bhishma, questo è spiegato da Pariksit Maharaj che il campo di battaglia dei Kuru è proprio come un oceano dove sono dentro grandi, grandi coccodrilli, animali come Dronacarya, Bhishma, Karna, grandi eroi. Ma per la grazia di Krishna “mio nonno non fu in grado di uccidermi”. Arjuna non era così forte per uccidere Bhisha, Dronacarya, Karna. Loro erano eroi ancora più grandi di lui. Queste sono le cose scritte lì. Gli dice approfitta, questo è il momento per ucciderlo e Karna protesta.
Ci sono tanti, tanti esempi proprio come le gopi. Nel pieno della notte quando Krishna suonava il Suo flauto, lasciarono i loro mariti, lasciano i loro padri, i loro fratelli, i bambini, tutto lasciarono e se ne andarono. Ora in accordo al nostro sistema vedico, giovani fanciulle, giovani donne che lasciano la protezione del Padre, del fratello, dei superiori, se ne vanno nella foresta dietro un altro ragazzo, questo è molto peccaminoso e Krishna le disse: “… che avete fatto, tornate immediatamente indietro”. E iniziarono a piangere.
Ora dal punto di vista sociale questo è peccato. Quando le gopi andarono da Krishna. Alla stessa maniera Pralhad Maharaj, quando stava li, in piedi senza protestare, mentre suo padre veniva ucciso. Può un uomo sano di mente vedere che suo padre viene ucciso e lui resta in piedi, in silenzio, senza protestare? E Bali Maraj che rifiutò il suo maestro spirituale. Quando Sukracarya disse: ” Non promettere. Non promettere. Lui è Vishnu, ti porterà via tutto, non promettergli niente”. E Bali Maharaj disse: “Egli è Vishnu, mi stai dicendo di non promettere niente a Vishnu? Io non voglio un maestro spirituale come te, io ti rigetto, io ti rifiuto”. Rifiutare il maestro spirituale è un grande peccato. Così queste sono da un punto di vista sociale, da un punto di vista religioso, questo è tutto irreligioso. Sono tutte attività irreligiose e peccaminose.
Rifiutare il proprio maestro spirituale. Vedere il proprio padre che viene ucciso di fronte a te senza fare niente. Una donna che se ne va con un altro ragazzo nel mezzo della notte. Superficialmente, sono tutte attività peccaminose, ma Caitanya Mahaprabhu raccomanda… ramya kacid upasana vraja-vadhu-vargena ya kalpita [Caitanya-manjusa]. Non esiste upasana, metodo di adorazione migliore di quello concepito dalle gopi. Prima classe. Superficialmente può sembrare che qualcosa sia contro le regole e i regolamenti sociali e religiosi, ma se fatto per Krishna, anukuliena…. Bhakty Significa anukulyena krsnanu-sīlanam [Cc. Madhya 19.167]. Krishna deve essere soddisfatto, tutto qui. Non importa.
Krishna deve essere soddisfatto, proprio come, Krishna che pretendeva di essere malato e molti dottori venivano e lui diceva: ” Niente dottori, nessun dottore è in grado di curarmi. Se qualcuno dei miei devoti mi dà della polvere dei suoi piedi e me la mette sulla testa allora potrò essere curato”. Così a tutti i devoti fu chiesto: “Datemi la polvere”
E loro rispondevano “Dare la mia polvere per metterla sulla testa di Krishna, com’è possibile?”
Nessuno era pronto, nessuno era preparato a farlo. Allora Krishna disse: “Andate a Vrindavana. Chiedete alle gopi se loro possono dare la polvere dei loro piedi, loro sono le mie amiche migliori, vediamo se loro sono pronte a farlo”….”Ohh, ho un mal di testa così forte!”
Nessuno se la sentiva di dare a Krishna la polvere dei suoi piedi.
Non appena fu chiesto alle gopi, “Krishna è malato, ha bisogno della polvere dei vostri piedi”. Le gopi immediatamente risposero: “certamente, prendi, prendi, non ci importa nulla ….anche se andremo all’inferno mettendo la polvere sulla testa di Krishna, non importa, andremo all’inferno. Basta che Krishna sia felice“.
Questo è il sentimento delle gopi, il mondo intero può anche andare all’inferno. Un devoto è pronto a tutto, anche ad andare all’inferno, per soddisfare Krishna è pronto a fare qualunque cosa. Questa si chiama uttama-bhakti. Anukulyena krsnanu-sīlanam bhaktir uttama [Cc. Madhya 19.167]. Viene descritto, in questoBhakti-rasamrta-sindhu: anyabhilasita-sunyam [Brs. 1.1.11]. Non è che uno fa gli affari con Krishna. Sarò devoto di Krishna, a patto che Krishna mi fornisca tutto. Allora va bene, se faccio le cose giuste, non sarò peccaminoso, non farò questo, non farò quello, la mia famiglia sarà tenuta bene eh. Tutte queste condizioni. Come la gente che va a Vrindavana. Tutti i soldi vengono restituiti, ci sono tante persone. Vanno a Vrndavana si ritirano, e i figli e i nipoti, sono tutti a posto, ben sistemati. Poi dice ai nipoti o ai figli, mandatemi 200 rupie al mese e migliaia di rupie sono per voi.. .Non per Krishna, è per voi. È semplicemente per il mio mangiare, mandatemi solo 200 rupie. Ce ne sono tanti così a Vrndavana.
Krisna dice: “Quei milioni di rupie che hai guadagnato sono per i figli, e poi vieni qui da Me a mani vuote. Per il tuo cibo solo 200 rupie.. Cosi, ye yatha mam prapadyante tams tathaiva bhajamy aham [Bg. 4.11]. [Ridacchia].
No, no, il principio primario, è che uno dovrebbe essere pronto a sacrificare qualunque cosa, tutto per Krishna. Non importa il mio onore, il mio destino, Il mio fato, i miei soldi, il mio prestigio. Non me ne importa niente. Krishna deve essere soddisfatto, proprio come fece Arjuna. Egli non voleva combattere, non voleva uccidere. Dall’altra parte suo fratello, suo nonno. NO, non voleva combattere, ma quando lui comprese. Ok, Krishna vuole che lo faccio. Va bene. karisye vacanam tava [Bg. 18.73]. Questo è giusto.
Questa è la coscienza di Krishna. Nessuna considerazione per qualunque altra cosa. Semplicemente soddisfare Krishna o il rappresentante di Krishna, questa è bhakti. Anyabhilasita-sunyam jñana-karmady anavrtam [Brs. 1.1.11].Jñanam. Jñana
La bhakti non dovrebbe essere sporcata da jnana, questa è jnana, “Ooh! io Non dirò le bugie, andrò all’inferno, se ucciderò mio nonno andrò all”inferno. Questo è definito jnana, conoscenza. Ma la definizione è Jnana karmati ….. bhakti dovrebbe essere, completamente priva di ogni tinta di jnana e Karma, non toccato da Jnana e Karma. Questa è pura bhakti. Le gopi non sono jnani, sono ragazze di villaggio. Che jnana hanno loro? No, niente jnana, niente karma, non sanno neanche cos’è karma e cos’è sacrificio. No, loro non sapevano niente.
Noi dovremmo essere pronti a sacrificare ogni cosa, senza alcuna considerazione di jnana karma e Yoga. No, dobbiamo vedere solo se Krishna è soddisfatto. Svanusthitasya dharmasya samsiddhir hari-tosanam [Srimad Bhagavatam 1.2.13]. questa è la perfezione. Non ci sono altri modi. Samsiddhir hari-tosanam: Bisogna vedere se Krishna è soddisfatto.
La gente non ha informazione, chi è Krishna, che dire di soddisfarlo. Quel devoto stava parlando con ….Mister Motta, e diceva che qualunque studioso, non ha neanche la minima idea di chi sia Dio, di chi sia Krishna, che dire di come soddisfare Krishna. Ma la bhakti significa che un Bhakta è sempre pronto a sacrificare ogni cosa per soddisfare Krishna. Ma se non hai neanche idea di chi sia Krishna, come si può servirlo? …per l’ impersonalista non può esserci nessuna bakti, perché loro non hanno informazioni riguardo di Krishna, non sanno chi è Krishna e che bhakti significa soddisfazione di Krishna.
Se io conosco la persona, se io conosco la sua natura, allora posso sapere anche come soddisfarlo. Ma se non avete informazioni di chi sia la persona. Dov’è questa soddisfazione?, non se ne parla.
Inizio del commento di SG Tridandi Das sul Nettare Della Devozione Prefazione Parte 2
Tridandi: Capito? Allora queste cose non bisogna dirle, altrimenti roviniamo la predica? Queste cose le può dire solo Prabhupada perché roviniamo la predica?
Posso dire …ma fatemi il piacere, lo posso dire oppure è offensivo? Chi è che ha ragione? Così parla Srila Prabhupada e così dovremmo parlare noi, poi se uno dice non siamo in grado di sostenerlo, se tu parli così, sei tu che non sei convinto. Dà fastidio anche a te sentire queste cose e quindi deduci che non possiamo parlare così alla gente e in questo modo la gente si allontana. Perche se si allontanano gli asini, che problema c”è?
Se uno non è un asino, non si allontana. Ma se tu non sei convinto e non ci credi e tu stesso pensi che questa cosa è un po’ forte, non sarai in grado di sostenerlo.
Allora neanche tu sarai in grado di farlo. Poiché tu vuoi tenere le cose per te, per i tuoi figli per la tua famiglia. Io faccio servizio a patto che io abbia tutto quello che mi serve. Io possa rimanere nella giusta posizione sociale, morale, etica, e mantenga la mia reputazione, il mio prestigio, capito? Altrimenti no! E quella non è bhakti. Cosi è.
Di fronte a queste parole di Srila Prabhupada chi ha ragione e chi ha torto?
Se qualcuno non è d’accordo con Srila Prabhupada, non può essere rappresentativo in questo movimento, quindi per favore si faccia da parte, chi dice che queste cose non bisogna dirle.
E se pensa di essere un grande stratega, più grande di Srila Prabhupada nel modo di come predicare la coscienza di Krishna, lo vada a fare a casa sua, ma non in questo movimento. Quanto detto viene fuori ovunque, ogni volta che leggiamo.
Non è una cosa presa fuori dal tempo, luogo e circostanza, non contestualizzata, fuori contesto, no. Lo dice continuamente e lo dice sempre, è una costante. Lo sta dicendo mentre sta spiegando il nettare della devozione, il top del top.
Uno può anche non essere d’accordo, ma non ti porre come se fossi nella posizione di rappresentante. Non ti presentare come un Hare Krishna della Iskcon. Non ti presentare così. Non è un carrozzone da circo dove ognuno che viene, ogni buffone fa il suo spettacolo, no! Non è un’operazione dove una volta viene l”acrobata, una volta il pagliaccio, una volta il domatore di cavalli …No non è così, non è questo il movimento che ci ha dato Srila Prabhupada. Chi non è d’accordo….no che queste cose non si possono dire. Certo che si possono dire, si possono e si debbono dire. Sì deve essere capace di dirle, a condizione che tu sei convinto, che tu sei convinto, se non sei convinto, sta zitto, mettiti da parte… però non dire cose diverse. Se tu non lo fai perché non sei convinto, non dire che va bene lo stesso, anzi fate come me che va bene lo stesso, almeno mi sento giustificato, non lo dire.
Puoi fare tutto, a quel punto Krishna ti dà tutto, non ti preoccupare non ti mancherà niente.
È giusto che Srila Prabhupada venga trattato con tutto questo rispetto. Dargli tutto quello che vuole, tutto quello che gli serve, è giusto che venga trattato come Krishna.
È giusto che gli vengano date le cose migliori. Date a lui le cose migliori, non agli invidiosi che pensano: “perché lui si ed io no”. Diventa così prima, quando sarai così allora sì, non prima. Allora meriti di essere trattato in quel modo e avere tutte quelle facilitazioni, altrimenti non lo meriti.
Diversamente pensaci tu per te. Pensaci tu, ma fuori da qui. Non che uno viene e dice che non dobbiamo parlare così altrimenti la gente si allontana, se ne va, per giustificare anche il fatto che lo fai anche tu. ‘mica è vero, noi possiamo prendere lo stipendio”, se prendi lo stipendio non stai servendo Krishna, quello è un rapporto di affari.
No, tu devi servire senza stipendio, dopo Krishna ti darà quello che ti serve.
Alcuni indiani vanno da Krishna senza niente, perché tutto quello che avevamo lo hanno lasciato ai familiari.
Come è possibile? Avevi milioni e ora non hai per mangiare? quello non è bhakti. Hai dato tutto a loro e da Me vieni con 200 rupie? Ecco Krishna, 200 rupie dammi da mangiare. Quello non è bhakti.
Dobbiamo dirlo forte, così quando i devoti vengono in questo movimento capiscono. Chi è che ha ragione adesso? Non lo dice una volta ogni tanto. lo dice sempre, questo è Prabhupada. Questo è il movimento di Prabhupada. Questo è Srila Prabhupada rispetto a schiere di devoti. Chi è così, si può definire Prabhupada, no farsi chiamare con altri nomi altisonanti.
“Bhe…C’è anche la vita reale e poi c’è la coscienza di Krishna ” .. non è così, se pensi in questo modo, non hai capito tanto. Si può dire, si deve dire..
Predicate sempre così, e fatelo
Fine commento di SG Tridandi Das.
Nettare Della Devozione Ki-Jay – Srila Prabhupada Ki-Jay – Srila Rupa Gosvami Ki-Jay