Lezioni di Srila Prabhupada sul

Nettare Della Devozione Prefazione Parte 21

Il Nettare Della Devozione Prefazione Parte 21

Lezioni di Srila Prabhupada

Lezione di Srila Prabhupada sul Nettare Della Devozione Prefazione Parte 21

Tenuta a Vrindavana 23 Ottobre 1972

Audio Lezione di Srila Prabhupada Tradotta da Tridandi DAS direttamente dall’inglese in tempo reale.

Trascrizione dell’audio Lezione di Srila Prabhupada sul Nettare Della Devozione Prefazione Parte 21 trascritta in Italiano.

Il Nettare Della Devozione

Vrindavana 23.10.1972

Bhaktin Barbara:

nana-sastra-vicaranaika-nipunau sad-dharma samsthapakau
lokanam hita-karinau tri-bhuvane manyau saranyakarau
radha-krishna-padaravinda-bhajananandena mattalikau
vande-rupa-sanatanau raghu-yugau sri-jiva-gopalakau

Traduzione: Offro il mio rispettoso omaggio ai sei Gosvami di Vrindavana – Sri Rupa Gosvami, Sri Sanatana Gosvami, Sri Raghunatha dasa Gosvami, Sri Raghunatha Bhatta Gosvami, Sri Jiva Gosvami e Sri Gopala Bhatta Gosvamji – che sono molti esperti a studiare attentamente tutte le scritture rivelate, allo scopo di stabilire gli eterni principi della religione a beneficio dell’umanità intera. Essi sono dunque onorati in tutti e trei mondi, e tutti possono prendere rifugio in loro perché essi servono Sri Sri Radha e Krishna assorti nel sentimento d’amore delle gopi.

Tridandi: Leggiamo dal primo volume di questo bellissimo libro che è intitolato una raccolta di lezioni di Sua Divina Grazia Abhay Charanaravinda Bhaktivedanta Swami Srila Prabhupada, Acarya fondatore dell’Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna.

Leggiamo una lezione di Srila Prabhupada sul Nettare Della Devozione prefazione parte 21, tenuta a Vrindavana il 23 Ottobre 1972

Tridandi: Vorrei che fosse prestata molta attenzione a quello che dice in questa lezione Srila Prabhupada, perche è fondamentale.

Pradyumna: [leggendo] “In generale, i devoti neofiti sono ansiosi di vedere Krishna, Dio, ma Dio non può essere visto o conosciuto con i nostri attuali sensi materiali ottusi.

Prabhupada: Hmm.

Pradyumna: Il processo del servizio devozionale raccomandato nel Nettare Della Devozione eleverà gradualmente la persona dalla condizione di vita materiale, allo stato spirituale in cui il devoto viene purificato da tutte le designazioni materiali basate sul corpo. Quindi i sensi possono diventare incontaminati, essendo costantemente in contatto con il bhakti-rasa. “Quando i sensi purificati sono impiegati al servizio del Signore, ci si trova nella vita del bhakti-rasa. Cosi, qualsiasi azione compiuta per la soddisfazione di Krishna in questa fase della vita trascendentale del bhakti-rasa, può essere assaporata perennemente.”. Quando una persona è cosi impegnata nel servizio devozionale, tutte le varietà di rasa o sapori nettarini trascendentali, si trasformano in eternità. “All’inizio si è addestrati secondo i principi regolatori sotto la guida dell’acarya o del maestro spirituale e gradualmente, quando ci si è elevati, il servizio devozionale diventa automatico, in pratica uno spontaneo desiderio di servire Krishna. Ci sono dodici tipi di rasa, come verrà spiegato in questo libro. Rinnovando la nostra relazione con Krishna nei cinque rasa primari possiamo vivere eternamente in piena conoscenza e beatitudine.”.

Prabhupada: Hmm. Quindi ci sono tre tipi di stadi devozionali: kanisthaadhikara, è lo stadio inferiore; e il madhyamaadhikara, stadio intermedio; e uttamaadhikara, stadio elevato. Quindi kanisthaadhikara significa,

arcayam eva haraye
ya pujam sraddhayahate
na tad-bhaktesu canyesu
sa bhaktah prakrtah smrtah

[Srimad Bhagavatam 11.2.47]

Nello stadio inferiore di kanisthaadhikara, il devoto è impegnato nell’adorazione della Divinità. Ma non è che l’adorazione della Divinità sia inferiore a quello della meditazione. Non intendiamo questo. L’adorazione della Divinità è l’inizio del servizio devozionale. Come sarà menzionato nel Bhakti-rasamrta-sindhu, come avvicinarsi alla Divinità, come pulire il pavimento nel tempio, come cambiare l’abito delle Divinità, come offrire i fiori alle Divinità, come fare aratrikaQuesto è tutto spiegato nel dettaglio leggendo Il Nettare Della Devozione.

Cosi, all’inizio, uno che non è avanzato certamente non potrà vedere Krishna correttamente. Krishna, quando parliamo di KrishnaKrishna non è solo. Proprio come se parliamo del re, “Il re sta arrivando.”, non significa che il re viene da solo. Il re sta arrivando vuol dire che stanno arrivando anche i suoi ministri, i suoi segretari, i suoi comandanti militari, le sue regine, i suoi servitori e tanti altri servitori del re. Allo stesso modo, quando parliamo di Krishna, non significa solo Krishna.

Krishna dice nella Bhagavad-gita, aham sarvasya prabhavah Traduzione verso completo: Sono la fonte di tutti i mondi, spirituali e materiali, Tutto emana da Me. I saggi che conoscono perfettamente questa verità Mi servono con devozione e Mi adorano con tutto il loro cuore. [Bhagavad Gita. 10.8]. Krishna è la radice di tutte le emanazioni. Le energie di Krishna, l’espansione di Krishna, i diversi tipi di energie di Krishna, parasya saktir vividhaiva sruyate [Svetasvatara Upanisad 6.8, Cc. Madhya 13.65, purport]. Egli possiede delle multi energie dalle quali gli acarya hanno evidenziato tre tipi di energie principali: l’energia esterna, l’energia interna, l’energia marginale. L’incarnazione di Krishna, l’espansione di Krishna, tutto insieme significa Krishna.

Quindi il kanistha adhikari, nello stadio inferiore, pensa di adorare la Divinità molto bene e quindi pensa che ha già realizzato Krishna. No. Na tad-bhaktesu canyesu sa bhaktah prakrtah smrtah [Srimad Bhagavatam 11.2.47]. Lui è ancora un devoto materialista. Dovrà fare ancora ulteriori progressi. Krishna non significa da solo. Soprattutto i devoti di Krishna, loro sono sempre con Krishna. Pertanto noi possiamo riconoscere un devoto di Krishna e offrirgli il rispetto come devoto di Krishna e questo diventa un ulteriore progresso.

Nello stadio madhyama adhikari, ovvero, nell’ulteriore avanzamento del servizio devozionale si possono vedere altre quattro categorie.

isvare tad-adhinesu
balisesu dvisatsu ca
prema-maitri-krpopeksa
sa bhakta madhyamah

[Srimad Bhagavatam 11.2.46]

Isvara. Quando siamo più avanzati non vediamo solo Krishna, ma vediamo anche i suoi devoti. Possiamo riconoscerli: “Ecco un puro devoto di Krishna.“. Ma nello stadio più basso il devoto è interessato solo all’adorazione della Divinità, ma ancora non si prende molta cura dei devoti come dovrebbe perche non sa nemmeno come farlo. Invece, quando si è più avanzati, certo che si può vedere Krishna e anche i suoi devoti. Isvara tad-adhina. Tad-adhina significa, i devoti. I devoti sono sempre al servizio di Krishna. Perciò chiunque stia prestando servizio a Krishna deve essere curato molto bene da noi. Dovremmo offrire i nostri rispettosi omaggi anche a loro. Troverai scritto nel Bhakti-rasamrta-sindhu l’affermazione che se sta arrivando un devoto, allora l’altro devoto anche se è impegnato nell’adorazione delle Divinità può smettere l’adorazione delle Divinità per il momento e andare immediatamente a ricevere il devoto.

Cosi, anche Krishna dice: mad-bhakta-puja abhyadhika. Krishna dice che è più soddisfatto quando un devoto adora il suo devoto. Krishna dice: “Se uno adora Me e un altro adora il Mio devoto, allora la persona che sta adorando il mio devoto è più importante della persona che sta adorando direttamente Me.”.

Perciò, nel Gurvastaka di Visvanatha Cakravarti Thakura, è detto che, yasya prasadad bhagavat-prasado. Yasya prasadad bhagavat-prasado yasya aprasadad na gatih kuto ‘pi. Il miglior devoto è il maestro spirituale. A meno che uno non sia devoto, un puro devoto, come può essere maestro spirituale? Maestro spirituale significa rappresentante di Dio. Allora chi può diventare rappresentante di Dio? A meno che non sia impegnato ventiquattro ore al servizio di Dio, Krishna, come può essere maestro spirituale?

Anche questo è spiegato da Visvanatha Cakravarti Thakura, saksad-dharitvena samasta-sastraih. Il maestro spirituale è descritto che vale tanto quanto Hari, Dio, la Persona Suprema. Perché il maestro spirituale è il rappresentante di Krishna. Perché è il servitore più intimo di Krishna. Kintu prabhor ya priya eva tasya Yasya pra Saksad-dharitvena samasta-sastrair uktas tatha bhavyata eva sadbhih. Il maestro spirituale è adorato tanto quanto la Persona Suprema. Saksad dharitvena. Ma non deve essere una cosa artificiale. Questo è raccomandato in tutti gli sastra. Saksad-dharitvena samasta-sastrair uktas tatha bhavyata eva sadbhih. Coloro che sono devoti eruditi, devoti avanzati, anche loro accettano questo fatto, che il maestro spirituale dovrebbe essere trattato cosi come uno tratta Hari, la Persona Suprema.

Il maestro spirituale non pensa di essere lui Hari. Anche se a lui vengano offerti i rispetti di Hari, lui pensa a se stesso come un umile servitore di Hari e di tutti gli altri. Un maestro spirituale prende i suoi discepoli come suoi maestri spirituali. Questa è la sua posizione. Lui pensa: “Krishna mi ha mandato così tanti maestri spirituali.”. Lui non si considera maestro spirituale. Lui pensa di essere il servitore. Poiché loro devono essere addestrati, Krishna l’ha incaricato di addestrarli. Perciò lui considera se stesso come servitore dei discepoli. Questa è la posizione del maestro spirituale. Cosi quando uno è avanzato può vedere l’importanza dei devoti.

Il devoto avanzato mai disobbedisce o manca di rispetto a un altro devoto. La mancanza di rispetto verso un altro devoto è una grande offesa, vaisnava-aparadha. Vaiava-aparadha èun’offesa molto grave da evitare sempre. Perciò insegniamo a rivolgerci tra devoti come, “Prabhu“, “Prabhu“, “Tale e tale Prabhu“. Ma questo non dovrebbe essere detto semplicemente con le labbra, dovrebbe essere realizzato. Tutti dovrebbero pensare agli altri devoti come suoi prabhu, maestri. Uno non dovrebbe cercare di diventare il maestro.

trnad api sunicena
taror api sahisnuna
amanina manadena

kirtaniyah sada harih

Traduzione: Chi pensa di essere meno importante di un filo d’erba, chi e’ più tollerante di un albero e non si aspetta onori personali, ma e’ sempre pronto a offrire il proprio rispetto agli altri, può con facilità cantare il santo nome del Signore costantemente. [Cc. Adi 17.31]

Manadena. Dovremmo essere sempre pronti a offrire rispetto a tutti, non solo ai devoti, ma a tutti. Perché ogni essere vivente è originariamente un devoto di Krishna. Ma al momento, essendo coperto dall’illusione di Maya sta giocando come se fosse un demone. Ma la sua natura originale è devoto di Krishna. Jivera svarupa haya nitya krsnera dasa [Cc. Madhya 20.108-109]. Tutti sono eternamente servitori di Krishna. Ma essendo influenzati da maya, quando vengono coperti da questo corpo, dato da Maya, Prakrteh kriyamanani gunaih karmani sarvasah Traduzione verso completo: L’anima confusa dal falso ego, crede di essere l’autrice di azioni che in realtà sono compiute dalle tre influenze della natura materiale. [Bhagavad Gita. 3.27], e quando sono diretti dai tre guna di maya, loro pensano di essere diversi da quello che sono realmente. Si identificano con il corpo e pensano di essere indipendenti da Krishna. Ma di fatto nessuno è indipendente da Krishna.

Vi ho fatto l’esempio dei prigionieri, i criminali in carcere, vanno in carcere credendosi indipendenti dalle leggi statali. Loro vivono come dei fuorilegge. Un criminale pensa: “Non mi interessano le leggi statali.”. Ma dopotutto, a causa delle sue attività criminali è stato messo in prigione. In quel momento è costretto a obbedire alle leggi statali. Ma lui credeva di essere al di fuori delle leggi statali e cosi ha disobbedito. Ma all’interno della prigione è forzato a obbedire a tutte le leggi dalla punizione. Allo stesso modo, coloro che stanno sfidando l’autorità del Signore Supremo, Krishna, sono tutti criminali e vengono puniti da Durga-devi. Chayeva yasya bhuvanani bibharti durga Traduzione verso completo: La potenza esterna, Maya, l’ombra naturale della potenza cit, è adorata dalla gente come Durga, la causa che crea, persevera e distrugge questo mondo materiale. Adoro Govinda il signore primordiale, al cui volere Durga conformail suo comportamento. [Bs. 5.44]. Cosi nessuno può essere indipendente dalle leggi di Krishna. Tutti sono obbligati a sottostare alle leggi di Krishna. Ma c’è chi questo l’accetta volontariamente e invece c’è chi rifiuta capricciosamente. Rifiutare significa essere sotto il controllo di Maya e accettare volontariamente il servizio del Signore significa essere sotto la protezione dell’energia spirituale. Daivim prakrtim asritah. Nella Bhagavad-gita è detto, mahatmanas tu mam partha daivim prakrtim asritah Traduzione verso completo: O figlio di Pritha, coloro che non sono illusi, le grandi anime, sono protetti dalla natura divina. Poiché essi Mi riconoscono come Dio, la Persona Suprema, originale e inesauribile, si dedicano pienamente al servizio di devozione. [Bhagavad Gita. 9.13], “Coloro che sono mahatma, sono sotto la protezione dell’energia spirituale e chi non è mahatma, è duratma, lui è sotto la protezione dell’energia materiale.”. L’essere vivente è definito energia marginale, perché deve rimanere sotto la supervisione di una di queste due energie, l’energia materiale o l’energia spirituale. E può scegliere se rimanere sotto il controllo dell’energia materiale o sotto il controllo dell’energia spirituale. Perciò l’energia degli esseri viventi è definita marginale. La posizione dell’essere vivente è marginale. A meta tra le due energie, cosi può scegliere. Questo è ciò che è chiamato libero arbitrio. La scelta.

Quindi Krishna viene per spingere a tornare a casa, “perche stai lavorando sotto l’energia materiale ?”

prakrteh kriyamanani
gunaih karmani sarvasah
ahankara-vimudhatma
karta aham iti manyate

[Bhagavad Gita. 3.27 Gia tradotto.]

Coloro che sono sotto l’energia materiale, sono tirati per le orecchie dall’energia materiale. Bhramayan sarva-bhutani yantrarudhani mayaya [Bhagavad Gita. 18.61]. Yantrarudhani. Questo corpo è uno yantra, è un’automobile, una macchina meccanica. Proprio come quando siamo posti su un automobile e l’autista ci porta in posti diversi. Allo stesso modo, secondo il nostro karma, ci viene dato un certo tipo di corpo, corpo di gatto, corpo di cane, corpo umano, questo corpo, quel corpo. Fra le 8.400.000 specie. È cosi che noi ci stiamo muovendo da tempo immemore dentro gli universi materiali. Bhramayan sarva-bhutani yantrarudhani mayaya. In realtà, siamo sotto il controllo della natura materiale. Ma ahankara-vimudha atma, coloro che sono sciocchi e mascalzoni, pensano “Sono indipendente.”, “Io sono Dio.”, “Non mi interessa nulla di Dio.”. Così tante cose inventate inseguono. Questo è definito mati-cchanna, la pazzia. Perciò il Vaisnava Kavi dice:

pisaci paile yena mati-cchanna haya
maya-grasta jivera se dasa upajaya

[Prema-vivarta 6.2]

Proprio come quando un uomo è infestato dai fantasmi, in Bengala si chiama bhute pava. Parla dicendo sciocchezze e anche se suo padre è davanti a lui vuole attaccarlo senza alcun rispetto. È un pazzo. Quindi chiunque sia sotto questa protezione dell’energia materiale è più o meno pazzo, ma sempre pazzo. Queste non sono solo le nostre parole. È scientificamente vero. Lo so, c’è stato un caso di un uomo che è stato condannato a morte e il suo difensore ha presentato questa difesa: “Quest’uomo era in condizione di pazzia. Per questo motivo ha commesso quest’atto. Può essere scusato.” Cosi, uno psichiatra civile è stato invitato a esaminarlo per vedere se in realtà era in condizioni di sanità mentale. Lo psichiatra civile ha fornito prova di aver visto tanti pazienti e ha detto che tutti più o meno sono matti. [i devoti ridono]. “Date le circostanze, se quest’uomo è pazzo dovete voi stabilirlo dal vostro giudizio. Ma secondo la mia opinione, ogni uomo è un pazzo.”. Questo è un fatto reale. Chiunque sia sotto il controllo dell’energia materiale è un pazzo. Lui pensa: “Sono questo, sono quello.”, “Sono americano”, “Sono indiano”, “Sono indù”, “Sono un musulmano”, “e così via”. In realtà lui non è niente di tutto questo. Queste sono tutte creazioni di Maya. Proprio come se fossi seduto su un certo tipo di automobile, significa che io sono quell’automobile? Supponiamo che io sia seduto su un’automobile Rolls-Royce. Se dico: “Sono Rolls-Royce”, è la mia identificazione? Cosa pensereste voi? [i devoti ridono].  No. In realtà non lo sono. Questo è un dato di fatto. Se un uomo sta guidando una macchina molto bella e davanti c’è un thelawalla, Tridandi Prabhu dice: quelli che portano il carretto tipo rishow.. Prabhupada dice: Io l’ho visto. L’autista dice: “He thela, come se quell’uomo fosse diventato il thela e lui fosse diventato il motore. [i devoti ridono]. Quindi, in realtà, questo è vero. Pisaci paile yena mati-cchanna haya [ Prema-vivarta 6.2]. Lui non è thela e nemmeno è l’automobile. Lui è un’entità vivente. Una pura entità vivente. Pertanto nella Bhagavad-gita è detto, brahma-bhutah prasannatma Traduzione verso completo: Colui che ha così raggiunto la Trascendenza realizza subito il Brahman Supremo e diventa felice. Non si lamenta, non ha desideri di possesso ed è equanime verso tutti gli esseri viventi. In questa condizione può servirMi con una devozione pura. [Bhagavad Gita. 18.54]. Quando uno è realmente auto-realizzato sa che: “non sono americano, non indiano, non indù, non musulmano, non sono uomo, non sono donna. Io sono anima spirituale. Aham brahmasmi.”, in quel momento, smette di lamentarsi. Na socati na kanksati. Noi litighiamo l’uno con l’altro lamentandoci e desiderando ardentemente tante cose a causa di questa errata identificazione del sé con questo corpo.

yasyatma-buddhih kunape tri-dhatuke
svadhih kalatradisu bhauma-ijya-dhih
yat-tirtha-buddhih salile na karhicij
[janesv abhijnesu] sa eva go-kharah

[Srimad Bhagavatam 10.84.13]

Il Bhagavata dice che ogni persona che si identifica erroneamente con questo corpo, kunape tri-dhatuke. Yasya atma-buddhih. Questo corpo è composto da tre dhatu, kapha pitta vayu, e se identifichiamo noi stessi con: “io sono kapha pitta vayu, allora certamente quella persona è un go-kharah. Non è meglio di una mucca o di un asino.

Quindi la bhakti, il servizio devozionale, inizia quando di fatto si è realmente realizzati nel sé. Liberi da tutte le false designazioni.

Tridandi: Quando uno raggiunge la realizzazione di chi è veramente, allora inizia il servizio devozionale. Quindi fino a quel momento non è servizio devozionale. Solo quando uno realizza chi è veramente.

Prabhupada: Perciò quel: sa bhaktah prakrtah smrtah [Srimad Bhagavatam 11.2.47]. Chiunque è identificato con il corpo ed è impegnato nell’adorazione della Divinità, in realtà non ha realizzato se stesso, perche lui non sa riconoscere chi è un devoto e non conosce il suo dovere verso le altre persone. Quindi rimane un prakrta-bhakta. Prakrta-bhakta significa che si trova sulla piattaforma materiale, un bhakta materiale, che sotto la direzione del maestro spirituale, sotto la direzione degli sastra, sta cercando di migliorare la sua condizione di esistenza materiale. Questo è chiamato prakrta-bhakta, sa bhaktah prakrtah smrtah. Quindi non dovremmo rimanere perennemente un prakrta bhakta. Dobbiamo migliorare, madhyama-bhakta. Madhyama-bhakta significa che sa cos’è Dio, cos’è Krishna, sa qual è il devoto di Krishna, conosce le persone in generale e conosce le persone atee. Quattro categorie di persone si manifestano davanti a lui. Non è che in modo artificiale noi dobbiamo dire: “Dal mio punto di vista sono tutti uguali.”. Questo ovviamente è vero nello stadio più elevato, panditah sama-darsinah [Bhagavad Gita. 5.18]. Ma non dovremmo imitare quello stadio. Poiché noi siamo allo stadio di neofita non dovremmo artificialmente imitare la visione di un maha-bhagavata. Maha-bhagavata non vede nessuno che non sia devoto. Vede che tutti sono devoti migliori di lui. Proprio come Krsnadasa Kaviraja Gosvami. Scrive nella Caitanya-caritamrta:

jagai madhai haite muni se papistha
purisera kita muni se lagistha

Traduzione: Sono più peccatore di Jagai e Madhai, e anche più degradato dei vermi negli escrementi. [Cc. Adi 5.205]

 Lui non sta fingendo. In realtà, un maha-bhaga …, bhagavata, pensa proprio così: “Io sono il più basso”. Ma egli è il più elevato. Uno che pensa in quella maniera, umile… senza fingere, è il più elevato.

trnad api sunicena
taror api sahisnuna
amanina manadena

 kirtaniyah sada harih

Traduzione: Chi pensa di essere meno importante di un filo d’erba, chi e’ più tollerante di un albero e non si aspetta onori personali, ma e’ sempre pronto a offrire il proprio rispetto agli altri, può con facilità cantare il santo nome del Signore costantemente. [Cc. Adi 17.31]

Vuole offrire rispetto a tutti, ma non si aspetta alcun rispetto per se stesso. Questo è mahabhagavata. E se uno vuole rispetto per lui, significa che è ancora in kanistha adhikari. Un maha-bhagavata è pronto a dare rispetto a tutti, anche alla formica. E per se stesso non vuole alcun rispetto. Questo è maha-bhagavata. Come insegna Caitanya Mahaprabhu, trnad api sunicena taror api sahisnuna, amanina. Per se stesso non ha bisogno di rispetto. Manadena. Questo è un maha-bhagavata.Quindi in generale, siamo nella fase inferiore del servizio devozionale. Proprio come in genere le persone vengono e offrono rispetto alle Divinità nel tempio, ma non sanno come dare rispetto al devoto, come aiutare gli altri a diventare devoti. Quelli sono nella fase più bassa. Un devoto non dovrebbe solo dare rispetto al devoto, ma dovrebbe anche cercare di rendere gli altri devoti. Questo, significa predicare. Predicazione.

Qual è il significato di questa predicazione? Le persone sono impegnate in attività materiali e il predicatore dovrebbe avvicinarsi a loro dicendo: “Stai sprecando il tuo tempo, mio ​​caro signore. Diventa devoto di Krishna.“. Questa è la predicazione. “Stai semplicemente sprecando il tuo tempo. Hai questa forma di vita umana, ma la stai utilizzando come un animale: mangiando, dormendo, accoppiandoti e difendendoti. Puoi anche essere un grande leader politico, ma sei impegnato in attività che sono come quelle degli animali.” E questo è vero.

Che fanno questi politici? Fanno accordi per mangiare, dormire, accoppiarsi e difendersi. È tutto quello che fanno. Promettono che “ti daranno del buon cibo, in cambio del voto. Fammi ministro del cibo. Ti farò avere abbastanza cibo.”. Oppure tante altre cose che promettono falsamente. Loro lo sanno che non cambierà nulla. Quindi, in realtà, il ministro o il padre del ministro, non possono darti da mangiare. Il cibo è fornito da Krishna. Eko bahunam vidadhati kaman [ Katha Upanisad 2.2.13]. Comunque, in ogni caso, il kanistha-adhikari sta semplicemente imparando come diventare devoto. E lui, attraverso i principi regolatori, impegnato nell’adorazione delle Divinità, gradualmente si eleverà alla piattaforma del madhyama adhikari. E madhyama adhikari significa che sa qual è la posizione di Dio, Krishna, qual è la posizione del devoto, qual è la posizione delle persone in generale e qual è la posizione di un ateo. Ci sono anche gli atei. Così isvare tad-adhina, ovvero i devoti, isvara tad-adhina balisa. Balisa significa persona innocente. E isvare tad-adhi,bali, dvisatsu. Dvisatsignifica invidioso. Ci sono molte persone, voi ne avete fatta molta esperienza di quelli che non appena sentono parlare di Dio si irritano immediatamente. Questo si chiama dvisatsu, demone. Perciò un devoto madhyamaadhikari può vedere questi quattro tipi di persone: Dio, la Persona Suprema, Krishna, i Suoi devoti, le persone innocenti e la classe atea, i demoni.

Cosi egli tratta tutte queste quattro classi in modi differenti. Quindi lui, isvare tad, tad-adhina. Quindi prema. Cerca di amare Dio. Vede Dio, la Persona Suprema. Perciò questa sua relazione con Dio, la Persona Suprema è sempre per aumentare il suo amore per la Personalità Suprema di DIO, Krishna. Questa è una delle attività del madhyama adhikari. Come fare amicizia con i devoti. Amare Dio, Krishna e fare amicizia con i devoti. Non per diventare invidioso dei devoti, ma per fare amicizia con loro. Se il devoto è uttama adhikari dovrebbe prendere lezioni da lui. Se è uguale dovrebbe fare amicizia con lui. E se è inferiore dovrebbe cercare di aiutarlo a diventare un devoto superiore. Questo è il compito del devoto. Isvare tad-adhinesu balisesu dvisatsu ca. Isvara,amare Krishna. Come aumentare l’amore per Krishna. Yato bhaktir adhoksaje [SB 1.2.6]. Semplicemente per aumentare basta pensare sempre: “Come posso rendere un servizio migliore a Krishna?!” Questo è uno dei suoi compiti.

L’altro compito è fare amicizia con i devoti. Chiunque sia devoto è bene fare amicizia con lui. E l’altro, balisesu, coloro che sono innocenti, coloro che non sono offensori, ma persone innocenti. Proprio come i bambini, semplici, (Prabhupada ha detto che innocente significa che quando gli presenti la coscienza di Krishna, loro la accettano.), Il devoto dovrebbe predicare la coscienza di Krishna a loro. Perché loro sono innocenti. Quelli che sono dvisat, demoni contro Dio dovrebbero essere evitati. Evitateli. Non andate li per predicargli. No. Non dovete neanche amarli. Certo, tutti dovrebbero essere amati, ma in accordo del tempo e delle circostanze.

Cosi per un predicatore che sta cercando di fare del bene alle persone innocenti, appena trova uno che non sa come amare Dio, che cos’è Dio, il compito del predicatore è insegnare all’inocente. Non deve sprecare il suo tempo con i demoni, coloro che non sono interessati alla questione di Dio.

Ma quando sei elevato alla piattaforma più alta del servizio devozionale, allora non c’è più dvisatsu. Niente più amici e niente più dvisat, nemici. Tutti, un maha-bhagavata, vede: “Tutti sono impegnati nel servizio del Signore tranne me.”. Questa è lavisionedi Maha-bhagavata . Ma non dovremmo cercare di imitarlo in modo artificiale. Proprio come io vi ho dato l’esempio dell’autore della Caitanya-caritamrta, Krsnadasa Kaviraja Gosvami. Lui parla cosi:

jagai madhai haite muni se papistha
purisera kita muni se lagistha

Traduzione: Sono più peccatore di Jagai e Madhai, e anche più degradato dei vermi negli escrementi. [Cc. Adi 5.205]

Non sta imitando e non sta parlando in modo falso. Lui veramente si sente così. Un maha-bhagavata sisente così: “io sono il più basso.”. Proprio come ha cantato Bhaktivinoda Thakura, amara jivana sada pape rata nahika punyera lesa [?]. Dice così: “La mia vita è sempre impegnata in attività peccaminose. Non ho traccia di attività pia.”. Amara jivana sada ape rata nahika punyera lesa. “Ho dato così tanto disturbo a tutti gli altri esseri viventi.”. Rappresenta se stesso come un uomo comune. Non è che sta parlando in modo artificiale per fare scena. Lui si sente veramente così.

Proprio come Radharani. Pensa sempre a se stessa come il più umile dei devoti, la più bassa. Pensa sempre così. Vede sempre che le gopi, lealtre gopi, sono più qualificate di lei per servire Krishna e che Lei non è qualificata. Crede di non essere molto qualificata. Quindi a Vrndavana, troverai i devoti che si avvicinano a Radharani: “Jaya Radhe, perché se Radharani lo raccomanda a Krishna il devoto è facilmente accettato da Krishna. E quindi dice: Se Radharani è soddisfatta, allora Lei presenta questo caso del devoto a Krishna.: “Ecco un devoto. È migliore di Me. Accetta gentilmente il suo servizio Krishna.”. E Krishna non può esimersi. Quindi maha-bhava. Radharani è maha-bhava. Caitanya Mahaprabhu mostrò quel maha-bhava. Quel maha-bhava non è possibile per l’uomo comune.

È una prerogativa speciale di Srimati Radharani e chi è che ha interpretato la parte di Radharani sebbene sia Krishna? Caitanya Mahaprabhu. Perciò, maha-bhava, sono le estasi che non devono essere imitate da noi. Pero bisogna anche essere consapevoli di come i maha-bhagavata, maha-bhava trattano con Krishna. Quindi in generale, l’avanzamento, soprattutto di quelli che sono predicatori è abbastanza al secondo livello e dovrebbero rimanere sulla seconda piattaforma trascendentale. Anche un maha-bhagavata quando diventa un predicatore scende alla seconda piattaforma. Non rimane sulla piattaforma più alta. Interpreta la parte della seconda piattaforma. A volte è affermato anche nella Bibbia e penso che Gesù Cristo lo disse: “Ci sono ancora molte cose da dire, ma non ve le sto dicendo.”. Non è vero? Sì. Quindi in realtà il maha-bhagavata ha molte cose da dire, ma poiché è un predicatore, non dice tutto ai devoti neofiti. Perché non sono competenti per accettarlo e comprenderlo bene.

Quindi Caitanya Mahaprabhu … Il miglior esempio è Caitanya Mahaprabhu. È Krishna Stesso, ma recita la parte del maha-bhagavata. Non ha mai discusso pubblicamente del rasa-lila di Krishna. Mai ne ha discusso. Non troverai mai il momento in cui Caitanya Mahaprabhu discuta pubblicamente di rasa-lila. No. Mai. Lui semplicemente aveva a che fare con persone comuni cantando il maha mantra Hare Krishna e ogni volta che c’erano studiosi, c’erano filosofi, proprio come Sarvabhauma Bhattacarya, Prakasananda Sarasvati: Allora parlò con lui un po’ di filosofia, Vedanta-sutra. E quando c’era un devoto di alta classe come Ramananda Raya, parlò della lila di Krishna. Non è che con tutti parlasse della lila di Krishna. No.

Né ha discusso di filosofia con tutti. No. Per il pubblico in generale, finche è rimasto a Jagannatha Puri, ogni sera semplicemente organizzava una grande sankirtana party e per almeno quattro ore andavano in sankirtana in quattro differenti gruppi del sankirtana. Abbiamo studiato queste cose nella Caitanya-caritamrta o Insegnamenti del Signore Caitanya. Dice come si comportava Caitanya Mahaprabhu, perché nonostante fosse Krishna Stesso lui recitava la parte dell’Acarya, recitava la parte del devoto.

namo maha-vadanyaya
krsna-prema-pradaya te
krsnaya krsna-caitanya-
namne gaura-tvise namah

[Cc. Madhya 19.53Gia tradotto.]

Bhaktakhyam bhaktavataram namami bhakta-saktikam, panca-tattvatmakam krsnam [Cc. Adi 1.14]. Quindi dovremmo seguire Caitanya Mahaprabhu e i sei Gosvami. Cosi gradualmente impariamo cos’è il servizio devozionale e come eseguirlo. Tutto è spiegato molto bene nel Bhakti-rasamrta-sindhu che abbiamo qui presentato come Il Nettare Della Devozione,La scienza completa del Bhakti-yoga.“. Quindi, prima di tutto, dovremmo approfittarne grantha, e poi gradualmente fare progressi. Narottama dasa Thakura disse quindi che kabe hama bujhabo sri yugala-piriti.

rupa-raghunatha-pade haibe akuti
kabe hama bujhabo sri yugala-piri …
[Lalasamayi]

Senza comprendere Rupa-Raghunatha, o senza passare attraverso le letterature fornite da Rupa-Raghunatha, se improvvisamente, all’improvviso, proviamo a diventare devoti di RadhaKrsna. Non è possibile. Sempre se chiaramente, il nostro scopo è diventare devoti di Radha-Krsna, ma come diventare Radha-Krsna?  Dobbiamo studiare questi libri, specialmente Bhakti-rasamrta-sindhu.

Grazie mille.

Devoti: Haribol! [fine]

Inizio del commento di SG Tridandi Das sul Nettare Della Devozione Prefazione Parte 21

Tridandi: Quindi, mantiene sempre coerentemente il punto. Che sia una lezione sul Bhagavatam, una lezione sul nettare della devozione, comunque mantiene sempre il punto con coerenza. Quindi questa idea che Prabhupada ha detto tante cose e quindi uno deve capire chissà cosa. NO. Dice sempre quello, perche capisce che noi non capiremmo oltre altrimenti. Non è che ci mette nella confusione. Prabhupada non ci parla in un modo dove ognuno deve interpretare e capire a modo suo. NO. Siccome lo sa che siamo anche più bassi del kanistha adhikara, lo stadio inferiore, parla sempre in un modo chiaro, preciso e coerente. Quindi se avvengono queste situazioni dove uno non ha ben chiare le cose, significa che non ascolta Prabhupada. No che non ascolta, ma che non ascolta Prabhupada. Significa l’opposto. Che ascolta tutto, ma non ascolta Prabhupada. Altrimenti non ci possono essere dubbi e confusione su quale sia il punto che dice Srila Prabhupada. È chiaro.

Devoto: Sono per tutti.

Tridandi: Sono per tutti, si. Ma il punto che sto facendo è che non è possibile che io lo capisco a modo mio e tu lo capisci a modo tuo. Perche lui è coerente, preciso, chiaro, sempre sul punto e non parla mai in maniera ambigua dove lascia spazio alla tua speculazione. Questa è la caratteristica unica, ma proprio unica in assoluto di Srila Prabhupada. Unica universale, non solo di questo pianeta. I libri di Prabhupada non lasciano spazio all’interpretazione o alla speculazione. Non lasciano la possibilità che possa dargli la tua comprensione diversa da quella che da lui.

Devoto: Non lascia la possibilità di estrapolare qualcosa di diverso da quello che c’è scritto.

Tridandi: No. Quello è un mascalzone. Quello che legge una cosa e la vuole interpretare diversamente è un mascalzone. Ma anche chi è innocente e lo legge, ad esempio, diciamo che lo leggono 10 innocenti e  non è che ognuno capisce a modo suo. NO. Questo non può accadere. Non ti lascia spazio per interpretazioni o per speculazione, dove tu devi afferrare il concetto che è nascosto dietro quelle parole. Capisci? Come se tu leggessi un libro di questi grandi falsari, tipo Yogananda Paramahansa, o di questi nomi strani moderni, loto dai mille petali… Tutte queste robaccie dove ognuno che le legge le capisce come gli pare a lui. Tutte queste cose che ognuno le vive come gli pare a lui. Discorsi del tipo, visualizza nella tua mente a modo tuo. NO. Srila Prabhupada non lascia questo spazio. Ecco perche non c’è gratificazione dei sensi in questi libri. Nelle sue parole non c’è mai traccia della gratificazione dei sensi. Non ti lascia nemmeno quella gratificazione di essere creativo. Di avere la tua interpretazione, la tua opinione.

Quando uno dice la mia realizzazione, significa che realizza di meno o di più, tutto qui. Chi realizza di più o chi realizza di meno. Non è che ognuno ha la sua relazione in base alla sua realizzazione. No. Significa, hai realizzato di più, hai realizzato di meno. Hai capito di più o hai capito di meno e in base a quello si va avanti. Ma non che è diversa. Quindi questa idea che Prabhupada dice tante cose e serve qualcuno che ci faccia capire quello che Prabhupada dice è un’idea completamente assurda. Quand’è che uno capisce? Quando si arrende. Non ti arrendi? Non capisci. Semplice. Se non ti arrendi, sei un farabutto e un mascalzone. Chi è il farabutto? Prabhupada per farlo capire ha dato un esempio specifico che è molto chiaro. Il mascalzone e farabutto è quello che in un incontro di lotta, è messo a tappeto, è messo a terra con le spalle a terra, non si può muovere e dice: No, non hai vinto. Ancora non mi hai vinto. Quello è un farabutto, definizione di rascal. Nonostante sta li, che non si può muovere, senza via d’uscita, tutti lo vedono, ma lui dice, no, non hai vinto. Quello è un RASCAL. Quindi a meno che uno non sia farabutto, non può dire no, non mi arrendo, ho la mia opinione. NO.

Devoto Lilananda Prabhu: Com’è descritto, con tutti i differenti passaggi, che arrivano a quella comprensione. Quindi, hai proprio possibilità di capire le mentalità.

Tridandi: Da tutte le angolazioni. Non c’è possibilità che tu possa male interpretare. A meno che non sia un mascalzone, un farabutto che non si vuole arrendere.  Semplice. Poi, se tu dici, ho capito sì, però sono troppo debole. Allora uno ti può anche aiutare, Quello è innocente. Capito? Invece quello che dice, no, questa è l’opinione vostra. Dicono: “Ahhh, io ammiro tutta questa vostra fede. Veramente vi ammiro, però io….”. Ma quale fede? Sei tu che non vuoi arrenderti. Sei tu che non vuoi capire, perche proprio non t’interessa capire. Quindi sei un farabutto. Devi dire: “Io sono un mascalzone, perche voglio continuare a modo mio e non voglio saperne niente.”. E allora vai e marcisci nel mondo materiale all’infinito, eternamente. Non è che uno non capisce. Capito?

Questo è il siddhanta. La conclusione ultima. Siddhanta è uguale per tutti. Chi ascolta Srila Prabhupada conclude con lo stesso siddhanta. Se il siddhanta non è lo stesso, significa che non stiamo ascoltando Srila Prabhupada. Altrimenti, stiamo mischiando all’ascolto di Srila Prabhupada, l’ascolto di tanti altri. Chiunque essi siano. Fosse pure la parampara. Come se noi volessimo giudicare e capire quello che dice Prabhupada in accordo a quello che dice la parampara. Come se noi comprendiamo la parampara. Cosi per capire Prabhupada facciamo il confronto. Cioè, se la parampara dice nero e Prabhupada dice bianco, allora se noi diciamo che, Prabhupada dice bianco, ma intende nero. Quello significa che tu l’hai scavalcato. Invece la parampara dice nero e Prabhupada dice bianco, allora noi diciamo: ci sembra che la parampara dice nero, ma, in effetti, Prabhupada che lo capisce dice che significa bianco. Questo è l’approccio perfetto. Se uno non ha quest’approccio nel siddhanta di Srila Prabhupada, se non ha questa visione, non dovrebbe rappresentare questo movimento. Non dovrebbe rappresentare Srila Prabhupada.

Dovrebbe uscire da quella sua posizione, farsi da parte e dire: scusate, io non me la sento, perche non ho questa fiducia. No che io capisco meglio di te. Siamo io e te, Srila Prabhupada e la parampara, e tu mi dici, io capisco meglio di te. La parampara dice nero, Prabhupada dice bianco, ma intende dire nero. Tu dici cosi, ed io, ti dico: “chi sei tu?” e tu dici “sono il rappresentate di Prabhupada.” No, tu non lo rappresenti, tu lo scavalchi dicendo che capisci meglio. E poi, perche tu dovresti capire meglio di me?!Perche? e tu dici “NO Prabhu, sono tutte grandi anime e io sono solo la più bassa..”. Eccerto, chi dice così finge che è un uttamaadhikara. Io non sono uttamaadhikara. Non sono neanche kanisthaadhikara ancora, figuriamoci uttamaadhikara.

Pero, accetto Srila Prabhupada come maestro spirituale. Noi accettiamo Srila Prabhupada come maestro spirituale, come Acarya fondatore e come autorità ultima. Srila Prabhupada è l’autorità ultima di questo movimento. Chiunque vuole dirci: No, tu non l’hai capito Prabhupada. Io sì e tu no. E perche? Perche ti ha parlato da solo in una stanzetta, solo tu e lui? Dicendoti, guarda, quello che dico agli altri, non dare retta.. (Tridandi qui ha avuto  un tono sarcastico.). Perche tu dovresti capirlo meglio? Perche sei più arreso? Se sei più arreso, allora accetti Prabhupada, anche se dice bianco. (Tridandi ha detto la parampara per fare un esempio estremo.) La chiave di lettura è che Srila Prabhupada veramente comprende la parampara. Se non hai questa convinzione e questa fede assoluta in questo punto specifico, riguardo a Srila Prabhupada, semplicemente non puoi essere suo rappresentante e quindi non puoi essere neanche un leader in questo movimento. Ti devi fare da parte. È molto semplice e trasparente. Non sono neanche argomenti da discutere questi.

Devoto: Se uno è nella posizione di rappresentante e chiunque può sottolineare questo che hai detto tu adesso..

Tridandi: Certo. Che deve farsi da parte. Altrimenti, (Tridandi Prabhu lo dice in inglese.). Ma dice che a quel punto c’è, Demanding Autority (Autorità Esigente) e Commanding Autority (Autorità Dominante). Demanding Autority significa che io ho la tua stima, però ho anche le armi. Ho la forza dell’esercito e ho le armi quindi tu non hai molta scelta, “e allora che fai?” è una situazione del tipo “Ok, adesso hai scoperto che io sono uno falso, ma ho le armi e la forza dell’esercito, e tu che fai? Io sono più forte di te.” Questo è Demandig e significa che siccome io sono l’autorità, tu devi ubbidire, anche se io dico, straflcionate. E invece c’è Commanding Autority, anche se non dico niente tu accetti. Non ho bisogno neanche di parlare. Perche tu lo vedi che è così. Accetti l’autorità volontariamente perche vedi che è cosi. Nell’altro caso invece, vai dall’autorità superiore, si. E se anche l’autorità superiore è cosi, tu vai da quella ancora più superiore. Noi siamo sicuri che non c’è autorità superiore a Srila Prabhupada.Quindi noi preghiamo sempre che Krishna dia, Prabhupada e Krishna diano l’intelligenza a chi… (frase interrotta per intervento di un devoto.)

Devoto: Quindi se un’autorità superiore, fra virgolette, diciamo, o è assente o se c’è, non da risposta, Prabhupada (Tridandi domanda e specifica al devoto, questa è un’ipotesi che stai facendo? Il devoto dice si.). Quindi se per ipotesi, se un’autorità superiore, fra virgolette, diciamo, o è assente o se c’è, non da risposta, ma siccome di Prabhupada ci sono i libri che parlano per lui…

Tridandi: Tu vai vanti con il tuo servizio. Se tu suoni il fischietto dell’allarme e nessuno risponde o se suoni la campana al vento, tu continua a farlo lo stesso. Tu fai quello che devi fare, e se ti dicono che tu quando fai l’adorazione delle Divinità, non puoi offrire prima a Srila Prabhupada e poi alle Divinità, altrimenti come possono le Divinità prendere qualche cosa di cui ha già goduto il maestro spirituale? Se qualcuno ti dice cosi, non ha capito quello che abbiamo letto adesso: Krishna dice, chi adora me, si, va bene. Ma chi adora il mio devoto è molto migliore! Perche Krishna dice che lui stesso adora il suo devoto. Io adoro il mio puro devoto! Cosi dice Krishna! Quello che prende il puro devoto, quando offre il prasadam è Maha Maha, il MAHA prasadam è offerto a Krishna.

Il MAHA MAHA prasadam è quando l’ha preso il puro devoto. Krishna non mangia con la sua bocca, mangia attraverso la bocca del suo puro devoto. Quindi tu il prasadam lo metti nella bocca del puro devoto per farlo arrivare a Krishna. E questo è spiegato da Srila Prabhupada e confermato quando Prabhupada lo spiega negli Sastra. Quindi chi ci dice: NO, non puoi offrire alle Divinità, se prima l’ha gustato il puro devoto… Lui è kanisthaadhikara, come abbiamo letto oggi, in questa lezione. prakrta-bhakta. Un devoto materialista. Come abbiamo letto, questo devoto, vede le Divinità, ma non ha capito chi è il devoto. Lo abbiamo letto adesso, ora, ora. Volete che ve lo rilegga, tante volte non avete capito bene?! (I devoti ricordano bene e voi potete rileggere qui nella lezione.) Questo è siddhanta.

Se stai adorando le Divinità e arriva il puro devoto smetti e vai a ricevere lui. Arriva Prabhupada che fa la classe, e tu stai facendo servizio? Vai a riceverlo, porgigli gli omaggi dovuti, vai a sentirlo. Altrimenti che servizio fai se non ascolti quello che ti dice il puro devoto?!

Oggi invece, appena si accende una sua classe c’è la fuga. Perche non c’è gratificazione dei sensi. Nei libri di Prabhupada e nelle parole di Prabhupada non c’è gratificazione dei sensi.

L’adorazione del puro devoto è più dell’adorazione di Krishna stesso.

Adorare Hari Bhakta è più che adorare Hari.

Per quale motivo è più? Perche?

Devoto Lilananda Prabhu: Perche Krishna è più soddisfatto!Come tute le nostre attività, in pratica fanno sempre riferimento alla soddisfazione di Krishna. Dato che tu non conosci come soddisfare Krishna, perche Krishna non lo conosci.

Tridandi: NO, non solo, è che proprio sempre, anche quando c’è un’anima realizzata, sempre, servire il devoto di Krishna è più che servire Krishna. Sempre. NO allo stadio intermedio o allo stadio iniziale. È sempre così. L’opposto è lo stadio iniziale. Dicendo che quando tu servi Krishna è più importante di servire il devoto. Questo è lo stadio iniziale. Lo stadio avanzato è quando tu dici, no, è più importante servire il devoto che servire Krishna. Quello è lo stadio più avanzato. Perche servi Krishna attraverso il suo puro devoto. Altrimenti Krishna quel servizio non te l’accetta. Yasya prasadad bhagavat-prasado. Questo è un esempio: Io faccio l’aratika partendo da Srila Prabhupada in su. Come ha detto lui. Perche ha detto, la misericordia scende dall’alto, il servizio sale dal basso. È semplice. Il servizio parte dal basso e gradualmente sale, sale, sale, verso l’alto. La misericordia parte dall’alto e gradualmente scende, scende, scende, verso il basso.

Devoto Lilananda Prabhu: Che poi tu la ricevi sempre dal maestro spirituale visto che ti arriva da lui.

Tridandi: Come Sri Caitanya Mahaprabhu, mette le mani verso l’alto per poi abbassarle. Lui prende la misericordia dall’alto e poi la passa nel basso a noi. Prende il servizio e lo passa a noi. (Tridandi mima il modo di mettere le mani e le braccia di Sri Caitanya Mahaprabhu …  e viene detto che non è un semplice passo di danza.). Questo è chiaro. Consistente filosoficamente. Coerente. E li finisce tutta la speculazione mentale. Dov’è il problema? Poi il dettaglio, quello più specifico, certo che ci vuole. Più voi lo fate bene e meglio è. È importante andare nel dettaglio perché è li che si vede quanto tu sei disposto ad arrenderti. A sottometterti. Quella è la manifestazione, nel nostro basso livello di oggi, dell’amore per Krishna e per il maestro spirituale. Devi dimostrare che non lo fai in maniera trash, o casuale. Non va bene che da una parte fumi e dall’altra adori le Divinità. Cosi arriva la gente, ti fa l’offerta e tu campi. No! Ho visto io stesso, dei Brahmachari sdraiati per terra, certo, pero con questi pochi santi bisogna stare attenti, perche quello è capace che te lo fa apposta, per vedere se ci caschi. Però. Il principio è quello. Sdraiato, per terra, con un ventaglio per aria appeso davanti alle Divinità, con un filo che viene giù, legato sull’alluce del piede per sventolare le Divinità. Pero se uno pensa, vedi, ha bisogno di riposare, seno non può stare 24 ore su 24 sveglio. Ma anche mentre riposa continua a sventagliare le Divinità.  Bene, se vuoi avere quella visione ok. Ma non è così che funziona… di questi tempi non è cosi. I devoti ridono.

Chiudiamo qui. Haribol.

Fine commento di SG Tridandi Das.

Nettare Della Devozione Ki-Jay  –  Srila Prabhupada Ki-Jay  –  Srila Rupa Gosvami Ki-Jay

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