Lezioni di Srila Prabhupada sul
Nettare Della Devozione Prefazione Parte 25
Il Nettare Della Devozione Prefazione Parte 25
Lezioni di Srila Prabhupada
Lezione di Srila Prabhupada sul Nettare Della Devozione Prefazione Parte 25
Tenuta a Bombay 02.01.1973
Audio Lezione di Srila Prabhupada Tradotta da Tridandi DAS direttamente dall’inglese in tempo reale.
Trascrizione dell’audio Lezione di Srila Prabhupada sul Nettare Della Devozione Prefazione Parte 25 trascritta in Italiano.
Il Nettare Della Devozione
Bombay 02.011973
Bhaktin Barbara:
nana-sastra-vicaranaika-nipunau sad-dharma samsthapakau
lokanam hita-karinau tri-bhuvane manyau saranyakarau
radha-krishna-padaravinda-bhajananandena mattalikau
vande-rupa-sanatanau raghu-yugau sri-jiva-gopalakau
Traduzione: Offro il mio rispettoso omaggio ai sei Gosvami di Vrindavana – Sri Rupa Gosvami, Sri Sanatana Gosvami, Sri Raghunatha dasa Gosvami, Sri Raghunatha Bhatta Gosvami, Sri Jiva Gosvami e Sri Gopala Bhatta Gosvamji – che sono molti esperti a studiare attentamente tutte le scritture rivelate, allo scopo di stabilire gli eterni principi della religione a beneficio dell’umanità intera. Essi sono dunque onorati in tutti e trei mondi, e tutti possono prendere rifugio in loro perché essi servono Sri Sri Radha e Krishna assorti nel sentimento d’amore delle gopi.
Tridandi: Leggiamo dal primo volume di questo bellissimo libro che è intitolato una raccolta di lezioni di Sua Divina Grazia Abhay Charanaravinda Bhaktivedanta Swami Srila Prabhupada, Acarya fondatore dell’Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna.
Leggiamo una lezione di Srila Prabhupada sul Nettare Della Devozione prefazione parte 25, tenuta a Bombay il 02 Gennaio 1973
Pradyumna: [lettura] “Questo processo del servizio devozionale cosi come raccomandato nel Nettare della devozione gradualmente eleverà chi lo pratica dalla condizione della vita materiale fino allo stato spirituale, dove il devoto diventa purificato da tutte le designazioni.
I sensi possono quindi diventare incontaminati essendo costantemente in contatto con il bhakti–rasa. Quando i sensi purificati sono impiegati al servizio del Signore saremo situati nella vita del bhakti–rasa. Cosi qualsiasi azione compiuta per la soddisfazione di Krishna in questo stato della vita trascendentale bhakti-rasa può essere gustata perpetuamente.”.
Prabhupada: Quindi Bhakti-rasamrta-sindhu, Srila Rupa Gosvami ci da questo processo su come elevare il proprio sé da questa piattaforma materiale a quella spirituale. Questo è il servizio devozionale. La vita devozionale significa purificare la presente vita condizionata e contaminata che è sotto l’influenza delle tre influenze della natura materiale, sattva-guna, rajo-guna, tamo-guna. Se noi non siamo influenzati da questi tre guna, proprio come è raccomandato nella Bhagavad-gita: trai-gunya-visaya veda nistrai-gunya bhavarjuna Traduzione verso completo: O Arjuna, supera le tre influenze della natura materiale che costituiscono l’oggetto principali dei Veda. Liberati d’ogni dualità, dal’ansia di guadagno e di sicurezza materiale e stabilisciti nel sé. [Bhagavad Gita. 2.45]. Bisogna situarsi al di sopra dei tre guna: sattva-guna, rajo-guna, tamo-guna. Nell’esistenza materiale il sattva-guna è considerato di prima classe, il rajo-guna è considerato di seconda classe e il tamo-guna è considerato di terza classe. Ma anche se rimaniamo nel sattva-guna, quella non è una piattaforma trascendentale. Sattva-guna significa qualificazione brahminica, satya sama dama titiksa arjava jnanam vijnanam astikyam brahma-karma svabhava-jam Traduzione verso completo: Tranquillità, controllo di sé, austerità, purezza, tolleranza, onestà, conoscenza, saggezza e religiosità sono le qualità naturali che caratterizzano le attività del brahmana. [Bhagavad Gita. 18.42]. Questi sono i sintomi del sattva-guna. Poi rajo-guna, tejo isvara bhavas ca yuddhe capy apalayanam. Proprio come i ksatriya che sono molto potenti e vogliono controllare. Loro non hanno paura di combattere. Queste sono le qualifiche degli ksatriya. Rajo-guna. Potenza creativa. Vogliono espandere il loro regno, governare il popolo e tassare il popolo. Queste sono le qualità del rajo-guna. Invece tamo-guna significa sudra: ignoranza e pigrizia. Questo è iltamo-guna equesti sono i sintomi. Loro non hanno nessuna attività. Non possono essere indipendenti perché sono molto pigri. Brahmana, ksatriya, vaisya, loro hanno la loro vita indipendente, mentre i sudra sono dipendenti. Cosi i sudra sono proprio come i cani. Un cane se non ha un padrone è un cane randagio. Quindi non ha alcun valore. Il cane deve essere portato alla catena dal suo padrone. Questa è la sua vita. Ma se lui è d’accordo e volontariamente acconsente, tu dici: “Vieni qui.”, Lui: “Viene, si.”. Allora paricaryatmakam karyam sudra-karma svabhava-jam Traduzione verso completo: La coltivazione della terra, la protezione della mucca e il commercio sono le attività naturali del vaisya, mentre il dovere del sudra consiste nel servire gli altri col suo lavoro. [Bhagavad Gita. 18.44]. Paricarya, per soddisfare il maestro. Anche il nostro processo di bhakti è la stessa cosa. Certe volte noi veniamo criticati, “per una mentalità schiavista.”. Sì, noi vogliamo volontariamente diventare schiavi di Krishna. Al momento attuale noi siamo schiavi dei sensi. Kama krodha lobo moho matsarya. Kamadi. Kamadi significa kama, il desiderio di godere. Ma se il nostro godimento e il nostro desiderio non viene soddisfatto allora noi diventiamo krodhi, adirati; lobhi, moha matsarya. L’esistenza materiale significa che siamo servitori di cosi tante pratiche per la gratificazione dei sensi. Nunam pramattah kurute vikarma Traduzione verso completo: Quando qualcuno considera la sródisfazione dei sensi come il fine della sua vita, s’impegna nella vita materiale fino a diventare pazzo e si abbandona a ogni sorta di attività colpevole. Egli non sa che a causa delle sue colpe ha già ricevuto un corpo materiale, il quale, nonostante la sua natura transitoria, è all’origine della sua sofferenza. A dire il vero, l’essere individuale non avrebbe mai dovuto rivestirsi di questo involucro carnale, ma esso gli è stato attribuito per la soddisfazione dei suoi sensi. Cosi io non credo che sia adatto a un uomo intelligente imprigionarsi di nuovo nelle attività materiali che lo costringeranno perpetuamente a rivestirsi di corpi, vita dopo vita. [Srimad Bhagavatam 5.5.4]. Cosi siamo impegnati nel agire in modo peccaminoso. Possiamo accettare qualsiasi tipo di attività peccaminosa. Perché? Yad indriya pritaya aprnoti. Semplicemente per la gratificazione dei sensi. Tutto qua. Siamo pronti a correre qualsiasi rischio, solo per la gratificazione dei sensi. Ma noi non sappiamo che stiamo correndo un grande rischio, un rischio molto, molto grande. Perché c’è un’altra vita. Dopo la morte c’è ancora la vita. Le persone moderne non lo capiscono questo. Perciò gli sastra dicono, na sadhu manye: “Questi tipi di attività non sono buone.”. Na sadhu. Non è onesto. Questo non è un bene. Yato atmano ayam asann api klesada asa dehah [Srimad Bhagavatam 5.5.4]. Abbiamo questo corpo. Questa è klesada. Proprio come per esempio se sentiamo caldo e vogliamo questo ventilatore, perche è a causa di questo corpo che noi sentiamo caldo. Altre volte sentiamo freddo. Cosi quando ho freddo spengo il ventilatore e dovrò coprire questo corpo. Cosi tutte le nostre pene e piaceri sono dovuti a questo corpo materiale. È questo che non riusciamo a capire.Sastra dice, asannapi. Sebbene questo corpo sia temporaneo, ma è klesada, è pieno di condizioni miserevoli, adhyatmika, adhibhautika, adhidaivika. Cosi, a causa del nostro karma passato abbiamo creato questo corpo e stiamo soffrendo. Pertanto la nostra missione dovrebbe essere quella di non creare un altro corpo e terminare tutta la sofferenza in questo corpo, evitando di creare un altro corpo materiale. Di fatto questo è il nostro dovere. Ma noi non abbiamo istruzioni su questa cosa. Non abbiamo informazioni a riguardo. I nostri leader/capi/guide sono ciechi e sciocchi. Loro ci stanno guidando su come usare male questa preziosa forma di vita umana. Questa è la nostra posizione. Ci stanno fuorviando. Ci stanno deviando. Yasyatma-buddhih kunape tri-dhatuke [Srimad Bhagavatam 10.84.13]. Loro ci stanno insegnando questa falsità: “Tu sei questo corpo. Sei nato in questo paese. Quindi è il tuo paese, la tua nazione ed è adorabile. Perché stai cercando Krishna? Queste sono tutte stupidaggini.”. Questa è la nostra condizione attuale. “Non andate dietro a Krishna. Cercate solo di soddisfare i sensi del vostro corpo al meglio delle vostre capacità. Mangiate, bevete, siate felici e godete della vita. La prossima vita? Oh, la prossima vita … A quello non ci pensare..” Il filosofo ateo, Carvaka Muni, dice, bhasmi-bhutasya dehasya kuto punar agamano bhavet: “Non ti stare a preoccupare della prossima vita.”. Ecco quello che sta succedendo ora. C’è solo ateismo. Grandi, grandi professori, educatori, anche loro hanno questa opinione. Ho viaggiato in tutto il mondo. Un professore russo mi ha detto: “Swamiji, dopo questa vita, non c’è nulla. Tutto è finito.”. Ma questo non è vero. Questo è il difetto dell’educazione moderna. C’è la vita. C’è vita. Altrimenti perché ci sono così tante varietà di vita? Noi dovremmo pensare bene e fare molto attentamente questa considerazione.
Quindi bhakti, bhakti significa ritornare a casa, ritornare da Dio. Questa è la bhakti. Bhaktya mam abhijanati yavan yas casmi tattvatah Traduzione verso completo: Soltanto col servizio devozionale è possibile conoscere Me, il Signore Supremo, così come sono. E quando si diventa pienamente coscienti di Me grazie a questa devozione si può entrare nel regno di Dio. [Bhagavad Gita. 18.55]. Comprendere Krishna com’è veramente, questa è bhakti. Oppure attraverso bhakti, attraverso il servizio devozionale, tu puoi comprendere Krishna. Krishna non può essere compreso in altri modi. Non può essere compreso da karma, jnana, yoga. Con Karma, jnana e yoga possono capire parzialmente, ma non completamente. Perciò Krishna menziona particolarmente, bhaktya mam abhijanati [Bhagavad Gita. 18.55]. Na karmana na jnanena na yogena. Naham vasami vaikunthe yoginam hrdayesu. Questo processo dello yoga o jnana, può elevare un po’ di più. Chiaramente, diventiamo un po’ più elevati della media. Caitanya Mahaprabhu raccomanda e dice che su milioni di karmi, un jnani è di prima classe, perché egli comprende le cose cosi come sono: “Io non sono questo corpo. Io sono Brahman. Aham brahmasmi.”. Quindi egli è migliore di milioni di karmi che stanno semplicemente lavorando come cani e asini. Loro non sanno qual è la meta ultima della vita. Loro non sanno cos’è la prossima vita. Non sanno qual è lo scopo della vita. Loro questo non lo sanno. Stanno semplicemente lavorando per la gratificazione dei sensi. Nunam pramattah kurute vikarma [SB 5.5.4]. Fanno tutti i tipi di attività peccaminose. Yad indriya-pritaya. L’unico scopo è quello di come gratificare i sensi. Questo è karmi.
Cosi tra questi milioni e milioni di tali stupidi che lavorano cosi duramente descritti proprio come degli asini. “Gli asini lavorano molto duramente per il dhobi, per il lavandaio e non per loro. “
Tridandi: “Perche in India portano tutti gli indumenti, le lenzuola e quello che c’è da lavare sull’asino. Viene portato tutto alla lavanderia, lo lavano e lo riportano indietro, sempre sull’asino. Lo caricano con cose enormi, grandi e pesanti. Ma lui essendo asino non si rende conto che lavora per quello che la natura gli da gratis. Un ciuffo d’erba. “
Prabhupada: L’asino non lavora per se stesso, ma lavora per il lavandaio. Pertanto i karmi sono definiti asini, mudhah. L’asino è soddisfatto con un boccone d’erba e lavora molto duramente per il lavandaio. Questa è la qualifica dell’asino. Gli sastra, hanno selezionato alcuni animali, sva-vid-varaha-ustra-kharaih samstutah purusah pasuh Traduzione verso completo: Gli uomini simili ai cani, ai maiali, ai cammelli e agli asini glorificano coloro che non ascoltano mai il racconto dei divertimenti trascendentali di Sri Krsna, Colui che ci libera da tutti i mali. [Srimad Bhagavatam 2.3.19].
In generale la popolazione è proprio come i cani, sva. vid-varaha, il maiale, mangiatore di escrementi. Sva-vid-varaha-ustra, il cammello e kharah che è l’asino. Questi sono gli animali selezionati. Perché sono paragonati al cane? Perché il cane cerca sempre un padrone. Senza padrone non può vivere. Cosi quelli che non possono vivere in modo indipendente sono proprio come i cani. Cercano un lavoro sotto un padrone che li mantiene. (La registrazione non si capisce molto in questo punto, quindi non è trascritta e andiamo oltre.).
Vid-varaha. Vid-varaha significa nessuna distinzione su quello che mangiano. Mangiano di tutto. Qualsiasi dannata cosa, qualsiasi cosa senza senso. Addirittura loro arrivano a mangiare gli escrementi. Loro sono definiti vid-varaha, maiali.. Gli ustra. Ustra significa che mangia il suo stesso sangue. Mangiano questi ramoscelli pieni di spine. L’ustra, il cammello nel deserto, voi sapete che nel deserto ci sono solo arbusti spinosi. Ci sono questi ustra … Non ci sono altri animali. Pero ci sono anche alcuni alberi di datteri, ma quelli sono per gli umani. Krishna ha fornito tutto. Eko bahunam vidadhati kaman [ Katha Upanisad 2.2.13]. Anche nel deserto Krishna fornisce il cibo. Questo Ustra, a questo cammello piace mangiare questi ramoscelli spinosi e non appena masticano il ramoscello spinoso il sangue gli fuoriesce dalla lingua e si mescola con il ramoscello spinoso diventando per loro qualcosa che ha un buon sapore. Quindi il cammello pensa che i ramoscelli siano molto buoni e che queste spine hanno veramente un buon sapore. Allo stesso modo, questa esistenza materiale è semplicemente una vita piena di spine. Padam padam yad vipadam. Ad ogni passo c’è un pericolo. Ecco il nostro amico, il signor Cakravarti. Stava andando a lavoro e immediatamente gli capitò un incidente. Cosi tutta la situazione si capovolse e divento un’altra cosa. Padam padam yad vipadam. Questo noi non riusciamo a capirlo che a ogni passo c’è un pericolo. Questa vita materiale è così pericolosa. Padam padam yad vipadam na tesam. Na tesam, Chi sono loro? Coloro che non devono affrontare questo padam padam yad vipadam. Samasrita ye pada-pallava-plavam mahat-padam punya-yaso murareh. Punya-yaso murareh mahat-padam. È colui che ha preso rifugio. Bhavambudhirvatsa-padam param padam padam padam yad vipadam na tesam Traduzione verso completo: Per coloro che si sono rifugiati sul vascello dei piedi di loto del Signore – che è il rifugio della manifestazione cosmica ed è famoso come Mukunda, Colui che dà la liberazione – l’oceano dell’esistenza materiale è simile all’acqua contenuta nell’orma dello zoccolo di un vitello. La loro destinazione è param padam, Vaikuntha, il luogo dove non esistono miserie materiali, non il luogo dove ad ogni passo c’è un pericolo. [Srimad Bhagavatam 10.14.58]. Quindi la bhakti, il culto della bhakti. Tutti dovrebbero accettarlo. Perché questo è naturale. Naturale. Nitya-siddha krsna-bhakti. Labhakti non è innaturale. Altre cose sono innaturali. Questa è l’affermazione di Caitanya Mahaprabhu. Jivera svarupa haya nitya krsna dasa Traduzione verso completo: L’essere individuale è, per la sua stessa posizione costituzionale, un eterno servitore di Krishna, in quanto è l’energia marginale di Krishna e una manifestazione del Signore, simultaneamente uguale e differente dal Signore, proprio come una particella di luce solare o di fuoco. Krishna è dotato di tre differenti energie. [Cc. Madhya 20.108-109 Già tradotto.]. Eternamente sei un servitore di Krishna. Ma noi abbiamo accettato il servizio a maya invece che a Krishna e pensiamo di essere indipendenti. Siete presi a calci in ogni istante da maya e nonostante questo state pensando: “Sono Dio. Sono indipendente.”. Questa è ciò che è definita illusione. Maya. Venite sempre schiaffeggiati, presi a calci da mayaeciononostante pensate ancora di essere indipendenti, di essere Dio, di essere grandi, egli è ministro, è qualcosa di grande o qualche altra cosa, ecc. Illusione, Maya.. Questa è definita maya. Janasya moho ‘yam aham mameti [Srimad Bhagavatam 5.5.8]. Questo è definito moha. Cosi bhakti significa diventare liberati da questa moha, l’illusione. Questa è la bhakti. Cosi dharma-artha-kama-moksa [SB 4.8.41, Cc. Adi 1,90]. Le persone sono tutte appresso a queste quattro cose. Dharma. Dharma, generalmente, cercano di diventare religiosi per un qualche guadagno materiale, artha. Guadagno materiale. Perché è necessaria Artha? Perché kama, per soddisfare i nostri desideri, i nostri desideri lussuriosi. Per questo abbiamo bisogno di soldi. Dharma-artha-kama. Poi, quando diventiamo frustrati nel cercare di godere di questo mondo materiale, allora provate a diventare moksa efondervi nell’esistenza del Brahman, brahma satyam jagan mithya. quando sei frustrato, allora si cerca un tipo di moksa … Chiaramente è una bella cosa, ma la bhakti è oltre la moksa. Moksa significa brahma-bhutah, per capire che: “io sono Brahman.“. Questo è moksa. Questo è mukti. “IO non sono questa materia. Io non sono questo corpo.”. Questo è definito moksa.
brahma-bhutah prasannatma
na socati na kanksati
samah sarvesu bhutesu
mad-bhaktim labhate param
Traduzione: Colui che ha così raggiunto la Trascendenza realizza subito il Brahman Supremo e diventa felice. Non si lamenta, non ha desideri di possesso ed è equanime verso tutti gli esseri viventi. In questa condizione può servirmi con una devozione pura. [Bhagavad Gita. 18.54]
Ma dopo essere diventato liberato da questa contaminazione materiale, quell’aham brahmasmi, “Io non sono questa materia, io sono Brahman.”. Questo stadio è definito brahma-bhutah. Nello stadio brahma-bhutah uno diventa gioioso, prasannatma. Questi sono i sintomi di brahma-bhutah. Prasannatma [Bhagavad Gita. 18.54]. Na socati na kanksati. Perché non ha più nulla a che fare con questo mondo materiale. Cosi a volte si dice: “È mithya“, non ha niente a che vedere con questo. Può sembrare essere anche una cosa molto importante, ma salvo che voi non realizzate Krishna, mad–bhaktim labhate param, attraverso il servizio devozionale, anche elevandoti a quello stadio, quello stadio trascendentale della realizzazione del Brahman, c’è la possibilità di cadere. Questo è il verdetto dello Srimad-Bhagavatam:
aruhya krcchrena param padam tatah
patanty adhah anadrtah-yusmad-anghrayah
Traduzione: O Signore dagli occhi di loto, sebbene i non-devoti che si dedicano a rigide austerità e penitenze per raggiungere la posizione più elevata possono credersi liberati, non hanno ancora un’intelligenza pura. Cadono quindi dalla loro presunta posizione di superiorità perche non hanno considerazione per i Tuoi piedi di loto. [Srimad Bhagavatam 10.2.32].
Perche loro non sono stati in grado di prendere rifugio ai piedi di loto di Krishna. Quindi devono ridiscendere in questa esistenza materialeche hanno lasciato dicendo che era mithya.Ma poiché non hanno preso riparo ai piedi di loto di Krishna, anche questo stadio di brahma-bhuta non è sicuro. Uno deve cadere giù di nuovo. Abbiamo visto molti grandi, grandi sannyasi, studiosi molto istruiti, sannyasi, che cominciano a partecipare alla politica, alla sociologia e cose umanitarie. Perché loro non sono riusciti a catturare questo reale Brahman, allora devono di nuovo ricadere in questa esistenza materiale. Quindi Sridhara Swami, il grande commentatore di Srimad-Bhagavatam, in connessione con il primo canto, primo capitolo, secondo verso, egli dice:
dharmah projjhita-kaitavo ’tra paramo nirmatsaranam satdrh
vedyarh vastavam atra vastu sivadarh tapa-trayonmulanam
srimad-bhagavate maha-muni-krte kirh va parair isvarah
sadyo hrdy avarudhyate ’tra krtibhih susrusubhis tat-ksanat
Traduzione: Questo BhagavataPurana, del tutto contrario a ogni atto religioso motivato da desideri materiali, rivela la verità più alta, accessibile ai devoti dal cuore puro. Questa verità suprema e la pura realtà, distinta dall’illusione per il bene di tutti; essa mette fine alle tre forme di sofferenza. Questo magnifico Bhagavatam, compilato dal grande saggio Vyasadeva nella sua maturità], e sufficiente per la realizzazione di Dio. Che bisogno c’e di altre Scritture? Colui che ascolta il messaggio del Bhagavatamin modo attento e sottomesso si lega fermamente al Signore Supremo. [Srimad Bhagavatam 1.1.2].
Sridhara Swami dice: atra moksavisandiapi nirastam: questo desiderio per la moksa non è l’obiettivo finale della vita. La meta finale della vita è accettare e prendere rifugio ai piedi di loto di Krishna. Bahunam janmanam ante jnanavan mam prapadyate Traduzione verso completo: Dopo molte nascite e morti chi è situato nella vera conoscenza si sottomette a Me sapendo che Io sono la causa di tutte le cause e sono tutto ciò che esiste. Un’anima così grande è molto rara. [Bhagavad Gita. 7.19]. In realtà chi è jnanavan è colui che prende rifugio in Krishna. Anche se non in questa vita, lui comunque dovrà arrivare a questo stato. Perciò i nirvisesavadi, per gli impersonalisti, Krishna dice: klesah adhikataras tesam avyaktasakta cetasam. Avyakta. Krishna è vyakta. Chi non è alla ricerca di questo vyakta è alla ricerca del Brahman impersonale e il loro sforzo è ancora più duro di quello dei bhakta. Il bhakti-marga significa darvi direttamente la metà ultima della vita: Visnu. Na te viduh svartha-gatim hi visnu. Le persone non sanno che questo è lo scopo finale della vita. La metà ultima della vita è ritornare a casa, ritornare a casa da Dio. Questo è lo scopo della vita. Ma loro non hanno queste informazioni. C’è Dio. “Chi è Dio? Chi è Visnu?”. Niente, nessuna informazione su questo. Aruhya krcchrena param padam tatah Traduzione verso completo: O Signore dagli occhi di loto, sebbene i non-devoti che si dedicano a rigide austerità e penitenze per raggiungere la posizione più elevata possono credersi liberati, non hanno ancora un’intelligenza pura. Cadono quindi dalla loro presunta posizione di superiorità perche non hanno considerazione per i Tuoi piedi di loto. [SB 10.2.32]. Perciò senza comprendere Visnu, senza comprendere Krishna, la Suprema Personalità di Dio, ogni altro tentativo è un fallimento. Questo è il verdetto dello Srimad-Bhagavatam. Ye ‘nye’ ravindaksa vimukta-maninah. Senza comprendere Krishna, se uno pensa: “OOhhh sono diventato liberato.”, quello è vimukta-maninah. Lui pensa così ma di fatto è sotto le grinfie di maya. Pensa in quel modo, perché? Avisuddha-buddhayah. Perché la sua intelligenza non è molto chiara. La sua intelligenza è ancora contaminata da maya. Peciò aruhya krcchrena param padam tatah patanty adhah anadrtah-yusmad-anghrayah [Srimad Bhagavatam 10.2.32 Già tradotto.]. Aruhya krcchrena. Loro fanno uno sforzo cosi tanto duro per arrivare alla piattaforma Brahman, alla piattaforma nirvisesa Brahman. Krccha sadhana. Le loro austerità, penitenze sono molto, molto severe. Rifugiarsi sotto uno come Sankaracarya che si è mostrato come chissà chi … lui viveva sotto un albero, tre, quattro volte al giorno faceva il bagno in luoghi molto freddi. Un Vairagya, freddomolto tagliente.Aruhya krcchrena. Ma se non approcciano Krishna, c’è sempre questa possibilità di cadere giu. C’è sempre questa possibilità di cadere di nuovo in questo mondo materiale. Perche noi siamo entità viventi e vogliamo la varietà. Ve l’ho spiegato già varie volte. Proprio come se voi andate su, su e volate nel cielo; Il cielo è molto brillante, tutto pieno di luce, ma ciononostante non vi piacerà. Tornerete giù. Vorrete tornare giù di nuovo perché volete le varietà. Quindi se andate molto, molto in alto nel cielo, se voi di fatto entrate in qualche pianeta dove c’è varietà di vita allora potreste essere soddisfatti, altrimenti, se rimanete solo nel cielo, nirvisesa, nirakara, voi sentirete questo desiderio: “Dov’è visesa? Dov’è sono le varietà? Dov’è la varietà?”. Questo è naturale.
Tridandi: Questo lo provano anche i marinai che stanno tanto in mare. Anche quando vai nei luoghi dove c’è deserto. Tutto piatto, non c’è niente, dopo un po’ di tempo la mente comincia a dare problemi. Vedere anche solo una collina, un po’ di vegetazione o vedere anche un manifesto sul muro sembrerà chissà cosa. Perche uno cerca le varietà.
Prabhupada: Perciò sastra dice: aruhya krcchrena para. Puoi andare anche molto, molto in alto con il tuo aereo, ma se non trovi nessun rifugio nel cielo allora dovrai tornare indietro qui. Questo è quello che fanno. Stanno cercando di andare sul pianeta luna, non nel cielo. Non puoi rimanere nel cielo. Ma allora perche torni indietro? No. Non è una cosa molto piacevole quella di rimanere nel cielo. Quindi bhakti-marga significa quel bhaktya mam abhijanati yavan yas casmi tattvatah [Bhagavad Gita. 18.55]. Tu puoi comprendere Krishna così come egli è. “Così com’è” significa che non è un umano come te, come me. Egli È la Suprema personalità di Dio, sac-cid-ananda vigraha.
isvarah paramah krsnah
sac-cid-ananda-vigrahah
anadir adir govindah
sarva-karana-karanam
Traduzione: Krsna, conosciuto col nome di Govinda, è Dio la Persona Suprema. Ha un corpo spirituale eterno di beatitudine. È l’origine di ogni cosa, ma non ha origine. È la causa prima di tutte le cause. [Bs. 5.1]
Questo significa comprendere Krishna. Se noi comprendiamo Krishna e pensiamo come se fosse un umano ordinario, avajananti mam mudha manusim tanum asritam [Bhagavad Gita. 9.11], allora non staimo comprendendo Krishna. Noi comprendiamo solo la maya di Krishna, non Krishna. Naham sarvasya prakasah yoga-maya-samavrtah. Krishna non può essere compreso, perché egli è coperto da yogamaya. Può essere compreso solamente dai devoti.
premanjana-cchurita-bhakti-vilocanena
santah sadaiva hrdayesu vilokayanti
yam syamasundaram acintya-guna-svarupam
govindam adi-purusam tam aham bhajami
Traduzione: Adoro govinda, il signore primordiale, Syamasundara, Krsna stesso con innumerevoli attributi inconcepibili, che i puri devoti nel profondo del loro cuore con gli occhi della devozione, unti dal balsamo dell’amore. [Bs. 5.38]
Perciò il bhakti-marga significa che noi vogliamo la vita reale, la vita eterna e anche le varietà. Ananda mayo ‘bhyasat [ Vedanta-sutra 1.1.12]. La varietà è la madre del divertimento. Senza varietà non puoi provare piacere. Non è possibile. Supponiamo che io vi dia semplicemente una manciata di farina. Sarete contenti? Ma con la stessa farina potete fare kachori, singara, luci, puri… Ohhhallora si che gusterai. L’ingrediente è lo stesso, ma quando è variegato allora è godibile. Similmente le varietà spirituali. Gli impersonalisti: loro sono stufi di queste varietà materiali. Vogliono azzerarle tutte. Ma questo non ci aiuterà. Nello zero non possiamo essere felici perché noi per natura vogliamo gioire. Godere significa che ci devono essere varietà. La stessa farina, ma tu raccogli differenti varietà di farina, cioè, cucinate in maniera diversa e le tieni… ohhh, allora si che gioisci: “Oh, è molto buona.”. Perciò Krishna ci ha dato così tante varietà.
Queste varietà di vita. Ananda-cinmaya-rasa-pratibhavitabhis Traduzione verso completo: Adoro Govinda il Signore primordiale, che risiede nel suo regno Goloka, con Radha, la cui figura spirituale assomiglia alla sua. Radha è la personificazione della potenza di estasi, completa delle sessantaquattro arti, ed è in compagnia delle sue amiche intime [sakhi], personificazioni delle estensioni della sua forma corporea, permeate e animate dalla gioia infinita del rasa spirituale di Govinda. [Bs. 5.37]. Ananda-cinmaya. Questa è la varietà materiale. Non possiamo veramente godere qui ma c’è la varietà spirituale. Quella è ananda-cinmaya-rasa-pratibhavitabhis tabhir ya eva nija-rupataya kalabhih. Proprio come Krishna stesso che espande se stesso come gopi, come pastorelli, come mucche e come gli alberi a Vrindavana. Ananda-cinmaya-rasa-pratibhavitabhis. Sono tutti ananda-cinmaya-rasa, espansione della potenza di piacere di Krishna. Radha krsna-pranaya-vikrtir hladini saktir asmad [Cc. Adi 1.5]. Quindi vogliamo la liberazione, ma non la liberazione nell’esistenza impersonale. Quella posizione non è molto sicura. Dobbiamo entrare nelle varietà spirituali della vita. Quello significa Krsnaloka. Questo è Vaikunthaloka, specialmente Krsnaloka. Perciò Krishna dice: bhaktya mam abhijanati [Bhagavad Gita. 18.55]. Egli è Krishna, la Suprema Personalità di DIO, sac-cid-ananda-vigrahah [Bs. 5.1]. Il suo corpo non è come il nostro. Egli è sac-cid-ananda-vigrahah. Ha la forma. Quindi la realizzazione del Brahman significa comprensione parziale della parte sat di sac-cid-ananda. Realizzazione del Paramatma, significa realizzazione del para, ovvero della potenza cit. Ma la realizzazione di ananda significa diventare associati a Krishna. Questo è ananda, la varietà, rasa-lila. Krishna gioca con i pastorelli, Krishna balla con le gopi, Krishna sta godendo l’associazione di sua madre, suo padre e suoi amici. Ittham brahma-sukhanubhutya dasyam gatanam para-daivatena [Srimad Bhagavatam 10.12.11]. Krishna è l’origine dello splendore del Brahman. Coloro che stanno cercando il brahma-sukha, qui è il punto. Sukadeva Gosvami, ittham brahma-sukhanubhutya. L’origine: Brahmano ‘ham pratistha. “Il Brahman impersonale è situato su di me.”. Yasya prabha prabhavato jagad-anda-koti Traduzione verso completo: Adoro Govinda, il Signore primordiale, la cui radiosità è la sorgente del Brahman non-differenziato descritto nelle Upanisad. Essendo distinto dalle glorie infinite dell’universo materiale, Egli appare come la verità indivisibile, illimitata e inesauribile.[Bs. 5.40]. Quindi noi abbiamo queste informazioni.
Dobbiamo realizzare queste cose, cos’è Krishna. Quella…
manusyanam sahasresu
kascid yatati siddhaye
yatatam apisiddhanam
kascin vetti mam tattvatah
Traduzione: Tra migliaia di uomini forse uno cercherà la perfezione, e tra coloro che la raggiungono, raro è colui che Mi conosce veramente. [Bhagavad Gita. 7.3]
Comprendere Krishna non è una cosa molto facile. Manusyanam sahasresu. Tra molti, molti milioni che stanno cercando di avere successo nella missione della vita… Manusyanam saha, kascid yatati siddhaye. Siddhaye. Siddhaye significa diventare siddha, diventare brahma-bhutah, comprendere che: “Io non sono questo corpo materiale. Io sono brahmasmi.“. Questo è siddhi. E yatatam api siddhanam kascid vetti mam tattvatah [Bhagavad Gita. 7.3 Già tradotto.], tra molti di questi siddha che hanno realizzato il Paramatma o Brahman, tra molti di questi milioni di persone, uno può comprendere Krishna. Krishna è un argomento così difficile. Ma egli è così gentile che ci sta dando istruzioni personalmente nella forma della Bhagavad-gita e li dice chi egli sia, cosa egli sia. E che cos’è? Dice, mattah parataram nanyat kincid asti dhananjaya Traduzione verso completo: O conquistatore delle ricchezze, non esiste verità superiore a Me. Tutto su Me riposa come perle su un filo. [Bhagavad Gita. 7.7], “Mio caro Arjuna, non fare cosi tanta fatica, non esiste verità superiore a Me.” A volte dicono che “C’è ancora di più, al di là di Krishna.”. Ma Krishna dice: “No, non c’è niente al di là di Me.”. Mattah parataram nanyat kincid asti dhananjaya, mayi sutre gana iva: “Tutto riposa su di Me”. Aham sarvasya prabhavah Traduzione verso completo: Sono la fonte di tutti i mondi, spirituali e materiali, Tutto emana da Me. I saggi che conoscono perfettamente questa verità Mi servono con devozione e Mi adorano con tutto il loro cuore. [Bhagavad Gita. 10.8]. Il Vedanta dice, Asya yatah janmady [SB 1.1.1]. Janma sthiti laya, dove egli è, dove egli viene condotto, quello è Brahman. Cosi Krishna risponde a questa domanda e dice: aham sarvasya prabhavo [Bhagavad Gita. 10.8]. Che egli è il Supremo Brahman. Pertanto Arjuna lo accetta, param brahma param dhama [Bhagavad Gita. 10.12]. Siamo Brahman, ma non siamo Param Brahman. Param Brahman è Krishna. Siamo atma, ma non siamo Paramatma. Paramatma è Krishna.
Cosi in questo maniera,
manusyanam sahasresu
kascid yatati siddhaye
yatatam api siddhanam
kascid mam vetti tattvatah
Traduzione: Tra migliaia di uomini forse uno cercherà la perfezione, e tra coloro che la raggiungono, raro è colui che Mi conosce veramente. [Bhagavad Gita. 7.3]
È in questo modo che dobbiamo capire Krishna. Evam parampara-praptam imam rajarsayo viduh [Bhagavad Gita. 4.2]. Dobbiamo comprendere Krishna attraverso la parampara, la successione disciplica, non tramite la nostra conoscenza ABCD. Non è possibile. Bisogna accettare questa successione disciplica, successione di maestri spirituali, questa linea. Tad-vijnanartham sa gurum eva abhigacchet [MU 1.2.12]. Guru significa rappresentante di Krishna, Saksad-dharitvena samasta-sastrair uktas tatha bhavyata eva sadbhih. Saksad dharitvena.
Poiché il guru è il rappresentante di Krishna, egli dovrebbe essere rispettato tanto quanto Krishna. Kintu prabhor yah priya eva tasya. Ma non è che perche il guru è rispettato come Krishna, allora il guru pensa di essere diventato Krishna. No. Questa è follia. Egli è il servitore più confidenziale di Krishna. Perciò è proprio come la maggior parte delle segretarie riservate che agiscono come il maestro. La sua firma, il suo insediamento sarà accettato dal maestro. Allo stesso modo: yasya prasadad bhagavat-prasado yasya prasadad na gatih kuto ‘pi. Dobbiamo selezionare il giusto rappresentante di Krishna e accettarlo come gurue se noi soddisfiamo lui, allora Krishna sarà soddisfatto. A volte loro dicono: “Krishna non è presente, come faccio a soddisfarlo?”. No. Il rappresentante di Krishna è presente. Soddisfa lui. Yasya prasadad bhagavat-prasado, yasya. Yasya deve para bhaktir yatha deve tatha gurau [ SU 6.23]. Questo è il processo. Yatha deve tatha gurau. Tasyaite kathita hy arthah prakasante. Questo è il processo. Adau gurvasrayam. Questo è Gosvami, Rupa Gosvamiche dà questo nel suo Bhakti-rasamta-sindhu, adau gurvasrayam. Se sei veramente interessato a comprendere Krishna e krsna-bhakti, la prima cosa da fare è adau gurvasrayam, prendi rifugio in un maestro spirituale autentico che rappresenta Krishna. Come possiamo comprendere il rappresentante di Krishna? Questo non è molto difficile. Perché quello che dice Krishna viene ripetuto dal rappresentante, allora lui è il rappresentante di Krishna autentico. Non è molto difficile. Krishna dice: sarva-dharman parityajya mam ekam saranam vraja Traduzione verso completo: Lascia ogni forma di religione e abbandonati a Me. Io ti libererò da tutte le reazioni del peccato, non temere. [Bhagavad Gita. 18.66]. Se il suo rappresentante dice: “Arrenditi a Krishna“, allora lui è il suo rappresentante. Tutto qua. Non diventa lui stesso Krishna.
Questa è una cosa falsa. Un servitore fedele non dirà mai: “Io sono il maestro.”. No. “Io sono il servitore.”, nonostante egli valga tanto quanto il maestro. Allo stesso modo, un guru è saksad dharitvena samasta-sastrair uktas tatha bhavyata eva, kintu prabhor yah priya eva tasya. Egli è il servitore più confidenziale, il più caro servitore di Krishna. Questo è il guru. È tutto. Non conosce nient’altro che Krishna. roprio come Caitanya Mahaprabhu presenta Se stesso: gopi-bhartuh pada-kamalayoh dasa-dasa-dasanudasah [Cc. Madhya 13.80]. Un guru è sempre il servitore del servitore del servitore del servitore di Krishna. Lui non rappresenta se stesso come servitore diretto. Come può lui essere il servitore diretto? Ma se voi vi trovate in questa catena di maestri spirituali, successione disciplica di servitori come servitore del servitore del servitore, evam parampara-praptam Traduzione verso completo: Questa scienza suprema fu così trasmessa in successione da maestro a discepolo, e i re santi la ricevettero in questo modo; nel corso del tempo, tuttavia la catena di maestri si è interrotta e questa scienza così com’è sembra perduta. [Bhagavad Gita. 4.2], allora diventate rappresentanti. Cosi non c’è differenza tra il guru originale Krishna e l’ultimo guru. Perché è lo stesso scopo. Krishna personalmente dice: sarva-dharman parityajya mam ekam saranam vraja [Bhagavad Gita. 18.66]. E chi è rappresentante di Krishna, lui dirà la stessa cosa, “Arrenditi a Krishna.”. Krishna dice: man-mana bhava mad-bhakto mad-yaji mam namaskuru Traduzione verso completo: Pensa sempre a Me, diventa Mio devoto, adoramie offriMi i tuoi omaggi. Così verrai a Me senza alcun dubbio. Te lo prometto perché tu sei un amico che Mi è molto caro. Sì, diventa sempre cosciente di Krishna.“. Man-mana. Krishna dice Man-mana. Il guru dice: “Diventa cosciente di Krishna.”. La stessa cosa. Non c’è differenza. Diventa devoto di Krishna. Pensa sempre a Krishna. Canta sempre a riguardo di Krishna. Parla sempre di Krishna. Non conoscere nient’altro che Krishna. Semplicemente questa è la vita necessaria. Cosi questo movimento per la coscienza di Krishna sta insegnando alle persone come diventare coscienti di Krishna. Significa Krishna dice: man-mana bhava mad-bhakto mad-yaji mam namaskuru[Bhagavad Gita. 18.65 Già tradotto.]. Queste quattro cose. Devi solo pensare sempre a Krishna. Diventa un devoto di Krishna. Offri i tuoi omaggi a Krishna. Adora semplicemente Krishna. Accetta Krishna, abbandonando qualsiasi altro impegno. Perché il vero dharma è arrendersi a Krishna. Altrimenti perché Krishna dice, sarva-dharman parityajya? [Bhagavad Gita. 18.66]. Perché egli dice: “Abbandona tutti gli altri cosiddetti dharma?”. Quelle cose non sono dharma. Bhagavata dice: dharmah projjhita-kaitavo atra [Srimad Bhagavatam 1.1.2] = ” È un tipo di dharma da imbroglio e viene calciato via da questo Bhagavatam. “È un tipo falso. Il vero dharma, cos’è il vero dharma? Dharmam tu saksad bhagavat-pranitam [SB 6.3.19]. Quello che dice Bhagavan. Sarva-dharman parityajya mam ekam saranam [Bhagavad Gita. 18.66]. Questo è il vero dharma.
Quindi noi chiediamo a tutti. È una cosa molto scientifica. È autorizzato. Non stiamo parlando di sciocchezze. È autorizzato. Noi stiamo prendendo la versione di Krishna. Stiamo prendendo la versione della conclusione vedica. Vedais ca sarvair aham eva vedyam [Bhagavad Gita. 15.15]. Veda, lo studio dei Veda significa comprendere Krishna. Uno che non comprende Krishna studiando i Veda ha semplicemente sprecato il suo tempo.
dharmah svanusthitah pumsam
visvaksena-kathasu yah
notpadayed ratim yadi
srama eva hi kevalam
Traduzione: Le occupazioni che ogni uomo svolge secondo la propria posizione sono
sforzi inutili se non suscitano attrazione per il messaggio del Signore Supremo. [Srimad Bhagavatam 1.2.8]
Tu puoi eseguire il tuo dharma, il tuo dovere nella tua occupazione, molto bene e va bene questo. Ma se tu non sviluppi la coscienza di Krishna, hai semplicemente sprecato il tuo tempo e hai lavorato duramente per niente. Questo è il verdetto. Cosi questo movimento per la coscienza di Krishna è molto genuino ed è molto facile. Soprattutto in questa epoca. E anche questa è un affermazione autorizzata di Sukadeva Gosvami, kirtanad eva krsnasya mukta-sangah param vrajet [SB 12.3.51]. Cosi egli ha descritto. Perché in questa epoca, in quest’era che è definita Kali-yuga, ci sono così tanti impedimenti. Le persone sono tutte cadute, degradate. Mandah sumanda-matayo manda-bhagya hy upadrutah Traduzione verso completo: In questa età di ferro, età di Kali, o dotto saggio, gli uomini vivono solo pochi anni, sono sempre irascibili, pigri, disorientati, sfortunati e soprattutto continuamente turbati. [Srimad Bhagavatam 1.1.10]. Sono tutti disturbati. Cosi tanti disturbi. È molto difficile realizzare la coscienza di Krishna. Ma c’è una scorciatoia raccomandata, kirtanad eva krsnasya mukta-sangah param vrajet. Semplicemente cantando Hare Krishna, Hare Krishna, Krishna Krishna, Hare Hare / Hare Rama, Hare Rama, Rama Rama, Hare Hare tu diventerai incontaminato da questa contaminazione materiale, cosi, essendo liberato dalla contaminazione materiale, diventerai eleggibile per ritornare a casa, a casa da DIO.
Grazie mille.
Devoti: Jaya Srila Prabhupada. [fine]
Inizio del commento di SG Tridandi Das sul Nettare Della Devozione Prefazione Parte 25.
Tridandi: Capito? E questo è Srila Prabhupada. Allora quando uno sente le lezioni, quando sente che ci sono tutti questi guru in India che parlano. Quando sentiamo parlare loro, la sentiamo la differenza fra chi è un maestro spirituale autentico e chi non lo è. È facile da capire. Se quello che ascoltiamo non da questo stesso Siddhanta (conclusione ultima.), allora è falso.
Questa lezione dovreste impararla a memoria. C’è tutto.
Ci fermiamo qui, Hare Krishna.
Fine commento di SG Tridandi Das.
Nettare Della Devozione Ki-Jay – Srila Prabhupada Ki-Jay – Srila Rupa Gosvami Ki-Jay