Lezioni di Srila Prabhupada sul

Nettare Della Devozione Prefazione Parte 32

Il Nettare Della Devozione Prefazione Parte 32

Lezioni di Srila Prabhupada

Lezione di Srila Prabhupada sul Nettare Della Devozione Prefazione Parte 32

Tenuta a Bombay 05.01.1973

Audio Lezione di Srila Prabhupada Tradotta da Tridandi DAS direttamente dall’inglese in tempo reale.

Trascrizione dell’audio Lezione di Srila Prabhupada sul Nettare Della Devozione Prefazione Parte 32 trascritta in Italiano.

Il Nettare Della Devozione

Bombay 05.01.1973

Bhaktin Barbara:

nana-sastra-vicaranaika-nipunau sad-dharma samsthapakau
lokanam hita-karinau tri-bhuvane manyau saranyakarau
radha-krishna-padaravinda-bhajananandena mattalikau
vande-rupa-sanatanau raghu-yugau sri-jiva-gopalakau

Traduzione: Offro il mio rispettoso omaggio ai sei Gosvami di Vrindavana – Sri Rupa Gosvami, Sri Sanatana Gosvami, Sri Raghunatha dasa Gosvami, Sri Raghunatha Bhatta Gosvami, Sri Jiva Gosvami e Sri Gopala Bhatta Gosvamji – che sono molti esperti a studiare attentamente tutte le scritture rivelate, allo scopo di stabilire gli eterni principi della religione a beneficio dell’umanità intera. Essi sono dunque onorati in tutti e trei mondi, e tutti possono prendere rifugio in loro perché essi servono Sri Sri Radha e Krishna assorti nel sentimento d’amore delle gopi.

Tridandi: Leggiamo dal primo volume di questo bellissimo libro che è intitolato una raccolta di lezioni di Sua Divina Grazia Abhay Charanaravinda Bhaktivedanta Swami Srila Prabhupada, Acarya fondatore dell’Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna.

Leggiamo una lezione di Srila Prabhupada sul Nettare Della Devozione prefazione parte 32, tenuta a Bombay il 06 Gennaio 1973

Attenzione: Nella versione audio dice una data sbagliata. La lezione è del 06/01/1973.

Prabhupada: [Hindi] Hmm. Leggilo!

Pradyumna: “Per quanto riguarda le necessità materiali, la civiltà umana al momento è molto avanzata nel vivere comodamente, ma nonostante questo, ancora non siamo felici, perché stiamo sbagliando il punto. Le comodità materiali della vita da sole non sono sufficienti a renderci felici.

Il vivido esempio è l’America, la nazione più ricca del mondo, che dispone di tutte le strutture per il comfort materiale, sta producendo una classe di uomini completamente confusi e frustrati per quanto riguarda la loro vita. Con la presente sto facendo appello a questi uomini confusi, affinché imparino l’arte del servizio devozionale come indicato nel Nettare della devozione e sono sicuro che il fuoco dell’esistenza materiale che sta bruciando nei loro cuori sarà immediatamente estinto.

“La causa principale della nostra insoddisfazione è che la nostra dormiente tendenza ad amare non è stata soddisfatta, nonostante il nostro grande progresso nello stile di vita materialistico. IlNettare della Devozione ci darà suggerimenti pratici su come possiamo vivere in questo mondo materiale, perfettamente impegnati nel servizio devozionale e così soddisfare tutti i nostri desideri, sia in questa vita che nella prossima.”.

Tridandi: Vedi lo scrive proprio nel Nettare Della Devozione, si rivolge a tutti questi uomini frustrati. Questi erano gli Hippy che nonostante l’America fosse una nazione ricca, piena di facilitazioni, figli di famiglie ricche ma loro pero tutti per strada come dei barboni. Perche? Perche non è quello che soddisfa. Quindi gli dice a tutti questi Hippy, diventate devoti. Prabhupada già aveva capito, sin dall’inizio che non erano più attaccati alla società. Queste persone non avevano più questo affetto verso la famiglia, la società e la nazione. Quindi se voi siete già sulla strada, poiché siete frustrati e insoddisfatti, nonostante la vita materiale qui in occidente non sia terribile, anzi, qui è buona. Quindi voi siete immediatamente pronti per entrare nel servizio devozionale.

Prabhupada: Quindi le persone sono fuorviate. Stanno pensando che attraverso le comodità materiale saranno felici. In pratica stiamo assistendo a questa competizione del benessere materiale. Il capitalista e la classe operaia, stanno combattendo, litigando, scioperando. Di fatto è quella la tendenza. Questo è spiegato nella teoria dell’economia di Marshall. Noi eravamo studenti di economia. Cosi in quel libro, il signor Marshall ha spiegato che l’affetto familiare è l’origine dello slancio economico. Questo è un fatto. Questi hippy non hanno affetti familiari. Non sono sposati e quindi non hanno impeto economico. Possono vivere in qualsiasi modo, in qualsiasi misera condizione di vita. Mentre uno che è sposato, un uomo responsabile, ha un senso di responsabilità di assicurarsi che ci sia tutto. A patto che abbia affetto per la famiglia. Praticamente, nella cosiddetta vita familiare non c’è il cosiddetto affetto. Anche questo è un dato di fatto. L’affetto della famiglia: Pumsah striya mithuni-bhavam etat, Traduzione verso completo: L’attrazione tra maschio e femmina costituisce il principio fondamentale dell’esistenza materiale. Sulla base di questa concezione errata, che incatena i cuori, l’essere sviluppa un’attrazione per il corpo, per la casa, per le terre, i figli, i parenti e i suoi beni materiali. Egli accresce cosi le sue illusioni e finisce col pensare solo in funzione di “io” e “mio. [SB 5.5.8].. C’è una tendenza da parte dell’uomo di associarsi con la donna, mithuni-bhavam etat. Tutti stanno cercando di trovare un uomo o una donna e quando si uniscono, quell’attrazione diventa un nodo molto stretto. Tayor mitho hrdaya-granthim ahuh [Srimad Bhagavatam 5.5.8 Già tradotto sopra.]. Hrdaya-granthim. E allora inizia l’impeto per l’economia. Atah grha-ksetra-sutapta-vittaih.Gha, casa; ksetra, la terra o l’ufficio per guadagnare denaro; grha-ksetra-suta, bambini; amici, apta e vitta, denaro. In questo modo si rimane invischiati nel cosiddetto sviluppo economico. Dharma-artha-kama-moksa [Srimad Bhagavatam 4.8.41, Cc. Adi 1,90]. Le persone si dedicano alla religione principalmente per lo sviluppo economico. La gente va al tempio, in chiesa, per lo sviluppo economico. “O Dio, dacci oggi il nostro pane quotidiano.”, cosi pregano nella chiesa. Questo è lo sviluppo economico.

Quindi materialmente essi vogliono. Comunque, vogliono essere felici materialmente. Questo è bahir-artha-maninah. Perche materialmente significa questo corpo. Questo corpo è materia, e io, la persona che vive dentro il corpo, sono spirito. Dehino ‘smin yatha dehe. Asmin dehe, dehinah Traduzione verso completo: Come l’anima incarnata passa in questo corpo, dall’infanzia alla giovinezza e poi alla vecchiaia, così l’anima passa in un altro corpo all’istante della morte. La persona saggia non è turbata da questo cambiamento. [Bhagavad Gita. 2.13]. C’è il proprietario, questo l’abbiamo già spiegato varie volte, ma la gente questa cosa non la conosce. Non appena si capisce che “Io non sono questo corpo. Sono diverso da questo corpo.”, allora il suo interesse cambia, diventa differente. Poiché è sotto l’influenza dell’ignoranza pensa: “io sono questo corpo.”, agisce, lavora per questo corpo, ma non appena arriva sulla piattaforma spirituale, brahma-bhutah, non è più interessato alle comodità del corpo. Questa è la civiltà vedica, in altre parole, quella, dove uno è educato a diventare introspettivo. I brahmana, loro sono felici in qualsiasi condizione di vita. Questa è la nostra civiltà vedica.

Tridandi: Hai capito pero: Quando tu capisci che non sei il corpo cambi la tua vita. Non è che capisci che non sei il corpo e continui la tua vita. No. Cambia, perche cambia l’interesse. Cambi immediatamente. Quello è il sintomo e chi ascolta Srila Prabhupada che ti fa capire subito che non sei questo corpo, e poi immediatamente tutti i valori, i principi, cambiano tutti. Se non cambia, non ha capito niente. Allora se noi non riusciamo a trasmettere questo, all’inizio, alle persone, qualche cosa non va. Se poi non ci riusciamo neanche a lungo termine allora proprio non va del tutto. Questo è il punto.

Prabhupada: I brahmana, proprio come loro sono felici in qualsiasi condizione di vita. Questa è la nostra civiltà vedica. Accettano la povertà. No, non è che accettano la povertà, loro non sono molto interessati. Che siano sdraiati per terra o sdraiati sul divano, non trovano alcuna differenza, perché non sono interessati a questi comfort corporei. La gente potrebbe dire: “Oh, questo è un modo molto incivile, il modo primitivo di vivere, questo sdraiarsi a terra proprio come un animale.”.

Ma lui non lo sa che di fatto questa persona non è interessata nemmeno a sdraiarsi. Perché quando noi dormiamo, si dimentica se siamo sdraiati a terra o sdraiati sul divano. [risate]

Quindi questa cosa non è una cosa molto importante. Ma in questo momento loro hanno considerato questo sdraiarsi su un letto con una branda e una coperta di seta molto bella, come il progresso della civiltà. Ma questo non è il progresso della civiltà: yasyatma-buddhih kunape tri-dhatuke [Srimad Bhagavatam 10.84.13]. Perché quella persona che pensa cosi è sotto il concetto corporeo di vita. Allora cos’è questo corpo? È composto da tri-dhatu, kapha, pitta, vayu. Allora io che sono kapha-pitta-vayu? No. Io sono diverso. Aham brahmasmi. Sono anima spirituale eterna. È questa la conoscenza che manca.

Perciò il nostro desiderio reale è che “Ci deve essere un modo di vita facile. Io non lavorerò molto. Vivrò in una casa confortevole, in un luogo appartato e vivrò pacificamente.”. Questo è il suo desiderio. Ma poiché quella persona non conosce come soddisfare quel desiderio, sta cercando di realizzare quel desiderio attraverso le comodità fisiche nella vita. Questo è l’errore. Na te viduh svartha-gatim hi visnum [Srimad Bhagavatam 7.5.31]. Loro questo non lo sanno. Questo è lo svartha. Perché come è detto nei Veda, Dio: Na tasya karyam karanam ca vidyate. Non ha niente da fare, non deve lavorare. Dio non ha alcun lavoro da fare per il suo sviluppo economico. Na tasya karyam karanam ca vidyate. Na tasya sama adhikas ca drsyate. E poiché Lui è Dio, nessuno è uguale a Lui e nessuno è più grande di Lui. Sama adhikas ca na drsyate, parasya saktir vividhaiva sruyate [Svetasvatara Upanisad 6.8, Cc. Madhya 13.65, purport]. Le sue energie sono multi energie, ne ha tante varietà e le sue energie sono così perfette che svabhaviki jnana-bala-kriya ca: tutto avviene automaticamente. Quella è davvero la vita. Perché uno dovrebbe sforzarsi? Krsna, Krishna danza con le gopi, ecco tutto.

Perché dovrebbe lavorare? Perché Dio dovrebbe lavorare? Na tasya karyam karanam ca vidyate. Ananda-cinmaya-rasa.Quindi, poiché noi siamo parte integrante di Dio, Krishna, anche noi stiamo cercando di ottenere quella vita. Quella vita dove: “Non ci sarà più da lavorare. Quindi lasciate che accumuli un bel conto in banca, cosi verranno gli interessi e io mi siederò in un bell’appartamento. Tutto arriverà automaticamente e mi godrò la vita.”. Questa è in realtà la vita, perché noi siamo parte integrante di Dio. Cosi Dio non ha niente da fare. Krishna non deve fare niente. Perciò anche noi non abbiamo nulla da fare. Perché stiamo lavorando? Loro pensano: “Questo è un piacere.”. Questa vita materiale significa sofferenza. Perché loro sono per lo più infettati da due qualità delle influenze della natura materiale, vale a dire ignoranza e passione. Perciò impediti da questa ignoranza e passione le persone stanno lavorando molto duramente, proprio come un asino. Ma ciò nonostante continuano a pensare: “Ohh sono felice.”. Lui ritorna a casa, lavora molto, molto duramente in ufficio e pensa: “Adesso ho il mio successo, ho guadagnato così tanti soldi.”. Questa è la natura della vita materiale, che una persona lavorerà molto duramente e penserà: “Questa è la mia vita.”. Questa è la vita materiale.

Ma in realtà se sei davvero felice, perché dovresti lavorare così duramente? [risate] Quello non ha senso. È una sciocchezza. Lui non lo sa, non ha conoscenza. Perciò i karmi sono definiti mudha, asini. L’asino lavora sodo per il lavandaio e il lavandaio gli dà un boccone d’erba, cosi lui pensa: “Io sono felice.”. Questa è la mentalità dell’asino. Ha lavorato molto duramente solo per avere quel piccolo mucchietto di erba. La può prendere ovunque, sta dappertutto l’erba, ma lui pensa: “Il lavandaio mi da l’erba. Perciò devo lavorare per ottenerla.”. Oppure neanche sa che: “Io, asino, sto lavorando per lui.”. Questa è la mentalità dell’asino.

Perciò la vera vita è quella dove non dobbiamo lavorare. Perché? Ananda-cinmaya-rasa-pratibhavitabhis tabhir ya eva nija-rupataya kalabhih [Bs. 5.37]. Proprio come Krishna, lui mostra quanto è felice con i suoi pastorelli, con le gopi, con suo padre, con sua madre e coloro che dipendono da Krishna, anche loro hanno la stessa fiducia. Proprio come questi pastorelli. Krishna ogni giorno va nella foresta e quando arriva qualche demone il pastorello semplicemente dice: “No, c’è Krishna. Non ci interessa questo demone. Non ti preoccupare c’è Krishna.”. Capite? E il demone è ucciso da Krishna, cosi loro tornano a casa e raccontano la storia alla loro madre: “O mia cara madre, Krishna ha fatto questa cosa meravigliosa.”. E la madre anche apprezza molto. È molto riconoscente: “Oh, il nostro Krishna è così bravo. Può fare cose cosi meravigliose. Deve essere un qualche semidio.”, cosi fanno gossip, fanno dialoghi che glorificano Krishna. Questa è la vita in realtà.

Questa vita di Vrndavana è la vita reale. Ananda-cinmaya-rasa-pratibhavitabhih [Bs. 5.37]. Cos’è questa vita dove bisogna lavorare duramente, così tanto, giorno e notte, no, e non appena si ferma la fornitura di acqua si ferma tutto. Non appena si ferma l’elettricità, il treno elettrico si ferma, l’ascensore si ferma, la luce si spegne e tutto diventa un caos. Vedete? Quindi questa vita artificiale non è la vita reale. Questa cosa noi la percepiamo. Supponiamo che non ci sia la pioggia per uno o due anni. C’è un tempo in cui per centinaia di anni non ci sarà più pioggia. Dovete aspettare ma quel tempo arriverà. Quel tempo sta arrivando proprio alla fine del Kali-yuga. Per centinaia di anni non ci sarà pioggia e tutto sulla terra sarà ridotta in cenere. Non solo non ci sarà pioggia, ma la luce del sole sarà dodici volte più bollente, dodici volte più calda di quella attuale. La temperatura aumenterà. Questo è affermato nel Bhagavata. Allora tutto sarà trasformato in cenere e poi ci saranno torrenti di pioggia. Queste descrizioni sono li, nel Bhagavata. Perciò è duhkhalayam asasvatam Traduzione: Posto temporaneo pieno di miseria. [Bhagavad Gita. 8.15]. Questo luogo è il luogo dove stiamo cercando di vivere in un modo comodo e confortevole. Questa non è una buona intelligenza. Perché Krishna, il creatore, ha detto: duhkhalayam asasvatam [Bhagavad Gita. 8.15].

mam upetya punar janma
duhkhalayam asasvatam
napnuvanti mahatmanah
samsiddhim paramam gatah

Traduzione: Dopo avermi raggiunto, le grandi anime, yogi colmi di devozione, non tornano mai più in questo mondo temporaneo e pieno di sofferenza perché hanno ottenuto la perfezione più alta.[Bhagavad Gita. 8.15].

Quindi il nostro obiettivo dovrebbe essere come ritornare a casa, ritornare da Dio. Questa è la vera missione della vita umana. Perché dopo: Asatims caturams caiva laksams tan jiva-jatisu. Ci sono 8.400.000 specie di vita. Dopo questa evoluzione, siamo arrivati ​​a questa forma di vita umana. Tad apy viphala jatah. Quindi se non comprendiamo Govinda, govinda-carana-dvayam, allora è viphala. È semplicemente usata male la nostra forma umana. La civiltà moderna questa cosa non la conosce. Questo movimento per la coscienza di Krishna è fatto per educare le persone dicendogli: “stai semplicemente sprecando il tuo tempo.”. La gente risponderà: “No. Sto facendo il mio dovere.” La gente dice: “Questo è il mio dovere.” Il dottore dice: “Sto facendo il mio dovere.”. L’ingegnere dice: “Sto facendo il mio dovere.”. Il padre dice: “Sto facendo il mio dovere.”. La madre dice: “Sto facendo il mio dovere.”. E va bene. Ma il Bhagavata dice: “Grazie mille che stai facendo il tuo dovere.”:

dharmah svanusthitah pumsam
visvaksena-kathasu yah
notpadayed ratim yadi
srama eva hi kevalam

Traduzione: Le occupazioni che ogni uomo svolge secondo la propria posizione sono sforzi inutili se non suscitano attrazione per il messaggio del Signore Supremo.[Srimad Bhagavatam 1.2.8]

“Stai facendo il tuo dovere molto bene. Giusto, va bene. Ma facendo questo tuo dovere se non sviluppi la tua coscienza di Krishna allora stai semplicemente sprecando il tuo tempo.”.

Allora queste persone tutte queste cose non le sanno. Loro pensano: “Stiamo facendo il nostro dovere.”. E cos’è questo dovere senza senso? Il vero dovere è sviluppare la coscienza di Krishna. Se tu sbagli e perdi quel punto, il cosiddetto dovere è semplicemente uno spreco di tempo.

dharmah svanusthitah pumsam
visvaksena-kathasu yah
notpadayed ratim yadi
srama eva hi kevalam

Traduzione: Le occupazioni che ogni uomo svolge secondo la propria posizione sono sforzi inutili se non suscitano attrazione per il messaggio del Signore Supremo.[Srimad Bhagavatam 1.2.8]

Questo loro non lo sanno. Stanno facendo il loro dovere dicono, tutti sono impegnati nel proprio dovere. Non sono interessati a sentire parlare di krsna-katha che è il vero compito della vita. Perché sono impegnati nel dovere. Dovere. Dovere. Dovere. Perche fanno questo? Na te viduh svartha-gatim hi visnum [Srimad Bhagavatam 7.5.31]. Non sanno che il vero dovere è quello di avvicinarsi a Visnu, svartha-gatim, questo è l’interesse. Loro pensano: “No, questo è il mio interesse.”. Ma il vero dovere è svartha-gatim. Tutti dovrebbero essere interessati nel loro compito, ma il vero compito nella vita umana è avvicinarsi a Visnu. Tad visnoh paramam padam sada pasyanty surayah. Coloro che sono effettivamente Ariani avanzati, sanno bene che il loro compito è come avvicinarsi a Visnu.

Questo è il Rg mantra. Na te viduh svartha-gatim hi visnum durasaya [SB 7.5.31]. Invece loro stanno pensando che attraverso queste comodità corporee saranno felici. No, questo non è possibile. La vera felicità è un’altra cosa. Quella felicità è la coscienza di Krishna. E durasaya ye bahir-artha-maninah. Andha yathandhaih. Chiunque abbandonerà questa falsa speranza che: “Se ottieni l’indipendenza, dall’oggi al domani diventerai così, cosa e coli.”, quel leader è molto bravo. Oppure se c’è qualche riunione politica dove fanno soltanto dei bluff e le persone si radunano lì a migliaia e milioni per ascoltare il bluff … Perché … Il mio Guru Maharaja diceva che questa attuale società umana è una società di imbroglioni e di imbrogliati. Qualcuno viene imbrogliato e qualcuno è imbroglione. Una combinazione di due cose, il truffatore e il truffato, perché loro non conoscono il vero interesse della vita e chiunque dirà non sensi e blufferà continuamente sarà molto adorato. Ecco che succede al momento attuale. Il vero interesse è che la vita umana dovrebbe essere sobria. Perciò il primo inizio della vita reale è capire: “Io non sono questo corpo.”.

Questa è la prima lezione. Ma dov’è questa educazione? In tutto il mondo, andate ovunque. Dov’è che insegnano agli studenti che “Tu non sei questo corpo”? Non c’è questa istruzione. Allora qual è il valore di questa educazione? Per tenerli eha yathandhair upaniyamanah [SB 7.5.31], per tenerli nell’oscurità, nell’ignoranza. Ecco quello che succede. Questo movimento per la coscienza di Krishna è l’unica istituzione che sta dando alle persone la vita reale.

ajnana-timirandhasya
jnananjana-salakaya
caksur-unmilitam yena
tasmai sri-gurave namah
[Gautamiya-tantra]

Inizio del commento di SG Tridandi Das sul Nettare Della Devozione Prefazione Parte 32

Tridandi: Quindi quando uno predica, la prima cosa che deve far capire alla gente è questa. “Io non sono questo corpo.” Qualunque sia l’argomento da cui uno inizia, quasi immediatamente lo deve ricondurre su questo punto. Non siamo il corpo!  Perche tutto il resto sono chiacchiere. Solo chiacchiere. Inutili chiacchiere. Alla fine le persone ti diranno, si, si, interessante, però io ho la mia vita, tu hai la tua vita e non capisce che non è cosi. Allora noi dobbiamo predicare e parlare cosi alle persone, e quando ascoltiamo dobbiamo stare attenti a sentire se chi parla e predica la coscienza di Krishna, parla cosi o se predica diversamente. Se parla diversamente, quello che dice non è interessante. Non importa il vestito che indossa. Non importa la posizione che occupa. Non ha importanza. Quindi dobbiamo sempre di più far ascoltare alle persone come parla Srila Prabhupada, cosi che siano in grado di comprendere quando ascoltano, “chi è chi e cosa è cosa.”  E qui mi taccio.

Chiaro e semplice. Chi è che non capisce questo? Uno può dire, ho capito ma voglio continuare a fare il farabutto perche sono un cretino. Va bene, nessuno ti obbliga. Però almeno ammettilo.  Non è che questa è la nostra idea, questa è anche la tua idea, solamente che tu sei un rascal (mascalzone), come dice Prabhupada, ma almeno non deviare gli altri. Questo è il punto.

Tutti dovrebbero ascoltare le lezioni di Srila Prabhupada. Leggere i libri e sentire come Srila Prabhupada presenta in maniera pratica, di volta in volta, la coscienza di Krishna. In maniera sistematica, partendo dall’inizio e andando avanti. Poi se uno non vuole sentire pensando: perche tanto le persone non ascoltano. Va bene, cantiamo Hare Krishna e prendiamo prsadam. Ma se uno è interessato, quando viene ad ascoltare, perche è interessato a capire … cosi gli va presentata la coscienza di Krishna. Partendo da li. Non da un’altra parte. No, l’aspetto religioso o l’aspetto di migliorare le condizioni di vita materiale. Quelle sono tutte conseguenze. Uno deve partire da qui.  Prima devi capire che non sei il copro. Allora la tua vita cambia. Perche cambiano gli obiettivi, cambia la visione di tutta l’esistenza. La tua esistenza si pone su una piattaforma diversa e quindi cambi le priorità. Cambia tutto.

Devoto Lialananda Das: Quindi, quando cambiano tutte le priorità, cambia proprio tutta la tua vita, tutte le tue abitudini. È una conseguenza diretta. È inutile dire: io ho capito questa cosa però continuo a fare quello che faccio. NO, non è possibile. È la conferma che praticamente non hai capito.

Tridandi: E noi dobbiamo creare un ambiente favorevole, dove le persone che hanno capito possono venire e sentirsi incoraggiate a farlo perche ci sono altri che lo fanno, dove c’è un ambiente predisposto in cui tu puoi venire e coltivare la coscienza di Krishna protetto dall’associazione e dagli altri devoti. Non è che creiamo ambienti che poi somigliano a quelli loro, pensando che cosi vengono più persone. No, quelli che vengono sono materialisti e non sono le persone giuste. Portano contaminazione se uno li attrae in quel modo. Le facilitazioni sono solo una conseguenza. Perche gli Hippy? Perche agli Hippy non interessavano le facilitazioni. Dormivano in 40, 50, 60 su un sacco a pelo in una stanza. Non stavano pensando: dov’è la mia stanza, non c’è il mio lettino, niente, perche loro già erano abituati cosi. Tutto in comune, tutto messo insieme e loro erano giù abituati cosi.

Erano come le scimmie, capito? Non socialmente utili, pero sono diventati subito devoti, immediatamente si sono impegnati nella coscienza di Krishna. Immediatamente sono diventati predicatori. Non erano stupidi. Il fatto di aver abbandonato l’interesse verso la società non era una cosa sbagliata, era una cosa giusta. Il problema è che la maggior parte si sono rovinati con le droghe. Pero quella irresponsabilità, non è che, Prabhupada ad esempio dice dello sviluppo economico per chi ha la famiglia ecc. Noi non dobbiamo creare famiglie nella coscienza di Krishna che hanno l’impeto dello sviluppo economico perche pensano alla famiglia. L’impeto deve essere per il servizio a Krishna. Non per la famiglia.

Noi non dobbiamo creare quel tipo di mentalità. L’impeto per lo sviluppo economico deve essere per diffondere la coscienza di Krishna e per servire Krishna, non per servire la famiglia. Questo fatto che uno che non ha il senso d’affetto verso la famiglia non ha il senso di responsabilità, ovvero non ha interesse per lo sviluppo economico, qui non lo stanno denigrando, lo stanno esaltando. È meglio! Il discorso che ha fatto nella lezione che deriva dall’attrazione tra l’uomo e la donna, dove il nodo si stringe ecc. Non lo sta glorificando, lo sta denigrando. Perche questo tipo di legame ti lega al mondo materiale. Quello è sbagliato. Capito? Poi dice che non c’è neanche l’affetto tra l’altro in questo mondo materiale. Nel mondo materiale che affetto è?! Affetto finto.

Va bene, ci fermiamo qui. Hare Krishna.

Fine commento di SG Tridandi Das.

Nettare Della Devozione Ki-Jay  –  Srila Prabhupada Ki-Jay  –  Srila Rupa Gosvami Ki-Jay

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