Lezioni di Srila Prabhupada sul
Nettare Della Devozione Prefazione Parte 34
Il Nettare Della Devozione Prefazione Parte 34
Lezioni di Srila Prabhupada
Lezione di Srila Prabhupada sul Nettare Della Devozione Prefazione Parte 34
Tenuta a Bombay 26.10.1972
Audio Lezione di Srila Prabhupada Tradotta da Tridandi DAS direttamente dall’inglese in tempo reale.
Trascrizione dell’audio Lezione di Srila Prabhupada sul Nettare Della Devozione Prefazione Parte 34 trascritta in Italiano.
Il Nettare Della Devozione
Vrindavana 26.10.1972
Bhaktin Barbara:
nana-sastra-vicaranaika-nipunau sad-dharma samsthapakau
lokanam hita-karinau tri-bhuvane manyau saranyakarau
radha-krishna-padaravinda-bhajananandena mattalikau
vande-rupa-sanatanau raghu-yugau sri-jiva-gopalakau
Traduzione: Offro il mio rispettoso omaggio ai sei Gosvami di Vrindavana – Sri Rupa Gosvami, Sri Sanatana Gosvami, Sri Raghunatha dasa Gosvami, Sri Raghunatha Bhatta Gosvami, Sri Jiva Gosvami e Sri Gopala Bhatta Gosvamji – che sono molti esperti a studiare attentamente tutte le scritture rivelate, allo scopo di stabilire gli eterni principi della religione a beneficio dell’umanità intera. Essi sono dunque onorati in tutti e trei mondi, e tutti possono prendere rifugio in loro perché essi servono Sri Sri Radha e Krishna assorti nel sentimento d’amore delle gopi.
Tridandi: Leggiamo dal primo volume di questo bellissimo libro che è intitolato una raccolta di lezioni di Sua Divina Grazia Abhay Charanaravinda Bhaktivedanta Swami Srila Prabhupada, Acarya fondatore dell’Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna.
Leggiamo una lezione di Srila Prabhupada sul Nettare Della Devozione prefazione parte 34, tenuta a Vrindavana il 26 Ottobre 1972
Pradyumna: “Il Nettare Della Devozione viene presentato in modo particolare per le persone che sono ora impegnate nel movimento per la coscienza di Krishna. Quindi io offro tutti i miei sinceri ringraziamenti a tutti i miei amici e discepoli che mi stanno aiutando nel propagare questo movimento in Occidente.”
Prabhupada: Questo è tutto. Quindi, pagina successiva. [Fine Prefazione. Inizio Introduzione.]
Pradyumna: “Invocando ogni buon auspicio, il signore Sri Krishna è Dio, la Suprema Personalità di Dio, la causa di tutte le cause, il serbatoio di tutti i rasa, ovvero le relazioni, che sono definite come neutralità, o adorazione contemplativa, il servizio, amicizia, genitorialità, l’amore, l’umorismo, compassione, paura o orrore, il coraggio, la collera, la meraviglia e lo sconvolgimento. “Egli è la forma attraente suprema e, grazie alle sue caratteristiche attraenti universali e trascendentali ha affascinato tutte le gopi, guidate da Taraka, Palika, Syama, Lalita e, infine, Srimati Radharani.
Tridandi: Infine per Srimati Radharani è intesa come la suprema, in cima a tutte le altre.
Pradyumna: Lasciate che la grazia di Sua Signoria scenda su di noi, cosi che possa non esserci alcun ostacolo nella stesura di questo Nettare Della Devozione, opera che fu ardentemente desiderata da Sua Divina Grazia Sri Srimad Bhaktisiddhanta Sarasvati Gosvami Prabhupada.
Prabhupada: Cosi Krishna è descritto come akhila-rasamrta-sindhu. Allora, ci sono diversi rasa, di cui cinque rasa primari. Rasa significa quel sentimento dolce, o il gusto, di cui noi godiamo in ogni attività. Quello è definito rasa. Ogni cosa che viene fatta con un qualche tipo di gusto. Qualunque cosa tu faccia è fatta perche dovete gioirne con un qualche tipo di piacere, un qualche tipo di gusto. Cosi ci sono dodici rasa, di cui cinque rasa sono primari e sette rasa sono secondari. Sono descritti qui. Quando Krishna stava combattendo con Bhisma … Bhisma, conosceste la storia, che Bhisma era stato criticato da Duryodhana: “Mio caro nonno, non stai combattendo in piena forza con Arjuna, perché dall’altra parte dell’esercito ci sono i tuoi nipoti e tu hai un affetto molto naturale per loro. Quindi penso che non stai combattendo in accordo alla tua vera forza. Altrimenti a quest’ora sarebbero tutti stati sterminati.”.
Cosi Bhisma poteva anche capire che questa era una critica. Quindi egli promise immediatamente: “Domani io terminerò tutti questi cinque fratelli. Questo ti renderà felice? Quindi io mi tengo cinque frecce da usare domani per uccidere questi cinque fratelli.”. A questo punto Duryodhana divenne un po’ dubbioso e perciò chiese a suo nonno: “Mio caro nonno, posso tenere queste cinque frecce con me, cosicché tu domani possa venire domani a prenderle da me e usarle?” Bhisma disse: “Va bene, tienile.”. Così Krishna poté comprende che: “Ora Bhisma ha promesso che domani ucciderà i Pandava e ha selezionato cinque frecce per loro.”. Perciò Krishna deve proteggere i suoi devoti e allora disse ad Arjuna: “Duryodhana una volta aveva promesso di darti una benedizione. Adesso è l’occasione. Vai da Duryodhana e digli che lui tiene con se cinque frecce, le tiene con molta attenzione. Prendile!”. Così Arjuna andò da Duryodhana … Perché dopo aver combattuto, la sera, tutti i combattenti erano amici. Non c’era inimicizia. Un uomo poteva andare nel campo nemico come amico, come fratellini trovavano. Così, quando Arjuna arrivò da Duryodhana, Duryodhana lo ricevette. Perche questa è l’etichetta vedica. Duryodhana disse: “Arjuna, perché sei venuto qui? Vuoi chiedermi qualcosa? Qualunque cosa tu mi chieda sono pronto a dartela. Se tu vuoi il regno senza combattere, se sei venuto per questo motivo te lo darò.”. Così Arjuna disse: “No, mio caro fratello, non sono venuto per questo scopo. Ma ti ricordi che volevi darmi qualche benedizione una volta? Quindi sono venuto per quella promessa.” Duryodhana: “Sì, sono pronto, dimmi.” Arjuna: “Allora dammi quelle cinque frecce.” E immediatamente gli furono date le cinque frecce.
Così la mattina dopo, quando Bhismadeva chiese a Duryodhana: “Dove sono quelle cinque frecce? Dammele.”, così Duryodhana disse: “Signore, questa è la storia. Sono state portate via da Arjuna.”. Cosi Bhismadeva poté immediatamente capire che quello era un trucco di Krishna. Così, immediatamente lui, per devozione, divenne adirato. Sì. Cosi la devozione e il servizio devozionale possono essere eseguiti anche con l’ira. Non semplicemente con i fiori. Perche se lui, se è un devoto, può servire Krishna anche arrabbiandosi. Così Bhismadeva immediatamente promise che: “Oggi Krishna dovrà rompere la Sua promessa.”. Perché Krishna aveva promesso: “Nonostante io sarò sul campo di battaglia, guiderò semplicemente il tuo carro, ma non combatterò.”. Questa era stata la sua promessa. Adesso Bhisma dice: “Krishna ha fatto rompere la mia promessa. Cosi oggi combatterò in una maniera tale che o anche Krishna dovrà rompere la Sua stessa promessa, oppure il suo amico Arjuna sarà ucciso.”. Due alternative. Così quando Bhisma stava combattendo molto ferocemente, severamente, il carro di Arjuna si ruppe e cadde. In quel momento Krishna prese una delle ruote del carro e correndo si avvicinò immediatamente a Bhisma. Quando si avvicinò a Bhisma, Bhisma trafisse il suo corpo con le sue frecce. Allora Krishna stava accettando quelle frecce come se fossero i fiori più amabili. Questa è la relazione. Perciò questo è un rasa, un orribile rasa. Apparentemente sembra molto severo che Krishna sia stato trafitto dalle frecce, ma Krishna stava provando piacere.
Quindi Srila Visvanatha Cakravarti Thakura ha spiegato molto bene questa parte e ha dato l’esempio dicendo che era come se fossero stati dei baci. A volte c’è una forte pressione sui denti quando due si baciano, ma è comunque un piacere. Egli ha dato questo esempio, che sebbene Krishna fosse trafitto dalle frecce di Bhismadeva, Krishna sentiva comunque un grande piacere. Anche Bhismadeva, quando era sul suo letto di morte, voleva vedere quella forma di Krishna, di quando Krishna era molto arrabbiato sul campo di battaglia e si avvicinava a lui per ucciderlo. Ed egli spiego quell’aspetto. Così noi possiamo godere dell’amorevole servizio di Krishna in tanti modi. Non solo attraverso l’abbraccio delle gopi, ma nella lotta di Bhisma con Krishna e con tutto il suo corpo trafitto dalle frecce. Quindi Krishna è definito akhila-rasamrta [Cc. Madhya 8.142]. Qualsiasi rasa … Ci sono dodici rasa, che siano rasa primari o rasa secondari. Qualsiasi rasa voi vogliate, Krishna è pronto a rispondere a qualsiasi rasa voi vogliate nel relazionarvi con Krishna. Questa è la posizione di Krishna. Kamat krodhad bhayat dvesat Traduzione verso completo: Moltissime persone hanno ottenuto la liberazione soltanto pensando a Krsna con molta attenzione eabbandonando le attività colpevoli. Questa grande attenzione può essere dovuta ai desideri sensuali, a sentimenti ostili, alla paura, all’affetto o al servizio devozionale. Ti spiegherò ora come per ricevere la misericordia di Krsna basti concentrarsi con la mente su di Lui. [SB 7.1.30]. Allora che dire di coloro che amano Krishna. Proprio come Putana. Putana voleva uccidere Krishna. Quello era il suo scopo. Ma quando Putana fu uccisa da Krishna che succhio attraverso il suo seno sia il latte che la sua vita, allora Putana ottenne la posizione della madre di Krishna. Perché Krishna prese la parte luminosa. Krishna pensava: “Qualunque fosse la sua intenzione, lei è venuta da Me proprio come una madre e io ho succhiato il suo seno. Perciò lei è Mia madre.”. È venuta come una nemica ma Krishna non ha preso la parte nemica. Krishna ha preso il lato materno. Tejiyasam na dosaya [Srimad Bhagavatam 10.33.29]. Allo stesso modo le gopi, loro andarono da Krishna per lussuria, ma per questa lussuria vennero purificate. Proprio come il sole. Il sole assorbe tutto dall’orinatoio, ma il sole non viene inquinato, invece l’orinatoio viene sterilizzato. Questo è il processo. Allora cercate ad andare da Krishna, avvicinatevi a Krishna in un modo o nell’altro, cosi la vostra vita avrà successo. Non importa. Kamat krodhad bhayad dvesat [Srimad Bhagavatam 7.1.30]. E che dire di coloro che costantemente si impegnano nel servizio di amore con Krishna?! Perche tutto è amore. Non appena voi dirigete la vostra attenzione su Krishna, quello è amore. Potrebbe essere pervertito. Proprio come Kamsa. Kamsa pensava sempre a Krishna. Krishna… Anche lui era cosciente di Krishna, ma pensava in termini di uccidere Krishna, come nemico. Quella non è bhakti. Questo non è anukula. Pratikula. Tuttavia, Krishna è così gentile che anche a Kamsa è stata data la liberazione. Questa è la gentilezza speciale di Krishna. Quindi qualsiasi rasa va bene.
Ci sono dodici rasa. Yena tena prakarena manah krsne nivesayet [Brs. 1.2.4]. Questa è la direzione data da Srila Rupa Gosvami. “In un modo o nell’altro, fissa la tua mente su Krishna.”. Allora la tua vita avrà successo. In un modo o nell’altro. Yena tena. Quindi se la tua mente è sempre fissata in Krishna allora anche i tuoi sensi saranno impegnati nel servizio di Krishna. Perché la mente è il centro di tutte le attività dei sensi. Cosi, come Ambarisa Maharaja, prima di tutto impegnò la sua mente in Krishna. Sa vaimanah krsna-padaravindayoh Traduzione: Maharaja Ambarlsa impegnava sempre la mente nel meditare sui piedi di loto di Krsna, [Srimad Bhagavatam 9.4.18]. Fissando la sua mente in Krishna, allora egli poté usare tutti gli altri sensi, ovvero la lingua. Perche in realtà la bhakti inizia con la lingua. Sevonmukhe hi jihvadau.
Cominciando dalla lingua inizia krsna-bhakti. Può essere anche una cosa molto strana sentire che: “Con la lingua come inizia la bhakti?” Ma questa è un’affermazione che si trova negli sastra. Atah sri-krsna-namadi na bhaved grahyam indriyaih Traduzione verso completo: Perciò i sensi materiali non possono capire il santo nome di Krishna, la Sua forma, le Sue qualità e le Sue attività. Quando l’anima condizionata si risveglia alla coscienza di Krishna e offre a Krishna il suo servizio usando la lingua per cantare il santo nome del Signore e per gustare gli avanzi del Suo cibo, purificherà la sua lingua, e gradualmente potrà capire chi è veramente Krishna. [Cc. Madhya 17.136]. I nostri sensi attuali, ottusi, materialmente coperti, non possono gustare cosa sia il nome di Krishna, quali siano le forme di Krishna, quali siano le qualità di Krishna, quali siano i passatempi di Krishna, qual è l’armamentario di Krsna Krishna. I sensi, loro gustano. Ma proprio come quando uno soffre di una malattia del fegato, o itterizia, non può assaggiare lo zucchero candito. La caramella di zucchero è dolce, ma un paziente malato di itterizia, se gli viene data una caramella di zucchero, lui lo sente come amaro. Allo stesso modo, i nostri sensi essendo coperti dalla coscienza materiale al momento non ci fanno gustare cosa sia la forma di Krishna, cosa sia il nome di Krishna, qual è la qualità di Krishna, qual è il passatempo di Krishna, qual è l’armamentario di Krishna, così tante cose. Non è possibile. Atah sri-krsna-namadi na bhaved grahyam indriyaih Traduzione: Perciò i sensi materiali non possono capire il santo nome di Krishna, la Sua forma, le Sue qualità e le Sue attività. Quando l’anima condizionata si risveglia alla coscienza di Krishna e offre a Krishna il suo servizio usando la lingua per cantare il santo nome del Signore e per gustare gli avanzi del Suo cibo, purificherà la sua lingua, e gradualmente potrà capire chi è veramente Krishna. [Cc. Madhya 17.136]. I nostri sensi sono materialmente contaminati. Perciò non possiamo percepire direttamente cosa sia Krishna usando i nostri sensi attuali. Per questo devono essere purificati.
Inizio del commento di SG Tridandi Das sul Nettare Della Devozione Prefazione Parte 34
Tridandi: Capito? Il puro devoto di Krishna, pensa soltanto al piacere di Krishna. A Krishna faceva piacere vedere Bhisma che combatteva contro di lui e Bhisma ha attaccato Krishna. Ha lanciato le frecce, molto adirato, non è che ha fatto finta. Non ha fatto finta perche Krishna voleva vedere Bhisma cosi arrabbiato verso di lui. A volte anche nelle relazioni mondane uno si diverte a vedere un amico arrabbiato verso di lui. Ma deve essere arrabbiato veramente pero. Non per finta, perche se è per finta che gusto c’è?! Quindi Krishna voleva Bhisma adirato verso di lui che lo attaccava come un nemico. Ma veramente! Bhisma veramente è diventato arrabbiato con Krishna e lo attacco! Bhisma pensava: “Krishna mi ha fatto rompere la mia promessa. Io ho promesso che con queste 5 frecce avrei ucciso i cinque Pandava oggi e lui furbo, con un trucco ha fatto in modo tale che io non potessi mantenere la mia promessa. Adesso Io faro in modo che lui rompa la sua promessa.” Ma veramente arrabbiato.
Devoto Lialananda: Quella però è differente di collera. Non è come la collera del mondo materiale. Li è un’altra situazione.
Tridandi: Quella è collera assoluta. Quella è collera vera. Perche? Perche Krishna prende piacere nel vedere Bhisma che dice: “Krishna desidera vedere me arrabbiato verso di lui, ecco perche l’ha fatto. Ecco perche ha fatto in modo che portassero via quelle frecce. Ecco perche ha fatto in modo che io rompessi la mia promessa. Perche lui veramente vuole vedermi incollerito verso di lui. Quindi per il suo piacere divento collerico, ma veramente, non per scherzare.” Capito? Questa è la relazione, non per finta. Perche se è per finta non c’è gusto.
E questo Prabhupada lo definisce amore. La parola amore. Nel mondo materiale la parola amore li non c’è l’avrebbe messa mai nessuno. Nel mondo materiale uno avrebbe usato la parola amore in questo contesto? No. Invece Prabhupada ha detto che quello è amore. Quello è amore vero, reale, profondo, assoluto. No l’amore del mondo materiale. Perche? Perche è cosi, privo di interesse personale che non fa nessuna considerazione del tipo: “Come? Mi arrabbio con Krishna? Combatto con Krishna? Dopo.. ohhh, mamma mia. Dopo a me che mi succede?”. No, no, non gli interessa quello che succede. Mi può anche uccidere Krishna. Mi va bene cosi. Se lui si diverte cosi, va bene cosi. Alla base c’è sempre lo stesso puro e autentico amore per Krishna.
Sentire Prabhupada dire: Questo è amore! Capito chi è il puro devoto?!
È incomprensibile per i materialisti, ma è facilmente comprensibile per i devoti. Perche i materialisti vedono tutto dal punto di vista materiale. Io e Mio. E vedono anche Krishna materiale. E lo inseriscono dentro un contesto di relazioni materiali. Non capiscono questo. Come sia possibile. Perche mentre Bhisma veramente manifestava la sua collera verso Krishna senza alcuna remora, ma era per soddisfare Krishna che veramente voleva vederlo cosi. Kamsa invece no. Kamsa voleva uccidere Krishna perche aveva paura per sé. Krishna vuole uccidere me e io lo uccido prima, cosi io mi salvo. Quindi quello non è Bhakti. Ciò nonostante Krishna lo stesso gli ha dato la liberazione.
Putana è arrivata da Krishna per ucciderlo. Si era messo il veleno sul capezzolo del seno. Krishna era un bambino e lei l’ha preso come le balie per allattarlo, pero sul capezzolo aveva spalmato il veleno. E Krishna insieme al veleno gli ha succhiato anche la vita. Quindi Putana è finita. Pero la liberata. Perche ha detto che lei comunque è venuta a lui come una madre per allattarmi … Quindi Krishna in ogni caso vede il meglio. Krishna è il sommo buono. È tutto buono. Non c’è il Krishna buono e il Krishna cattivo. Non c’è il Krishna che fa bene e il Krishna che fa male. Qualsiasi cosa fa, è sempre bene, perche il destinatario di quel comportamento di Krishna ne trae comunque beneficio. Questo significa assoluto. Non relativo. Non è che c’è Krishna buono e Krishna cattivo. Se uno vede Krishna come nemico chi è? Cioè uno vede Krishna come amico, è un devoto. Uno vede Krishna come nemico, è un demone. Solo il demone vede Krishna come suo nemico. Il devoto non lo vede mai come nemico. Mai. Neanche quando viene per ucciderlo lo vede come nemico. Il tempo passa, distrugge tutto, distrugge il corpo, uno sente arrivare la fine, la vecchiaia … Quel tempo li è Krishna. Stai tranquillo, è Krishna. Il tempo che passa, che toglie la vita per i materialisti, per il devoto invece no, è Krishna che la da la vita. Non vede mai Krishna come nemico. Anche quando si comporta da nemico verso Krishna, lo fa per soddisfare quel desiderio di Krishna di vederlo come nemico.E il devoto lo fa bene. Perche l’amore per Krishna è cosi grandeche lui veramente diventalui nemico di Krishna. Krishna vuole vederlo come nemico? E lui diventa nemico di Krishna, ma per il piacere di Krishna.
Ma non vede Krishna come nemico. Infatti sul letto di morte, sul letto di frecce, stava sdraiato su tutte frecce perche era colpito da decine e decine di frecce, quindi era rimasto sospeso in aria e non toccava per terra perche era rimasto appoggiato sopra le frecce. Ha detto voglio vedere Krishna, con quella forma di Krishna che correva verso di me per uccidermi. Voglio ricordare quella forma, Krishna che correva verso di me per uccidermi. Il demone non direbbe cosi. Quello è il devoto. E chi è che lo capisce? Chi è che capisce quella relazione? Soltanto il puro devoto. Quindi quando Prabhupada parla si capisce subito dov’è il puro devoto. Come Srila Prabhupada che non fa neanche una discussione filosofica cercando di dire di questo simbolico … NO no, proprio la relazione, dice questo è amore. Perche Srila Prabhupada capisce. Lui sa cosa significa vivere quella relazione e quindi quando ne parla, ne parla con consapevolezza. Non in maniera accademica. Ma proprio in prima persona. Bisogna imparare a conoscere Srila Prabhupada per capire che significa la pura devozione. Altrimenti saremo sempre confusi e ci sarà sempre il rischio che scambiamo foschi per fiaschi o prendiamo lucciole per lanterne. Prendiamo una lucciola e pensiamo, ecco questa lucciola mi guiderà lungo il cammino … nell’oscurità … questa lucciola mi illuminerà tutto. Questa è la torcia della conoscenza e invece è solo una lucciola. Quindi per capire la differenza bisogna imparare a conoscere Srila Prabhupada.
Bisogna approfondire sempre di più. Non lasciarlo come un’icona del passato. Un personaggio da rispettare nella sua memoria. No. Srila Prabhupada va proprio ricordato. Se uno vuole veramente rispettare il ricordo di Srila Prabhupada lo deve ricordare e per ricordarlo bisogna imparare a conoscerlo. E ascoltando quando parla e quando scrive uno può, anche se in maniera infinitesimale perche è come conoscer Krishna, uno non può conoscere tutto, pero, bisogna approfondire, approfondire in modo che uno possa assorbire la sua realizzazione. Noi dobbiamo assorbire le realizzazioni trascendentali di Srila Prabhupada. Assorbirle come una spugna. Non dobbiamo rimanere distaccati, tipo, l’analizzatore tecnico. E ascoltandolo, perche se noi sviluppiamo amore per Srila Prabhupada abbiamo la possibilità di sviluppare amore per Krishna. Ma se non sviluppiamo amore per Srila Prabhupada quella possibilità di risvegliare amore per Krishna diventa sempre più remota. Questo vale in senso assoluto, specialmente all’interno di questo movimento per la coscienza di Krishna. Capito?
Devoto PhaniNayaka: In questo movimento tu hai detto. Bisogna sviluppare amore per Srila Prabhupada. Quindi un devoto dovrebbe sviluppare amore per Prabhupada, siccome con Krishna come fai se non lo conosci, Krishna, Radharani, non puoi sviluppare amore per qualcuno che non conosci, è un’utopia. Quindi tu dici che bisogna leggere i suoi libri, ascoltare le sue lezioni, conoscendo, assorbendo tutto il possibile. E quindi automaticamente verrà fuori amore per Krishna?
Tridandi: Esatto. Perche seno come fai? Quale sarebbe l’alternativa seno? Tu non puoi amare qualcuno se non lo conosci. Come puoi conoscere Krishna altrimenti? Se non tramite qualcuno che già lo conosce. Quindi conoscendo Srila Prabhupada e sviluppando amore per lui, conosci Krishna e sviluppi amore per Krishna che è già presente nel cuore di tutti, ma è coperto. Se non si toglie la copertura, come ha detto al termine di questa lezione (I nostri sensi sono materialmente contaminati. Perciò non possiamo percepire direttamente cosa sia Krishna usando i nostri sensi attuali. Per questo devono essere purificati.). La purificazione come si ottiene? Non ci sono altri modi eh, Non è che uno si purifica i sensi perche si lava eh. Non è che ti purifichi la mente perche fai qualche meditazione dello yoga o perche fa le posizioni, le austerità e i sacrifici. Non si purifica per quello. Si purifica stando vicino al puro devoto. Quello si chiama Saddhu sanga, Devi stare in contato con il puro devoto altrimenti non si purifica niente. Puoi fare tutti gli esercizi che vuoi, non si purifica niente. Puoi fare tutto quello che vuoi ma rimani li per miliardi e miliardi di vite e non ti associ con il puro devoto di Krishna. Non esiste, ne Karma, ne Janana, ne Yoga.
Devoto PhaniNayaka: Nel Nettare Della Devozione, l’istruzione principale è ricordarsi di Krishna e non scordarselo mai. Quindi in questo un devoto si chiederebbe, ma allora mi devo ricordare Prabhupada e non scordarlo mai e poi dopo automaticamente mi ricorderò di Krishna?
Tridandi: Ah. Perche tu vuoi dirmi che ti puoi ricordare di Krishna senza ricordarti di Srila Prabhupada? (I Devoti ridono.). Se ti ricordi di Krishna ti ricordi di Srila Prabhupada. Altrimenti non sai neanche chi è Krishna se non fosse per Srila Prabhupada. Che sai di Krishna tu?! Allo stesso modo, come fai a dimenticare Krishna, se ti ricordi di Srila Prabhupada. Prabhupada parla sempre di Krishna. Pero viene prima Srila Prabhupada e poi Krishna. Infatti Krishna ti manda Srila Prabhupada, non è che viene Krishna in persona e ti dice amico mio, vieni con me. Quello è Shajah, simulatore. Potrebbe anche non esserlo ma tu consideralo Sahajah, non è una buona associazione per te. Può anche essere una avadutha ma non è una buona associazione per te. Perche non è quella la prassi e se anche ci fosse un eccezione, quel eccezione la regola la conferma, non è che la esclude. Krishna dice: vuoi tornare da me? Vai dal mio puro devoto, sevi lui e fai quello che ti dice lui.
Devoto PhaniNayaka: Quella è un’istruzione di Srila Prabhupada. Quando si è formato quel gruppo che voleva andare direttamente, subito lo fece bloccare.
Tridandi: Si. Anche se avevano buone intenzioni, pero intenzione buona di una ignorante, non è una buona intenzione. Se uno vuole fare il chirurgo al cervello perche ha buone intenzioni per salvare la gente, ma lo vuole fare senza essere preparato, quello va arrestato, va bloccato. Gli va impedito di provare ad operare qualcuno senza essere esperto. Quindi va trattato con durezza. Non va trattato come un caro ragazzo, buone parole, buone maniere, no, no va proprio bloccato immediatamente per il bene suo ma sopratutto degli altri. Quindi se vogliamo stare tranquilli andiamo dal primario. Il primario trascendentale è Srila Prabhupada. Chi ha diffuso la pura coscienza di Krishna nel mondo? La pura coscienza di Krishna! Non il buonismo, non il virtuosismo, non il sentimentalismo e non aiuto, inteso come aiuto umanitario …
Chi è che ha diffuso la pura coscienza di Krishna nel mondo tanto come Srila Prabhupada? Neanche Sri Caitanya Mahaprabhu. Neanche Sri Nityananda. Si l’hanno fatto Caitanya e Nityananda, ma tramite Prabhupada. Mettendo la loro potenza in lui. Hanno usato Srila Prabhupada come strumento per manifestare la loro potenza, ma la differenza fra uno strumento passivo e il puro devoto è che lui è uno strumento attivo, volontario. Volontariamente si è messo nelle mani di Krishna, per far si che Krishna lo usasse per diffondere la coscienza di Krishna. Lo dice, tu mi hai portato in questo posto terribile, se mi metto a dire quello che devo dire qui, questi si ribellano. Non so come posso fare, Pero se tu hai fatto questo, tu avrai un piano e quindi io accetto il fatto che questo è il tuo piano. Usami come una marionetta nelle tue mani. Cosi dice Srila Prabhupada. Usami, pero come vuoi tu. Perche molti Shahaja infatti non si abbandonano totalmente, vorrebbero essere usati, ma solo a modo loro e alle loro condizioni e questa non è devozione, non è Bhakti. Srila Prabhupada il puro devoto invece dice a Krishna, usami COME VUOI TU. Questo è il puro devoto. Quindi se uno conosce Srila Prabhupada conosce il puro devoto. Altrimenti non sai distinguere. Viene un incantatore di serpenti e tu pensi che lui sia un grande avatara. Capito?
Perche parla bene, recita bene, racconta bene, perche è carismatico, perche canta bene, perche è bello, perche fa le posizioni yoga … quello che ti pare a te, ma non sa riconoscere il puro devoto e quindi va in confusione. Se va in confusione significa che il tuo maestro non è un bravo maestro. Quando uno dice, che ne so io?! Come faccio a saperlo?! Significa che il tuo insegnante non è un bravo insegnante. Oppure tu non sei un bravo studente. Altrimenti il: che ne so io, non esiste quando incontri il puro devoto.
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Fine commento di SG Tridandi Das.
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