Lezioni di Srila Prabhupada sul
Nettare Della Devozione Prefazione Parte 4
Il Nettare Della Devozione Prefazione Parte 4
Lezioni di Srila Prabhupada
Lezione di Srila Prabhupada sul Nettare Della Devozione Prefazione Parte 4
Tenuta a Vrindavana 17 Ottobre 1972
Audio Lezione di Srila Prabhupada Tradotta da Tridandi DAS direttamente dall’inglese in tempo reale.
Trascrizione dell’audio Lezione di Srila Prabhupada sul Nettare Della Devozione Prefazione Parte 4 trascritta in Italiano.
Il Nettare Della Devozione Prefazione Parte 4
Vrindavana 17/10/1972 – Parte 1
Bhaktin Barbara:
nana-sastra-vicaranaika-nipunau sad-dharma samsthapakau
lokanam hita-karinau tri-bhuvane manyau saranyakarau
radha-krishna-padaravinda-bhajananandena mattalikau
vande-rupa-sanatanau raghu-yugau sri-jiva-gopalakau
Traduzione: Offro il mio rispettoso omaggio ai sei Gosvami di Vrindavana – Sri Rupa Gosvami, Sri Sanatana Gosvami, Sri Raghunatha dasa Gosvami, Sri Raghunatha Bhatta Gosvami, Sri Jiva Gosvami e Sri Gopala Bhatta Gosvamji – che sono molti esperti a studiare attentamente tutte le scritture rivelate, allo scopo di stabilire gli eterni principi della religione a beneficio dell’umanità intera. Essi sono dunque onorati in tutti e trei mondi, e tutti possono prendere rifugio in loro perché essi servono Sri Sri Radha e Krishna assorti nel sentimento d’amore delle gopi.
Tridandi DAS: Leggiamo dal primo volume di questo bellissimo libro che è intitolato una raccolta di lezioni di Sua Divina Grazia Abhay Charanaravinda Bhaktivedanta Swami Srila Prabhupada, Acarya-fondatore dell’Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna.
Leggiamo una lezione di Srila Prabhupada sul Nettare Della Devozione prefazione parte 4, tenuta a Vrindavana il 17 Ottobre 1972 Parte 1
Pradyumna: [Legge] “… servizio devozionale. Ogni servizio ha un qualche tipo di aspetto che attrae e spinge, portando il servitore progressivamente sempre più avanti. Ognuno di noi, dentro questo mondo è perpetuamente impegnato in qualche tipo di servizio. L’impeto di fare servizio è il piacere che noi ne riceviamo. Spinto dall’affetto per sua moglie e i suoi figli, un uomo di famiglia lavora giorno e notte. Un filantropo lavora alla stessa maniera per amore della famiglia più grande e il nazionalista per la causa della sua nazione e i suoi concittadini. Questa forza che trasporta, e guida il filantropo, l’uomo di famiglia e il nazionalista è chiamata rasa.”
Prabhupada: Cosi è spiegata la bhakti. Bhaktiè un qualche tipo di servizio attivo. Non è un sentimento. E servizio significa lavoro.
Tridandi: Capito? È il contrario di quello che normalmente si pensa.
Prabhupada: Ma non come i karmi. Ikarmi o chiunque stia lavorando, lavorano solo per un qualche tipo di gusto, di sapore, il rasa. Proprio come l’esempio che è dato qui. Un uomo di famiglia lavora giorno e notte, salvo che non abbia qualche tipo di gusto da questo. Supponiamo che uno abbia moglie e dei figli. Cosi per mantenerli lui deve lavorare duramente. Allora c’è un qualche tipo di piacere nel servire la moglie e i figli. Questo è un crudo esempio. Alla stessa maniera, bhakti significa servizio con qualche gusto, con qualche sapore. Svadu svadu pade pade Traduzione verso compelto: Non saremo mai stanchi di ascoltare i divertimenti trascendentali del Signore Supremo, glorificato con inni e preghiere. Coloro che hanno sviluppato un gusto per le relazioni trascendentali con Lui godono a ogni istante del riascolto dei Suoi divertimenti. [Srimad Bhagavatam 1.1.19]. Nello Srimad-Bhagavatam è detto, svadu svadu pade pade. Più tu servi, e più assapori il gusto. Senza assaporare il gusto, nessuno può rendere servizio devozionale. È una cosa pratica. Svadu svadu pade pade. Ad ogni passo… Proprio come Rupa Gosvami. Egli era ministro nel governo del Nawab Hussain Shah. Cosi materialmente, lui stava ottenendo onore, soldi, e perciò c’era attaccamento. Questo anche è un crudo esempio. Cosi egli si è licenziato dal posto del governo e si è unito a Caitanya Mahaprabhu. Allora a meno che non abbia gustato qualcosa di meglio, come avrebbe potuto abbandonare il suo servizio al governo? Ci deve essere un qualche tipo di gusto, sapore …. E questo è spiegato qui.
Vai avanti
Pradyumna: “Quella forza… Quella forza che muove il filantropo, l’uomo di famiglia e il nazionalista è definito rasa, o un tipo di gusto nettarino, o relazione, il cui gusto è molto dolce. Bhakti-rasa è un sapore nettarino differente da quel rasa ordinario che viene goduto dai lavoratori materialisti. I lavoratori materialisti lavorano molto duramente, giorno e notte, solo per gustare un certo tipo di rasa, che è sperimentato e compreso come gratificazione dei sensi. L’assaporare o gustare del rasa materiale non dura molto, e perciò i lavoratori materialisti sono sempre proni a modificare la loro posizione per quanto riguarda il godimento. Un uomo d’affari non è soddisfatto lavorando tutta la settimana. Perciò, volendo un cambiamento per la fine della settimana, va in un luogo, dove cerca di dimenticare le sue attività di lavoro. Ma, dopo il fine settimana speso nella dimenticanza, di nuovo, modifica la sua posizione e riassume le sue reali attività di affari materiali. “Impegno materiale, significa accettare un particolare stato per un po’ di tempo e poi cambiarlo. Questa posizione di cambiare avanti, indietro, avanti, indietro tecnicamente è conosciuta come bhoga-tyaga, che significa una posizione alternata di gratificazione dei sensi e rinuncia.”
Prabhupada: Hmm. Nel mondo materiale, poiché tutto è temporaneo, a volte, quando noi siamo stufi delle attività materiali, smettiamo di farle e diventiamo un rinunciato. Bhoga-tyaga. “Ooooh l’uva è acerba..” Conoscete la storia, no?! Uno sciacallo entrò in un vigneto, l’uva era molto in alto. Allora lui comincia a saltare, e saltare per raggiungere l’uva, ma non ci riusciva, e quindi, quando ha fallito, lui diceva, “Oh, tanto quest’ uva è acerba. È un nonsenso.” [Tutti ridono]. I karmi sono cosi, lavorano duramente, molto duramente, Ma non possono assaporare nessuna felicità permanente. Perche ciò non è possibile. Cosi abbandonano. Brahma satyam jagan mithya. Abbandonano queste attività mondane materiali che sono false, jagan mithya. Pero non gusta nient’altro. Di fatto, loro non gustano cosa sia Brahma-sukha. Perciò di nuovo cadono giù.
Tanti… I jnanisannyasis, hanno abbandonato questo mondo perche jagat mithya: “Questo mondo è falso dicono.” E prendono sannyasa. Poi, dopo aver lavorato per un po’ di tempo, di nuovo riprendono le attività politiche, le attività filantropiche. Loro vedono che “Ohh, la gente soffre, perche manca di erudizione, per mancanza di cibo. Cosi lasciate che mi impegni a fornire cibo, rifugio, educazione.”. Ma questo problema dell’educazione, del cibo è li, esiste nel mondo materiale. E i Mayavadi sannyasi, se loro pensano che il mondo sia falso, perche è di nuovo agitato dal fatto che il mondo soffre? È falso. Ma la cosa è che nel campo spirituale, poiché non hanno alcun impegno nel campo spirituale, nessun impegno avanzato …
[Si gira da una parte e dice] Vieni da questa parte. Oppure fallo in questa parte. Dalla parte di retro. [Hindi]
Questi cosi detti sannyasi, brahma satyam jagan mithya… [Hindi] [Registrazione interrotta] Nello Srimad-Bhagavatam, aruhya krcchrena param padam tato patanty adhah Traduzione verso completo:O Signore dagli occhi di loto, sebbene i non-devoti che si dedicano a rigide austerità e penitenze per raggiungere la posizione piu elevata possono credersi liberati, non hanno ancora un’intelligenza pura. Cadono quindi dalla loro presunta posizione di superiorità perche non hanno considerazione per i Tuoi piedi di loto. [Srimad Bhagavatam 10.2.32]. Questi …[Interruzione] [Il microfono non lascia capire]
[Hindi] Brahma satyam jagan mithya. Jagat non è mithya. Per il Vaisnava, per il devoto, non possiamo accettare che questo jagat, il mondo, sia falso. No. Come può essere falso? Supponiamo che voi entriate in un giardino molto bello, alberi molto belli, cosi tanti bei fiori, costruzioni. Tutto li è molto bello. E il proprietario del giardino ti porta a visitare il giardino per mostrartelo. E tu dici,
“Oh, è tuttomithya,” allora quanto depresso diventerà, capite?. “Io ho portato quest’amico per mostrargli la bellezza di questo giardino e lui dice che è tutto falso, mithya.“. Alla stessa maniera, noi non vogliamo rendere Krishna depresso. [Tutti ridono] Non è questo il nostro compito. Krishna ha creato questo bel mondo. E tutto è cosi bello. Il sole sorge sempre allo stesso momento. E tramonta nel tempo esatto. La luna sorge. Le stagioni cambiano. E otteniamo buon cibo, buona frutta, bei fiori. Cosi noi siamo, gli agenti depressivi, che creiamo la depressione. E non vogliamo essere gli agenti che scoraggiano Krishna. Perche? Perche Krishna ha creato questo bel mondo. Come puoi dire che è mithya? È il sotto prodotto dell’energia di Krishna. Cosi l’energia di Krishna non può essere falsa. È eterna. Krishna è eterno.
Krishna dice nella Bhagavad-gita che questo mondo materiale, bhumir apo analo vayuh kham buddhir mana eva ca, bhinna me prakrtir astadha Traduzione verso completo:Terra, acqua, fuoco, aria, etere, mente, intelligenza e falso ego – questi otto elementi, distinti da me, costituiscono la Mia energia materiale. [Bhagavad Gita 7.4], “Terra, acqua, fuoco, aria, etere, mente, intelligenza e falso ego: queste otto energie materiali mi appartengono, ma sono distinte da me. Krishna.” Cosi, è energia di Krishna. Krishna è verità. Cosi anche l’energia di Krishna è verità. Perche dalla verità, non può venire il falso. Se Krishna è verità, anche questa energia è verità. Ma non è falsa. Perciò noi non accettiamo questa teoria Mayavadi che questo mondo è falso, jagan mithya. Noi diciamo che Brahman è satya, e anche questo mondo è satya. La differenza è che un devoto gusta un tipo particolare di sapore nettario, rasa, in questo mondo materiale.
Ma coloro che non sono devoti, non sentono nessun gusto, sapore e non gustano questo mondo materiale. Per un po’ lo sentono, ma quando diventa stantio, secondo il loro gusto, allora dicono, ” Ohh è falso.” Stesso esempio. Lo sciacallo, prima di tutto cerco di prendere l’uva saltando, saltando e saltando e quando ha fallito, disse, “Ohh, l’uva è acerba. Non la voglio” Cosi, eccetto il devoto… I non devoti, i karmi, jnani, yogi, loro, di fatto, non assaporano la dolcezza della creazione di Krishna. Perciò la Bhagavata dice ye ‘nye ‘ravindaksa vimukta-maninah. Quindi “Le persone che pensano che siano diventate liberate attraverso il loro sistema,” ye ‘nye ‘ravindaksa, ye ‘nye ‘ravindaksa vimukta-maninah tvay asta-bhavad avisuddha-buddhayah [SB 10.2.32], “di fatto non hanno assaporato la VERITÀ ASSOLUTA. Perciò la loro intelligenza non è ancora purificata.” Avisuddha-buddhaya. Chiunque non ha raggiunto il punto di arrendersi a Krishna, va compreso che la sua intelligenza è ancora nello stato incompleto. Nella Bhagavad-gita è detto, bahunam janmanam ante jnanavan mam prapadyate Traduzione verso completo:Dopo molte nascite e morti chi è situato nella vera conoscenza si sottomette a Me sapendo che Io sono la causa di tutte le cause e sono tutto ciò che esiste. Un’anima così grande è molto rara. [Bhagavad Gita 7.19]. in realtà colui che è saggio veramente, non falsamente, allora, dopo molte e molte nascite in cui si sforza nel karma, jnana, yoga, alla fine si arrende a Krishna.
Ma solo quando veramente diventa saggio, jnanavan. C’è un verso Bengali, Krishna ye bhaje se bada catura? Si. Salvo che uno non sia veramente saggio e intelligente, non può diventare un devoto di Krishna. Gli uomini di intelligenza di prima classe si arrendono a Krishna. Proprio come Arjuna. Arjuna, dopo aver compreso la Bhagavad-gita, risponde a Krishna, karisye vacanam tava Traduzione verso completo: Arjuna disse:
Mio caro Krishna, o infallibile, la mia illusione è ora svanita. Per la Tua grazia ho ritrovato la memoria. Ora sono determinato e libero dal dubbio, pronto ad agire secondo le Tue istruzioni. [Bhagavad Gita 18.73], “SI, Lo farò.” All’inizio, si poneva come un uomo molto buono, molto bravo, rinunciato. “Mio caro Krishna, dall’altra parte dell’esercito ci sono i miei fratelli, i miei nonni, il mio maestro, Dronacarya, i miei nipoti, i miei cugini, tutti i miei parenti. Cosi, io non voglio combattere con loro. Lascia che se la godano.”
Questa era la decisione di Arjuna all’inizio. E cosi gli è stata insegnata la Bhagavad-gita. Ma dopo aver insegnato la Bhagavad-gita ad Arjuna, Krishna gli chiede, “Adesso che pensi? La tua illusione è scomparsa oppure no? Che cosa hai deciso di fare?” E lui rispose, “SI, la mia illusione è andata via.” Karisye vacanam tava [Bhagavad Gita 18.73]. “Quello che tu dici di fare, quello farò.” Questa è la comprensione della Bhagavad-gita. Sarva-dharman parityaja mam ekam saranam vraja. Traduzione verso completo: Lascia ogni forma di religione e abbandonati a Me. Io ti libererò da tutte le reazioni del peccato, non temere. [Bhagavad Gita 18.66]
Allora Arjuna andò contro la sua prima decisione. All’inizio era un non violento. Ma poi è cambiato; è diventato violento. Violento significa, che ha combattuto. Lui era un guerriero. Uno ksatriya. Suo compito era di combattere quando ci fosse stata, necessita. Ma all’inizio era illuso. Karpanya-doso upahata-svabhavah Traduzione verso completo: Ora sono confuso sul mio dovere e ho perso la calma a causa di una debolezza meschina. In questa condizione Ti chiedo di dirmi chiaramente ciò che è meglio per me. Ora sono Tuo discepolo e un’anima sottomessa a Te. Istruisci, Ti prego. [Bhagavad Gita 2.7]. Svabhavah, significa secondo la natura, lui era un combattente, un guerriero, ma karpanya-dosa, essendo miserevole, upahata svabhavah, lui stava andando contro la sua stessa natura. E dopo aver compreso la bhagavad gita di nuovo, si situo nella sua reale natura.
Cosi… [Interruzione registrazione].
Non sta andando contro la sua natura. Sthane sthitah sruti-gatam tanu-van-manobhih [Srimad Bhagavatam 10.14.3]. Questa è l’istruzione data dal signore Brahma e accettata dal signore Caitanya. Sthane sthitah: “Lasciate che ognuno rimanga nella sua propria posizione.”Un brahmana… Posizione significa catur-varnyam maya srstam guna-karma-vibhagasah Traduzione verso completo:Io ho creato le quattro divisioni della società umana sulla base delle tre influenze della natura materiale e delle attività ad esse collegate; sappi però che sebbene Io sia il creatore di questo sistema, non agisco all’interno di esso perché sono immutabile. [Bhagavad Gita 4.13]. Ho creato le quattro divisioni in funzione dei tre guna (virtù, passione e ignoranza) e delle attività che vi si collegano. Ci sono differenti divisioni della società, catur-varnyam. Il brahmana. Il brahmana significa più erudito. Più erudito significa uno che conosce la verità assoluta, brahma janati iti brahmanah. Cosi, ci deve essere una sezione di eruditi. Ci deve essere una sezione di amministratori, ksatriya. Ci deve essere una sezione produttiva. E ci deve essere una sezione di lavoratori.
Cosi catur-varnyam maya srstam guna-karma-vibhagasah [Bhagavad Gita 4.13]. La società deve essere divisa in maniera naturale tra la classe intelligente, la classe amministrativa, la classe produttiva e la classe operaia. E devono cooperare. Allora la società è perfetta. Lo stesso esempio che vi ho dato. Come nel vostro corpo esiste la divisione, la divisione della testa, la divisione delle braccia, la divisione dello stomaco e la divisione delle gambe. Non è che le gambe siano meno importanti della testa… Però la testa è più importante. Perche senza la testa, le braccia, lo stomaco o le gambe non funzionano. Perciò ci deve essere cooperazione. Ma allo stesso tempo la divisione deve esistere.
Questa è la visione di Krishna, e le persone coscienti di Krishna. Loro non dicono che è falso. Utilizzano tutto a favore di Krishna. Questo è il movimento per la coscienza di KRISHNA. Il movimento scientifico, il più scientifico e autorizzato. Cercate di porre le persone nella propria posizione costituzionale e cooperare per il servizio a Krishna. Questo è il movimento per la coscienza di Krishna.
Inizio del commento di SG Tridandi Das sul Nettare Della Devozione Prefazione Parte 4
Tridandi: Quindi, noi non diciamo che è falsa. Non diciamo che è falsa l’idea che sia per il nostro godimento. In effetti, tutto quello che esiste, è per il piacere di Krishna. Anche il mondo materiale. Per il devoto non c’è differenza. Nel momento in cui s’impegna nel servizio devozionale, che non è sentimento e basta. Ohhh sento, sento ma non faccio niente, gusto, gusto però non faccio niente, non è cosi. È servizio attivo, lavoro per Krishna e per la soddisfazione di Krishna. Facile da capire no?
Lilananda Prabhu: Il jnani dice, augusto vieni a fare qualcosa..
Tridandi: SI, è solo dopo miliari e miliardi di vite che uno pratica quel tipo di meditazione, che uno arriva a capire
bhahunam janmanam ante, jnanavan mam prapadyate,
vasudevah sarvam iti, sa mahatma su-durlabhah.
Traduzione: Dopo numerose nascite e morti, chi è situato nella vera conoscenza si abbandona a Me, sapendo che io sono la causa di tutte le cause e tutto ciò che esiste. Un’anima cosi grande è molto rara. [Bhagavad Gita 7.19]
E allora si impegna nel servizio a Krishna. Lavoro nel vero senso della parola. Quando Srila Prabhupada traduceva i libri, si occupava della distribuzione, di organizzare la distribuzione. Ha girato il mondo avanti e indietro. Ha aperto centri. Non è che era li a meditare, a gustare il nettare. SI, questo è proprio, uno stimolo impossibile da fermare. Cosi i devoti dovrebbero pensare la stessa cosa. I discepoli di Srila Prabhuapada dovrebbero pensare, Srila Prabhupada ha faticato tanto per darci questo e come posso io stare qui tranquillo a godermi questa coscienza di Krishna, quando lui invece ci ha dato cosi tanto da fare? Questo dice il movimento per la coscienza di Krishna di Srila Prabhupada. Nella lezione, Srila Prabhupada dice proprio sentimento, non dice sentimentalismo. Perche vanno insieme, se il sentimento è reale, si trasforma in attività reale, altrimenti è sentimentalismo. Se sta lì tutto in estasi, come un simulatore.
Sahaja. Bisogna farlo con sentimento, e significa che bisogna farlo con l’intenzione. Con la giusta intenzione. Uno deve sapere perche lo sta facendo, e quindi se sai perche lo stai facendo, lo fai con l’intenzione giusta. Non tipo, uffa pero tocca sempre a me… uffa sempre io, uffa nessuno fa niente e uffa… ecc. NO, lo fai con la giusta intenzione. Ma non è che ti devi spremere artificialmente di provare quel trasporto amoroso che uno immagina, dovrebbe provare. Paragonandolo a quello materiale. Anzi non paragonandolo ma peggio. Identificandolo come quello materiale. Identico a quello materiale. NON è IDENTICO. Punti di paragone si possono fare, ma non è la stessa cosa. È come il ferro e l’oro, sono metalli, ma c’è una bella differenza. Come valore e come qualità. Però la spinta ci deve essere. Perche se non c’è questa spinta non va bene. Il desiderio è il motore. Se non c’è questo desiderio uno è impersonalista. Questo desiderio ci deve essere. È quello che spinge l’entità vivente. E quest’attrazione per Krishna che ti spinge a servire Krishna.
È il motore del servizio devozionale. Questa è la BHAKTI. Lavorare per Krishna, perche abbiamo il desiderio di soddisfare Krishna. E in questo desiderio di soddisfare Krishna sta il piacere. È li che sta il piacere per l’anima. È lì che sta la totale felicità. Quel gusto trascendentale, quel gusto nettarino sta nel desiderio di servire Krishna per l’anima spirituale. Non per gustare il risultato delle proprie azioni. Sta proprio li in quel desiderio. Uno capisce questo, fino a che non desideri di servire Krishna, non provi piacere. Sei sempre insoddisfatto e allora il rischio è quello che finisci a bhoga-tyaga. Uno considera la coscienza di Krishna alla stessa stregua delle cose materiali. Non mi piace più, non gusto più e quindi rinuncio alla coscienza di Krishna e vado a cercare da un’altra parte.Perche? Perche sono partito male. Non ho capito. È li che sta l’estasi trascendentale. Quella felicità trascendentale. Quel gusto nettarino sta nel desiderio di servire Krishna. Uno per quello deve pregare, per sviluppare quel desiderio. Questo si sviluppa, seguendo le istruzioni del maestro spirituale autentico, associandosi con i devoti e lavorando per Krishna in associazione con i devoti. Cosi funziona. Tutto il resto sono chiacchiere. Sono inutili tecnicismi. Capito?
Ci fermiamo qui, Hare Krishna
Fine commento di SG Tridandi Das.
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