Offese Da Evitare
Nettare Della Devozione Capitolo 8

Offese Da Evitare
Le 10 offese da evitare quando si canta o si recita il maha-mantra Hare Krishna
Ecco la lista delle offese che si devono evitare quando si canta o si recita il maha-mantra Hare Krishna:
1) ingiuriare un devoto che ha dedicato la sua vita alla diffusione del canto dei santi nomi del Signore;
2) mettere il nome degli esseri celesti, come Siva o Brahma, sullo stesso piano del nome di Visnu, o crederli indipendenti da esso (Gli atei credono a volte che ogni essere celeste sia uguale a Dio, Visnu. Il devoto, invece, sa che nessuno di loro, per quanto potente sia, puo’ uguagliare il Signore Supremo ne’ puo’ essere indipendente da Lui. Credere dunque che il canto dei nomi di “Kali, Kali” o “Durga, Durga” equivalga a quello del mantra Hare Krishna vuol dire commettere la piu’ grave offesa.);
3) trascurare le istruzioni del maestro spirituale;
4) bestemmiare le Scritture vediche o gli altri Scritti che le sostengono;
5) considerare immaginarie le glorie del maha-mantra,
6) interpretare i santi nomi del Signore;
7) compiere coscientemente atti colpevoli contando sul canto del maha-mantra per annullarne le conseguenze (Poiche’ il canto dei santi nomi ha il potere di cancellare le conseguenze di tutti i peccati commessi, puo’ succedere che si continuino a commettere azioni colpevoli e si canti poi Hare Krishna per neutralizzarne gli effetti. Bisogna sapere che tale mentalita’ e’ pericolosa e molto offensiva; occorre dunque evitarla.);
8) considerare il canto del maha-mantra uno dei riti propiziatori che i Veda propongono nell’ambito dell’azione interessata (Karma-kanda);
9) parlare delle glorie del maha-mantra ai non-credenti (Tutti possono cantare i santi nomi, ma non conviene rivelare subito la potenza assoluta del Signore. Gli uomini troppo immersi nel peccato non possono apprezzare le glorie trascendentali del Signore, percio’ e’ meglio non istruirli su questo argomento.);
10) non avere una fede totale nel canto dei santi nomi e rimanere attaccati alla vita materiale anche dopo aver compreso gli insegnamenti del maestro spirituale. Chiunque dica di essere un vaisnava deve guardarsi dal commettere queste offese se vuole raggiungere rapidamente il fine desiderato.
Altre Importanti Offese Da Evitare
Nelle Scritture vediche complementari si trova la seguente serie di trentadue offese relative al servizio del Signore:
1) entrare nel tempio su un palanchino o su qualsiasi altro veicolo, oppure con le scarpe;
2) non partecipare alle diverse feste celebrate per il piacere del Signore Supremo, come il janmastami e il ratha-yatra;
3) non prosternarsi davanti alla murti;
4) entrare nel tempio per adorare il Signore senza aver purificato mani e piedi dopo aver mangiato;
5) entrare nel tempio in uno stato contaminato (Le Scritture vediche insegnano che quando muore un membro della famiglia, questa diventa contaminata per un certo periodo di tempo, che varia secondo il gruppo sociale a cui essa appartiene. Una famiglia di brahmana sara’ considerata contaminata per dodici giorni, una famiglia di ksatriya e di vaisya per quindici giorni, e una famiglia di sudra per trenta giorni.);
6) prosternarsi posando una mano sola sul pavimento;
7) girare in tondo davanti a Sri Krishna (Questo giro dev’essere compiuto all’esterno del tempio, a partire dalla destra delle murti e in senso orario; si raccomanda di effettuare questo giro almeno tre volte al giorno.);
8) stendere le gambe davanti alla murti;
9) sedersi davanti alla murti tenendosi le caviglie, i gomiti o i ginocchi;
10) sdraiarsi davanti alla murti;
11) accettare prasada davanti alla murti;
12) mentire davanti alla murti;
13) parlare a voce alta davanti alla murti;
14) chiacchierare davanti alla murti;
15) piangere o gridare davanti alla murti;
16) discutere o venire alle mani davanti alla murti;
17) rimproverare qualcuno davanti alla murti;
18) fare la carita’ ai mendicanti davanti alla murti;
19) usare un linguaggio duro davanti alla murti;
20) indossare una pelliccia davanti alla murti;
21) fare l’elogio di qualcuno davanti alla murti;
22) usare cattive parole davanti alla murti;
23) emettere aria davanti alla murti;
24) trascurare di adorare la murti secondo le proprie possibilita’ (La Bhagavad-gita (9.26) insegna che il Signore e’ soddisfatto quando il Suo devoto Gli offre anche solo una foglia o un po’ d’acqua. In questo modo Egli da’ a tutti, anche al piu’ povero, la possibilita’ di servirLo. Cio’ non significa che colui che ha i mezzi per servire il Signore con maggiore sfarzo debba limitarsi a offerte cosi’ misere. Dovrebbe, se ne ha la possibilita’, vestirLo con ricchi ornamenti, offrirGli magnifici fiori e cibi delicati, e compiere tutte le cerimonie legate al culto della Sua Persona. Soprattutto non si deve offrire al Signore qualche foglia e un po’ d’acqua, e spendere poi tutto il proprio denaro nella gratificazione dei sensi.);
25) mangiare cibi che non siano stati offerti a Krishna;
26) non offrire a Krishna i frutti e i cereali di stagione;
27) offrire a qualcuno cibi che non siano stati offerti a Krishna;
28) sedersi voltando la schiena alla murti;
29) offrire silenziosamente gli omaggi al maestro spirituale (Le preghiere offerte al maestro spirituale nel rendergli omaggio devono essere pronunciate a voce alta.);
30) non lodare il maestro spirituale quando ci si trova in sua presenza;
31) elogiare se’ stessi in presenza del maestro spirituale;
32) denigrare gli esseri celesti davanti alla murti.
Offese Da Evitare
Oltre a queste trentadue offese il Varaha Purana ne menziona altre, tra cui quelle che
seguono:
1) toccare la murti nell’oscurita’;
2) trascurare di osservare tutte le regole dell’adorazione della murti;
3) entrare nel tempio senza aver emesso un suono qualsiasi;
4) offrire alla murti cibi che siano stati contaminati dallo sguardo di un cane o di altre creature di basso livello;
5) rompere il silenzio durante l’adorazione della murti;
6) interrompere l’adorazione per andare a urinare o a defecare,
7) offrire incensi senza offrire fiori;
8) offrire fiori non profumati e quindi senza valore;
9) non pulirsi i denti con cura ogni giorno;
10) entrare nel tempio subito dopo aver avuto rapporti sessuali;
11) toccare una donna durante il suo periodo mestruale;
12) entrare nel tempio dopo aver toccato un cadavere;
13) entrare nel tempio vestiti di rosso o di blu, o anche con vestiti sporchi o non lavati;
14) entrare nel tempio dopo aver visto un cadavere;
15) emettere aria nel tempio;
16) provare collera nel tempio;
17) entrare nel tempio dopo essere stati in un crematorio;
18) eruttare davanti alla murti (Bisogna dunque evitare di entrare nel tempio prima di aver
digerito.);
19) fumare marijuana o ganja;
20) fare uso di oppio o di altre sostanze inebrianti;
21) entrare nella stanza della murti o toccare la murti dopo aver unto il proprio corpo di olio;
22) mancare di rispetto a una Scrittura che proclama la supremazia del Signore;
23) introdurre nel tempio scritti contrari ai principi devozionali;
24) masticare betel davanti alla murti,
25) offrire un fiore tenuto in un recipiente sporco;
26) sedersi sul pavimento nudo per adorare il signore (E’ necessaria una stuoia o un tappeto.);
27) toccare la murti prima di aver fatto un bagno completo;
28) segnare la fronte col tilaka fatto di tre linee orizzontali;
29) entrare nel tempio senza essersi lavati mani e piedi.
Altre regole stabiliscono che non si devono offrire al Signore cibi cucinati da un non-devoto, che non si deve adorare la murti davanti a un non-devoto e che non si deve guardare un nondevoto mentre si adora la murti.
Ognuno dovrebbe cominciare ad adorare Ganapati, l’essere celeste che allontana gli ostacoli
che possono ergersi sulla via del servizio di devozione.
La Brahma-samhita (5.50) spiega che
l’adorazione che egli offre ai piedi di loto di Nrisimhadeva gli da’ la facolta’ di allontanare tutti gli ostacoli che sorgono davanti al devoto. Ogni devoto deve dunque adorare Ganapati. Ricordiamo inoltre che non si puo’ bagnare la murti con acqua che e’ stata toccata con le dita o con le unghie. Ci si deve anche astenere dall’adorare la murti quando si suda. Ci sono numerose altre proibizioni, secondo cui, per esempio, non si possono scavalcare i fiori offerti alla murti o fare un giuramento in nome del Signore. Non rispettare queste regole significa commettere un’offesa nel compimento del servizio devozionale, percio’ bisogna stare attenti a evitare tali errori.
Il Padma Purana spiega che il Signore proteggera’ chiunque si abbandono a Lui, anche se ha condotto un’esistenza molto degradata. Chi si abbandona a Dio, la Persona Suprema, si libera dunque da tutte le conseguenze dei propri peccati. E anche se una persona si rende colpevole di offese nei confronti del Signore potra’ essere salvata se prende rifugio nei Suoi santi nome:
Hare Krishna Hare Krishna Krishna Krishna Hare Hare
Hare Rama Hare Rama Rama Rama Hare Hare
In altre parole, il canto del mantra Hare Krishna ha il potere di cancellare tutti i peccati commessi, ma chi commette offese nei confronti dei santi nomi del Signore perde ogni possibilita’ di essere liberato.