Sri Caitanya Caritamrta Adi Lila Capitolo 7 Verso 39 a 47
Sri Caitanya in cinque aspetti

Sri Caitanya Caritamrta Adi Lila Capitolo 7 Verso 39 a 47
Caitanya Caritamrta Adi Lila Capitolo 7 Verso 39
tabe nija bhakta kaila yata mleccha adi
sabe edaila matra kasira mayavadi
TRADUZIONE
Tutti diventarono devoti di Sri Caitanya, perfino mleccha e yavana. Solo gli impersonalisti seguaci di Sankaracarya Lo sfuggivano.
SPIEGAZIONE
Questo verso indica chiaramente che gli impersonalisti seguaci di Sankaracarya non poterono essere convinti, sebbene Sri Caitanya avesse fatto diventare devoti perfino i musulmani e gli altri mleccha.
Dopo aver accettato l’ordine di rinuncia, Caitanya Mahaprabhu convertì molti karma-nistha attaccati alle attività interessate, molti grandi logici come Sarvabhauma Bhattacarya, nindaka (blasfemi) come Prakasananda Sarasvati, pasandi (non-devoti) come Jagai e Madhai, e adhama paòuya (studenti degradati) come Mukunda e i suoi amici.
Tutti diventarono gradualmente devoti del Signore, perfino i Pathan, i musulmani, ma i più grandi offensori, gli impersonalisti, erano estremamente difficili da convertire perché sfuggivano molto abilmente agli stratagemmi di Sri Caitanya Mahaprabhu.
Caitanya Caritamrta Adi Lila Capitolo 7 Verso 39 a 47
Parlando dei mayavadi Kasira, Srila Bhaktisiddhanta Sarasvati Thakura ha spiegato che le persone confuse dalla conoscenza empirica basata sulla percezione sensoriale diretta, nella convinzione che anche questo mondo materiale limitato possa essere misurato dalle loro valutazioni materiali, concludono che tutto ciò che si può percepire direttamente con i sensi e’ soltanto maya, illusione.
Sostengono che la Verità Assoluta non implichi né varietà né piacere spirituale benché Si trovi oltre la portata della percezione dei sensi. Secondo i mayavadi Kasira, il mondo spirituale non e’ altro che un vuoto. Non credono nella personalità della Verità Assoluta, e nelle Sue diverse attività nel mondo spirituale.
Sebbene si servano delle loro argomentazioni—che non sono molto valide—non hanno la minima concezione delle variegate attività della Verità Assoluta. Questi impersonalisti, seguaci di Sankaracarya, sono generalmente conosciuti come mayavadi Kasira.
Caitanya Caritamrta Adi Lila Capitolo 7 Verso 39 a 47
Nei pressi di Varanasi c’e’ un altro gruppo d’impersonalisti, conosciuti come mayavadi Saranatha. Appena fuori della città di Varanasi c’e’ un luogo conosciuto come Saranatha, dove c’e’ un grande stupa buddista.
Molti seguaci della filosofia buddista vivono là e sono conosciuti come mayavadi Saranatha. Gli impersonalisti di Saranatha differiscono da quelli di Varanasi, i quali diffondono l’idea che il Brahman impersonale sia l’unica verità, mentre le varietà materiali sono false.
Gli impersonalisti di Saranatha, invece, non credono nemmeno che la Verità Assoluta, il Brahman, possa essere considerato l’opposto di maya, l’illusione.
Secondo il loro punto di vista, il materialismo e’ l’unica manifestazione della Verità Assoluta. In realtà sia i mayavadi Kasira sia quelli di Saranatha—come del resto tutti gli altri filosofi che non hanno conoscenza dell’anima spirituale— sono i sostenitori di un materialismo a oltranza. Nessuno di loro ha una chiara conoscenza a proposito dell’Assoluto o del mondo spirituale.
Caitanya Caritamrta Adi Lila Capitolo 7 Verso 39 a 47
Filosofi come i mayavadi di Saranatha che non credono nell’esistenza spirituale della Verità Assoluta, ma considerano soltanto l’esistenza della varietà materiale, non credono che esistano due specie di natura, quella inferiore (materiale) e quella superiore (spirituale), come e’ spiegato nella Bhagavad-gita.
In realtà, a causa della loro scarsa conoscenza, né i mayavadi di Varanasi né quelli di Saranatha accettano i princìpi della Bhagavad-gita.
Poiché questi impersonalisti che non hanno una perfetta conoscenza spirituale non possono comprendere i princìpi del bhakti-yoga, devono essere classificati tra i non-devoti che si oppongono al movimento per la coscienza di Krishna.
Talvolta siamo disturbati dagli ostacoli provocati da questi impersonalisti, ma non ci preoccupiamo della loro cosiddetta filosofia, perché noi stiamo diffondendo la vera filosofia presentata nella Bhagavad-gita così com’e’, e con ottimi risultati.
Caitanya Caritamrta Adi Lila Capitolo 7 Verso 39 a 47
Costruendo un mucchio di teorie, come se il servizio devozionale fosse soggetto alle loro speculazioni mentali, queste due categorie di impersonalisti mayavadi concludono che il bhakti-yoga e’ una creazione di maya e che anche Krishna, il servizio devozionale e il devoto sono maya.
Perciò, come affermava Sri Caitanya Mahaprabhu, mayavadi krsne aparadhi: “Tutti i mayavadi offendono Sri Krishna.” (C.c., Madhya 17.129)
Poiché essi non riescono a comprendere il movimento per la coscienza di Krishna, non diamo alcun valore alle loro conclusioni filosofiche. Per quanto esperti possano essere tali impersonalisti attaccabrighe nel presentare la loro cosiddetta logica, noi li abbiamo sempre sconfitti in ogni campo e proseguiamo con il nostro movimento per la coscienza di Krishna.
Le loro fantasiose speculazioni mentali non possono ostacolare il progresso del movimento per la coscienza di Krishna, che e’ completamente spirituale e non può mai essere soggetto al controllo di simili mayavadi.
Lezione di Srila Prabhupada in italiano sulla Caitanya Caritamrta Capitolo 7 Verso 39 a 47
Tenuta a San Francisco il 1/2/1967