Sri Isopanisad Mantra 2

Sri Isopanisad Mantra 2 in Sanscrito
kurvann eveha karmani
jijivisec chatam samah
evam tvayi nanyatheto ‘sti
na karma lipyate nare
Audio Mantra 2 della Sri Isopanisad in sanscrito
kurvan: facendo continuamente; eva: cosi’; iha: durante questa vita; karmani: azione; jijiviset: si puo’ desiderare di vivere; satam: cento; samah: anni; evam: vivendo cosi’; tvayi: a te ; na: nessuna; anyatha: alternativa; itah: da questa via; asti: c’e’; na: no; karma: azione; lipyate: puo’ essere legata; nare: all’uomo.
TRADUZIONE
L’uomo puo’ aspirare a vivere per centinaia di anni se agisce sempre in quello stato di coscienza, perche’ quel genere di azioni non lo incatenano piu’ alla legge del karma. In realta’, non esiste alternativa per l’uomo.
Lezioni di SDG Srila Prabhupada sul Mantra 2 a 4 della Sri Ispoanisad in Italiano
Tradotta da SG Tridandi Das direttamente dal libro in inglese.
N.B. La spiegazione sottostante trascritta è differente dalla lezione Di SDG Srila Prabhupada. Per una migliore comprensione, prima deve essere letta la spiegazione e dopo si ascolta la lezione.
Lezione di Srila Prabhupada in italiano sulla Sri Isopanisad Mantra 2 a 4 Tenuta a Los Angeles il 06/05/1970
SPIEGAZIONE
Nessuno vuole morire, anzi tutti desiderano vivere il più a lungo possibile. Questa tendenza si trova non solo a livello individuale, ma anche a livello collettivo, nella famiglia, nella società e nella nazione. Tutte le specie viventi devono combattere una dura lotta per sopravvivere, e i Veda considerano questo fatto del tutto naturale. L’anima e’ eterna per natura ma, imprigionata nella materia, deve inevitabilmente passare da un corpo all’altro.
Questa trasmigrazione dell’anima è detta karma-bandhana, “l’incatenamento alle proprie azioni”. Secondo le leggi della natura tutti devono lavorare per vivere, ma se trascuriamo i doveri inerenti alla forma umana, trasgrediamo queste leggi e sprofondiamo ancor più nel ciclo continuo di nascite e morti.
Tutte le specie viventi sono soggette a queste nascite e morti ripetute, ma l’essere che ottiene una forma umana può sfuggire alla legge del karma. La Bhagavad gita ci spiega in modo chiaro che cosa sono il karma, l’akarma e il vikarma. Karma indica gli atti conformi ai doveri che sono dettati dalle Scritture, atti che ci elevano progressivamente fino ai pianeti superiori.
Vikarma indica gli atti contrari agli insegnamenti delle Scritture rivelate e quindi contrari al nostro stesso interesse; essi sono il risultato di un uso sconsiderato del nostro libero arbitrio e ci spingono verso forme di vita inferiore. Akarma significa letteralmente che non genera alcuna reazione”, e indica gli atti che ci liberano dal ciclo di nascite e morti.
Fra questi tre modi di agire l’uomo intelligente sceglierà quello che gli permette di sciogliere i legami che lo trattengono al mondo materiale. L’uomo comune desidera compiere attivita’ positive al fine di ottenere il riconoscimento del suo merito e il miglioramento della sua condizione di vita in questo mondo, oppure desidera raggiungere i pianeti superiori.
Sri Isopanisad Mantra 2
Ma l’uomo più evoluto, l’uomo più intelligente, desidera liberarsi sia dalle azioni sia dalle loro conseguenze, perché sa molto bene che, buone o cattive che siano, esse lo legano comunque alla sofferenza materiale.
1)La Sri Isopanisad, in queste pagine, insegna il modo di liberarsi dalle condizioni materiali. Gli insegnamenti della Sri Isopanisad sono spiegati in modo approfondito nella Bhagavad gita, detta anche Gitopanisad perché è l’essenza di tutte le Upanisad.
Nella Bhagavad-gita (3.9-16), Dio, la Persona Suprema, dichiara che è impossibile raggiungere lo stato di naiskarmya, ovvero dell’akarma, senza compiere i doveri che sono citati nella letteratura vedica. Le Scritture vediche possono dirigere le attivita’ dell’uomo in modo da fargli accettare in modo progressivo la supremazia di Dio, e quando si realizza completamente la supremazia di Dio, la Persona Suprema, Vasudeva, ossia Krishna, si raggiunge la conoscenza perfetta.
A questo stadio di purezza le tre influenze materiali (virtu’, passione e ignoranza) non agiscono più, e l’uomo potrà operare sulla base del naiskarmya. Tali attivita’ non legano più al ciclo di nascite e morti.
In realtà, l’uomo non ha altro dovere che quello di servire il Signore con amore e devozione; tuttavia, situato in stadi inferiori di esistenza, non potrà adottare immediatamente le attivita’ del servizio di devozione e non potra’ fermare completamente l’attività interessata.
Sri Isopanisad Mantra 2
L’anima condizionata è abituata ad agire per la gratificazione dei sensi, per il proprio interesse egoistico, sia immediato che esteso. L’uomo comune agisce per il proprio godimento, ma quando il principio di godimento materiale si estende alla società, alla nazione e all’umanità intera, assume nomi differenti e lusinghieri come altruismo, socialismo, comunismo, nazionalismo e umanitarismo.
Questi “ismi” sono certamente forme molto attraenti di karma-bandhana (incatenamento alle azioni), ma la Sri Isopanisad insegna che se si vuole servire la loro causa, lo si deve fare in piena coscienza di Dio. Non c’è niente di male nell’essere capofamiglia, altruista, socialista, comunista o patriota, purché’ questi ruoli siano svolti in funzione dell’isa, il Maestro assoluto, cioè secondo il principio dell’isavasya, facendo di Lui il centro di tutte le azioni.
La Bhagavad-gita (2.40) spiega che gli atti centrati su Dio hanno un potere così grande che anche il minore di essi può proteggere dal peggiore dei pericoli, quello di ricadere nel vortice delle morti e delle nascite, tra gli 8 milioni e 400 mila specie di vita.
Se si lascia sfuggire l’occasione che gli da’ la forma umana di realizzare la sua identita’ spirituale e di servire Dio, l’uomo ricade nel ciclo di evoluzione della specie, e dev’essere considerato molto sfortunato, anche se i suoi sensi imperfetti gli impediscono di comprenderlo. La Sri Isopanisad ci consiglia dunque di usare la nostra energia secondo il principio dell’isavasya.
Occupati in questo modo diventa possibile vivere per molti anni, altrimenti una lunga vita di per sé non ha un gran valore. Un albero vive per centinaia di anni, ma che interesse c’è nel vivere a lungo come un albero, nel respirare come un mantice, nel procreare come un cane e nel mangiare come un cammello? Una vita molto semplice con Dio al centro ha più valore di un’esistenza basata su un colossale imbroglio e dedicata a teorie prive di alcuna relazione con Dio, in nome dell’altruismo e del socialismo.
Sri Isopanisad Mantra 2
Le attivita’ altruistiche compiute nello spirito dell’isavasya conformemente alla Sri Isopanisad diventano una forma di karma-yoga. Tali attivita’ sono raccomandate nella Bhagavad gita (18.5-9) perché proteggono chi le compie dal pericolo di cadere nel ciclo evolutivo di nascite e morti. Anche se non sono portate a termine, le attivita’ centrate su Dio sono ugualmente vantaggiose perché assicurano una forma umana nell’esistenza successiva e offrono di nuovo la possibilità di progredire sul sentiero della liberazione spirituale.
Srila Rupa Gosvami spiega in modo elaborato nel suo Bhakti-rasamrta-sindhu (Il Nettare della devozione) come sia possibile compiere attivita’ centrate su Dio. Questo libro è stato tradotto in italiano col titolo Il Nettare della Devozione. La lettura di questo prezioso libro è raccomandata a coloro che s’interessano di compiere attivita’ nello spririto della Sri Isopanisad.
NOTE:
Noi dobbiamo subire le conseguenze spiacevoli dei nostri atti colpevoli e cogliere i frutti dei nostri atti virtuosi. Ma in entrambi i casi dobbiamo riprendere un corpo materiale e conoscere nuovamente la nascita, la vecchiaia, la malattia e la morte.