Sri Isopanisad Mantra 7

Sri Isopanisad Mantra 7 in Sanscrito

yasmin sarvani bhutany
atmaivabhud vijanatah
tatra ko mohah kah soka
ekatvam anupasyatah

Sri Isopanisad Mantra 7 Audio in sanscrito

yasmin: nella situazione; sarvani: Tutti; bhutani: esseri viventi; atma: la cit-kana, o scintilla spirituale, eva: soltanto; abhut: esistono come, vijanatah: di colui che sa; tatra: in lui; kah: quale; mohah: illusione; kah: quale, sokah: angoscia; ekatvam: uno in qualita’; anupasyatah: di colui che vede attraverso l’autorita’ in materia, ovvero colui che vede costantemente in questo modo.

TRADUZIONE

Colui che in ogni essere vede la scintilla spirituale, identica per qualita’ al Signore, conosce la vera natura delle cose. Che cosa potrebbe essere per lui causa d’illusione o di ansia?

Lezione di SDG Srila Prabhupada sul Mantra 7 della Sri Ispoanisad in Italiano

Tradotta da SG Tridandi Das direttamente dal libro in inglese.

N.B. La spiegazione sottostante trascritta è differente dalla lezione Di SDG Srila Prabhupada. Per una migliore comprensione, prima deve essere letta la spiegazione e dopo si ascolta la lezione.

Sri Isopanisad Mantra 7 – Lezioni di Srila Prabhupada in italiano – Tenuta a Los Angeles il 09/05/1970

Sri Isopanisad Mantra 7 – Lezioni di Srila Prabhupada in italiano Tenuta a Los Angeles il 10/05/1970

SPIEGAZIONE

Nessuno, eccetto il madhyama-adhikari e l’uttama-adhikari di cui si è parlato nel Mantra precedente, può conoscere con esattezza la posizione spirituale dell’essere vivente. Come le scintille di un fuoco sono per qualità identiche al fuoco, così gli esseri viventi sono per qualità identici al Signore. Eppure il fuoco e le scintille non sono uguali in quantità perché non producono la stessa quantità di calore e di luce. Tutte le energie emanano da una sorgente e non differiscono da essa dal punto di vista qualitativo.

Il maha-bhagavata, colui che si è interamente votato a Dio, può vedere l’elemento unificante in tutte le cose in quanto esse sono manifestazioni dell’energia del Signore. Tornando alla similitudine, sebbene il calore e la luce siano distinti dal fuoco, se li separiamo da esso non si può più parlare di fuoco. In sintesi, quindi, calore, luce e fuoco sono la medesima cosa.

Le parole ekatvam anupasyatah, usate in questo Mantra, significano “realizzare l’elemento unificante di tutti gli esseri a partire dall’insegnamento delle Scritture”. Le scintille individuali del Tutto Supremo (il Signore) possiedono quasi l’ottanta per cento delle Sue qualità, ma non sono uguali al Signore per quantità. Queste qualità sono presenti in quantità minima perché l’essere vivente è un frammento infinitesimale del Tutto Supremo.

Sri Isopanisad Mantra 7

Per usare un’altra analogia, la quantità di sale presente in una goccia d’acqua non è paragonabile alla quantità di sale presente nell’oceano intero, ma il sale presente nella goccia e qualitativamente uguale per composizione chimica al sale presente nell’oceano. Se l’essere individuale fosse uguale al Signore Supremo sia qualitativamente sia quantitativamente, non sussisterebbe il problema di essere subordinato all’influenza dell’energia materiale.

Nei versi precedenti è già stato spiegato che non esiste essere vivente – neppure i potenti esseri celesti – che possa superare il Signore Supremo in alcun modo. Perciò il termine ekatvam non significa che un essere vivente è uguale al Signore Supremo sotto ogni aspetto. Esso indica invece, in senso più generale, che esiste un interesse unico, proprio come in una famiglia l’interesse di tutti i componenti è uno, o in una nazione l’interesse nazionale è uno sebbene siano molti e differenti gli individui che la compongono.

Poiché gli esseri viventi sono tutti membri della medesima suprema famiglia, il loro interesse e quello dell’Essere Supremo coincidono. Ogni essere vivente è il figlio del Supremo Essere. E’ affermato nella Bhagavad-gita (7.5): tutte le creature viventi dell’universo – inclusi uccelli, rettili, formiche, esseri acquatici, alberi, ecc. – sono emanazioni della potenza marginale del Signore Supremo. Per questa ragione tutti appartengono alla famiglia dell’Essere Supremo; non vi è conflitto d’interesse.

Sri Isopanisad Mantra 7

Gli esseri spirituali sono destinati al piacere, come è affermato nel Vedanta-sutra (1.1.12): ananda-mayo ‘bhyasat. Per natura e per costituzione ogni essere vivente, inclusi l’Essere Supremo e ognuno dei Suoi frammenti, e’ destinato alla felicita’ eterna. Gli esseri viventi, ingabbiati nell’involucro materiale, sono costantemente in cerca di piacere, ma lo stanno cercando a un livello sbagliato. Al di là del piano della materia, esiste il piano spirituale, dove l’Essere Supremo Si diverte con i Suoi eterni compagni. Là non vi è traccia di qualità materiali, perciò quel piano è definito nirguna. Sul piano del nirguna non esiste conflitto per gli oggetti del piacere.

Nel mondo materiale il conflitto tra differenti esseri individuali viventi è sempre presente perché qui il vero centro del piacere è andato perduto. Il vero centro del piacere è il Signore Supremo, che è il centro della sublime, spirituale danza rasa. Noi siamo tutti destinati a unirci a Lui e a godere dell’esistenza, basata su interessi trascendentali e libera da ogni conflitto.

Questo è il livello più alto d’interesse spirituale, e appena si realizza questa perfetta forma di unicità, non potranno più esistere problemi di illusione (moha) o di lamento (soka). La civiltà atea ha origine dall’illusione, e il risultato che ne deriva è il lamento. Una civiltà atea, come quella sponsorizzata dai politici di oggi, è sempre piena di ansia perché puo’ andare in pezzi in qualsiasi momento. Questa è la legge della natura.

E’ affermato nella Bhagavad-gita (7.14) che solo coloro che si arrendono ai piedi di loto del Signore Supremo possono superare le severe leggi della natura. Perciò se desideriamo davvero superare ogni genere d’illusione o di ansia, e creare un’unità tra tutti i diversi interessi, dobbiamo portare Dio all’interno delle nostre attivita’.

I risultati delle nostre attività devono essere usati per servire l’interesse del Signore e non per altri fini. Soltanto se serviamo l’interesse del Signore possiamo perseguire l’interesse dell’atma-bhuta di cui si parla qui. L’interesse dell’atma-bhuta citato in questo Mantra e l’interesse del brahma-bhuta citato nella Bhagavad-gita (18.54) si equivalgono.

Sri Isopanisad Mantra 7

L’atma o l’anima suprema e’ il Signore stesso, e l’atma infinitesimale è l’essere vivente. L’atma suprema, ossia il Paramatma, mantiene da sola tutti i minuti esseri individuali perché il Signore vuole trarre piacere dal loro affetto. Il padre si espande nei figli e li mantiene per derivarne un piacere. Se i figli obbediscono alla volontà del padre i rapporti familiari saranno armonici e tesi a un unico interesse, in un’atmosfera piacevole. La stessa situazione è organizzata in modo trascendentale nella famiglia assoluta del Parabrahman, il Supremo Spirito.

Anche il Parabrahman e’ una persona come lo sono gli esseri individuali. Né il Signore né gli esseri viventi sono impersonali. Tali personalità trascendentali sono colme di felicità sublime, di conoscenza e di eternità. Questa è la vera posizione dell’esistenza spirituale, e appena si diventa pienamente consapevoli di questa posizione trascendentale ci si arrende ai piedi di loto dell’Essere supremo, Sri Krishna.

Tuttavia un tale mahatma, un’anima così grande, si trova molto raramente perché queste realizzazioni spirituali si raggiungono solo dopo moltissime nascite. Una volta raggiunte però, non vi saranno più né l’illusione né il lamento né le miserie dell’esistenza materiale o quelle della nascita e della morte, che sperimentiamo nella nostra vita presente. Queste sono le informazioni che questo Mantra della Sri Isopanisad ci offre.

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