UNA DEFINIZIONE DI DIO

Una Definizione Di Dio

I concetti che l’uomo moderno ha di Dio sono molti e variegati. I bambini tendono ad immaginarlo come un vecchio con la barba bianca. Molti adulti Lo considerano come una forza invisibile o una concezione mentale, o coinè l’umanità intera, l’universo o anche se stessi. Nella sua conferenza Svila Prabhupàda descrive in modo dettagliato il concetto della coscienza di Krsna: una visione incredibilmente intima di Dio.

Signori e signore, vi sono profondamente grato per la vostra partecipazione a questo Movimento per la Coscienza di Krsna. Quando questa Associazione fu fondata nel 1966, a New York, un amico mi consigliò di chiamarla Associazione per la Coscienza di Dio. Secondo lui, il nome Krsna aveva un carattere settario.

Anche il dizionario presenta Krsna come un dio indù, ma se proprio vogliamo dare un nome a Dio, questo nome non può essere altro che Krsna.In realtà, Dio non ha nomi, o meglio, nessuno sa quanti nomi abbia; infatti, poiché Dio è illimitato, anche i Suoi nomi sono illimitati. Di conseguenza, non possiamo limitarci a un solo nome.

Per esempio, Krsna viene chiamato talvolta “Yasodà- nandana”, il figlio di madre Yasodà, o “Devakl-nandana” il figlio di DevakI, o anche “Vasudeva-nandana” il figlio di Vasudeva, oppure “Nanda-nandana”, il figlio di Nanda. A volte viene chiamato anche “Pàrtha-sàrathi”, a indicare il Suo ruolo di cocchiere del carro di Arjuna, il quale è conosciuto anche col nome di “Pàrtha”, o figlio di Prthà.

UNA DEFINIZIONE DI DIO

Dio intrattiene con i Suoi devoti molteplici relazioni alle quali corrispondono i vari nomi che Gli sono attribuiti. Poiché queste relazioni sono infinite, come infinito è il numero dei Suoi devoti, i nomi di Dio sono anch’essi infiniti. Non si può quindi sceglierne uno in particolare. Il nome Krsna, tuttavia, significa “infinitamente affascinante”. Dio, infatti, affascina tutti gli esseri, e questa è precisamente la definizione della parola Dio.

Sulle numerose illustrazioni che rappresentano Krsna a Vrndàvana possiamo notare effettivamente che Egli attrae le mucche, i vitelli, gli uccelli, gli animali, gli alberi, le piante e perfino i corsi d’acqua. I giovani mandriani, le giovani amiche, le gopi, Nanda Maharaja, i Pàndava e l’umanità intera sono affascinati da Lui. Perciò, se si vuole attribuire a Dio un nome particolare, questo nome dev’essere “Krsna”.
Il grande saggio Paràsara Munì, padre di Vyàsadeva, autore di tutte le Scritture vediche, dà la seguente definizione di Dio (Visnu Puràna, 6.5.47):

aisvaryasya samagrasya

viryasya yasasah sriyah

jmna-vairagyayos caiva

samùm bhaga itingana

Bhagavàn, Dio, la Persona Suprema, è definito come Colui che manifesta la Sua opulenza in sei perfezioni assolute: forza, fama, ricchezza, conoscenza, bellezza e rinuncia. Bhagavàn, la Persona Suprema, è il proprietario di ogni ricchezza. Esistono molti uomini ricchi in questo mondo, ma nessuno può pretendere di possedere tutte le ricchezze o godere di un’opulenza senza pari.

Lo Srìmad Bhagavatam c’informa che Krsna, durante il Suo soggiorno sulla Terra, aveva 16.108 mogli e ciascuna di loro abitava in un palazzo di marmo incastonato di pietre preziose. Le stanze erano arredate con mobili in oro e avorio e vi era dappertutto grande opulenza. Questa favolosa ricchezza è descritta con abbondanza di particolari nelle pagine dello Snmad-Bhàgavatam. Mai, nella storia del mondo, si è sentito parlare di qualcuno che abbia sposato 16.108 mogli in 16.108 palazzi. Inoltre Krsna non visitava le Sue spose separatamente, una dopo l’altra, ma viveva simultaneamente in ognuno dei Suoi 16.108 palazzi.

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Ciò significa che Egli doveva moltiplicarSi in 16.108 forme, cosa impossibile per un essere umano, ma che non presenta alcuna difficoltà per Dio. Se Dio è illimitato può moltiplicarSi in un numero infinito di forme, altrimenti il termine illimitato perderebbe il suo significato. Dio è onnipotente, può dunque sposare non solo sedicimila regine, ma anche sedici milioni senza difficoltà, altrimenti il termine onnipotente perderebbe tutto il suo significato. Il Suo fascino risiede proprio nelle Sue capacità.

Non si può negare che la ricchezza conferisca a chi la possiede un notevole potere d’attrazione. In America, per esempio, Rockefeller e Ford godono di un grande prestigio grazie alla loro fortuna economica, eppure sono ben lontani dal possedere tutte le ricchezze del mondo. Possiamo quindi immaginare il fascino infinito che può esercitare il Signore Supremo, che possiede tutte le ricchezze.

Krsna gode anche di una forza illimitata, che manifestò dal giorno stesso del Suo avvento in questo mondo. Aveva solo tre mesi quando la strega PO tana tentò di ucciderLo; ma fu lei a essere uccisa da Krsna. Tale è la Sua potenza. Dio è Dio da sempre. Non Lo diventa con un po’ di meditazione o con qualche potere soprannaturale. Krsna non è quel genere di Dio. Krsna è Dio fin dal primo istante della Sua apparizione.

La fama di Krsna è anch’essa illimitata. I Suoi devoti, naturalmente, Lo conoscono e Lo glorificano, ma esistono anche milioni di persone nel mondo che apprezzano gli insegnamenti da Lui rivelati nella Bhagavad gita. Filosofi, psicologi e teologi di tutto il mondo leggono quest’opera grandiosa. Anche la nostra Bhagavad gita così com’è ha un grande successo di distribuzione perché questo è oro puro. Esistono numerose edizioni della

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Bhagavad-gità, ma sono prive di purezza. Se la nostra traduzione ha un grande successo, è perché noi presentiamo la Bhagavad- gità così com’è, nella sua purezza originaria. La fama della Bhagavad-gita è anche la fama di Krsna.
La bellezza è un’altra delle qualità che costituiscono l’opulenza di Krsna e questa bellezza non ha limiti. Essa si estende anche a tutto ciò che Lo circonda.

Di fronte a tutte le meraviglie contenute nel mondo in cui viviamo e che i poeti hanno cantato da tempo immemorabile difficilmente possiamo concepire il fascino infinito di Dio, il creatore dell’intera manifestazione cosmica. Il fascino di una persona deriva anche dalla conoscenza che essa manifesta. Uno scienziato o un filosofo potranno affascinarci, ma chi potrebbe offrirci una conoscenza sublime come quella che Krsna ci ha dato nella Bhagavad-gità? Niente nel mondo intero può essere paragonato a questa conoscenza.


Krsna possiede anche la rinuncia completa (vairàgya). Krsna regna su tutte le cose di questo mondo, ma non Si trova personalmente presente in questo mondo. Come una grande azienda può continuare a funzionare anche in assenza del proprietario, le energie di Krsna agiscono sotto la direzione dei Suoi assistenti, gli esseri celesti.

In questo modo Krsna non entra in contatto col mondo materiale, come spiegano chiaramente le Scritture rivelate.Dio, quindi, ha molti nomi secondo le Sue diverse attività, ma poiché possiede una tale opulenza da affascinare tutti gli esseri è chiamato Krsna. Le Scritture vediche affermano che Dio ha innumerevoli nomi, ma tra questi Krsna è il principale.

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Lo scopo del Movimento per la Coscienza di Krsna è quello di diffondere il nome di Dio, le Sue glorie, le Sue attività, la Sua bellezza e il Suo amore. Tutto ciò che esiste in questo mondo si trova in origine nella Persona di Krsna. La sessualità, per esempio, gioca un ruolo predominante nel mondo materiale, ed essa è ugualmente presente in Krsna. Noi dedichiamo la nostra adorazione a Ràdhà e Krsna che sono anch’Essi uniti da questa attrazione; ma poiché la loro attrazione è spirituale non è dello stesso tipo di quella che conosciamo nel mondo materiale. In Krsna la sessualità è reale mentre in questo mondo è illusoria.

Tutto ciò che si trova qui è presente anche nel mondo spirituale, nella sua essenza primordiale, mentre il mondo materiale ce ne offre solo un riflesso, senza sostanza reale. Nessuno fa attenzione ai manichini che ornano le vetrine dei grandi magazzini, perché si sa bene che non sono vivi. Per quanto belli siano, sono falsi. Così è anche per la bellezza di una donna. Ciò che la rende bella ai nostri occhi è l’anima spirituale che vive in lei.

Il corpo è solo un insieme di materia inerte e non appena l’anima lo lascia, non vale più di un manichino privo di vita. Il vero fattore, la vera forza di attrazione è l’anima spirituale.


Tutto l’universo materiale è costituito di materia inerte; si tratta quindi solo di un’imitazione. Ma la realtà delle cose esiste nel mondo spirituale, e coloro che hanno letto la Bhagavad gìta possono avere un’idea di quest’altro mondo (Bhagavad gìta 8.20):

paras tasmat tu bhàvo ’nyo

’vyakto ‘vyaktàt sanàtanah

yah sa sarvesu bhùtesu

nasyatsu na vinasyati

“Esiste tuttavia un’altra natura non manifestata, che è eterna e trascende la materia manifestata e non manifestata. È suprema e non è mai annientata. Quando tutto in questo mondo è dissolto essa rimane intatta.”
Gli scienziati cercano di calcolare le dimensioni di questo mondo materiale, ma non possono fare neanche il primo passo in questa ricerca.

Occorrerebbero numerose migliaia di anni per raggiungere la stella più vicina, che dire di raggiungere il mondo spirituale! Se non si può conoscere questo mondo materiale, come conoscere ciò che si trova al di là di esso? E necessario, quindi, capire che dobbiamo attingere la conoscenza da una fonte autorizzata. Nessuna fonte può essere più autorevole di Krsna, perché ogni conoscenza proviene da Lui.

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Nessuno possiede una saggezza e una conoscenza superiori a quelle di Krsna. Krsna ci rivela che al di là del mondo materiale, che rappresenta solo un quarto dell’intera creazione, esiste un universo spirituale incomparabilmente più grande, con innumerevoli pianeti. Anche la popolazione del mondo materiale rappresenta solo una piccola frazione del numero totale degli esseri viventi.

Come i prigionieri non sono che una piccola percentuale dell’intera popolazione, così coloro che vivono nel mondo materiale, che può essere paragonato a una prigione, non sono che una minima parte dell’insieme degli esseri viventi. Qui sono condannati a vivere i delinquenti, coloro che si ribellano a Dio.

I criminali sostengono a volte di non avere niente a che vedere col governo, ciò nonostante sono arrestati e puniti; la stessa cosa succede agli esseri viventi che sfidano l’autorità del Signore Supremo: sono relegati in questo mondo materiale.
In origine siamo tutti parti integranti di Dio, uniti a Lui come i figli al padre. Anche i cristiani considerano Dio come il padre supremo e dicono nella loro preghiera: “Padre nostro che sei nei cieli.” Questa concezione di Dio si ritrova nella Bhagavad-gita (14.4):

sarva-yonisu kaunteya
murtayah sambhavanti yah

tàsam brahma mahad yonir

aham bija-pradah pità

“Sappi, o figlio di KuntI, che la vita di tutte le specie è resa possibile dalla nascita in questa natura materiale, e Io sono il padre che dà il seme.”

Esistono 8.400.000 specie viventi: le forme di vita acquatica, le piante, gli uccelli, gli animali terrestri, gli insetti e gli esseri umani. Questi ultimi, per la maggior parte, formano popolazioni non civilizzate e tra le specie umane dette civilizzate, rare sono quelle che si volgono verso la vita spirituale. La maggior parte dei cosiddetti spiritualisti s’identifica soltanto con dei nomi: indù, musulmani, cristiani, e così via.

Alcuni s’impegnano in attività filantropiche, fanno la carità ai poveri o aprono scuole e ospedali. Questo altruismo corrisponde alla via detta karma- kànda, e tra milioni di questi karma-kàndi si troverà un jmm (“colui che sa”). Tra milioni di jnanìuno solo, forse, raggiungerà la liberazione, e tra miliardi di anime liberate una forse sarà capace di comprendere Krsna. Krsna stesso lo conferma nella Bhagavad-gita (7.3):

manusyànàm sahasresu

kascid yatati siddhaye

yatatàm api siddhànàm

kascin mam vetti tattvatah

“Tra migliaia di uomini, forse uno cercherà la perfezione, e tra coloro che la raggiungono, raro è colui che Mi conosce veramente.”
È molto difficile, quindi, comprendere Krsna, ma benché si tratti di un argomento difficile, Dio descrive Se stesso nella Bhagavad-gita e insieme descrive la natura materiale, la natura spirituale, l’essere vivente e l’Anima Suprema. Ogni argomento è dunque trattato in modo esauriente nella Bhagavad-gita. Benché sia molto difficile comprendere Dio, diventa facile quando il Signore Si rivela a noi. Questo, infatti, è l’unico modo per poterLo conoscere.

Sarebbe impossibile conoscerLo con i nostri sforzi intellettuali, perché Dio è illimitato, mentre noi siamo limitati. Con la nostra percezione e conoscenza limitate come potremmo comprendere ciò che è illimitato? Tuttavia, se accettiamo la spiegazione che Egli stesso ci dà, possiamo riuscire a comprenderLo, e ciò rappresenta la perfezione.
Le speculazioni su Dio non ci porteranno da nessuna parte. Il ragazzo che vuole conoscere l’identità di suo padre dovrà interrogare la madre. La madre gli dirà: “Mio caro ragazzo, questo è tuo padre.”

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In questo modo la conoscenza è perfetta. Potrà naturalmente fare ogni sorta di ipotesi e domandare a chiunque incontri: “È lei mio padre?” Ma questo procedimento non gli permetterà mai di avere un’informazione sicura e il ragazzo non riuscirà mai a identificare suo padre* La soluzione più semplice consiste nel ricevere la conoscenza da un’autorità in materia, nel caso specifico, dalla madre.

Così è anche per la conoscenza spirituale. Il mondo spirituale non è alla portata delle nostre speculazioni, ma Dio dice: “Esiste un mondo spirituale e lì si trova la Mia dimora.” In questo modo riceviamo la conoscenza da Krsna, l’autorità migliore. Noi possiamo non essere perfetti, ma la nostra conoscenza lo è perché proviene da Krsna, che è la sorgente perfetta.

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Lo scopo del Movimento per la Coscienza di Krsna è quello di trasmettere a tutta l’umanità la conoscenza perfetta, con la quale poter comprendere chi siamo, chi è Dio, che cos’è il mondo materiale, perché ci troviamo qui, perché esistono tante sofferenze e disgrazie, perché dobbiamo morire. Nessuno vuole morire, ma la morte è inevitabile. Nessuno vuole diventare vecchio, eppure si deve invecchiare.

Nessuno vuole ammalarsi, ma la malattia colpisce tutti gli esseri. Questi sono i veri problemi dell’esistenza, e restano irrisolti. Il progresso si sforza di migliorare l’alimentazione, il sonno, la vita sessuale e i mezzi di difesa, ma tutto ciò non risolve i veri problemi. L’uomo dorme, il cane anche, e non è certo il fatto di vivere in un bell’appartamento che rende l’essere umano superiore all’animale.

In entrambi i casi l’attività è la stessa: dormire. Per difendersi l’uomo ha inventato le armi nucleari, ma il cane possiede denti che gli permettono ugualmente di difendersi. In entrambi i casi si tratta di difendersi. L’uomo può affermare che avendo la bomba atomica può conquistare l’intero universo, ma questo non è possibile.

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Non sono i mezzi di difesa perfezionati, né il fatto di aver perfezionato l’arte di mangiare, dormire e accoppiarsi che rendono l’uomo un essere superiore. Questo progresso può tutt’al più essere definito animalismo sofisticato.


Conoscere Dio è il vero progresso, e se siamo privi di questa conoscenza vuol dire che non siamo veramente progrediti. Numerosi sono gli sciocchi che negano l’esistenza di Dio e così si credono liberi di continuare le loro attività colpevoli. Forse l’idea che Dio non esista è di loro gradimento, ma il fatto di negare Dio non basta per farLo “morire”. Dio esiste/ e con Lui esistono le Sue leggi. Al Suo ordine il sole sorge, la luna appare, i fiumi scorrono e l’oceano segue il ritmo delle maree. Ogni cosa agisce sotto la Sua direzione.

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Di fronte all’armonia dell’universo, come uno spirito razionale potrebbe pensare che Dio è morto? Per esempio, 1’esistenza di un certo ordine all’interno di un Paese indica chiaramente la presenza di un governo. Coloro che non conoscono Dio affermano che Egli non esiste, che è morto o che non ha forma. Ma noi abbiamo la ferma convinzione che Dio esiste, e che Krsna è Dio. Per questo motivo Gli dedichiamo la nostra adorazione. Questo è il metodo della coscienza di Krsna. Cercate di comprenderlo. Grazie molte.

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