Lezioni di Srila Prabhupada sul

Nettare Della Devozione Prefazione Parte 17

Il Nettare Della Devozione Prefazione Parte 17

Lezioni di Srila Prabhupada

Lezione di Srila Prabhupada sul Nettare Della Devozione Prefazione Parte 17

Tenuta a Bombay 28 Dicembre 1972

Audio Lezione di Srila Prabhupada Tradotta da Tridandi DAS direttamente dall’inglese in tempo reale.

Trascrizione dell’audio Lezione di Srila Prabhupada sul Nettare Della Devozione Prefazione Parte 17 trascritta in Italiano.

Il Nettare Della Devozione

Bombay 28.12.1972 – Parte 3

Bhaktin Barbara:

nana-sastra-vicaranaika-nipunau sad-dharma samsthapakau
lokanam hita-karinau tri-bhuvane manyau saranyakarau
radha-krishna-padaravinda-bhajananandena mattalikau
vande-rupa-sanatanau raghu-yugau sri-jiva-gopalakau

Traduzione: Offro il mio rispettoso omaggio ai sei Gosvami di Vrindavana – Sri Rupa Gosvami, Sri Sanatana Gosvami, Sri Raghunatha dasa Gosvami, Sri Raghunatha Bhatta Gosvami, Sri Jiva Gosvami e Sri Gopala Bhatta Gosvamji – che sono molti esperti a studiare attentamente tutte le scritture rivelate, allo scopo di stabilire gli eterni principi della religione a beneficio dell’umanità intera. Essi sono dunque onorati in tutti e trei mondi, e tutti possono prendere rifugio in loro perché essi servono Sri Sri Radha e Krishna assorti nel sentimento d’amore delle gopi.

Tridandi: Leggiamo dal primo volume di questo bellissimo libro che è intitolato una raccolta di lezioni di Sua Divina Grazia Abhay Charanaravinda Bhaktivedanta Swami Srila Prabhupada, Acarya fondatore dell’Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna.

Continuiamo a leggere una lezione di Srila Prabhupada sul Nettare Della Devozione prefazione parte 17, tenuta a Bombay il 28 Dicembre 1972 Parte 3

Pradyumna: “Questo impegno eterno nel bhakti-rasa, può essere compreso da uno studente che è serio dopo aver studiato Il nettare della devozione. Il fatto di adottare il bhakti-rasa, ovvero la coscienza di Krishna, porterà immediatamente a una vita di buon auspicio, libero dalle ansie, e lo benedirà con un’esistenza trascendentale, riducendo così al minimo il valore della liberazione. Bhakti-rasa stesso è sufficiente a produrre un sentimento di liberazione perché attira l’attenzione del Signore Supremo, Krishna.”

Prabhupada: Bhakti-rasa è meglio della liberazione, mukti. Perché generalmente, i filosofi Mayavadi, jñani-sampradaya, considerano che mukti significhi fondersi nell’esistenza spirituale, Brahman. Brahma-sayujya-mukti, immergersi nello splendore impersonale del Brahman dell’Assoluto. Loro considerano questo come la meta più elevata. E i filosofi del Buddha, pensano che la cosa migliore sia quella di annullare tutte le attività, renderle tutto a zero. Smantellare tutte le attività, renderle zero, sunyavadi. Perché il corpo che è fatto solo di questa combinazione di materia, ovvero, terra, acqua, fuoco, aria, etere è soggetto a pene e piaceri a causa di questo miscuglio.

Perciò la filosofia del Buddha è quella che devi smantellare questo miscuglio. Lasciare che la terra vada alla porzione di terra e l’acqua alla porzione di acqua. Allora non ci sarà più l’esistenza del corpo e non ci saranno più pene e piaceri. Azzera tutto. Questo è definito sunyavadi. Invece i Mayavadi, la loro filosofia è quella di fermare questa varietà. Noi stiamo soffrendo pene e piaceri dentro questo mondo materiale a causa di queste varietà. Cosi queste varietà, sono basate sulle fondamenta del Supremo Spirito. Perciò immergersi nello Spirito Supremo e uscire da queste varietà è la loro filosofia. Cosi la filosofia del Buddha o la filosofia Mayavada, sono per lo piùidentiche, perché il loro obiettivo finale è di azzerare tutto.

Ma la nostra filosofia è diversa. La nostra filosofia è che poiché ci sono varietà in questo mondo materiale, ci sono varietà nel mondo spirituale. Proprio come il cielo. Nel cielo ci sono varietà. Esistono diversi tipi di pianeti che fluttuano nel cielo. Nel guardare ordinario durante il giorno vediamo che il cielo è vuoto. Come fa a essere vuoto? Non è vuoto. È il difetto dei miei occhi che non riescono a vedere le varietà. La varietà è ovunque. Di notte possiamo vedere le varietà. Ci sono così tanti pianeti, così tante stelle. E ognuno di loro è pieno di varietà. Proprio come questo pianeta.

È cosi, noi apprendiamo dagli sastra, yasya prabha prabhavato jagad-anda-koti-kotisv asesa-vasudadhi bhinnamTraduzione verso completo: Adoro Govinda, il Signore primordiale, la cui radiosità è la sorgente del Brahman non-differenziato descritto nelle Upanisad. Essendo distinto dalle glorie infinite dell’universo materiale, Egli appare come la verità indivisibile, illimitata e inesauribile. [Bs. 5.40]. Ci sono innumerevoli universi. Questo è solo uno degli universi. E in ogni singolo universo ci sono milioni di pianeti. E ognuno di loro ha un significato speciale. Proprio come il pianeta Luna, il pianeta Sole, il pianeta Terra, ognuno di essi ha un significato specifico. Qui i corpi sono terrestri. Nel pianeta Sole, i corpi sono fiammeggianti, ardenti di fuoco. Allo stesso modo nel pianeta Luna, i corpi sono diversi. In ogni singolo pianeta è cosi.

Ma questo loro non lo sanno. Loro vogliono andare con questo corpo sul pianeta Luna. Non è possibile. Proprio come se tu volessi vivere nell’acqua con questo corpo, non è possibile. Devi procurarti un corpo adatto per vivere nell’acqua. Quindi dovete prepararlo. Questo è spiegato nella Bhagavad-gita, yanti deva-vrata devan Traduzione verso completo: Chi adora gli esseri celesti nascerà tra gli esseri celesti, chi adora gli antenati raggiungerà gli antenati, chi adora i fantasmi e gli altri spiriti rinascerà tra questi esseri, e chi adora Me vivrà con Me. [Bhagavad Gita. 9.25]. Queste persone stanno andando sul pianeta Luna. Anzi, cercando di andare. Loro non lo sanno che con questo corpo non possono vivere lì. Non è possibile. Potrebbero andare sul pianeta Luna nella porzione deserta, ma poi devono tornare indietro. Ma il pianeta Luna non è deserto. Noi otteniamo queste informazioni perche è uno dei pianeti celesti. Questo significa che loro non stanno andando nel posto giusto. Noi gli abbiamo già suggerito questo in molte circostanze. Comunque, ci sono varietà. Poiché esistono varietà in questo mondo materiale, analogamente esistono varietà nel mondo spirituale. Questo mondo materiale è solo un riflesso del mondo spirituale. Quindi a meno che non ci immergiamo, a meno che non otteniamo rifugio in uno dei pianeti del mondo spirituale, se semplicemente ci immergiamo nella effulgenza del Brahman, non potremmo rimanere lì a lungo tempo. Proprio come nel cielo. Se semplicemente voi volate nel cielo con il vostro aeroplano e non andrete a dimorare in nessun pianeta, dovrete per forza ritornare indietro. Dovrete per forza tornare giu di nuovo. Non potrete restare in cielo per sempre. Allo stesso modo, coloro che si immergono nell’effulgenza Brahman, non possono restare lì, perche noi, come entità viventi, vogliamo le varietà. Proprio come quando io stavo viaggiando nell’oceano con la nave. Tutti o alcuni, ne hanno fatto esperienza in acqua. Per intere settimane, semplicemente acqua, acqua. A bordo della nave la cosa diventa molto penosa e sono diventato molto malato. Si dice mal di mare. Ma non appena è visibile la terra, “Ohhh, c’è di nuovo la terra”. Perché noi vogliamo varietà.

Cosi coloro che stanno cercando di immergersi nell’effulgenza Brahman priva varietà, non possono restare lì. E questa informazioni noi la otteniamo dallo Srimad-Bhagavatam, aruhya kcchena param padam tatah patanti adhah: dopo grande perseveranza, austerità, penitenze, si immergono nell’effulgenza Brahman, ma cadono di nuovo giu. Loro cadono di nuovo giu.

Quindi questo non è il nostro obiettivo finale. L’obiettivo finale è rifugiarsi sotto i piedi di loto del Signore. Aruhya kṛcchrena param padam tatah. Ye ‘nye’ ravindaksa vimukta-maninas Traduzione verso completo:O Signore dagli occhi di loto, sebbene i non-devoti che si dedicano a rigide austerità e penitenze per raggiungere la posizione piu elevata possono credersi liberati, non hanno ancora un’intelligenza pura. Cadono quindi dalla loro presunta posizione di superiorità perche non hanno considerazione per i Tuoi piedi di loto. [Srimad-Bhagavatam 10.2.32]. Semplicemente speculano e dicono: “Ohh, io sono diventato liberato.”. Ye ‘nye’ ravindaksa vimukta-maninah tvayy asta-bhavad avisuddha-buddhayah.

Loro, quelli che pensano cosi, di essere stati liberati semplicemente immergendosi nell’effulgenza Brahman, sono avisuddha-buddhayah. Ciò nonostante la loro intelligenza non è molto chiara, non è purificata.  E perché? Perche, ora, sebbene siano andati lì e pensando di essere liberati, aruhya kcchrena param padam patanti [Srimad-Bhagavatam 10.2.32 Già tradotto.], cadranno giù di nuovo. Non possono rimanere lì, perché non ci sono varietà. E nella nostra vita, poiché noi siamo entità viventi, vogliamo varietà. Senza varietà è una scocciatura. Non possiamo restare lì. Perciò cadranno giù di nuovo. Coloro che si immergono nell’effulgenza Brahman, cadono giù, sempre.

Perciò un bhakta non accetta il Brahman, brahmananda. Brahmananda, loro conoscono che cos’è. Brahmananda lo sanno che c’è brahmananda. Questa è la liberazione dall’ananda materiale. Ma a meno che uno non sia impegnato nel sevananda, il servizio del Signore, questo brahmananda non sarà sufficiente, non sarà in grado di mantenerlo nel mondo spirituale.

Vai avanti.

Inizio del commento di SG Tridandi Das sul Nettare Della Devozione Prefazione Parte 17

Tridandi: Intanto qui dice: questo impegno nel Bhakti-rasa può essere compreso da un serio studente, dopo aver studiato Il Nettare Della Devozione. Quindi uno che non studia il nettare della devozione non può capire che significa Bhakti-Rasa. Se non è serio nello studio e va cercando solo quello che gli pare a lui, va a leggere solo per soddisfare la propria curiosità e non seriamente. Cosi non lo può comprendere. “Adottare il bhakti-rasa, ovvero la coscienza di Krishna” Quindi Prabhupada considera sinonimi bhakti-rasa e coscienza di Krishna. Non coscienza del gusto che uno prova, andando ad un livello superiore di gratificazione dei sensi. No. Coscienza di Krishna, significa Bhakti-Rasa. Coscienza di Krishna, significa solamente la coscienza del voler soddisfare Krishna. Di Krishna come ultima dimora della nostra capacità di dare piacere e soddisfazione. Quindi, soddisfare Krishna. Obbiettivo finale, dove uno deve riporre il proprio amore e la propria capacità di donare piacere. Poi dice che, “porterà immediatamente a una vita di buon auspicio, libero dalle ansie, e lo benedirà con un esistenza trascendentale, riducendo così al minimo il valore della liberazione.”. Perche?E qui dice perche … Guarda la differenza fra il puro devoto e chicchessia. “Perche uno supera tutto. È una cosa ancora più elevata. È ancora meglio. Perche li in quella condizione è meglio della condizione della liberazione. Perche si gode di più.

Perche nella liberazione c’è il brahmananda. C’è l’assenza dell’ananda materiale, e quindi assenza del condizionamento materiale ti procura quella sensazione di uno che sta bene, perche stare bene è il contrario di stare male e quindi quando uno sta bene, assenza di qualsiasi fastidio o dolore, ne grossolano e ne sottile. Il massimo della gratificazione pensa.” Seconda trappola, “NO, non è vero. L’impegno nel servizio devozionale è ancora di più di quello. Perche ti porta sulla piattaforma trascendentale, dove ci sono infinite varietà e quindi non c’è soltanto l’assenza della sofferenza materiale. Ma c’è anche infinito dinamismo. Il paese dei balocchi.” Ecco e invece Prabhupada non pensa cosi. Questo deve farti capire la mentalità del puro devoto e del mondo spirituale stesso. “Bhakti-rasa stesso è sufficiente a produrre un sentimento di liberazione, perché attira l’attenzione del Signore Supremo, Krishna. ” Ecco il suo perche. perché attira l’attenzione del Signore Supremo, Krishna. Chi ha visto che differenza di coscienza c’è tra Srila Prabhupada ed i comuni devoti? Siccome attrae l’attenzione di Krishna, ti da già, da subito il senso di liberazione. Lo stato di coscienza non è paragonabile proprio. Questo ‘ l’amore, non avere un vantaggio di qualsiasi tipo. Non è un affare. Questa è una relazione d’amore trascendentale. Capito chi è Srila Prabhupada?

Poi Prabhupada dice, “Bhakti-rasa è meglio della liberazione, mukti. Perché generalmente, i filosofi Mayavadi, jñani-sampradaya, considerano mukti un mezzo per fondersi nell’esistenza spirituale, Brahman. Brahma-sayujya-mukti, fondersi nello splendore impersonale del Brahman dell’Assoluto.”. Considerano liberazione immergersi nell’impersonale effulgenza Brahman dell’assoluto.  Il Brahman. Che significa Brahman? Brahman, Aham Brahmasmi, Io sono spirito. Brahman significa coscienza, e coscienza è sinonimo di grande. Significa grande e che è senza limiti. Si estende illimitatamente. Come la coscienza dell’anima spirituale, che è la decimillesima parte della punta di un pelo , si estende in tutto il corpo. Che rispetto alla grandezza dell’anima, il corpo è più grande dell’universo.  Il corpo materiale è grande come l’universo rispetto all’anima, ma la coscienza di quell’anima è cosi grande, Brahman, che pervade l’intero corpo. Cosi come la lampadina piccolina che sta li, manda la luce e pervade tutta la grande stanza. Significa grande. “Immergersi nell’impersonale effulgenza Brahman, dell’assoluto.” E questa effulgenza di Krishna, non è come la luce che noi sperimentiamo cosi, tutti i giorni che è un riflesso distorto.  Che ci fa capire, ma le caratteristiche sono diverse.

È la coscienza di Krishna che si espande illimitatamente. La sua coscienza si espande all’infinito e tutto quello che esiste, tutto, tutto, sia gli universi materiali, che tutti i pianeti spirituali, tutto appoggia su questa coscienza di Krishna. La coscienza di Krishna che si espande all’infinito. La sua coscienza. È il la base dove si appoggia tutta la varietà, sia materiale che spirituale. E loro pensano che fondersi con quello, che poi è una fusione fittizia, falsa, irreale. Loro credono, ma non sono fusi. Sono fusi a livello d’intelligenza. Nel senso che smettono praticamente di essere coscienti. Per fondersi con il Brahman devono smettere di esistere come un entità vivente individuale. Praticamente, cosa fanno: Artificialmente interrompono la loro relazione. Quello significa. Perche senza la relazione non c’è più individualità. L’individualità è data dalla relazione che ti lega a Krishna. Se non c’è più relazione, sei un tutt’uno, non c’è più relazione, non sei più un individuo.

Devoto: Ma come fanno a pensare che li ci sia il massimo del godimento, se praticamente li non c’è nessuna attività?

Tridandi: Perche il massimo del godimento è l’assenza della sofferenza.Stare bene, lo dicevamo prima. Smettere di stare male è il massimo del godimento per il mondo materiale. Questo la gente non lo capisce, ma quei momenti di gioia e felicita che continuano ad avere, non è altro che temporanea diminuzione della sofferenza. E come se uno ti storce il dito, forte, forte, poi allenta un po’.. e tu … ahhh … che sollievo. No, è solo diminuzione della sofferenza. Quindi la diminuzione della sofferenza è quello che considerano piacere. L’assenza totale della sofferenza è il massimo del piacere. Automaticamente quello diventa uno che non soffre più. Non è più collegato con niente, non soffre più di nulla, zero totale.

Perche praticamente non è più uno, è un tutt’uno. Quindi, artificialmente congela la relazione che ha con Krishna. Mentre qui la relazione che abbiamo con Krishna è mal diretta. Cioè è diretta verso la sua energia esterna questa relazione con Krishna. Quella giusta invece è diretta verso Krishna e questa ci mantiene comunque individui. Qui siamo individui pazzi e invece li siamo individui sani. Loro invece tolgono la relazione e perdono la loro individualità. Ma siccome non può essere fatto realmente, perche la relazione con Krishna è eterna e non si può interrompere. Quindi è una condizione artificiale, è come l’acqua congelata che non è più liquida. Come una persona che perde i sensi e non è più in grado di percepire. Ma in effetti quel potenziale rimane li. Quindi, questa idea che noi veniamo da una condizione originale in quel modo. Ovvero che la nostra individualità, in origine, non esiste, ma esiste solo a livello potenziale non manifestato è un controsenso.

Diverso da quello che dice Krishna nella Bhagavad Gita, “Mai ci fu un tempo in cui non esistevamo, io, tu e tutti questi re e in futuro mai nessuno di noi cesserà di esistere.” Bhagavad Gita 2.12. Qui don dice noi come un tutt’uno indifferenziato non esistevamo e adesso invece esistiamo come entità differenziate. NO, dice da sempre, eternamente questa identità esiste. Eternamente significa che non è mai venuta ad esistere ad un certo punto. Neanche ad un certo punto fuori dal tempo. Significa che quella condizione detta prima è una condizione artificiale. Quindi è già di per se una caduta dalla nostra posizione originale. Non è cosi complicato capire che, cosi come lo realizza Srila Prabhupada è un livello di erudizione molto elevato, assoluto, proprio assoluto. Anche rispetto ad altro Vaisnava è all’ultimo stadio. È comunque l’erudizione più elevata questa.

Devoto: Un esempio che facevi prima, quando notavi la differenza tra il puro devoto e noi. Con questa nostra visione di noi al centro dell’universo. Invece li viene superato perche soltanto l’attenzione i Krishna su di noi è il massimodella felicità.

Tridandi: Perche attrae l’attenzione di Krishna? Perche soddisfi Krishna. Quindi soddisfare Krishna è la condizione originale dell’essere vivente. Come soddisfi Krishna se stai in coma? Non è che, è una cosa cosi morbosa o che Krishna ha un infinito immagazzinamento di anime che pullulano, tipo matrix, che stanno li, cosi a pulsare e non vivono veramente. Stanno li in una condizione potenziale e poi in una certa fase dei propri divertimenti Krishna le tira fuori. Le entità viventi sono eterne. Il fatto che Krishna produce eternamente non implica per forza che uno debba inserire l’elemento tempo per la produzione. È questo che non capiscono. Non capiscono come sia possibile che Krishna possa vivere una esistenza dinamica, che significa in continua espansione. Quello che espande non ci deve essere prima. Senza il tempo non è possibile dicono. 

Per loro non è possibile capire come può esserci una continua dinamicità, in espansione infinita, senza che ci sia il tempo dimezzo. Non lo capiscono. E non lo capiscono perché stanno sulla piattaforma relativa e non quella assoluta. Ma questo è un sintomo di essere sotto l’influenza di Maya. Perche come facciamo noi a non capire una cosa di cui siamo parte integrante nella nostra natura. Noi facciamo parte do quella condizione. Non è che la dobbiamo ascoltare, ce la devono insegnare e dobbiamo capirla. La viviamo costantemente, eternamente ma sotto l’influenza di Maya no. Il tempo è l’influenza di Maya. Krishna quando viene nella forma impersonale del tempo è proprio perche in quel modo mette in Maya le anime condizionate. Perche altrimenti nel mondo materiale non ci sarebbe la possibilità di attività e movimento se non ci fosse il tempo che macina tutta questa energia inerte e che la mantiene sempre in movimento, in movimento, in movimento. Perche di per se non si muove questa. L’energia materiale di per se è immobile. Non ha nessun tipo di attività.

Mentre nel mondo spirituale no. Questa emanazione è eterna. Un conto è emanare e un conto è creare. Emanare significa che questi due aspetti, la fonte e le varietà di energie che emanano dalla fonte, coesistono eternamente. Non è che c’è la fonte dell’energia prima, e poi genera l’energia a parte. La fonte dell’energia e l’energia sono due aspetti diversi della stessa identità. Devono coesistere perche possa essere considerata realtà. Quindi l’energia che emana dalla fonte e la fonte, entrambe esistono eternamente. Cosi, la profondità delle relazioni non ha limite. Perche non è materiale. Non c’è un limite materiale dove arriva e si ferma. È dinamicamente all’infinito che si approfondisce, ma da sempre. Non ci sono punti d’inizio. Questa cosa è difficile capirla a livello dell’intelletto. Trovi sempre tutto e il contrario di tutto. Ma questo è L’ASSOLUTO. Che esiste contemporaneamente ciò che può sembrare un paradosso. E per noi deve essere normalissimo, perche noi siamo quello.  Ma solo quando ci risveglieremo alla coscienza di Krishna questa cosa diventerà “ah, sembrava cosi complicato, invece è cosi semplice.”.

Pero per lo meno uno ci si deve avvicinare. Deve riuscire a arrendersi sufficientemente perche Krishna ti possa far capire per lo meno il riflesso. È come se tu stai allo specchio e lo specchio è sporco, cosi non vedi chi c’è dietro di te. Non vediamo Krishna perche siamo immersi nel guardare questo specchio sporco.  Krishna è dietro, perche noi abbiamo girato le spalle a Krishna, ecco perche Krishna è dietro. Ma se puliamo lo specchio, puliamo, puliamo, cantiamo Hare Krishna, finche lo specchio si pulisce, anche quando comincia a essere un pochino più pulito, cominciamo a vedere il riflesso sullo specchio di Krishna. Che c’è Krishna. Quello comincia a essere già un pochino di realizzazione. Non è più speculazione filosofica. Prabhupada dice, quando torni nel mondo spirituale, gradualmente nell’avanzamento, cominci a realizzare. È come quando una persona che è stata lontana da casa sua per tanto tempo. Quando inizia il viaggio di ritorno, più si avvicina e più comincia a riconoscere i posti. Quella è realizzazione.

Capisci che ti stai avvicinando. Non è più una questione di domande, perche cominci a riconoscere quei posti che avevi lasciato da tanto, tanto tempo. Questa è la differenza. Il devoto e il filosofo mayavadi, o buddista, o che dire dei peggio, speculatori e dei religiosi di questo mondo. Tra loro e il puro devoto, c’è un abisso incolmabile. Non si può colmare. E cercare di paragonarli in qualche modo, anche alla lontana, in effetti è offensivo. È uno sminuire Krishna e il suo puro devoto. Cercare di avvicinarli in qualche modo è uno sminuire la grandezza di Krishna e il suo puro devoto, che c’è un abisso fra loro e chiunque altro sia. Krishna è la suprema personalità di DIO e il devoto di Krishna è la suprema personalità del devoto. Questo deve essere chiaro e fisso, altrimenti è chiaro che uno pensa, vabbe posso fare questo, pero posso anche cambiare, prendere un’altra via. Tanto tutte le vie portano allo stesso posto. NO. Assolutamente non è cosi. Prabhupada direbbe che questa è carenza di conoscenza.  Questo uno dovrebbe capire e dovrebbe costantemente tenerla presente questa comprensione.

E tutti gli altri cadono. Qualunque posizione raggiungono cadono. Inclusa quella dell’impersonalista che arriva a fondersi nell’effulgenza del Brahman. Anche lui cade. Tutti gli altri cadono. Soltanto il puro devoto di Krishna non cade. Significa che nel momento in cui ritorniamo nella nostra condizione originale, non siamo costretti di nuovo a ricadere giù. Non siamo costretti dalle circostanze e dal fatto di non aver raggiunto l’obbiettivo. Mentre se uno va in volo con l’aereo, se no atterra da qualche parte è costretto a ritornare qui e comunque cade giù.

Mentre il puro devoto no. Non è costretto a ritornare. Il puro devoto può anche venire e in qualunque circostanza, siccome Maya è forte può anche essere catturato. Perche si allontana dalla pura devozione. La domanda che viene è, “ma come fa a farlo?”. Risposta: lo può fare, perche nessuno gli e lo impedisce. Questo significa lo può fare. Questa idea che è impossibile.. NO, è possibile invece. Che poi non lo fa è un altro discorso. Ma non è che non è possibile, perche nessuno gli proibisce nulla. Ma certamente, ritornando in quella condizione non è costretto a cadere di nuovo. Mentre chiunque altro, sen on ritorna  in quella condizione è costretto a cadere di nuovo. Non è neanche arrivato praticamente. Questa è la differenza. La possibilità non te la toglie nessuno. Quella di avventurarti in un luogo pericoloso dove è possibile cadere. Quando uno si avventura non è caduto. Ma ci sono altissime probabilità che possa succedere. Perche il posto è pericoloso. Fino a che rimane sotto la protezione di Krishna non succede niente. Può fare tutte le avventure che vuole e non gli succede nulla sotto la protezione di Krishna. Come gli eroi di questi film a cui capita di tutto ma non gli succede mai nulla.

Se c’è la protezione di Krishna si, è possibile. Pero appena uno si allontana dalla protezione di Krishna, allora si che questo luogo pericoloso manifesta la sua pericolosità. Ma non è che è caduto perche si è avventurato automaticamente in un luogo pericoloso. Lo fa a suo rischio e pericolo quando non vuole ubbidire a contatto con questo mondo materiale, questo luogo pericoloso, diventa restio a seguire le istruzioni di Krishna e quindi a rimanere sotto la sua protezione. Quello è possibile. Certo che è possibile. Per tutti è possibile. Non è una caduta accidentale, uno è caduto e bum. Perche la parola caduta implica il fatto che uno cada in modo accidentale. Perche seno che caduta è? Cha cade volontariamente?  Che faccio?! Adesso cado va, e si butta per terra. È un controsenso usare la parola cadere per qualcosa che avviene volontariamente. È un controsenso, non si usa la parola cadere. Se mai uno si è tuffato. Uno si è gettato, non è che è caduto.  Uno direbbe mannaggia è caduto, ma non è caduto si è buttato giù.

Quindi uno si avventura in un luogo pericoloso, dove uno si aggrappa e lo sappiamo che questo è un luogo dove c’è pericolo ad ogni passo. Se uno rimane sotto la protezione di Krishna, non succede niente. Prabhupada ci sta dicendo ritorna li, ritorna li, ritorna di uovo in quella condizione. Ritorna ad essere sotto la protezione illimitata di Krishna. Questo ci sta dicendo Srila Prabhupada. Ci sta spingendo a ritornare in quella condizione li. Cosi anche nel mondo materiale uno non è… E anche se ci sono delle scivolate, non succede niente. Krishna ti rimette a posto. Questa è la differenza fra il puro devoto e tutti gli altri. Non c’è paragone. Questo paragonare è un offesa verso Krishna e verso il suo puro devoto. Srila Prabhupada questi paragoni non l’ha fatto mai e quando qualcuno durante gli incontri veniva fuori e cercava di farli, Prabhupada immediatamente lo tagliava fuori, dicendo siamo qui per parlare di altro, non di questo.  Non ci interessano paragoni con le religioni, filosofie ecc. Vai dove parlano di questo, non qui.  “Ero presente io e l’ho sentito io con le mie orecchie! In più di un occasione. Con Srila Prabhupada, quando qualcuno gli faceva queste domane, l’ho sentito con le mie orecchie come gli rispondeva. Non è che l’ho sentito dire.

 (Affermazione di Tridandi Das che sta commentando.).

Quando uno li paragona, quello è uno sminuire Krishna, la posizione di Krishna e la posizione del puro devoto.  Non ci interessa se ci prendono per fanatici, pieni di falso ego o altro. Non ci interessa. È cosi, questa è la realtà. Se uno non è convinto di questo, come può presentarsi come rappresentante di della coscienza di Krishna e Srila Prabhupada?! Hare Krishna

Ci fermiamo qui, Hare Krishna

Fine commento di SG Tridandi Das.

Nettare Della Devozione Ki-Jay  –  Srila Prabhupada Ki-Jay  –  Srila Rupa Gosvami Ki-Jay

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