Bhagavad Gita 6.7

Il Dhyana Yoga

Bhagavad Gita 6.8 in sanscrito

jnana-vijnana-triptatma
kuta-stho vijitendriyah
yukta ity ucyate yogi
sama-lostrasma-kancanah

Bhagavad Gita 6.8 Audio Mantra in sanscrito

jnana: con la conoscenza acquisita; vijnana: e la conoscenza realizzata; tripta: soddisfatto; atma: un essere vivente; kuta-sthah: spiritualmente situato; vijita-indriyah: padrone dei sensi; yuktah: idoneo per la realizzazione spirituale; iti: così; ucyate: è detto; yogi: un mistico; sama: equilibrato; lostra: ciottoli; asma: pietre; kancanah: oro.

TRADUZIONE

Si dice che una persona è situata nella realizzazione spirituale ed è chiamata yogi quando è pienamente soddisfatta grazie alla conoscenza e alla realizzazione acquisita. Tale persona è situata nella Trascendenza e possiede il controllo di sé. Vede ogni cosa la zolla di terra, il sasso e l’oro con occhio equanime.

SPIEGAZIONE

Ogni conoscenza accademica che non conduce alla realizzazione della Verità Suprema è inutile.

atah sri-Krishna-namadi
na bhaved grahyam indriyaih
sevonmukhe hi jihvadau
svayam eva sphuraty adah

“Con i sensi contaminati dalla materia, nessuno può comprendere la natura trascendentale del nome, della forma, delle qualità e dei divertimenti di Sri Krishna. Essi si rivelano solo all’uomo che si è arricchito di energia spirituale grazie al trascendentale servizio di devozione al Signore.” (Bhakti-rasama-sindu 1.2.234) La Bhagavad-gita è la scienza di Dio, cioè la scienza che permette all’uomo di raggiungere la coscienza di Krishna.

Bhagavad Gita 6.8

Nessuno può arrivare alla coscienza di Krishna con la semplice erudizione materiale. Per comprendere la scienza spirituale bisogna avere la fortuna d’incontrare una persona con la coscienza pura. Una persona cosciente di Krishna ha pienamente realizzato questa conoscenza per la grazia di Krishna, perché è appagata nel puro servizio di devozione. Realizzando questa conoscenza si diventa perfetti.

La conoscenza trascendentale ci fa rimanere fermi nelle nostre convinzioni, mentre la conoscenza accademica ci lascia illusi e confusi di fronte ad apparenti contraddizioni. L’anima realizzata è capace di controllare i sensi perché si è abbandonata a Krishna.

Essa si trova al livello trascendentale perché la sua conoscenza non ha niente in comune con l’erudizione materiale. L’erudizione materiale, come la speculazione mentale, che per alcuni è preziosa quanto l’oro, agli occhi dello spiritualista non vale più di una zolla di terra o di un sasso.

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