LA RICERCA DELL’ANIMA

La ricerca dell’anima
Nel 1972 un gruppo di esperti s’incontrò a Windsor, nell’Ontano, per discutere dei “problemi collegati con i tentativi di definire il momento esatto della morte.” Tra i membri di questo gruppo erano presenti il cardiologo di fama mondiale dott. Wilfred G. Bigelow, Edson L. Hines, giudice della corte suprema dell’Ontario, e ]. Francis Leddy, preside dell’Università di Windsor.
Il dottor Bigelow sostenne l’esistenza dell’anima ed esortò ad effettuare ricerche sistematiche per determinare che cos’è l’anima e da dove proviene. I commenti del dott. Bigelow e degli altri esperti furono pubblicati successivamente nel Montreal Gazette.
Quando Srìla Prabhupàda venne a conoscenza dell’articolo, scrisse una lettera al dott. Bigelow offrendo la sostanziale conoscenza vedica sulla scienza dell’anima e suggerì un metodo pratico per comprendere l’anima scientificamente. Seguono l’articolo della Gazette e la risposta di Srìla Prabhupàda.
Titolo del Montreal Gazette:
“Chirurgo cardiaco vuole sapere che cos’è l’anima“
WINDSOR — Un chirurgo cardiaco canadese, famoso a livello mondiale, dice di credere che il corpo ha un’anima che lascia il corpo al momento della morte e che i teologi dovrebbero tentare di saperne di più.
Il dott. Wilfred G. Bigelow, primario dell’unità chirurgica cardio-vascolare del General Hospital di Toronto, dice che “come persona che crede nell’anima” pensa che sia venuto il momento di “togliere il mistero e scoprire che cos’è”.
Bigelow è stato membro di un comitato che si presentò davanti all’Essex County Medical-Legal Society per discutere i problemi connessi ai tentativi di stabilire l’esatto momento della morte.
La questione è diventata vitale nell’era dei trapianti di cuore e degli altri organi nei casi in cui i donatori siano irrimediabilmente in fin di vita. L’Associazione dei medici canadesi ha prodotto una definizione della morte, largamente accettata, come il momento in cui il paziente è in coma, non risponde più a stimoli di alcun genere e le onde cerebrali registrate su una macchina sono piatte.
Gli altri membri del comitato erano Mr. Justice Edson L. Haines della Corte Suprema dell’Ontario e J. Francis Leddy, rettore dell’università di Windsor. Bigelow, riprendendo argomenti che aveva sollevato durante la discussione, disse in seguito durante un’intervista che i suoi trentadue anni da chirurgo non gli avevano lasciato alcun dubbio sull’esistenza dell’anima.
LA RICERCA DELL’ANIMA
“Ci sono certi casi in cui ti capita di essere presente al momento in cui la gente passa dallo stato vivente alla morte e vedi alcuni misteriosi cambiamenti. Uno dei più evidenti è l’improvvisa mancanza di vita e di lucidità degli occhi. Diventano opachi e letteralmente privi di vita. È difficile dimostrare quello che osservi. In effetti penso che ciò non possa essere dimostrato facilmente.”
Bigelow, che è diventato celebre in tutto il mondo per il suo lavoro di pioniere nella tecnica chirurgica “deep freeze”, conosciuta come ipotermia, e per i suoi interventi sulle valvole cardiache, dice che la “ricerca dell’anima” dovrebbe essere intrapresa dalla teologia e dalle discipline ad essa affini all’interno delle università.
Nel corso di questa discussione Leddy disse che “se c’è un’anima non la vedrete e non la troverete.”
Se c’è un principio vitale, che cos’è? Il problema è che “l’anima non esiste in nessun posto preciso e geografico. È dovunque nel corpo e non è in nessun posto”.
“Sarebbe bello iniziare a fare esperimenti ma non so a cosa vi porterebbero” disse Leddy. Disse inoltre che la discussione gli ricordava quel cosmonauta sovietico che ritornò dallo spazio e comunicò che non c’era nessun Dio perché non L’aveva visto lassù. Può anche essere, disse Bigelow, ma nella medicina moderna quando ci s’imbatte in qualcosa d’inspiegabile “la parola d’ordine è cercare la risposta, portarla in laboratorio o in qualsiasi posto che permetta di scoprire la verità.” La domanda principale, dice Bigelow, è “dov’è l’anima e da dove viene?“
Srila Prabhupàda offre la prova vedica
Caro dott. Bigelow,
La prego di accettare i miei saluti. Ho letto recentemente un articolo molto interessante di Rae Corelli sulla Gazzette intitolato “Chirurgo cardiaco vuole sapere cos’è l’anima.” I suoi commenti denotano un grande intuito e per questa ragione ho pensato di scriverle in proposito.
Forse saprà che sono il fondatore-àcàrya dell’Associazione Internazionale per la Coscienza di Krsna. Ho parecchi templi in Canada, a Montreal, Toronto, Vancouver e Hamilton. Questo Movimento per la Coscienza di Krsna ha come scopo specifico l’insegnamento a tutte le anime della loro posizione spirituale originale.
L’anima è senza dubbio presente nel cuore dell’entità vivente ed è la sorgente di tutte le energie di mantenimento del corpo. L’energia dell’anima pervade tutto il corpo ed è conosciuta come coscienza. Poiché la coscienza si espande in tutto il corpo, si provano dolore e piacere in qualsiasi sua parte.
L’anima è individuale e trasmigra da un corpo all’altro proprio come una persona trasmigra dall’infanzia alla fanciullezza, dalla fanciullezza all’adolescenza, dall’adolescenza all’età adulta per finire alla vecchiaia avanzata. Qui ha luogo il cambiamento chiamato morte: si ottiene un nuovo corpo proprio come si cambia un vestito vecchio con uno nuovo. Questa è la trasmigrazione dell’anima.
LA RICERCA DELL’ANIMA
Quando un’anima desidera godere del mondo materiale, dimenticando la sua vera casa nel mondo spirituale, comincia questa esistenza di dura lotta. Questa vita innaturale di ripetute nascite, morti, malattie e vecchiaia può essere fermata quando la coscienza si unisce alla suprema coscienza di Dio. Questo è il principio di base del Movimento per la Coscienza di Krsna.
Per quel che riguarda i trapianti cardiaci non si può parlare di successo se l’anima non è presente nel cuore. Quindi la presenza dell’anima dev’essere accettata. Nel rapporto sessuale, se non ci fosse l’anima, non ci sarebbe concepimento, non ci sarebbe gravidanza. La contraccezione deteriora l’utero in modo tale che non è più un luogo adatto per l’anima. Questo è contro l’ordine di Dio.
Per Suo ordine l’anima viene inviata in un particolare utero, ma con la contraccezione viene rifiutata da quell’utero e dev’essere immessa in un altro. Ciò significa disobbedire al Supremo. Prenda l’esempio di un uomo che debba andare a vivere in un particolare appartamento. Se la situazione lì è di tale disturbo che lui non riesce a entrarvi verrà a trovarsi in grande svantaggio. Questa interferenza è illegale ed è punibile.
Intraprendere la “ricerca dell’anima” rappresenta senz’altro un progresso scientifico, ma questo progresso non sarà in grado di trovare l’anima. La presenza dell’anima può essere semplicemente accettata con una comprensione circonstanziata. Troverà nella letteratura vedica che la dimensione dell’anima è la decimillesima parte di un punto.
Lo scienziato materialista non può misurare la lunghezza e la larghezza di un punto, quindi non è possibile per lo scienziato materialista catturare l’anima. Si deve accettare l’esistenza dell’anima da un’autorità. Ciò che i più eminenti scienziati stanno cercando è stato da noi spiegato molto tempo fa.
LA RICERCA DELL’ANIMA
Non appena si comprende 1’esistenza dell’anima si può immediatamente comprendere 1’esistenza di Dio. La differenza tra Dio e l’anima è che Dio è un’anima immensa mentre l’entità vivente è un’anima piccolissima; ma qualitativamente sono uguali. Dio è onnipervadente e l’entità vivente è localizzata, ma la natura e la qualità sono le stesse.
La domanda principale che lei pone è: “Dov’è l’anima e da dove viene? Non è così difficile da comprendere. Abbiamo già detto che l’anima risiede nel cuore dell’entità vivente e che prende rifugio in un altro corpo dopo la morte. In origine l’anima viene da Dio.
Proprio come una scintilla esce dal fuoco e quando cade a terra sembra si estingua, la scintilla dell’anima esce in origine dal mondo spirituale e cade in quello materiale. Qui cade in tre differenti condizioni chiamate influenze della natura. Quando una scintilla infuocata cade sull’erba secca, il fuoco presente in lei non si estingue.
LA RICERCA DELL’ANIMA
Quando cade sul terreno non può mostrare il fuoco insito in lei a meno che il terreno non possa accoglierla favorevolmente; e quando cade nell’acqua si estingue. Similmente, ci sono tre tipi di condizioni esistenziali. La prima è quando l’entità vivente va seriamente alla ricerca della perfezione spirituale; la seconda è quando ha quasi del tutto dimenticato ma è ancora istintivamente portata alla natura spirituale; la terza è quando dimentica completamente la sua natura spirituale.
Esiste un metodo autentico che permette alla scintilla spirituale, cioè all’anima, di ottenere la perfezione spirituale: se l’anima viene correttamente guidata è molto facile riportarla a casa, riportarla a Dio, da dove in origine è caduta.
Se queste informazioni autorizzate tratte dalle Scritture vediche saranno presentate al mondo moderno avvalendosi delle moderne cognizioni scientifiche porteranno grande beneficio all’umanità. Ci sono già i fatti. Si tratta semplicemente di presentarli in modo adatto alla comprensione moderna.
Distinti saluti,
A.C. Bhaktivedanta Swami