Sri Isopanisad Mantra 5

Lezione di Srila Prabhupada sul Mantra 5 della Sri Ispoanisad in Italiano

Sri Isopanisad Mantra 5

tad ejati tan naijati
tad dure tad v antike
tad antar asya sarvasya
tad u sarvasyasya bahyatah

Audio Mantra 5 della Sri Isopanisad in sanscrito

tat: questo Signore Supremo; ejati: cammina; tat: Egli; na: non; ejati: cammina; tat: Egli; dure: molto lontano; tat: Egli; u: anche; antike: molto vicino; tat: Egli; antah: all’interno; asya: di questo; sarvasya: di tutto; tat: Egli; u: anche; sarvasya: di tutto; asya: di questo; bahyatah: esterno a.

TRADUZIONE

Il Signore supremo Si muove e non Si muove. Infinitamente lontano, Egli e’ anche molto vicino. Egli e’ all’interno e anche all’esterno di tutto cio’ che esiste.

Lezione di Srila Prabhupada sul Mantra 5 della Sri Ispoanisad in Italiano

Tradotta da SG Tridandi Das direttamente dal libro in inglese.

N.B. La spiegazione sottostante trascritta è differente dalla lezione Di SDG Srila Prabhupada. Per una migliore comprensione, prima deve essere letta la spiegazione e dopo si ascolta la lezione.

Lezione di Srila Prabhupada in italiano sulla Sri Isopanisad Mantra 5 Tenuta a Los Angeles il 07/05/1970

SPIEGAZIONE

Qui abbiamo la descrizione di alcune attivita’ trascendentali del Signore, compiute grazie alle Sue inconcepibili potenze. Le affermazioni contraddittorie presenti in questo verso sono la dimostrazione delle inconcepibili potenze del Signore. “Egli cammina e non cammina.”

Generalmente, se qualcuno può camminare è illogico dire che non può camminare. Tuttavia, in riferimento a Dio, tale contraddizione serve a indicare il Suo potere inconcepibile.

A causa della nostra conoscenza limitata non possiamo risolvere queste contraddizioni, perciò tendiamo a ridurre il potere del Signore sulla base del nostro limitato livello di comprensione. I filosofi impersonalisti della scuola Mayavada per esempio, accettano soltanto le attivita’ impersonali del Signore, e rifiutano il Suo aspetto personale.

Coloro che aderiscono alla scuola Bhagavata, invece, adottano la concezione perfetta del Signore considerando inconcepibili le Sue potenze e comprendendo che Egli è dotato sia di un aspetto personale sia di un aspetto impersonale. I bhagavata sanno che senza le Sue potenze inconcepibili l’espressione “Signore Supremo” sarebbe priva di significato.

Non commettiamo l’errore di pensare che Dio non abbia un’esistenza personale solo per il fatto che non possiamo vederlo coi nostri occhi. La Sri Isopanisad confuta questo argomento affermando che il Signore è contemporaneamente molto lontano e molto vicino a noi. La dimora del Signore è al di là del cielo materiale, ma noi non abbiamo la possibilità di misurare nemmeno questo cielo materiale.

Sri Isopanisad Mantra 5

Se il mondo materiale ha un’estensione così grande, che dire del mondo spirituale che è assolutamente al di là di esso!

Nella Bhagavad gita (15.6) è confermato che il cielo spirituale è situato molto, molto lontano dall’universo materiale, ma nonostante questa enorme distanza il Signore può in meno di un secondo presentarsi dinanzi a noi a una velocità superiore a quella del pensiero o del vento. Egli può anche correre velocemente tanto da non poter essere superato, com’è già stato descritto nel verso precedente.

Puo’ succedere che quando Dio appare, noi non Lo riconosciamo. Tale sciocca negligenza e’ condannata nella Bhagavad-gita (9.11) dove è detto che gli sciocchi Lo deridono quando discende sulla terra e Lo scambiano per un semplice mortale; Egli pero non è un comune mortale perché non Si presenta davanti a noi con un corpo prodotto dalla natura materiale.

Molti pretesi eruditi sostengono che il Signore scende in un corpo di materia, come un essere comune ordinario. Questi stolti pongono il Signore allo stesso livello dell’uomo comune perché ignorano il Suo potere inconcepibile. Grazie alle Sue inconcepibili potenze Dio accetta il nostro servizio nei modi più svariati e può convertire a Suo piacimento le Sue differenti potenze.

I miscredenti pensano che il Signore non possa incarnarsi affatto oppure che debba discendere in una forma costituita di energia materiale. Tutte queste ipotesi sono vanificate, se consideriamo l’esistenza delle inconcepibili potenze del Signore. Allora comprenderemo che anche se il Signore appare di fronte a noi in una forma di energia materiale è del tutto possibile per Lui convertire questa energia in energia spirituale.

Sri Isopanisad Mantra 5

Poiché la fonte dell’energia è una e medesima, le energie possono essere utilizzate secondo la volontà della loro fonte. Il Signore, per esempio, può apparire nella forma della murti (arca-vigraha),1) una Divinità che può essere fatta di argilla, di pietra o di legno; tali forme però, sebbene siano costituite di queste materie, non sono idoli come gli iconoclasti sostengono.

Nel nostro presente stato di esistenza materiale, non possiamo vedere il Signore Supremo a causa della nostra visione imperfetta, eppure i devoti che vogliono vederlo sono favoriti dal Signore che Si manifesta in forme apparentemente materiali per accettare il servizio dei Suoi devoti.

Non si deve pensare tuttavia che tali devoti, situati al livello più basso del servizio devozionale, stiano adorando un idolo. Essi stanno realmente adorando il Signore, che ha acconsentito ad apparire di fronte a loro in modo idoneo alla loro capacità visiva.

Non si deve nemmeno pensare che la forma arca sia modellata secondo il capriccio dell’adoratore. Questa forma è eternamente esistente ed è dotata di tutti i suoi accessori. Questo però può essere compreso solo da un devoto sincero, non da un ateo.

Nella Bhagavad gita (4.11) il Signore afferma di comportarsi col Suo devoto secondo il grado della sua sottomissione. Il Signore Si riserva il diritto di non rivelarsi a tutti, ma Si manifesta soltanto alle anime a Lui arrese. Perciò, per l’anima arresa Egli può sempre essere raggiunto dall’interno del cuore, mentre per le anime non arrese Egli è molto, molto lontano e non può essere avvicinato.

Sri Isopanisad Mantra 5

A questo proposito, nelle Scritture rivelate vi sono due parole molto importanti che spesso sono applicate al Signore – saguna (“con qualità”) e nirguna (“senza qualità”). Il termine saguna non implica che quando appare con qualità percepibili, il Signore debba assumere una forma materiale e debba essere soggetto alle leggi della natura materiale.

Per Lui non esiste differenza tra energia materiale ed energia spirituale in quanto Egli è la fonte di entrambe. Essendo il controllore di tutte le energie Egli non è mai soggetto alle loro influenze, contrariamente a quanto accade a noi.

L’energia materiale funziona sotto la Sua direzione; perciò Egli può utilizzare le Sue energie per i Suoi fini, senza mai subire l’influsso delle qualità proprie di quelle energie. In questo senso Egli è nirguna, esente da qualità materiali.

D’altra parte il Signore non diventa mai un’entità senza forma perché, in ultima analisi, Egli è la forma eterna, il Signore primordiale. Il Suo aspetto impersonale, la radiosità del Brahman, non è che lo splendore dei Suoi raggi, come i raggi del sole sono lo splendore del dio del sole.

Quando il santo bambino Prahlada Maharaja fu alla presenza del padre ateo, il padre gli domandò: “dov’è il tuo Dio?” Alla risposta di Prahlada che Dio è presente in ogni luogo, il padre chiese con collera se il suo Dio fosse presente in una delle colonne del palazzo e Prahlada annuì.

Subito quel re ateo colpì la colonna facendola a pezzi; il Signore allora apparve istantaneamente nella forma di Nrsimha, l’incarnazione metà uomo e metà leone e uccise il re ateo. Il Signore quindi è presente in ogni cosa e crea ogni cosa con le Sue differenti energie. In virtu’ del Suo inconcepibile potere Egli può apparire in ogni luogo al fine di favorire il Suo devoto sincero.

Sri Nrsimha apparve dall’interno della colonna non per ordine del re ateo, ma per il desiderio del Suo devoto Prahlada. Un ateo non può ordinare al Signore di apparire, ma il Signore apparirà dovunque e comunque per manifestare la Sua misericordia al devoto.

Sri Isopanisad Mantra 5

Nella Bhagavad-gita’ (4.8) è anche affermato che il Signore appare per proteggere i credenti e vincere i miscredenti. Naturalmente Egli dispone di differenti energie e di agenti per poter vincere gli atei, ma ama favorire di persona il Suo devoto. Per questa ragione scende come incarnazione. In realtà Egli scende soltanto per favorire i Suoi devoti.

Nella Brahma-samhita (5.35) e’ detto che Govinda, il Signore primordiale, entra in ogni cosa con la Sua parte plenaria. Egli entra nell’universo e anche in tutti gli atomi dell’universo. Si manifesta all’esterno nella forma virat 2) ed è situato all’interno di ogni cosa come antaryami.

Nella forma di antaryami Egli e’ il testimone di tutte le nostre azioni e ce ne concede il frutto come karma-phala. Noi possiamo anche dimenticare cio’ che abbiamo compiuto nelle nostre esistenze precedenti, ma poiché il Signore ne è il testimone, i risultati delle nostre azioni non scompaiono e noi dobbiamo comunque subirne le reazioni.

All’interno e all’esterno non esiste altri che Dio. Tutto è una manifestazione delle Sue differenti energie, come accade per il calore e la luce che emanano dal fuoco; in questo senso vi è unicità tra le Sue diverse energie.

Tuttavia il Signore, nella Sua forma personale, gode in modo illimitato di tutti i piaceri che sono goduti in piccola parte dai Suoi frammenti infinitesimali.

NOTE:

1)Le Scritture affermano che le murti possono manifestarsi nel legno, nella pietra, nell’argilla, nella sabbia, nei dipinti a olio, nella mente, nelle pietre preziose, nell’oro e in altri metalli.

2)La forma virat del Signore è costituita dall’intera manifestazione cosmica i cui diversi aspetti (astri, montagne, fiumi, alberi, ecc.) sono paragonati alle differenti parti del suo corpo, e ciò per renderlo accessibile a coloro che non possono comprenderne la natura spirituale.

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