L’APPARIZIONE DI SRI CAITANYA

L’apparizione Di Sri Caitanya

Soltanto cinquecento anni fa Srl Caitanya Mahaprabhu, un grande santo e mistico, profetizzò che il mantra Hare Krsna sarebbe stato cantato e ascoltato in ogni città e in ogni villaggio del mondo. Nel momento storico in cui gli occidentali dirigevano il loro spirito esplorativo verso lo studio dell’universo fisico e la circumnavigazione del globo, in India èri Caitanya ideava ed inaugurava una rivoluzione interiore. Il Suo Movimento si diffuse in tutto il subcontinente, fece milioni di seguaci ed influenzò profondamente il futuro del pensiero religioso e filosofico, sia in India sia in Occidente. Nella seguente conferenza, tenuta nel novembre del 1969 alla ConwayHall di Londra, Svila Prabhupàda descrive la divina apparizione di Srl Caitanya.

Sri Caitanya Mahaprabhu, Lavatura dorato, apparve in India circa cinquecento anni fa. È abitudine in India, quando nasce un bambino, chiamare un astrologo. Quando Sri Krsna, Dio, la Persona Suprema, apparve cinquemila anni fa, Suo padre chiamò Gargamuni che disse: “Questo bambino Si è manifestato in passato con tre carnagioni diverse, rosso e dorato e adesso è apparso con la carnagione nera.” La carnagione di Krsna è definita nera nelle Scritture perché ha il colore di una nuvola scura. Sri Caitanya è Krsna stesso apparso con la carnagione dorata.

Ci sono molte prove nella letteratura vedica a testimonianza che Caitanya Mahàprabhu è una manifestazione di Krsna, e molti eruditi e devoti lo confermano. Nello Srimad-Bhàgavatam è affermato che l’incarnazione di Krsna nell’epoca attuale, il Kali- yuga, S’impegnerà sempre nella descrizione di Krsna. È Krsna, ma nelle vesti di un Suo devoto descrive Se stesso, e la Sua carnagione non sarà nera.

Ciò significa che potrà essere bianca, rossa o gialla perché questi quatto colori — bianco, rosso, giallo e nero — sono i colori che vengono assunti dalle manifestazioni di Dio nelle differenti epoche. Poiché il rosso, il bianco e il nero sono già stati assunti da precedenti incarnazioni, il colore rimasto, il giallo, viene assunto da Caitanya Mahàprabhu. Il Suo colorito non è nero, ma Egli è Krsna.

L’apparizione Di Sri Caitanya

Un’altra caratteristica di questo avatàra è il fatto di essere sempre accompagnato dai Suoi amici. Nei ritratti di Sri Caitanya Mahàprabhu si noterà che è sempre accompagnato da molti devoti che cantano. Ogni qualvolta Dio discende ha due missioni. Nella Bhagavad-gita Krsna dice infatti: “Ogni qualvolta appaio, la Mia missione è di salvare i devoti e distruggere i demoni.” Quando Krsna apparve dovette uccidere molti demoni. Se vediamo un ritratto di Visnu noteremo che porta una conchiglia, un fiore di loto, una mazza e un disco.

Questi due ultimi oggetti hanno lo scopo di uccidere i demoni. In questo mondo ci sono due tipi di uomini: i demoni e i devoti. I devoti sono chiamati deva; sono quasi come Dio perché posseggono qualità divine. I devoti sono chiamati persone divine e coloro che non lo sono, gli atei, sono chiamati demoni. Krsna, Dio, viene con due missioni: proteggere i devoti e distruggere i demoni. In quest’epoca la missione di Caitanya Mahàprabhu è la stessa: salvare i devoti e distruggere i non-devoti.

Egli però ha un’arma differente che non è una mazza o un disco o un’arma letale — la Sua arma è il movimento del sankirtana. Uccise la mentalità demoniaca della gente introducendo il movimento del sankirtana. Questa è la missione specifica di Sri Caitanya. In quest’epoca la gente si sta già uccidendo. Ha scoperto le armi atomiche perciò Dio non ha alcuna necessità di uccidere. Egli apparve per uccidere la loro mentalità demoniaca, cosa possibile grazie al Movimento per la Coscienza di Krsna.

Nello Srimad-Bhagavatam è spiegato che Sri Caitanya è la manifestazione di Dio in quest’epoca. E come adorarLo? Il metodo è molto semplice. Basta prendere un ritratto di Sri Caitanya con i Suoi eterni compagni. Egli è nel mezzo, accompagnato dai Suoi compagni principali — Nityànanda, Advaita, Gadàdhara e Srivàsa. Si deve semplicemente prendere questo ritratto e metterlo dove si desideri. Non è necessario che la gente venga da noi per vederlo. Tutti possono avere a casa questo ritratto, cantare il mantra Hare Krsna e in questo modo adorare Sri Caitanya. Il metodo è semplice.

Ma chi sarà attratto da questo semplice metodo? Le persone intelligenti. Così, senza troppi problemi, se teniamo in casa un ritratto di Sri Caitanya Mahàprabhu e cantiamo Hare Krsna potremo realizzare Dio. Tutti possono adottare questo semplice metodo. Non ci sono né spese né tasse, né alcuna necessità di costruire grandi chiese o templi. Tutti, ovunque si trovino, possono sedersi a terra, per strada o sotto un albero, cantare il mantra Hare Krsna e adorare Dio. E veramente una grande opportunità.

Negli affari o nella vita politica si possono trovare a volte grandi opportunità. I politici intelligenti sfruttano una buona occasione e ne fanno un successo la prima volta che si presenta. Così, in quest’epoca coloro che sono abbastanza intelligenti abbracciano questo movimento del sankirtana e avanzano molto rapidamente.

L’apparizione Di Sri Caitanya

Sri Caitanya è chiamato “Aavatàra dorato”. Avatara significa “disceso, venuto giù”. Proprio come si può scendere dal quinto piano di un palazzo o dal centesimo piano di un grattacielo, un avatàra scende dai pianeti situati nel cielo spirituale. Il cielo che vediamo a occhio nudo o con un telescopio è solo il cielo materiale. Al di là c’è un altro cielo che è impossibile vedere con i nostri occhi o con qualsiasi altro strumento. Questa informazione è contenuta nella Bhagavad-gità non è immaginazione. Krsna dice che al di là del cielo materiale c’è un altro cielo, quello spirituale.

Dobbiamo prendere la parola di Krsna così com’è. Per esempio, insegniamo ai bambini che oltre all’Inghilterra ci sono altri luoghi chiamati Germania, India e così via, e il bambino impara ascoltando ciò che gli viene detto dall’insegnante, perché questi luoghi sono al di fuori della sua sfera di esperienza. Similmente, al di là di questo cielo materiale c’è un altro cielo.

Si può provare a cercarlo, ma sarebbe come se un bambino provasse a cercare la Germania o l’India, cosa impossibile. Se vogliamo acquisire conoscenza dobbiamo accettare l’autorità. Se vogliamo sapere, per esempio, cosa c’è al di là del mondo materiale, dobbiamo accettare l’autorità dei Veda, altrimenti non c’è possibilità di conoscenza. Si tratta di un argomento che è al di là della conoscenza materiale. Non riusciamo neppure ad andare sui pianeti di questo universo, che dire di andare su quelli situati al di là di esso!

Si calcola che per raggiungere il più alto pianeta di questo universo con i mezzi moderni si dovrebbe viaggiare per quarantamila anni luce. Non possiamo neppure viaggiare all’interno di questo cielo! La durata della nostra vita e i nostri mezzi sono talmente limitati che non conosciamo correttamente nemmeno questo mondo materiale.

Nella Bhagavad-gita, quando Arjuna chiese a Krsna: “Potresti per favore spiegarmi fin dove agiscono le Tue energie”, il Signore Supremo gli fece molti esempi e infine gli disse: “Caro Arjuna, come posso spiegarti le Mie energie? È impossibile per te capire. Puoi solo provare a immaginarne l’espansione: questo mondo materiale, che comprende milioni e milioni di universi, non è che l’espansione di un quarto della Mia creazione.” Non riusciamo nemmeno a calcolare la posizione di un universo e ci sono milioni di universi.

Al di là di essi c’è il cielo spirituale e innumerevoli pianeti spirituali. Tutte queste informazioni sono contenute nella letteratura vedica. Se la si accetta si acquisisce questa conoscenza, se non la si accetta non ci sono altre possibilità. È una nostra scelta. Secondo la cultura vedica ogniqualvolta un àcarya parla fa riferimento alla letteratura vedica. Chi ascolta lo accetterà dicendo: “Sì, è corretto.” In tribunale l’avvocato fa riferimento a precedenti casi giudicati dalla corte e se il caso in questione vi si attiene, vengono accettati dal giudice. Similmente, se una persona prende a testimonianza i Veda, è chiaro che la sua posizione è attinente alla realtà.

L’apparizione Di Sri Caitanya

L’avatàra di quest’epoca, Sri Caitanya, è menzionato nelle Scritture vediche. Non possiamo accettare nessuno come avatàra se non presenta le caratteristiche elencate nelle Scritture. Non accettiamo per capriccio o per suffragio Sri Caitanya come avatàra. Ai nostri giorni è diventata una moda: chiunque venga e dica di essere Dio, o una Sua incarnazione, è accettato dagli sciocchi e dai mascalzoni: “È vero, è proprio Dio.”

Noi non accettiamo questi tipi di avatàra. Ci basiamo sui Veda. Un avatàra dev’essere conforme alle descrizioni vediche. In quel caso lo accettiamo, in caso contrario no. Ogni avatàra è descritto nei Veda: apparirà in un luogo prestabilito, in una forma particolare e agirà in un determinato modo. Questa è la natura della testimonianza vedica.

Lo Snmad-Bhàgavatam contiene un elenco degli avatàra, in cui è menzionato anche il nome di Buddha. Quest’opera fu compilata cinquemila anni fa e menziona nomi di avatàra che appariranno in epoche future. Dice che il Signore apparirà come Buddha, il nome di sua madre sarà Anjana e il luogo di apparizione Gayà.

In effetti Buddha apparve 2.600 anni fa e lo Srimad-Bhàgavatam, che fu compilato cinquemila anni fa, cita la sua apparizione. Inoltre vi si menzionano Sri Caitanya e anche Kalki, l’ultimo avatàra del Kali-yuga. Apparirà come figlio di un bràhmana il cui nome sarà Visnu-yasà, in un luogo chiamato éambhala. C’è un luogo in India che ha questo nome: forse sarà lì che apparirà il Signore.

Un avatàra quindi dev’essere conforme alle descrizioni contenute nelle Upanisad, nello Srimad-Bhàgavatam, nel Mahàbhàrata e negli altri scritti vedici. Possiamo accettare èri Caitanya come manifestazione di Krsna sulla base autorevole delle Scritture vediche e sui commenti dei grandi gosvàml come Jiva Gosvami, il più grande erudito e filosofo del mondo.

Perché Sri Caitanya apparve? Nella Bhagavad-gità Sri Krsna dice: “Abbandona tutto e impegnati semplicemente al Mio servizio. Io ti proteggerò da tutte le reazioni del peccato.” In questo mondo materiale, nella vita condizionata che viviamo, stiamo creando reazioni peccaminose ed è proprio a causa di queste reazioni che abbiamo ricevuto il nostro corpo. Se queste reazioni si fermassero non saremmo costretti a prendere un altro corpo materiale; prenderemmo un corpo spirituale.

Che cos’è un corpo spirituale? È un corpo libero dalla morte, dalla nascita, dalla malattia e dalla vecchiaia. È un corpo eterno, pieno di conoscenza e beatitudine. Corpi diversi vengono creati da desideri diversi. Finché desideriamo tipi diversi di godimento dobbiamo accettare tipi diversi di corpi materiali. Krsna, Dio, è così gentile da concederci qualsiasi cosa noi desideriamo.

Se aspiriamo a un corpo di tigre, con la forza e i denti di una tigre, adatti per catturare animali e bere il loro fresco sangue, Krsna ce ne offrirà l’opportunità. Se invece desideriamo il corpo di una persona santa, di un devoto impegnato unicamente al servizio del Signore, ci darà quel corpo. Tutto ciò è confermato nella Bhagavad-glta.
Se una persona impegnata nello yoga, nel metodo di autorealizzazione, e per qualche motivo fallisce nel portare a termine il suo impegno, le verrà offerta un’altra opportunità; nascerà in una famiglia di puri brahmano o in una famiglia facoltosa.

L’apparizione Di Sri Caitanya

Se si è fortunati da nascere in tali famiglie si otterranno tutte le facilitazioni necessarie per comprendere l’importanza dell’auto-realizzazione. Fin dalla nascita i bambini nati in famiglie coscienti di Krsna hanno l’opportunità d’imparare a cantare e a danzare per Krsna in modo che quando saranno cresciuti continueranno a progredire. Sono molto fortunati.

Non ha importanza che nasca in America, in India o in Europa, un bambino avanzerà naturalmente se suo padre e sua madre sono devoti. Gli viene offerta questa buona occasione. Se un bambino nasce in una famiglia di devoti significa che nella sua ultima vita aveva già iniziato il processo dello yoga ma che per qualche ragione non aveva potuto portarlo a termine.

Gli viene quindi offerta un’altra opportunità per progredire sotto la guida di genitori responsabili. In questo modo, appena lo sviluppo della coscienza di Dio viene completato non rinascerà più in questo mondo materiale ma tornerà nel mondo spirituale. Krsna dice nella Bhagavad-gità: “Caro Arjuna, comprendendo la Mia apparizione, la Mia scomparsa e le Mie attività, si ha la possibilità di nascere nel mondo spirituale dopo aver lasciato il corpo materiale.” Si deve lasciare questo corpo — oggi, domani o forse dopo domani.

Prima o poi lo si deve lasciare. Ma una persona che ha compreso Krsna non dovrà prendere un altro corpo materiale. Va direttamente nel mondo spirituale e nasce in uno dei pianeti spirituali. Krsna dice che quando prendiamo un corpo materiale — non ha importanza se si viene dall’India, dalla luna, dal sole, da Brahmaloka o da qualsiasi altro luogo del mondo materiale — si deve sapere che questo corpo è il frutto delle nostre attività peccaminose.

Ci sono diversi livelli di attività empie e il corpo materiale ci viene assegnato in base alle nostre colpe. Il vero problema, quindi, non è come mangiare, come dormire, accoppiarsi e difendersi — il vero problema è come ottenere un corpo che non sia materiale ma spirituale. Questa è la soluzione definitiva di tutti i problemi. Krsna garantisce che se ci si arrendiamo a Lui, se diventiamo pienamente coscienti di Lui, ci proteggerà da tutte le reazioni del peccato.

Quest’assicurazione fu fatta da Krsna nella Bhagavad-gità, ma molti sciocchi non riescono a comprendere. Nella Bhagavad- gità queste persone sono definite mudha, cioè “mascalzoni”. Krsna dice nella Cita: “Non sanno chi Io sia veramente”. Molte persone, infatti, Lo fraintendono. Nonostante Krsna ci abbia dato un chiaro messaggio nella Bhagavad-gTtà, molte persone si lasciano sfuggire l’opportunità di comprenderlo. Allora Krsna, nella Sua infinita misericordia, torna quaggiù nelle vesti di un devoto per mostrarci come arrenderci a Lui.

L’apparizione Di Sri Caitanya

Krsna stesso viene a insegnarci come arrenderci a Lui. La Sua ultima istruzione nella Bhagavad-gità è di arrendersi, ma la gente — i mudha, i mascalzoni — dicono: “Perché dovrei arrendermi?” Caitanya Mahàprabhu è Krsna stesso, ma questa volta c’insegna il modo pratico di realizzare il messaggio della Bhagavad-gità.

Caitanya non c’insegna qualcosa di straordinario, niente che vada al di là del metodo di resa a Dio già insegnato nella Bhagavad-gita. Non c’è nessun altro insegnamento: lo stesso insegnamento è presentato in modi diversi per permettere a tipi diversi di persone di apprenderlo e cogliere così l’opportunità di avvicinare Dio, la Persona Suprema.

Caitanya Mahàprabhu ci offre l’opportunità di raggiungere Dio direttamente. Quando Rupa GosvàmI, il principale discepolo di Sri Caitanya, Lo vide per la prima volta, era un ministro del governo del Bengala, ma decise di far parte del Suo movimento. Lasciò quindi la sua carica di ministro e dopo essersi unito al Suo seguito sottomettendosi a Sri Caitanya Gli offrì questa stupenda preghiera:

namo mahd vaddnydya

krsna prema praddya te

krsnaya krsna caitanya

namne gaura tvise namah

“Mio Signore, Tu sei la più generosa di tutte le incarnazioni.” Perché? Krsna prema praddya te: “Tu distribuisci liberamente amore per Dio. Non hai altro scopo. Il Tuo metodo è così bello che può farci imparare immediatamente ad amare Dio. Tu sei dunque la più magnanima di tutte le incarnazioni. Ed è impossibile per qualsiasi persona che non sia Krsna dare questa benedizione; perciò so che Tu sei Krsna.” Krsnaya krsna caitanya namne: “Tu sei Krsna, ma hai assunto il nome di Krsna Caitanya. Mi sottometto ai Tuoi piedi di loto.”
Questo è il metodo. Caitanya Mahàprabhu è Krsna stesso e insegna come sviluppare amore per Dio con un metodo molto semplice. Dice di cantare Hare Krsna.

harer nama harer nama

harer namaiva kevalam

kalau nasty eva nasty eva

nasty eva gatir anyathd

“In quest’epoca cantate semplicemente il mantra Hare Krsna. Non ci sono alternative.” La gente è confusa da tanti differenti metodi di realizzazione, ma non può aver accesso ai veri rituali di meditazione o di yoga: è impossibile. Srl Caitanya assicura però che seguendo questo metodo del canto si raggiunge immediatamente il piano della realizzazione spirituale.

Il metodo del canto offerto da Sri Caitanya per ottenere l’amore per Dio è chiamato sankirtana. Sankirtana è un termine sanscrito formato da sarti o samyak che significa “completo”, e kirtana che significa “glorificare” o “descrivere”. Descrizione completa significa quindi glorificazione completa del Supremo o del Tutto Supremo completo. Non si può descrivere o glorificare qualsiasi cosa e farla passare per kirtana.

Dal punto di vista grammaticale potrà essere kirtana, ma secondo il sistema vedico kirtana significa glorificazione dell’autorità suprema, Dio, la Verità Assoluta. Quest’attività è ciò che viene chiamato kirtana.

Il servizio devozionale inizia con il metodo dello sravana. sravana significa “ascolto”, e kirtana significa “descrizione”. Una persona descrive e un’altra ascolta. Oppure la stessa persona può descrivere e allo stesso tempo ascoltare. Non occorre l’aiuto di nessun altro. Quando cantiamo Hare Krsna, cantiamo e ascoltiamo. È un metodo completo.

E qual è l’oggetto di questo canto e di questo ascolto? Si deve cantare e ascoltare di Visnu, di Krsna e di nessun altro, Sravanam kirtanarh visnoh (Srimad-Bhagavatam 7.5.23): è possibile comprendere Visnu, Dio, l’onnipervadente Verità Assoluta, col metodo dell’ascolto.

Dobbiamo ascoltare; il solo fatto di ascoltare è già un inizio. Non è richiesta alcuna cultura o alcun genere di conoscenza materiale. Proprio come succede a un bambino: non appena ascolta, risponde immediatamente e danza. Dio ci ha fornito questi meravigliosi strumenti — gli orecchi — in modo da poter ascoltare. Dobbiamo però ascoltare dalla giusta fonte. Lo stabilisce lo Srimad-Bhàgavatam. Bisogna ascoltare dai satàm, cioè dai devoti di Dio, della Persona Suprema. Se ascoltiamo dalla giusta fonte, dall’anima realizzata, il metodo funzionerà.

Le parole di Dio, di Krsna, sono molto gradevoli, e se siamo abbastanza intelligenti le ascolteremo dalle labbra dell’anima realizzata liberandoci molto presto dai legami materiali.

Lo scopo della vita umana è l’avanzamento sul sentiero della liberazione, chiamato apavarga, liberazione dai legami materiali. Tutti abbiamo dei legami e il fatto di avere un corpo materiale ne è la prova. Non dobbiamo però continuare a creare nuovi legami materiali altrimenti produciamo altro karma. Finché la mente è assorbita dal karma dovremo accettare un corpo materiale.

Al momento della morte la nostra mente penserà: “Sto morendo! Non riuscirò a concludere questo lavoro! Devo ancora fare questo, devo ancora fare quello!” In questo caso Krsna ci offrirà un’altra opportunità di portare a termine ciò che desideriamo fare e saremo costretti ad accettare un altro corpo. Ci offrirà un’altra possibilità: “Non hai potuto farlo. Va bene. Adesso fallo. Prendi questo corpo.”

Lo Srimad Bhàgavatam afferma: “Questi mascalzoni sono così intossicati che stanno facendo cose che non dovrebbero fare.” Che cosa fanno? Maharaja Dhrtaràstra ne è un buon esempio. Questo re faceva piani astuti per uccidere i Pàndava allo scopo di favorire i suoi figli. E Krsna gli mandò Suo zio, Akrura, per dissuaderlo. Dhrtaràstra comprese le istruzioni di Akrura, ma disse: “Ciò che dici è giusto, ma è contrario a ciò che sento nel cuore, perciò non posso cambiare le mie intenzioni. Devo seguirle e lasciare che le cose vadano come devono andare.”

Quando gli uomini vogliono soddisfare a tutti i costi i loro sensi impazziscono e in questa condizione di follìa fanno qualsiasi cosa. Nella vita materiale sono molte le persone che impazziscono e commettono atti criminali come l’omicidio. Queste persone non riescono a controllarsi. Anche noi siamo abituati alla gratificazione dei sensi e ne andiamo pazzi; per questa ragione la nostra mente è assorbita dal karma.

È una grande sfortuna perché il nostro corpo, sebbene sia temporaneo, è il ricettacolo di tutte le miserie e ci crea sempre problemi. Questi argomenti vanno approfonditi. Non dobbiamo agire da stupidi. La vita umana non ha questo scopo. L’errore dell’attuale civiltà è che la gente è pazza per la gratificazione dei sensi. Non conosce il vero valore della vita e trascura la forma di vita più preziosa, la forma umana.

L’apparizione Di Sri Caitanya

Quando il corpo muore non c’è alcuna garanzia di quale tipo di corpo prenderemo successivamente. Supponiamo che nella mia prossima vita abbia il corpo di un albero. Dovrò rimanere immobile per migliaia di anni. La gente però non ragiona e arriva a dire: “E allora? Se anche dovrò rimanere immobile poi dimenticherò.” Le specie di vita inferiori sono prive di memoria.

Se un albero non fosse privo di memoria sarebbe impossibile per lui vivere. Immaginiamo che qualcuno ci dica: “Resta qui immobile per tre giorni!” Noi non siamo privi di memoria perciò diventeremmo pazzi. La natura, dunque, toglie la memoria a tutte queste specie inferiori. La loro coscienza non è sviluppata. Un albero vive, ma anche se viene tagliato non reagisce perché la sua coscienza non è sviluppata.

Dobbiamo quindi prestare molta attenzione a usare la forma umana in maniera appropriata. Il Movimento per la Coscienza di Krsna ha lo scopo di farci raggiungere la vita perfetta. Non è truffa o sfruttamento, ma purtroppo le persone sono abituate a essere ingannate. C’è un verso di un poeta indiano che dice: “Se una persona parla di cose belle, tutti dissentiranno e le diranno: ‘Quante sciocchezze stai dicendo.’

Ma se la stessa persona li inganna e li truffa, saranno molto contenti.” Quando un imbroglione dice: “Fate questo, datemi il mio compenso, e tra sei mesi diventerete Dio.” La gente acconsentirà: “Sì, prendi pure il tuo compenso e io diventerò Dio entro sei mesi.” No. Questi metodi truffaldini non risolveranno i nostri problemi. Se una persona vuole veramente risolvere i problemi della vita deve abbracciare il metodo del klrtana. Questo è il metodo raccomandato.

harer nama harer nàma

harer namaiva kevalam

kalau nàsty eva nàsty eva

nàsty eva gatir anyathà

In quest’epoca, il Kali-yuga, non si può seguire nessun altro metodo di auto-realizzazione o di perfezione che non sia il kirtana. Il kirtana è essenziale.

In tutte le Scritture vediche viene confermato che si deve meditare sulla Suprema Verità Assoluta, Visnu, e su nessun altro. Ci sono però metodi di meditazione diversi, a seconda del periodo in cui si vive. Il metodo di meditazione, proprio dello yoga mistico, era possibile nel Satya-yuga, quando gli uomini vivevano molte migliaia di anni. La gente ora non ci crede, ma in un tempo passato c’erano persone che vivevano per centomila anni. Quell’epoca si chiamava Satya-yuga e la meditazione nell’ambito dello yoga mistico era possibile. A quel tempo il grande yogl Vàlmlki Muni meditò per sessantamila anni.

Quello era un metodo a lungo termine che non è possibile seguire in quest’epoca. Se desideriamo una farsa è un’altra questione, ma se vogliamo veramente praticare tale meditazione occorre molto molto tempo per arrivare alla perfezione. Nell’era successiva, il Tretà-yuga, il metodo di realizzazione era il compimento di sacrifici rituali prescritti dai Veda.

Nell’era successiva, il Dvàpara-yuga, il metodo seguito era l’adorazione della Divinità nel tempio. Nell’epoca attuale lo stesso risultato può essere conseguito con il metodo dell’hari- kirtana, la glorificazione di Hari, Krsna, la Persona Suprema. Nessun altro kirtana è raccomandato.

Il hari-kirtana fu iniziato cinquecento anni fa in Bengala da Sri Caitanya Mahàprabhu. In Bengala c’è competizione tra i vaisnava e i sàkta. I sàkta hanno introdotto un particolare tipo di kTrtana chiamato kàli-kirtana. Le Scritture vediche però non raccomandano il kàli-kirtana. Kirtana significa hari-kirtana. Qualcuno dirà: “Certo, voi siete vaisnava e fate ì’hari-kìrtana. Io invece faccio lo siva-kirtana, il deva-kirtana o il ganesa-kirtana.” No. Le Scritture vediche non autorizzano nessun kirtana che non sia l’hari-kirtana. Kirtana significa hari-kirtana, la glorificazione di Krsna.
Il metodo dell’hari-kirtana è molto semplice. Si tratta di cantare il man tra:

Hare Krishna, Hare Krishna, Krishna Krishna, Hare Hare
Hare Rama, Hare Rama, Rama Rama Hare Hare

In effetti sono solo tre parole: Hare, Krsna e Rama. Sono però combinate in maniera piacevole per poter essere cantate da chiunque. Poiché abbiamo iniziato questo movimento nei paesi occidentali, ora europei, americani, africani, egiziani e giapponesi cantano questo mantra. Non c’è alcuna difficoltà. Cantano con gioia e ottengono buoni risultati. Dov’è la difficoltà? Stiamo distribuendo questo canto gratuitamente e oltretutto è molto semplice. Cantando si può conseguire la realizzazione di Dio, e quando si realizza Dio si realizza anche la natura.

Per esempio, quando una persona impara uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove e zero, ha appreso la matematica nella sua totalità perché matematica significa semplicemente cambiare la posizione di questi dieci numeri. Tutto qui. Similmente, se una persona studia Krsna, tutta la sua conoscenza sarà perfetta. E Krsna può essere facilmente compreso cantando questo mantra, Hare Krsna. Perché allora non cogliere questa opportunità?

Cogliete subito questa opportunità che è stata offerta alla società umana. È molto antica e scientifica. Non è una moda che durerà tre o quattro anni. No. Nella Bhagavad-gità Krsna stesso dice: “Questa filosofia è inesauribile e indistruttibile. Non sarà mai persa o distrutta.” Può rimanere nascosta per un certo periodo, ma non è mai distrutta. Per questa ragione viene chiamata avyayam. Vyaya significa: “esaurimento”. Se si ha un po’ di denaro e questo viene speso, si arriverà a zero. Questo è vyaya, esauribile.

Ma la coscienza di Krsna non è così. Se coltivate la coscienza di Krsna essa continuerà ad aumentare. Lo attesta Srl Caitanya Mahàprabhu. Ànandàmbudhi-vardhanam. Ànanda significa “piacere”, “beatitudine trascendentale”, e ambudhi significa “oceano”. Nel mondo materiale l’oceano non aumenta, ma se coltiviamo la coscienza di Krsna, questa beatitudine trascendentale aumenterà. Ànandàmbudhi- vardhanam. Io continuerò sempre a ricordare a tutti che il metodo è molto semplice. Chiunque può cantare, dovunque sia, senza alcuna tassazione o perdita, e il guadagno sarà enorme.

L’apparizione Di Sri Caitanya

Sri Caitanya Mahàprabhu ha spiegato il movimento del kirtana nel Suo Siksàstaka. éiksà significa “istruzione” e astaka “otto”. Ci ha lasciato otto versi per aiutarci a comprendere il Movimento per la Coscienza di Krsna e ora spiegherò la prima di questa istruzioni. Il Signore dice, ceto-darpana-màrjanam: occorre pulire il cuore. L’ho spiegato altre volte, ma non è una cosa monotona. È come cantare Hare Krsna, non ci si annoia. I nostri studenti possono cantare il mantra Hare Krsna per ventiquattro ore al giorno e non si stancano mai.

Continuano a danzare e a cantare. Chiunque può provare; non ci si stanca mai di cantare Hare Krsna perché questo suono non è materiale. In questo mondo se si canta qualcosa, un nome prediletto, per tre, quattro o dieci volte, ci si stancherà. È un fatto. Invece Hare Krsna non è materiale, perciò se si canta questo mantra non ci si stanca mai. Più lo si canta, più il cuore verrà ripulito da tutto lo sporco materiale e più verranno risolti i problemi della nostra vita.

Qual è il problema della nostra vita? Non lo sappiamo. L’educazione moderna non ci illumina mai sul vero problema della vita. Coloro che sono educati e fanno progressi nella conoscenza dovrebbero conoscere qual è il problema della vita. È spiegato nella Bhagavad-gità che gli inconvenienti della vita sono la nascita, la morte, la vecchiaia e la malattia. Sfortunatamente nessuno presta attenzione a questi problemi. Quando un uomo è ammalato pensa: “Devo andare dal dottore. Mi darà qualche medicina e guarirò.” Ma non prende seriamente in considerazione il problema vero: “Non voglio ammalarmi. Perché ci sono le malattie? Non ci si può liberare dalla malattia?”

L’apparizione Di Sri Caitanya

Non pensa mai in questo modo perché la sua intelligenza non è sviluppata, è come quella di un animale. L’animale soffre ma non ragiona. Se un animale viene portato al mattatoio e vede uccidere l’animale che lo precede continuerà soddisfatto a brucare l’erba. Questa è la vita animale. Non sa che il prossimo turno sarà il suo e verrà ucciso. In un tempio di KàlI ho visto una capra pronta per essere sacrificata e un’altra che mangiava l’erba molto soddisfatta.

Un giorno Yamaràja chiese a Maharaja Yudhisthira: “Qual è la cosa più stupefacente in questo mondo?” Maharaja Yudhisthira rispose: “La cosa più stupefacente è che una persona vede in ogni momento morire gli amici, i genitori e i parenti e pensa: ‘io vivrò per sempre'”. Non pensa mai che potrà morire, proprio come un animale non pensa mai che tra un momento verrà ucciso. È contento di mangiare l’erba. È contento di gratificarsi i sensi. Non sa che anche lui sta per morire.

Mio padre è morto, mia madre è morta, lui è morto, lei è morta. Quindi dovrò morire anch’io. Cosa c’è dopo la morte? Non lo so. Questo è il problema. La gente non lo prende sul serio, ma la Bhagavad-gìtà indica qual è la vera educazione. Vera educazione significa domandare perché, sebbene non si voglia morire, la morte sopraggiunga lo stesso. Questa è la vera ricerca. Noi non vogliamo invecchiare. Perché arriva la vecchiaia? Tutti abbiamo molti problemi, ma questa è l’essenza di tutti i problemi.

Per risolvere questi problemi Sri Caitanya Mahàprabhu prescrive il canto del mantra Hare Krsna. Non appena il nostro cuore viene ripulito dal canto del mantra Hare Krsna, il fuoco della nostra problematica esistenza materiale si estingue. In che modo si estingue? Quando ripuliamo il nostro cuore realizziamo di non appartenere al mondo materiale. Poiché la gente s’identifica con questo mondo pensa: “Sono indiano, sono inglese, sono questo, sono quello.”

L’apparizione Di Sri Caitanya

Ma se canta il mantra Hare Krsna, realizzerà di non essere il corpo materiale. “Non appartengo a questo corpo o a questo mondo. Sono un’anima spirituale, frammento del Supremo. Sono eternamente legato a Lui e non ho niente a che vedere col mondo materiale. Questa si chiama liberazione, conoscenza. Se non ho niente a che vedere con questo mondo, allora sono liberato. Questa conoscenza è chiamata brahma-bhuta.

Una persona così realizzata non ha nessun dovere da compiere. Poiché noi identifichiamo la nostra esistenza col mondo materiale, abbiamo molti doveri. Lo Srimad-Bliagavatam dice che finché non c’è realizzazione, abbiamo molti doveri e debiti. Per esempio, siamo indebitati con i deva. I deva non sono fantasia. Sono reali. Ci sono deva che controllano il sole, la luna e l’aria. Proprio come ci sono direttori nei vari uffici del governo così c’è il deva del sole nell’ufficio del riscaldamento, Varuna nell’ufficio dell’aria, e molti altri deva che si occupano di altri uffici.

Nei Veda sono definiti divinità che esercitano una funzione di controllo, quindi non possiamo trascurarli. Ci sono poi i grandi saggi e i filosofi che ci hanno tramandato la conoscenza e siamo indebitati anche con loro. Appena nasciamo siamo già indebitati con molti esseri viventi ed è impossibile liquidare tutti questi debiti. Per questa ragione la letteratura vedica raccomanda di prendere rifugio ai piedi di loto di Krsna. Dice Krsna: “Chi prende rifugio in Me non avrà necessità di rifugiarsi presso nessun altro.”

I devoti di Krsna hanno preso rifugio in Krsna e l’inizio è l’ascolto e il canto. Sravanam klrtanam visnoh. La nostra fervente e umile richiesta a ciascuno di voi è di accettare questo canto. Il Movimento per la Coscienza di Krsna fu introdotto da Sri Caitanya cinquecento anni fa in Bengala e ora in tutta l’India e specialmente in Bengala ci sono milioni di seguaci di Caitanya Mahàprabhu.

Questo movimento si sta ora diffondendo anche nei paesi occidentali perciò vi chiedo di essere molto seri nel comprenderlo. Noi non critichiamo nessuna religione. Non rivolgiamo nessuna critica ad altri metodi religiosi. La coscienza di Krsna sta dando alla gente la religione più sublime — l’amore per Dio.

Questo è tutto. Stiamo insegnando ad amare Dio. Tutti stanno già amando qualcuno o qualcosa, ma hanno indirizzato male questo amore. Amiamo un ragazzo o una ragazza, un paese, una società o persino un gatto o un cane, ma non siamo soddisfatti. Dobbiamo dirigere il nostro amore verso Dio. Se offriamo il nostro amore a Dio saremo felici.
Non pensate che il Movimento per la Coscienza di Krsna sia un nuovo tipo di religione.

Qual è la religione che non riconosce Dio? Può chiamarsi Dio, Allah o Krsna o in altro modo, ma qual è la religione che non Lo riconosce? Stiamo semplicemente insegnando che si deve cercare di amare Dio. Siamo attratti da molte cose, ma se il nostro amore è riposto in Dio, saremo felici. Non dobbiamo imparare ad amare nessun altro, tutti sono automaticamente inclusi. Cercate solo di amare Dio. Non cercate di amare gli alberi, le piante o gli insetti. Non sarete mai soddisfatti. Imparate ad amare Dio. Questa è la missione di èri Caitanya Mahàprabhu. Questa è la nostra missione.

L’apparizione Di Sri Caitanya

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