Srimad Bhagavatam Canto 1.4.11 e 12

Srimad Bhagavatam Canto 1 Capitolo 4 Verso 11 e 12

Apparizione di Sri Narada

Srimad Bhagavatam Canto 1.4.11 e 12

Srimad Bhagavatam Canto 1.4.11

namanti yat-pada-niketam atmanah
sivaya haniya dhanani satravah
katham sa virah sriyam anga dustyajam
yuvaisatotsrastum aho sahasubhih

Srimad Bhagavatam Canto 1.4.11 audio mantra

TRADUZIONE

Era un imperatore cosi’ grande che tutti i nemici venivano a prosternarsi ai suoi piedi, ritenendo nel proprio interesse abbandonargli le proprie ricchezze. Era pieno di vigore e giovinezza, e godeva di opulenze regali incomparabili. Perche’ volle lasciare tutto, compresa la vita stessa?

SPIEGAZIONE

Niente nella vita di Maharaja Pariksit era spiacevole. Ancora nel fiore degli anni, potente, ricco, poteva pienamente godere della vita. Nessuna ragione, quindi, di ritirarsi. Non trovava nessuna difficolta’ nel raccogliere il tributo dei suoi popoli, perche’ mostrava tale potenza e valore che anche i nemici venivano a prosternarsi ai suoi piedi e abbandonavano a lui tutte le loro ricchezze ritenendo cio’ nel loro interesse.

Maharaja Pariksit era un re molto pio. Vinse tutti i suoi nemici, percio’ il suo regno era sempre piu’ fiorente. Latte, cereali e metalli erano abbondanti, e tutti i fiumi e le montgne erano prodighi di ricchezze naturali. Sul piano materiale, dunque, tutto era pienamente soddisfacente. L’imperatore non aveva alcuna ragione apparente di abbandonare in modo cosi’ precoce il regno e la vita. I saggi sono dunque impazienti di ascoltare tutto cio’ che puo’ chiarire la questione.

Lezione sullo Srimad Bhagavatam Canto 1 Capitolo 4 Verso 11 e 12

Tenuta da SG Tridandi DAS a Terni

AUDIO LINK GOOGLE DRIVE

Srimad Bhagavatam Canto 1.4.11 e 12

Srimad Bhagavatam Canto 1.4.12

sivaya lokasya bhavaya bhutaye
ya uttama-sloka-parayana janah
jivanti natmartham asau parasrayam

mumoca nirvidya kutah kalevaram

Srimad Bhagavatam Canto 1.4.12 audio mantra

TRADUZIONE

Coloro che sono votati alla causa del Signore Supremo vivono solo per il bene, il progresso e la felicita’ altrui; essi non perseguono scopi personali. Quindi, sebbene libero da ogni attaccamento per le cose di questo mondo, come l’imperatore Pariksit pote’ lasciare il suo corpo materiale, diventato un rifugio per gli altri?

SPIEGAZIONE

Poiche’ era un devoto del Signore, Pariksit Maharaja era un re modello e un padre di famiglia ideale. Il devoto del Signore possiede automaticamente ogni qualita’, e l’imperatore ne fu il migliore esempio. Egli non provava alcun attaccamento per le ricchezze materiali che possedeva. Ma poiche’ era un re, doveva vegliare al perfetto benessere dei cittadini, non solo per quella vita ma anche per quella successiva.

Non avrebbe mai permesso che si aprissero dei mattatoi o che venisse uccisa anche una sola mucca. Non aveva niente in comune con gli attuali dirigenti, parziali e inetti, che assicurano la protezione di un essere e permettono il massacro di un altro. Poiche’ era un devoto del Signore, sapeva regnare in modo che tuttiuomini, animali e piante- vivessero felici.

Non aveva alcun interesse egoistico. L’egoismo puo’ essere convergente o divergente, cioe’ accentrato su se’ stessi o esteso intorno a se’; ma l’unico interesse di Maharaja Pariksit era quello di soddisfare il Signore Supremo, la Verita’ Assoluta. Il re e’ il rappresentante del Signore, percio’ il suo interesse deve armonizzarsi con quello del Signore.

Srimad Bhagavatam Canto 1.4.11 e 12

Il Signore Supremo desidera che tutti gli esseri Gli obbediscano e trovino cosi’ la felicita’. Percio’, l’unico desiderio di un re dev’essere quello di guidare i suoi sudditi sulla via del ritorno al regno di Dio. Le attivita’ dei cittadini devono quindi essere coordinate verso questo fine. Durante il governo di un sovrano che rappresenta il Signore Supremo, il regno abbonda di opulenza e gli uomini non sentono alcun bisogno di consumare carne animale.

Cereali, latte frutta e verdura sono in quantita’ sufficiente per tutti, e uomini e bestie possono mangiarne a sazieta’. Quando tutti gli esseri sono nutriti e protetti a loro soddisfazione, e rispettano le regole delle Scritture, non c’e’ alcuna possibilita’ di conflitto tra loro. L’imperatore Pariksit era degno del proprio titolo, percio’ tutti, nel suo regno erano felici.

Lascia un commento