SOCIETÀ UMANA O SOCIETÀ ANIMALE?

Società Umana O Società Animale?
Sriìa Prabhupàda dichiara in un’intervista al Bhavan’s Journal dell’agosto 1976: “Come può esserci felicità in una società animale? I governi vogliono mantenere gli uomini sul piano animale e hanno creato le Nazioni Unite… semplicemente una corsa di cani. Il cane corre a quattro zampe e voi correte su quattro ruote — tutto qui. E pensate che la corsa su quattro ruote sia avanzamento della civiltà!”
Giornalista: La prima domanda è questa: “L’influenza della religione è in calo? E se lo è, è questa la ragione dell’aumento della corruzione e del deterioramento dei valori morali?”
Srila Prabhupàda: Sì, la religione è in calo. È detto nello Srimad- Bhàgavatam (12.2.1):
tatas canu-dinam dharmah
satyam saucam ksamà dayà
kàlena balinà ràjan
nanksyaty àyur balam smrtih
“Nel Kali-yuga (l’epoca attuale di discordia e d’ipocrisia) diminuiranno la religione, la veridicità, la pulizia, la misericordia, la durata della vita umana, la forza e la memoria.” Queste sono caratteristiche che rendono l’essere umano diverso dall’animale. Ma queste qualità andranno man mano scomparendo. Non ci sarà più misericordia né veridicità, la memoria diminuirà come anche la durata della vita. E infine la religione scomparirà. Ciò significa che gradualmente scenderemo al livello animale.
Giornalista: La religione scomparirà? Diventeremo animali?
Srila Prabhupàda: Quando non c’è religione si vive una vita animale. Qualsiasi uomo capisce che un cane non può comprendere che cosa sia la religione. Anche il cane è un essere vivente, ma non è interessato a comprendere la Bhagavad-gita o lo Srimad-Bhagavatatm. Non è interessato. Questa è la distinzione tra l’uomo e il cane: l’animale non è interessato. Quando gli esseri umani si disinteressano delle cose religiose, diventano animali. E come può esserci felicità e pace in una società animale? I governi vogliono tenere la gente sul piano animale e poi fanno le Nazioni Unite. Com’è possibile? Gli animali uniti faranno una società per gli animali uniti? Così vanno le cose.
Giornalista: Non c’è nessuna speranza?
Srila Prabhupàda: Almeno si rendono conto che la religione è in declino. Questo è già un fatto positivo. “Declino” significa che stanno diventando animali. La logica dice che l’uomo è un animale razionale. Quando perde la razionalità diventa un animale, non è più un essere umano. Nella società umana puoi essere cristiano, musulmano, induista o buddista: non ha importanza. Ci dev’essere qualche sistema religioso. Una società umana senza religione è una società animale. È evidente. Perché la gente ora è così infelice? Perché non c’è più religione. La stanno abbandonando. Mi ha scritto un signore dicendomi che una volta Tolstoy ha detto: “Finché non si porrà della dinamite sotto la chiesa non ci sarà mai pace.” Ora perfino il governo russo è completamente contro la coscienza di Dio, perché pensa che la religione abbia deteriorato l’intera atmosfera sociale.
Giornalista: Potrebbe esserci qualcosa di vero in questo.
Srila Prabhupàda: La religione potrebbe essere stata usata in modo improprio, ma ciò non significa che debba essere evitata. Si deve seguire la vera religione. Anche se la religione non è stata proposta in modo appropriato dai cosiddetti sacerdoti, questo non significa che debba essere respinta del tutto. Se un occhio comincia a darmi problemi a causa di una cataratta, non vuol dire che debba essere asportato: è la cataratta che dev’essere asportata. Questa è la coscienza di Krsna.
Giornalista: Penso che la storia dimostri come molta gente abbia usato la religione in modo improprio. Non è vero?
Srlla Prabhupàda: Quella gente non ha alcuna concezione di Dio eppure predica la religione. Che cos’è la religione? Dharmam tu sàksàd bhagavat-pramtam (Srìmad-Bhàgavatam, 6.3.19): “Il sentiero della religione è direttamente enunciato dal Signore Supremo.” La gente non ha alcuna concezione di Dio, non sa chi Egli sia, eppure professa la religione. Per quanto tempo si potrà andare avanti in modo così artificiale? Ovviamente tutto si deteriorerà. Questa è la condizione attuale. Se la gente non ha alcuna idea di Dio, come può sapere quali sono i Suoi ordini? Religione significa ordini di Dio. Per esempio, legge significa ordini dello Stato. Se non ci fosse lo Stato, dove sarebbero gli ordini? Noi abbiamo una chiara concezione di Dio, di Krsna. Egli impartisce i Suoi ordini, e noi li accettiamo. Questa è vera religione. Se non c’è Dio, se non c’è alcuna concezione di Dio e nessun ordine di Dio, dov’è la religione? Se non c’è un governo, dov’è la legge?
Giornalista: Certo, non ci sarebbero leggi. Ci sarebbe una società priva di leggi.
Srlla Prabhupàda: Fuorilegge. Tutti sono fuorilegge quando costruiscono la loro religione personale. Vanno avanti così. Provate a chiedere agli appartenenti di qualsiasi religione qual è la loro concezione di Dio. Qualcuno può esprimerla chiaramente? No, nessuno è in grado di farlo. Ma noi possiamo immediatamente dire:
venum kvanantam aravinda-dalàyataksam
barhavataihsam asitàmbuda-sundarangam
kandarpa-koti-kamaniya-visesa-sobham
govindam àdi-purusam tam abam bhajàmi
“Adoro Govinda, il Signore primordiale, intento a suonare il flauto; i Suoi occhi sbocciano come petali di loto e il Suo capo è ornato da una piuma di pavone. La Sua forma di bellezza ha il colore delle nuvole scure e la Sua avvenenza unica incanta milioni di Cupidi” (Brahma-samhità 5.30)
Possiamo dare immediatamente una descrizione di Dio. Che tipo di religione è quella in cui non è presente alcuna idea di Dio?
Giornalista: Non lo so.
Srila Prabhupàda: È falsa. La gente non ha alcuna concezione di Dio perciò non può comprendere la religione. Questo è il declino, e poiché la religione è in declino, gli esseri umani stanno diventando sempre più animali. “Animale” significa che non si ha memoria. Un cane va dove trova da mangiare; gli dico “via”, e se ne va, ma poi torna di nuovo, perché non si ricorda. Quando il nostro ricordo di Dio si assottiglia significa che le nostre qualità umane si stanno riducendo. Nel Kali-yuga queste qualità si ridurranno sempre più, perciò la gente diventerà come cani e gatti.
Giornalista: Questa è la seconda domanda: “La tradizionale accusa contro la cultura vedica è che sia fatalistica, cioè che renda la gente succube della credenza che tutto sia già predestinato e che quindi inibisca il suo progresso. Quanto vera è quest’accusa?”
Srila Prabhupàda: Cos’è il progresso? Un cane che salta è progresso? Il cane corre qua e là su quattro zampe e voi correte qua e là sulle quattro ruote dell’automobile. È questo il progresso? Questo non è il sistema vedico. Secondo il sistema vedico, l’essere umano possiede una certa quantità di energia e finché ha una coscienza superiore a quella animale, l’energia dell’essere umano ha più valore di quella animale.
Giornalista: Certamente nessuno mette in discussione che l’essere umano abbia una libertà maggiore e una maggiore responsabilità rispetto agli animali.
Srila Prabhupàda: L’energia umana dovrebbe dunque essere impiegata per l’avanzamento spirituale, non per competere con il cane. Oggigiorno la gente pensa che fare “una vita da cani” sia la vera vita, invece vera vita significa progresso spirituale. Per questa ragione lo Srimad-Bhagavatam (1.5.18) dice:
tasyaiva hetoh prayateta kovido
na labhyate yad bhramattlm upary adaha
tal labhyate duhkhevad anyatah sukham
kàlena sarvatra gabhìra-rathhasó
“L’uomo intelligente, con sviluppate capacità di pensiero, s’impegnerà solo per raggiungere il fine supremo, che non si ottiene in questo mondo neanche percorrendo l’universo intero, dal pianeta più alto (Brahmaloka) al più basso (Pàtàla). Quanto alla felicità propria del piacere dei sensi, si presenta da sé nel corso del tempo come la miseria, che viene anche senza averla desiderata“.
Giornalista: Può spiegarsi meglio?
Srila Prabhupàda: L’essere umano dovrebbe impiegare la sua energia per ciò che non è mai riuscito a ottenere durante le sue innumerevoli esistenze. Nel corso di molte vite l’anima ha ottenuto forme di cani, di gatti, di uccelli, di esseri celesti e di innumerevoli altre specie. Ci sono 8.400.000 specie di esseri viventi. La trasmigrazione dell’anima continua e l’obiettivo è sempre la gratificazione dei sensi.
Giornalista: Che significa?
Srila Prabhupàda: Il cane, per esempio, s’impegna per ottenere la gratificazione dei sensi: dov’è il cibo, dov’è il rifugio, dov’è la femmina, come difendersi? L’uomo sta facendo la stessa cosa in modi diversi. E questo tipo d’impegno va avanti, vita dopo vita. Perfino un minuscolo insetto tenta di fare la stessa cosa. Uccelli, mammiferi, pesci, ovunque la stessa lotta per la sopravvivenza va avanti. Dov’è il cibo, dov’è il sesso, dov’è il rifugio, come difendersi? Le Scritture vediche dicono che queste cose le abbiamo rincorse per moltissime vite, e che se non usciamo da questa lotta per l’esistenza, dovremo continuare a rincorrerle per molte e molte vite ancora.
Giornalista: Comincio a capire.
Srila Prabhupàda: Sì, è per questa ragione che occorre mettere fine a tutto ciò. Prahlàda Maharaja asserisce:
sukham aindriyakam daitya
deha-yogena dehimrn
sarvatra labhyate daivad
yathà duhkham ayatnatah
“Cari amici nati in famiglie demoniache, la felicità percepita dal corpo in relazione agli oggetti dei sensi può essere ottenuta in qualsiasi forma di vita sulla base delle nostre precedenti attività fruttifere. Questa felicità si ottiene automaticamente, senza alcuno sforzo, così come si ottiene la sofferenza.” (Srlmad- Bhdgavatam 7.6.3)
Il cane ha un corpo e io ho un corpo. Non c’è differenza tra il mio piacere sessuale e il suo. Il piacere che ne deriva è lo stesso. Il cane non ha timore di godere del sesso per strada davanti a tutti, mentre noi ci nascondiamo. Tutto qui. La gente pensa che godere sessualmente in un bell’appartamento sia più avanzato. Non lo è. Stanno tutti correndo come cani per questo cosiddetto avanzamento. Non sanno che qualsiasi tipo di corpo si ottenga, il piacere vi è già contenuto.
Giornalista: Cosa intende per “il piacere vi è già contenuto”?
Srila Prabhupàda: È ciò che si chiama destino. Un maiale ha ottenuto un particolare tipo di corpo e il suo cibo sono gli escrementi. Non si può cambiare questa situazione. Il maiale non gradirà mangiare l’halva (un dolce fatto di semola tostata nel burro). Non è possibile. Deve cibarsi di ciò che è adatto al suo particolare tipo di corpo. C’è uno scienziato che possa migliorare la qualità di vita di un maiale?
Giornalista: Dubito.
Srila Prabhupàda: Per questo Prahlàda Maharaja dice che è già contenuto nel corpo che otteniamo. Il piacere di base è lo stesso, ma differisce lievemente secondo il corpo. Il selvaggio che vive nella giungla ottiene le stesse cose. La gente pensa che civiltà significhi costruire grattacieli, ma la cultura vedica dice che non è così. Il vero progresso è la realizzazione spirituale, cioè quanto avete realizzato del vostro vero sé. Non è la costruzione di grattacieli.
Giornalista: Ma ciò che sta dicendo avrà senso per la maggior parte della gente?
Srila Prabhupàda: A volte la gente fraintende. In tribunale il giudice siede solennemente, senza fare nulla in apparenza, ma riceve un lauto salario. Un impiegato penserà: “Sto lavorando duramente in questo tribunale mettendo timbri eppure non guadagno un decimo del salario di un giudice. Sono molto occupato, lavoro tutto il giorno eppure non guadagno tanto quanto quell’uomo che siede sul seggio.” La situazione è simile: la civiltà vedica è concepita per la realizzazione spirituale non per correre come cani e gatti.
Giornalista: Non è generalmente considerato onesto lavorare molto, lottare e avere successo nella vita?
Srila Prabhupàda: I karml, i lavoratori che aspirano al frutto del loro lavoro, sono stati descritti nella Bhagavad-gttà come mudila, muli. Perché sono paragonati ai muli? Perché il mulo lavora faticosamente portando pesi sulla groppa e il suo padrone lo ricompensa con una manciata d’erba. Sta fermo davanti alla porta del padrone e mastica erba anche mentre lo si carica di pesi. Non riesce a pensare: “Se uscissi da questa casa potrei trovare erba da mangiare dappertutto. Perché sto lavorando così duramente?”
Giornalista: Tutto ciò mi fa pensare a qualcuno che conosco.
Srila Prabhupàda: Così si comporta il lavoratore materialista. È molto impegnato in ufficio e se volete vederlo vi dirà: “Sono molto occupato.” Qual è il risultato di tutto questo impegno? Prende due panini e una tazza di caffè. È questo lo scopo di tutto il suo impegno? Non sa perché è così impegnato. Nei libri contabili scoprirà che il bilancio che prima era di un milione di dollari è diventato di due milioni. Sarà molto soddisfatto di averlo scoperto, ma continuerà a prendere due panini e una tazza di caffè e a lavorare faticosamente. Questo è ciò che s’intende per karmi. Sono muli, lavorano come muli senza avere alcun obiettivo da raggiungere nella vita. La cultura vedica è un’altra cosa. La gente che segue la cultura vedica non è per niente pigra. S’impegna per un obiettivo più alto. Prahlàda Maharaja afferma che questo impegno è così importante che deve avere inizio dalla prima infanzia. Kaumàra àcaret pràjhah: non si deve perdere un solo secondo del proprio tempo. Questa è cultura vedica. I muli pensano: “Questi uomini non lavorano come noi”, come cani e muli, e pensano che stiamo scappando via. Sì, fuggiamo dai vostri vani sforzi. La cultura vedica è concepita per la realizzazione spirituale.
Giornalista: Ci può dare maggiori informazioni sulla cultura vedica?
Srila Prabhupàda: La cultura vedica è basata sul metodo del varnàsrama. Il varnàsrama è organizzato in otto gruppi: bràhmana (saggi ed eruditi), ksatriya (amministratori), vaisya (agricoltori e commercianti), sudra (operai e artigiani), brahmacàri (studenti), grhastha (persone sposate), vànaprastha (persone che hanno abbandonato la vita sociale) e sannyàsi (monaci rinunciati). L’obiettivo finale è l’adorazione di Krsna, la Persona Suprema. Adorando Krsna si adempierà a qualsiasi dovere, sia a quello di bràhmana, che a quello di ksatriya, di vaisya, di sfibra, di brahmacàri, e a tutti gli altri. Impegnatevi subito nella coscienza di Krsna. È veramente importante.
Giornalista: Se la gente conoscesse un modo di vita più naturale, più soddisfacente, non ci sarebbero problemi. La gente, come lei stesso dice, lo desidera veramente.
Srila Prabhupàda: La gente non conosce questo modo di vita, perciò non c’è religione ma solo una corsa di cani. Il cane corre su quattro zampe e voi correte su quattro ruote, e pensate che una corsa su quattro ruote sia il progresso della civiltà. Ecco perché si dice che la civiltà moderna non fa praticamente niente. Qualsiasi cosa il destino ci porti dev’ essere accettata, in qualunque luogo ci si trovi. Adottate piuttosto la coscienza di Krsna. Prahlàda Maharaja dice che anche se non desideriamo niente di spiacevole, le cose spiacevoli arrivano comunque, e anche se non desideriamo la felicità dobbiamo comunque accettare quella che ci è destinata. Non dovremmo dunque sprecare energia per ottenere la felicità materiale perché non potremo acquisirne più di quanto ci sia stato destinato.
Giornalista: Come può esserne sicuro?
Srila Prabhupàda: Perché ne sono convinto? Perché siamo costretti ad accettare qualsiasi situazione penosa anche se non la vogliamo. Il presidente Kennedy, per esempio, morì per mano di uno dei suoi connazionali. Chi lo volle e perché accadde? Era un grand’uomo, protetto da molte persone, ma il suo destino era quello di essere ucciso. Chi può proteggervi? Se il destino mi pone oggi in una situazione dolorosa, domani sopraggiungerà anche la situazione opposta: la felicità. Perché quindi perdere tempo alla ricerca di qualcosa che arriverà sicuramente? Meglio usare l’energia per la coscienza di Krsna. Questa è intelligenza. Non si può controllare il proprio destino. Ognuno di noi sperimenterà una certa quantità di felicità e una certa quantità di sofferenza. Nessuno gode di una felicità ininterrotta. Non è possibile.Come non si può controllare il dolore, non si può controllare neppure la felicità. Arriverà automaticamente. Non perdete il vostro tempo correndo dietro a queste cose, utilizzatelo piuttosto per avanzare nella coscienza di Krsna.
Giornalista: Una persona cosciente di Krsna non tenterà mai di progredire?
Srila Prabhupàda: Se tentate di progredire inutilmente, a che vi servirà? È un dato di fatto che non si può cambiare il proprio destino, a cosa serve tentare? Siate soddisfatti della quantità di felicità e di sofferenza che vi è stata destinata.La cultura vedica ha come scopo la realizzazione di Dio. Questo è il punto. Troverete ancora oggi in India milioni di persone che durante i festival più importanti si bagnano nel Gange perché vogliono arrivare alla liberazione. Non sono dei fannulloni. Camminano per migliaia di miglia per bagnarsi nel Gange. Non sono dei fannulloni, non appartengono alla generazione dei cani. Sono stati invece ben indirizzati fin dall’infanzia nell’impegno di diventare spiritualmente realizzati. Kaumàra acaret prajno dharmàn bhàgavatàn iha (Srimad-Bhagavatam 7.6.1). Sono così desiderosi che vogliono iniziare dall’infanzia. È sbagliato quindi pensare che siano dei fannulloni.
Giornalista: La domanda che si potrebbe formulare è questa: se il destino non può essere controllato perché non lasciare che ogni neonato si comporti come un animale e lasciare che qualsiasi cosa preveda il suo destino si realizzi?
Srila Prabhupàda: No, il vantaggio è che si può educarlo spiritualmente. Perciò è detto, tasyaiva heto prayateta kovidah: devi impegnare la tua energia nella realizzazione spirituale. Ahaituky apratihata: il servizio devozionale, la coscienza di Krsna non possono essere controllati. Come il destino materiale non può essere fermato, così l’avanzamento nella vita spirituale non può essere fermato se ci s’impegna in quella direzione. Krsna può cambiare il destino, ma solo quello del Suo devoto. Egli dice, aham tvam sarva-pàpebhyo moksayisyami: “Ti libererò da tutte le reazioni del peccato. (Bhagavad-gita 18.66).
Se una persona, per esempio, è condannata dal tribunale a essere incarcerata, nessuno potrà farci niente. Lo stesso giudice che ha emesso il verdetto non potrà farla liberare, ma se il difensore chiede la grazia al re, che è al di sopra di tutte le leggi, il re gliela potrà concedere. Il nostro scopo è arrenderci a Krsna. Se desideriamo essere felici artificialmente, con lo sviluppo economico, non ci sarà possibile. Molti uomini lavorano faticosamente, ma ciò non significa che diventeranno tutti dei Ford o dei Rockfeller.
Ognuno cerca di fare del suo meglio. Il destino del signor Ford era quello di diventare un uomo molto ricco, ma ciò non vuol dire che qualsiasi uomo che lavori come Ford diventerà ricco come lui. È chiaro. Non si può cambiare il proprio destino soltanto lavorando come muli. Si può invece utilizzare quell’energia migliorando la nostra coscienza di Krsna.
Giornalista: Cos’è esattamente la coscienza di Krsna? Può dirmi qualcosa di più a riguardo?
Srila Prabhupàda: Amore per Dio: questa è la coscienza di Krsna. Se non avete imparato ad amare Dio, qual è il significato della vostra religione? Quando siamo sul piano dell’amore per Dio, comprendiamo la nostra relazione con Lui: “Sono un frammento di Dio”. Allora il nostro amore si estende anche agli animali. Se amiamo veramente Dio amiamo tutti, anche gli insetti, perché comprendiamo: “Questo insetto ha un corpo diverso dal mio, ma è anche lui un frammento di Mio padre, quindi è mio fratello. Allora non si terranno più in funzione i mattatoi. Se si mantengono aperti i mattatoi e si disobbedisce all’ordine di Cristo di “non uccidere”, e ci si proclama comunque cristiani, o indù, questa non è religione. È semplicemente una perdita di tempo perché non si comprende Dio, non si ha amore per Lui e ci si classifica come membri di una particolare setta, ma senza vera religione. Questo è ciò che succede in tutto il mondo.
Giornalista: Come possiamo rimediare a questa situazione?
Srila Prabhupàda: Krsna è Dio, la Persona Suprema. Se non accettate Krsna come l’entità suprema cercate almeno di comprendere. Questa è cultura. Esiste una persona suprema, e quella persona è Krsna. Krsna non è indiano, è Dio. Il sole sorge prima in India, ma ciò non significa che il sole sia indiano. Sebbene Krsna sia apparso in India, è venuto ora in Occidente grazie al Movimento per la Coscienza di Krsna.